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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Jedi Knight è stato un gioco ottimo, che ha portato, all’interno del mondo di Star Wars, finalmente, la terza dimensione in un gioco in prima persona. Spero vi ricordiate la vecchia recensione in anteprima mondiale di Jedi Knight, realizzata dal sottoscritto, a cui assegnai solamente un 7, a causa di alcuni, a mio avviso, gravi difetti. Non sto a ripetervi le varie caratteristiche di questo gioco, ma vi ricordo le due più belle: il combattimento con la spada laser e l’utilizzo dei poteri della Forza: sia quelli del lato luminoso che quelli del lato oscuro, i quali ci conferivano particolari poteri. La grafica di Jedi Knight era molto buona, anche se, due mesi dopo, Quake 2 mostrava una grafica che era tutto un altro pianeta. L’oggetto di questa recensione è proprio il data disk di Jedi Knight, chiamato Mysteries of the Sith, che aggiunge al gioco originale: un personaggio, 14 missioni per il Single Player, nuovi scenari per il multiplayer e alcune scene di intermezzo realizzate con l’engine del gioco, senza dimenticare alcuni miglioramenti al motore grafico (anche se i pixel quadrati nelle esplosioni rimangono ancora). In Mysteries of the Sith potremo utilizzare un nuovo personaggio (che conosceremo a partire dalla prima sequenza di intermezzo), ovvero Mara Jade, una ex spia dell'Impero, ma passata dalla parte dei ribelli che, inizialmente, sta affrontando un corso per controllare i poteri Jedi, sotto la guida di Kyle Katarn. Sono infatti trascorsi cinque anni dalla fine di JK e gli eventi hanno preso una piega un po’ diversa.

Nel secondo livello avrete subito un bel numero di Stormtrooper e affini da fare fuori. Ce la farete? Questo robottino è proprio cocciuto, non ne vuole sapere di levarsi dalle scatole con le buone. Usiamo le cattive, allora.

Mentre i due si stanno addestrando, un asteroide di provenienza sconosciuta colpisce il pianeta Altyr 5, dove i nostri due personaggi si trovano (i filmati, vi ricordo, sono doppiati molto bene interamente in italiano. La C.T.O. mostra così ancora la sua bravura in questo campo), ma si riesce a capire benissimo che in realtà si tratta di un attacco dell’impero. Quindi, subito all’opera: prima sotto le spoglie di Katarn, quindi, a partire dal quinto livello, prendiamo i panni di Mara, per poi arrivare fino al termine che ci porterà all’interno dell’oscuro tempio Sith. C’è una certa differenza di caratteristiche tra i due personaggi, che influiranno sicuramente sul vostro modo di affrontare i livelli. Innanzitutto cominciamo a dire che fin dall’inizio potrete utilizzare la spada laser e alcuni poteri della Forza, per poi ampliarli successivamente (sia con Kyle che con Mara). Mara ha infatti alcuni limiti rispetto a Kyle: questi non riguardano il modo di correre o combattere, ma l’utilizzo dei poteri della Forza, che verrà acquisito con il trascorrere dei livelli per arrivare al termine e utilizzarlo con tutte le sue possibilità. Lo schema di gioco rimane immutato rispetto a quello di JK: i livelli sono molto vasti, con molti meccanismi da attivare e tutte le situazioni consuete del genere Star Wars. Alla Lucas, comunque, non sono rimasti con le mani in mano, proponendo solo nuovi livelli, ma hanno anche migliorato altri aspetti del gioco. L’utilizzo della Forza si rende più necessario che in precedenza, visto che alcune zone, per essere raggiunte ne richiedono proprio l’utilizzo. Ci sono cinque nuovi poteri: fulmini potenziati, Spinta di Forza, vista attraverso i muri, colpire a distanza con la spada laser e creare una copia immaginaria di noi stessi (un po’ come l’Hologram di Duke Nukem) per ingannare i nemici. Dal punto di vista delle armi troviamo, tra le novità, la Heavy Pistol di Han Solo e un mirino telescopico per maggiore precisione con il fucile laser. Per i mostri, l’unica novità è un bestione molto simile ad uno apparso ne "Il ritorno dello Jedi", che darà luogo ad un festante banchetto se riuscirà a catturare Mara. MotS si muove molto più verso lo stile del GdR che su quello del vero e proprio sparatutto. In alcuni livelli, infatti sarete costretti a stratagemmi molto astuti per evitare che le guardie Imperiali vi facciano la pelle, cose che non succedono nei soliti spara-spara come Quake 2 e che conferiscono un aspetto di originalità al gioco.

Notate gli effetti di luce colorata: veramente di alto livello. Le costruzioni di MotS sono sempre maestose, come quelle di JK

I livelli sono molto vasti e dovrete muovervi all’interno di questi con molta attenzione, visto che, a causa di questa loro ampiezza, molto spesso vi perderete e farete un po’ fatica a ritrovare la strada giusta, quindi il mio consiglio è di salvare sempre quando avete paura che vi succeda qualcosa. Molto spesso potrete utilizzare elementi dello scenario contro gli avversari…….., davvero molto interessante. Un’altra caratteristica da notare è relativa agli ultimi livelli, ambientati nel tempio Sith, dove potrete combattere solamente con la spada laser. E’ da notare anche un livello segreto, il quale si ispira direttamente ad un momento di un film della saga (non mi pronuncio, perché non mi ricordo di quale si tratta), in cui da novelli Luke Skywalker, farete proprio quello che lui ha fatto in quel momento nel film. MotS si inserisce perfettamente, come tutti gli altri giochi dedicati a SW, nella saga cinematografica, anche perché è dotato di alcuni elementi molto interessanti dal punto di vista degli elementi di contorno. Molto spesso, infatti, vedrete volare dei mezzi della saga (tra i quali Tie Fighter e X-Wing, ma anche molti altri, realizzati in maniera stupenda) che vi daranno un po’ di suspense, anche perché, in alcuni casi, spareranno e rischieranno di farvi un gran male. Anche nella recensione di Balance of Power avevo prima parlato di tutti i pregi del gioco, per cui è giunto il momento delle piccole critiche. Il motore grafico è stato notevolmente migliorato: gli effetti di luce colorata sono ottimi, ma con Quake 2, ahimè, non c’è confronto. Le texture non sono pulitissime, i pixel nelle esplosioni rimangono quadrati e i personaggi mantengono un aspetto molto spigoloso, anche se animati in maniera superba.I filmati di intermezzo sono interamente realizzati con l’engine del gioco, cosa che può essere un pregio, ma anche un difetto. Pregio, perché la recitazione in Jedi Knight non era proprio il massimo della vita, ma difetto, perché il fascino delle sequenze filmate è sempre maggiore di quello di sequenze animate e renderizzate, anche se in maniera egregia. Comunque, le sequenze sono ottimamente e interamente doppiate in italiano, come del resto tutti i messaggi che udirete all’interno del gioco. Per finire, prima di passare al commento, una piccola nota.

Mara Jade vs. Statua di Pietra cocciuta. Che la forza sia con lei. Kyle Katarn si è fatto conquistare dalla malvagità, ma redimerlo è il nostro compito, e ce la faremo, possiamo ben dirlo forte.

Al contrario di Balance of Power, che richiede obbligatoriamente la presenza di X-Wing vs.Tie Fighter sull’hard disk, MotS non richiede assolutamente la presenza di Jedi Knight, ma necessita solamente dei CD di Jedi Knight, che verranno inseriti la prima volta che lo avvierete, come controllo relativamente alla copia. La cosa ci puzza un po’ di commerciale, visto che MotS è praticamente uno stand-alone, dotato di un suo eseguibile e che potrebbe funzionare anche da solo. Ma non stiamo a sindacare sulle politiche commerciali della Lucas. Per cui, passiamo al commento.

Titolo: Jedi Knight: Mysteries of the Sith
Software House: Lucasarts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 69.000



Requisiti minimi: vedi Jedi Knight.

Requisiti consigliati: vedi Jedi Knight.

Gioco provato su: Pentium 200, 32 Mb Ram, Creative 3D Blaster 2 Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32, Cd-Rom 12x Pioneer SCSI. Con questa configurazione il gioco non ha avuto nessun problema.


Grafica -
Praticamente è la medesima di Jedi Knight, con alcuni difetti in meno (vedi gli effetti di luce colorati) e gli stessi pregi della grafica dell’originale. Le animazioni dei personaggi sono ottime, ma i filmati risultano un po’ peggiori rispetto a quelli di JK. Comunque, tutto molto bene.

Effetti Sonori -
Effetti sonori di qualità, as usual.

Musica -
Musiche originali di John Williams, più alcune variazioni sul tema, molto simili a ciò che era avvenuto con Shadows of the Empire. Comunque, il loro fascino lo mantengono sempre.

Giocabilità -
A mio avviso, il connubio tra tastiera e mouse è quello che vi può dare le maggiori soddisfazioni dal punto di vista delle prestazioni ludiche, fornendovi un controllo precisissimo sull’azione. Per il resto, la giocabilità è comunque ottima.

Longevità -
MotS è abbastanza longevo e impiegherete parecchio tempo a terminarlo, grazie anche alla sterminata grandezza dei livelli, veramente difficili da finire tutte le volte.

Real. Tecnica -
L’engine poteva essere curato meglio e certi difetti (vedi i soliti pixel quadrati nelle esplosioni) potevano essere risolti. Comunque, non lamentiamoci.

Ric. Hardware -
Un P133 o 166 con acceleratore 3D e almeno 16 Mb Ram (e ovviamente Jedi Knight) è vivamente consigliato.

Totale -
MotS è la naturale evoluzione di Jedi Knight. Apporta alcuni miglioramenti all’originale e si pone come vero e proprio seguito di questo. Peccato che, essendo un data-disk, possa essere utilizzato solamente da coloro che hanno comprato Jedi Knight (che comunque, fra poco, sarà disponibile in economica) e non da tutti. Comunque, il prezzo contenuto lo rende un acquisto obbligato a chi possiede già JK e se lo è già finito e vuole cimentarsi così con qualcosa di più difficile.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.