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Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


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Signore e signori, benvenuti nel mondo di Lands of Lore, dove tutto è possibile, e niente è ciò che sembra. Dopo anni di vigilanza sulla gente del luogo, il Draracle (una possente creatura dotata di immensa saggezza...) ha deciso che il suo compito nel mondo dei mortali è ormai concluso, e così si appresta a sparire dalla scena per sempre lasciando le Terre al loro destino. Ciò dà il via libera a creature malvagie di un'altra dimensione , le quali si apprestano a prendere il controllo del regno di Richard Le Gre, mentre egli è assente dalla capitale Gladstone. Proprio in questo periodo il giovane Copper, figlio di secondo letto del fratello del sovrano, decide di ricongiungersi a suo padre Eric e alla sua famiglia. Copper è bene accolto dal padre, un po' meno dalla famiglia di lui, che vede il ragazzo come un fastidioso pretendente al trono del regno. Ebbene, succede che, mentre Copper è fuori città insieme al padre e ai fratellastri per una battuta di caccia, alcune creature veramente orrende provenienti da un'altra dimensione attaccano l'accampamento dei nostri eroi. Copper riesce fortunosamente a prendere la via della fuga  inseguito da uno dei mostri, ma i parenti vengono dilaniati vivi . Il mostro dalle apparenze simil-canine non impiega molto tempo a raggiungere il giovane, ma lento Copper e lo azzanna; e qui succede l'imprevisto. La creatura addenta l'anima del ragazzo, separandola dal suo corpo indenne, che invece cade in una buca, salvandosi . A questo punto sarà possibile controllare il personaggio per la prima volta. Il primo livello serve soprattutto a fare ambientare il giocatore che si troverà a giocare per la prima volta, istruendolo nelle operazioni di base.

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Una volta completato questo facile livello si assisterà nuovamente ad una scena di intermezzo, dove Copper viene ritrovato da alcune guardie reali e portato al castello reale, dove lo attende la bellissima Dawn, la maga di corte. Dawn istruirà Copper su ciò che dovrà fare come prima cosa in paese, ovvero unirsi a una Gilda per apprendere un'arte, che gli sarà molto utile per il prosieguo dell'avventura. Qui comincia il gioco vero e proprio. La visuale di gioco è in prima persona come in ogni RPG (in prima persona, ovviamente...) che si rispetti, mentre la grafica può essere visualizzata in versione accelerata, grazie al supporto dell’ormai abusato D3D. Sulla parte inferiore dello schermo si notano essenzialmente 4 dettagli: al centro c’è una specie di Gargoyle inutile (vi spiegherò dopo, la funzione intrinseca...), a sinistra di esso è disegnato un libro, mentre a destra si notano uno zaino e ancora più in là cinque slot per gli oggetti. Cliccando con il mouse sullo zaino apparirà sullo schermo la finestra degli oggetti , che mostra gli oggetti posseduti dal personaggio in inventario più le armi e le armature che esso indossa in quel momento. Cliccando sull'immagine del libro si accederà invece al diario di Copper, dove vengono archiviate le mappe, il bestiario, l'elenco con descrizione degli oggetti trovati fino a quel punto, le abilità speciali, le magie, gli obbiettivi da portare a termine, le conversazioni e c'è anche spazio per inserire dei commenti personali qualora se ne sentisse la necessità. Come avrete potuto constatare, il diario è uno strumento basilare che andrà consultato spesso per il riuscire dell'avventura e questo lo sa anche il gioco stesso, che ogni volta che nel diario viene inserito un nuovo elemento richiama la vostra attenzione circondandolo con delle scintille (a dire la verità, le suddette scintille a lungo andare rompono, ma va bene così...). Il mistero del Gargoyle è presto svelato: questo obbrobrio verrà sostituito dalla bussola non appena la troverete (che è sicuramente più utile...). Avevamo detto che il vostro primo scopo era quello di unirvi ad una gilda ed è vero, potete scegliere tra quattro gilde: la gilda dei guerrieri, dei maghi, dei chierici e dei ladri.

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Per entrare a far parte di una gilda è obbligatorio passare una prova di ammissione veramente facile ed è possibile fare parte di più di una gilda alla volta. Tuttavia i punti esperienza verranno suddivisi ogni volta per il numero delle gilde d'appartenenza per cui ci vorrà più tempo per progredire di livello. A seconda della gilda di appartenenza il personaggio avrà diverse abilità speciali e un diverso Famiglio. Il famiglio è una creatura di ridotte dimensioni che vi affiancherà lungo tutta l'avventura e che possiede a sua volta abilità speciali. Lo svolgimento del gioco è in tempo reale, da cui deriva che i combattimenti non sono a turni come in altri titoli del genere (Final Fantasy VII, ad esempio...) ma vince chi mena più veloce dell'altro (o chi fa più male, a seconda delle interpretazioni...). Col tempo, inoltre, il protagonista comincerà a sentire una discreta fame ed è consigliabile nutrirlo se si vogliono mantenere fluidità nei movimenti , incisività negli attacchi e resistenza ai colpi dei nemici. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, anche in LOL3 si può approfittare della propria esperienza in città per fare acquisti e per conoscere gente. Purtroppo non è possibile scegliere gli argomenti delle conversazioni ma si può decidere se restare ad ascoltare i propri interlocutori oppure andarsene da veri cafoni (e magari perdersi qualche preziosa informazione...). Potete inoltre fare a fette chiunque vi capiti a tiro, azione sconsigliabile in città, ove per queste cose vige la pena capitale. La vostra missione principale è quella di ritrovare la vostra anima e di conseguenza vendicare vostro padre, ciononostante durante tutta l'avventura vi troverete a dover completare una serie di sotto-missioni, alcune delle quali sono veramente interessanti (come ad esempio quella che vi vede impegnati a disinfestare dai topi la zona portuale di Gladstone...). Cosa che renderà LOL3 particolarmente interessante agli amanti del genere è senza ombra di dubbio l'atmosfera che richiama a gran voce quella fantasy-medievale dei libri di Terry Brooks e devo dire che molto spesso mi è sembrato di fare una partita al mitico Dungeons & Dragons (quello original, non l'orrido videogame...); e in questo mi sento di elogiare la Westwood. Oltre che ricche di atmosfera fantasy, le locazioni sono anche molto varie, per cui passerete dalla città alla foresta, da questa visiterete le caverne del Draracle e da qui passerete subito dopo in un mondo completamente ghiacciato abitato da amazzoni; ma non finisce qui, ma non voglio rovinarvi la sorpresa e perciò mi fermo.

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Anche i nemici che vi si pareranno da parte appartengono alle più svariate specie, rendendo gli incontri ogni volta più interessanti. Purtroppo la grafica in 3D non è all'altezza del resto del gioco e avrebbe potuto essere curata senza dubbio, leggermente meglio. Si denotano infatti frequenti e fastidiosi spixellamenti durante il gioco, soprattutto quando ci si avvicina troppo agli oggetti o alle creature, che spesso perdono le loro sembianze diventando ammassi di pixel (ciò è dovuto ad una dimensione troppo elevata degli stessi...). Nelle locazioni è quanto mai raro vedere delle zone che curvano; ne consegue un'abbondanza eccessiva di spigoli, i quali stonano decisamente, soprattutto nella foresta. La cosa esteticamente più sconcertante rimane tuttavia la scelta di inserire sfondi 2D in ambienti 3D, facendoli sembrare “incollati“ a vicenda (come accade, invece, nel bosco...). Mi rendo conto di essermi dilungato troppo nel descrivere i difetti della grafica di LOL3 (ma ti sei dilungato poco nello scrivere la recensione... ndBill), che non è e non vuole essere  il punto forte di questo titolo, tant’è che nonostante questi difetti, rimane un gran bel gioco consigliato non solo agli amanti del genere, ma anche agli amanti delle avventure in prima persona, alle quali il titolo della Westwood si avvicina molto. Lands of Lore 3 è anche consigliato a chi si avvicina per la prima volta agli RPG in quanto è dotato di un livello di difficoltà accessibile (soprattutto se giocato in modalità FACILE...) e non impossibile come nella maggioranza dei suoi simili.

Titolo: Lands of Lore 3
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: Westwood Studios
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 350 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Scheda comp. D3D.

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, CD-Rom 24X, Acceleratore 3D Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema, se non qualche raro rallentamento.


Grafica -
Punto debole del gioco. Troppo evidenti i pixel a distanza ravvicinata. Pessima la scelta di mescolare ad ambienti 3D, elementi in 2D, che sembrano incollati sullo schermo. Da notare l'assenza di curve nei paesaggi (se non qualche rara eccezione...) che rendono il tutto piuttosto spigoloso. Le animazioni degli esseri viventi non sono particolarmente curate. Discreta è invece la fattura delle scene in FMV, con personaggi digitalizzati che in certe sequenze paiono veri. Molto belli, invece, certi effetti di luce in tempo reale.

Effetti Sonori -
Il gioco è ben doppiato nella versione inglese recensita (anche se ci sono i sottotitoli in Italiano...). Gli effetti sonori, invece, sono molto ben realizzati.

Musica -
Le musiche riescono ad inserirsi perfettamente nel contesto delle scene anche se a volte possono sembrare monotone.

Giocabilità -
Vi calerete subito nei panni di Copper LeGre grazie ad un’interfaccia semplice da gestire (è possibile compiere la maggior parte delle azioni con il mouse...).

Longevità -
La facilità di certe missioni è compensata dalla loro molteplicità, inoltre vi potrebbe capitare di rigiocarlo una volta finito per provare le abilità delle gilde che non avete scelto in precedenza.

Real. Tecnica -
Nessun problema tecnico o di qualunque altro genere. I programmatori della Westwood si distinguono sempre per questa qualità.

Ric. Hardware -
Leggendo sulla scatola le richieste hardware mi sono commosso. Il gioco gira più che bene su un P200 con 32 Mb di Ram , solo con qualche raro rallentamento, fatto raro di questi tempi (vedi quel vampiro di Unreal...).

Totale -
Giocando a Lands of Lore 3 mi sono appassionato ad un genere che fino ad ora avevo snobbato per vari motivi (eccesso di difficoltà, lunghezza esasperante...) e posso affermare con certezza che il terzo capitolo della serie si pone ben più avanti del suo immediato predecessore (senza nulla togliere allo stupendo primo capitolo della serie, che pur essendo ora molto antiquato, fu un gran gioco...). Pur non essendo un capolavoro dal punto di vista grafico LOL3 coinvolge pienamente il giocatore trasportandolo nel suo mondo fantasy-medievale, ricco di insidie e di creature pronte a farvi la pelle o aiutarvi (caso molto più raro...). Il gioco è inoltre abbastanza facile da permettere agli stranieri di questo genere di farselo piacere grazie alla storia avvincente e alle numerose sotto-missioni ricche di enigmi, alla portata di tutti. Il mio giudizio, per quanto possa contare per voi lettori, è più che mai positivo e spero di avere convinto anche i più dissidenti che a Lands of Lore III vale veramente la pena giocare.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.