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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


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La calda estate finalmente è iniziata, le spiagge cominciano ad affollarsi e le ragazze ci mostrano tutto il loro splendore (non scendo in particolari se no corro il rischio di essere censurato da Bill...), crogiolandosi al sole per avere una degna abbronzatura da ostentare in centro città al rientro dalle vacanze; ma c'è anche chi, impavido e sprezzante dei piaceri che la spiaggia comporta, non si abbandona a tali futilità, preferendo rendersi utile ad una giusta causa per la quale ha giurato fedeltà e che per senso del dovere (e paura di ritorsioni da parte del caporedattore Bill, figura ormai leggendaria che infesta gli incubi di tutti i recensori, tanto da meritarsi il nome di "Freddy Kruger telematico"...) (non esageriamo... ndBill) non si sognerebbe mai di tradire la fiducia (Bill si fiderà di noi? e soprattuto noi ci fidiamo di lui?) in lui riposta dal capo (che anche se noi disprezziamo in maniera costante è una brava persona e se non ci fosse lui, la baracca non andrebbe avanti ancora per molto...), il nostro bravo quanto meschino (darebbe via quella parte di sè stesso più nascosta ove il rosso e caliente sole non, batte per avere uno straccio d'intervista con il suo omonimo, per soprannome, Bill Gates, gran capo indiscusso della Microsoft...) caporedattore, e perciò continua, nonostante tutto, a lavorare per mandare avanti AVOC, che purtroppo ha bisogno della collaborazione di noi tutti affinchè sia sempre aggiornato e pronto per essere da voi visitato, e questi misteriosi e stakanovisti figuri sono i redattori di AVOC, che come avrete potuto leggere nelle recensioni svolte sono come carne da macello e contano meno di uno zero (comunque ricordate che uno zero da solo non vale niente, ma tanti zeri assieme hanno cambiato la vita a molte persone...), venendo sfruttati come schiavi per scrivere recensioni.

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Riceve... ...scende a rete...

Comunque a parte gli scherzi il mestiere (se così può essere definito...) del redattore ha anche i suoi aspetti positivi, in quanto si provano giochi nuovissimi che ancora non sono usciti sul mercato e che in pochi hanno già visto, e nei prossimi mesi noi recensori saremo impegnati moltissimo e lavoreremo in maniera costante per offrirvi sempre tutte le notizie e gli approfondimenti sui giochi da urlo che si affacciano sul mercato (Dungeon Keeper 2, Fifa 2000, Quake 3 Arena, Might and Magic 7, Torment, Age of Empires 2, e per la gioia di tutti i bravi bambini, Babbo Natale o forse, se le cose andranno avanti molto per le lunghe, il Coniglietto Pasquale porterà Carmageddon 3...). Ed essendo il gioco che mi accingo ora a recensire per voi un titolo tennistico, non potrebbe capitare proprio in un momento migliore, in quanto la sua uscita coincide precisamente con lo svolgimento oltre Manica (in Inghilterra, per capirci meglio...) del prestigiosissimo torneo di Wimbledon, sogno proibito di tutti i tennisti, e che io da grande appassionato quale sono, nonchè praticante quale ero (purtroppo un incidente al ginocchio mi ha dato un lungo stop dopo il quale non ho più ripreso...) (anch'io ero praticante, ma la mancanza di tempo mi ha costretto a smettere...), seguo in maniera costante, e devo dire che sono rimasto davvero deluso e sconcertato di fronte alla sconfitta in campo femminile al primo turno di Martina Hingis (testa di serie numero uno del torneo e del ranking mondiale, sulla quale i più maligni mormorano riguardo ad una sconfitta voluta dalla stessa atleta quasi per far rabbia alla madre, che è anche sua allenatrice personale, con cui aveva in precedenza avuto alcune divergenze culminate in un furioso litigio fra le due donne...), che ha perso in soli due set (6-2, 6-3 il severissimo punteggio inflittole dalla giovanissima Dokic, che fuori dal campo si allena proprio, guarda caso, con la stessa Hingis); in campo maschile comunque non si sono avute grosse sorprese, ed in semifinale sono arrivati, protagonisti annunciati, Pete Sampras, numero uno del torneo del quale è campione uscente, Tim Henman, idolo di casa e semifinalista con Sampras anche lo scorso anno, Andrè Agassi, già vincitore in passato del torneo e Patrick Rafter, atleta molto forte nonchè testa di serie numero due. Tralasciando comunque queste futili notizie sportive (provate a dire che non sono informato...) (cos'era, per fare capire che non sei un cretino? ndBill), mi getto ora sul gioco, che, come molti di voi ricorderanno ha già dei precedenti (ultimo in ordine di tempo quello uscito nel 1998 e recensito dal collega Trigona...) e devo dire che probabilmente, per quel che riguarda i giochi di tennis, rimane uno dei migliori sulla piazza.

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...fa un grande punto... ...e il pubblico è in delirio!

Il gioco in questione è appunto Roland Garros 1999, ispirato all'omonimo torneo francese e prova del Grande Slam, cioè è, in poche parole, uno dei quattro tornei (con Wimbledon, gli Australian Open e gli U.S. Open...) più importanti del circuito mondiale, e devo dire che è veramente ben fatto, solamente che, cosa forse un po' penalizzante dal punto di vista della longevità, è rimasto tale e quale a Roland Garros 1998, che era anch'esso molto bello, e pertanto la scelta dei produttori di lasciarlo immutato è molto valida, ma denotava già alcuni difetti nella giocabilità che questo nuovo esemplare si è portato totalmente con sè. Innanzitutto l'allarmante facilità nel riuscire a fare punti, che secondo me è dovuta ad un'estrema rigidità nei movimenti degli atleti, e inoltre proprio questa mancanza di plasticità nei movimenti degli atleti rende, nel gioco, più facili certi recuperi di palla e una conseguente facilità di fare punti (il cerchio come sempre si chiude...), e come se non bastasse, anche fare degli aces (cioè fare punto direttamente con il servizio senza che l'avversario riesca a toccare la pallina dopo la battuta...), cosa estremamente difficile nella realtà, è veramente semplice, soprattutto a causa della presenza di un mirino che vi permette di piazzare la pallina dove meglio credete. Dal punto di vista tecnico comunque il gioco è un signor gioco, e devo ammettere che è anche piacevole da giocare, sebbene (almeno per la versione preliminare da me provata, comunque sarà interamente tradotto in Italiano...) sia rigorosamente in francese, e vederlo fa anche bene agli occhi, soprattutto per l'aspetto grafico, dato che, come già molti giochi fanno, riesce a sfruttare l'ormai immancabile scheda 3DFX, che rende la grafica davvero molto bella.

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E poi gli dice:"Vammela a pija"! Anche le fanciulle non sono male!

Il sonoro purtroppo è noioso, in quanto si limita solo agli applausi monotoni del pubblico e alla voce dello speaker, anch'esso rigorosamente francese, che immancabilmente segnalerà ad ogni colpo il punteggio. Dal punto di vista della giocabilità, a parte e non tanto lievi difetti sopracitati, il gioco è comunque ben congeniato, e credo proprio che se il tennis vi piace, di sicuro questo è il gioco che fa per voi. Le modalità di gioco poi sono quelle classiche, cioè il singolo match, in singolare o doppio, con la possibilità di scegliere campo, durata e avversario, e la stagione completa, nella quale sceglierete un numero di tornei al quale partecipare, i quali vi daranno, in caso di vittorie, ricchi montepremi e punti per la classifica mondiale. Il gioco è poi arricchito da una completissima e aggiornata enciclopedia (rigorosamente in francese...) con archivi fotografici ed informazioni per conoscere meglio il gioco del tennis, e inoltre troverete anche un quiz dove mettere alla prova le vostre capacità con domande sempre nuove e difficili. Insomma, se volete essere sicuri di non perdervi un bel gioco, Roland Garros 1999 fa al caso vostro, però se il tennis non è il vostro sport preferito temo proprio di dovervi deludere, perchè il gioco è l'esatta simulazione dello sport con palline e racchetta. Ma ora passiamo al commento.

Titolo: Roland Garros '99
Software House: Carapace
Sviluppatore: Runn Software
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 69.900



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico 3DFX.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
E' davvero ben fatta, anche se però è carente di quei particolari che potrebbero rendere il gioco davvero straordinario, anche se già così va molto bene

Effetti Sonori -
La voce dello speaker è un po' noiosa, ma purtroppo è così anche nella realtà, e di certo l'unico rumore che potrete sentire è quello della pallina a contatto con la racchetta.

Musica -
Inesistente.

Giocabilità -
Non è un otto pieno ma comunque il gioco è estremamente semplice e immediato.

Longevità -
Se il tennis vi piace, di sicuro non potrete stancarvi, altresì la cosa abbastanza monotona, in quanto il gioco è sempre quello.

Real. Tecnica -
Forse sono stato un po' di manica larga ma penso che comunque gli sviluppatori abbiano fatto davvero un buon lavoro.

Ric. Hardware -
Con un P200, 32 Mb Ram e una 3DFX di qualunque tipo navigherete sul velluto.

Totale -
Finalmente dopo tanto tempo riesco a dare un otto ad un gioco, e credo che in fondo questo se lo meriti.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.