
Alcuni anni fa, la
Lucasarts pose il proprio piede sul posto più alto del podio nel campo delle simulazioni
spaziali, con due giochi di grande valore e oramai considerati due miti: X-Wing e Tie
Fighter. Purtroppo, il loro periodo duscita fu di leggera transizione, siccome poco
dopo iniziò lera del multiplayer e, successivamente, quella della grafica
accelerata. Cose che la Lucasarts ha inserito, anche se solo in parte, nella sua
simulazione spaziale capolavoro, ovvero X-Wing vs.Tie Fighter. Il multiplayer cera
ed era anche la cosa che rendeva il gioco più bello degli altri, ma la grafica accelerata
si vide solamente solo con una patch uscita alla fine della scorsa estate. I problemi di
XvT, però non stavano solo in queste cose: il gioco era studiato appositamente per il
multiplayer, mentre il gioco in singolo era molto meno curato della modalità
multigiocatore e mancavano anche le sequenze filmate, a parte una cortissima intro.
Balance of Power, oggetto di questa recensione, è il data-disk con la quale la Lucas
voleva completare quella che, secondo molti, è la migliore simulazione spaziale presente
sul mercato. Ci è riuscita? Continuate a leggere e lo saprete. Prima di cominciare,
però, vi dico che ho avuto alcuni problemi nel grabbare le foto, a causa del perenne
impallamento del grabber, per cui alcune foto sono prese da altri siti. Ecco tutto, solo
per chiarire.
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Questa
nave dell'Impero è veramente un osso duro da buttare giù, ma ce la faremo. |
Ed
eccovi il B-Wing in tutto lo splendore della grafica accelerata 3D. La sua potenza non ha
limiti. |
Vediamo
quindi quali sono le aggiunte che Balance of Power fa al gioco originale. Sono molte e
cercheremo di sviscerarle tutte. Ci sono nuove missioni di tipo melee e missioni di
combattimento che coprono tutti i tipi di combattimento che ci sono stati presentati nei
precedenti giochi della serie Star Wars, ma soprattutto nei film (di cui, vi ricordo, è
prevista la nuova trilogia, con il primo film in uscita nel 1999), da missioni di scorta a
missioni in cui dovete praticamente solo sparare per sopravvivere. Una cosa che i puristi
della serie SW volevano era quella delle campagne. In BoP le campagne ci sono: una per
lImpero e una per i Ribelli, con la possibilità di svolgere missioni di tutti i
tipi, intervallate da alcune sequenze di intermezzo (realizzate in formato .smk e quindi
visibili anche tramite un player esterno). Le sequenze di intermezzo erano una cosa che
mancava in XvT, siccome, come ho già detto, cera solo la intro, della durata di un
minuto e mezzo scarso, poi non cera più assolutamente niente. La loro qualità è
abbastanza buona, anche se, a causa dello Smackply, ogni tanto compaiono solo i soliti
pixel assassini. Potete finalmente scegliere il B-Wing (nave amata dal nostro Caronte),
una nave dei ribelli, un po lenta, ma con una potenza di fuoco incredibile (il
Balance of Power del titolo, infatti si riferisce proprio al B-Wing) e devastante.
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Un
frammento tratto dalla intro, in cui navi dell'Impero si trovano a fronteggiare navi
Ribelli. Chi vincerà? Mah..... |
Una
visuale interna per mostrarvi l'efficienza degli strumenti di bordo, come sempre molto
elevata. |
Altre
cose interessanti sono una nuova sequenza animata tutte le volte che farete un
"salto" alla velocità della luce e la possibilità di creare delle macro di
comandi, perfette per fregare gli avversari quando giocate in multiplayer. Dopo aver
parlato di tutte le aggiunte che la software house di San Mateo ha fatto a XvT, è ora di
fare un po di appunti al tutto, visto che non è proprio tutto oro quel che luccica.
Il problema del Single Player è stato risolto, ma le campagne non sono altro che missioni
singole interconnesse tra loro. Non si tratta quindi di campagne come quelle di X-Wing e
Tie Fighter, ma semplicemente di missioni connesse tra loro e ci sono solamente sequenze
di intermezzo nelle Battaglie. Le campagne avrebbero potuto essere integrate meglio
allinterno del gioco. Ora come sono messe adesso, sono semplicemente selezionabili
dal menu, per farvi partire subito. Non cè la sensazione di una vera lotta tra
lImpero e i Ribelli. Inoltre, il B-Wing risulta unottima aggiunta solamente in
multiplayer dove presenta la marcia in più di chi lo possiede, ma purtroppo nel gioco
singolo non è una grossa aggiunta, perché la sua potenza di fuoco si nota molto poco.
Una cosa emozionante del gioco in singolo, però è quella di volare contro il gigantesco
Super Star Destroyer dellImpero, contro il quale dovrete veramente fare una fatica
del diavolo. Per il resto, purtroppo, non cè più niente, visto che si tratta solo
di un data-disk, per cui, passiamo al commento. |
Titolo: X-Wing vs. Tie Fighter: Balance of Power
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: Totally Games
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 69.000
Requisiti minimi: una copia
di X-Wing vs.Tie Fighter e le sue richieste minime.
Requisiti consigliati: Scheda
Acceleratrice D3D con almeno 4 Mb di memoria, accesso a Internet per gioco via TCP/IP, 24
Mb Ram, Joystick Digitale o Analogico con un bel po di pulsanti.
Gioco provato su: Pentium
200, 32 Mb Ram, Creative 3D Blaster 2 Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32, Cd-Rom 12x
Pioneer SCSI, MS Sidewinder Force Feedback Pro. Con questa configurazione il gioco non ha
avuto nessun problema.
Grafica - 
Balance of Power supporta le schede acceleratrici in maniera nativa, per cui, chi
desiderava il supporto per la sua 3Dfx o per tutte le altre compatibili Direct3D, è stato
accontentato. La grafica è abbastanza bella, anche se, per fare un paragone con altre
simulazioni spaziali, quella di Wing Commander
Prophecy è tutta unaltra cosa. Comunque, gli appassionati di Star Wars non
avranno problemi, anche con questa grafica, che pure in versione software è molto buona.
Effetti Sonori - 
Gli effetti sonori sono della solita qualità Lucas, ovvero di ottima qualità e
rippati dai film della serie Star Wars (anche questo sinonimo di qualità).
Musica - 
Le tracce audio comprendono le musiche originali scritte da John Williams per la
colonna sonora dei film della trilogia, ovvero alcune delle più belle musiche da film mai
scritte. E sempre un piacere ascoltarle.
Giocabilità - 
La giocabilità è rimasta la medesima di XvT, ovvero molto alta. E
obbligatoria la presenza di un joystick, ma penso che chi possiede XvT non abbia di questi
problemi.
Longevità - 
La longevità è sicuramente arricchita dalla presenza delle campagne e di altre
opzioni. Ovvio che giocando contro altri avversari umani in multiplayer, il gioco diverrà
sempre più longevo e divertente.
Real. Tecnica - 
La Lucas (con precisione la Totally Games di Larry Holland) ha migliorato XvT,
correggendo i vari bug e rendendo il gioco più stabile di prima, soprattutto nel gioco
via Internet.
Ric. Hardware - 
Con un P133 con 16 Mb di Ram, sia accelerato che non, penso non esistano problemi
di sorta.
Totale - 
Balance of Power corregge tutte le magagne e aggiunge interessanti caratteristiche
a quellottimo gioco che era X-Wing vs.Tie Fighter. Purtroppo però alcuni difetti ci
sono e, se stavate aspettando la simulazione spaziale totale del mondo di Star Wars, ho
paura che dobbiate ancora aspettare. Comunque, per chi possiede XvT (o lo vuole comprare
adesso, visto che è disponibile in versione economica a 50.000 Lire), BoP è un acquisto
obbligato.
Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile. |