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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Alcuni anni fa, la Lucasarts pose il proprio piede sul posto più alto del podio nel campo delle simulazioni spaziali, con due giochi di grande valore e oramai considerati due miti: X-Wing e Tie Fighter. Purtroppo, il loro periodo d’uscita fu di leggera transizione, siccome poco dopo iniziò l’era del multiplayer e, successivamente, quella della grafica accelerata. Cose che la Lucasarts ha inserito, anche se solo in parte, nella sua simulazione spaziale capolavoro, ovvero X-Wing vs.Tie Fighter. Il multiplayer c’era ed era anche la cosa che rendeva il gioco più bello degli altri, ma la grafica accelerata si vide solamente solo con una patch uscita alla fine della scorsa estate. I problemi di XvT, però non stavano solo in queste cose: il gioco era studiato appositamente per il multiplayer, mentre il gioco in singolo era molto meno curato della modalità multigiocatore e mancavano anche le sequenze filmate, a parte una cortissima intro. Balance of Power, oggetto di questa recensione, è il data-disk con la quale la Lucas voleva completare quella che, secondo molti, è la migliore simulazione spaziale presente sul mercato. Ci è riuscita? Continuate a leggere e lo saprete. Prima di cominciare, però, vi dico che ho avuto alcuni problemi nel grabbare le foto, a causa del perenne impallamento del grabber, per cui alcune foto sono prese da altri siti. Ecco tutto, solo per chiarire.

Questa nave dell'Impero è veramente un osso duro da buttare giù, ma ce la faremo. Ed eccovi il B-Wing in tutto lo splendore della grafica accelerata 3D. La sua potenza non ha limiti.

Vediamo quindi quali sono le aggiunte che Balance of Power fa al gioco originale. Sono molte e cercheremo di sviscerarle tutte. Ci sono nuove missioni di tipo melee e missioni di combattimento che coprono tutti i tipi di combattimento che ci sono stati presentati nei precedenti giochi della serie Star Wars, ma soprattutto nei film (di cui, vi ricordo, è prevista la nuova trilogia, con il primo film in uscita nel 1999), da missioni di scorta a missioni in cui dovete praticamente solo sparare per sopravvivere. Una cosa che i puristi della serie SW volevano era quella delle campagne. In BoP le campagne ci sono: una per l’Impero e una per i Ribelli, con la possibilità di svolgere missioni di tutti i tipi, intervallate da alcune sequenze di intermezzo (realizzate in formato .smk e quindi visibili anche tramite un player esterno). Le sequenze di intermezzo erano una cosa che mancava in XvT, siccome, come ho già detto, c’era solo la intro, della durata di un minuto e mezzo scarso, poi non c’era più assolutamente niente. La loro qualità è abbastanza buona, anche se, a causa dello Smackply, ogni tanto compaiono solo i soliti pixel assassini. Potete finalmente scegliere il B-Wing (nave amata dal nostro Caronte), una nave dei ribelli, un po’ lenta, ma con una potenza di fuoco incredibile (il Balance of Power del titolo, infatti si riferisce proprio al B-Wing) e devastante.

Un frammento tratto dalla intro, in cui navi dell'Impero si trovano a fronteggiare navi Ribelli. Chi vincerà? Mah..... Una visuale interna per mostrarvi l'efficienza degli strumenti di bordo, come sempre molto elevata.

Altre cose interessanti sono una nuova sequenza animata tutte le volte che farete un "salto" alla velocità della luce e la possibilità di creare delle macro di comandi, perfette per fregare gli avversari quando giocate in multiplayer. Dopo aver parlato di tutte le aggiunte che la software house di San Mateo ha fatto a XvT, è ora di fare un po’ di appunti al tutto, visto che non è proprio tutto oro quel che luccica. Il problema del Single Player è stato risolto, ma le campagne non sono altro che missioni singole interconnesse tra loro. Non si tratta quindi di campagne come quelle di X-Wing e Tie Fighter, ma semplicemente di missioni connesse tra loro e ci sono solamente sequenze di intermezzo nelle Battaglie. Le campagne avrebbero potuto essere integrate meglio all’interno del gioco. Ora come sono messe adesso, sono semplicemente selezionabili dal menu, per farvi partire subito. Non c’è la sensazione di una vera lotta tra l’Impero e i Ribelli. Inoltre, il B-Wing risulta un’ottima aggiunta solamente in multiplayer dove presenta la marcia in più di chi lo possiede, ma purtroppo nel gioco singolo non è una grossa aggiunta, perché la sua potenza di fuoco si nota molto poco. Una cosa emozionante del gioco in singolo, però è quella di volare contro il gigantesco Super Star Destroyer dell’Impero, contro il quale dovrete veramente fare una fatica del diavolo. Per il resto, purtroppo, non c’è più niente, visto che si tratta solo di un data-disk, per cui, passiamo al commento.

Titolo: X-Wing vs. Tie Fighter: Balance of Power
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: Totally Games
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 69.000



Requisiti minimi: una copia di X-Wing vs.Tie Fighter e le sue richieste minime.

Requisiti consigliati: Scheda Acceleratrice D3D con almeno 4 Mb di memoria, accesso a Internet per gioco via TCP/IP, 24 Mb Ram, Joystick Digitale o Analogico con un bel po’ di pulsanti.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Creative 3D Blaster 2 Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32, Cd-Rom 12x Pioneer SCSI, MS Sidewinder Force Feedback Pro. Con questa configurazione il gioco non ha avuto nessun problema.


Grafica -
Balance of Power supporta le schede acceleratrici in maniera nativa, per cui, chi desiderava il supporto per la sua 3Dfx o per tutte le altre compatibili Direct3D, è stato accontentato. La grafica è abbastanza bella, anche se, per fare un paragone con altre simulazioni spaziali, quella di Wing Commander Prophecy è tutta un’altra cosa. Comunque, gli appassionati di Star Wars non avranno problemi, anche con questa grafica, che pure in versione software è molto buona.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono della solita qualità Lucas, ovvero di ottima qualità e rippati dai film della serie Star Wars (anche questo sinonimo di qualità).

Musica -
Le tracce audio comprendono le musiche originali scritte da John Williams per la colonna sonora dei film della trilogia, ovvero alcune delle più belle musiche da film mai scritte. E’ sempre un piacere ascoltarle.

Giocabilità -
La giocabilità è rimasta la medesima di XvT, ovvero molto alta. E’ obbligatoria la presenza di un joystick, ma penso che chi possiede XvT non abbia di questi problemi.

Longevità -
La longevità è sicuramente arricchita dalla presenza delle campagne e di altre opzioni. Ovvio che giocando contro altri avversari umani in multiplayer, il gioco diverrà sempre più longevo e divertente.

Real. Tecnica -
La Lucas (con precisione la Totally Games di Larry Holland) ha migliorato XvT, correggendo i vari bug e rendendo il gioco più stabile di prima, soprattutto nel gioco via Internet.

Ric. Hardware -
Con un P133 con 16 Mb di Ram, sia accelerato che non, penso non esistano problemi di sorta.

Totale -
Balance of Power corregge tutte le magagne e aggiunge interessanti caratteristiche a quell’ottimo gioco che era X-Wing vs.Tie Fighter. Purtroppo però alcuni difetti ci sono e, se stavate aspettando la simulazione spaziale totale del mondo di Star Wars, ho paura che dobbiate ancora aspettare. Comunque, per chi possiede XvT (o lo vuole comprare adesso, visto che è disponibile in versione economica a 50.000 Lire), BoP è un acquisto obbligato.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.