
Ahhhhh, quanti ricordi
sfogliando le vecchie foto di famiglia, e dire che ho solo 17 anni, ma pare che riesca a
fare solo discorsi da vecchio. Eppure cogliendo fra le tante quella che mi ritraeva a
bordo di un immenso trattore a cingoli in compagnia di mio nonno, in uno dei tanti filari
sparsi nei campi dietro casa mia, sono stato immediatamente invaso dal desiderio di
ritornare sullo strano veicolo arancione col quale la vecchia famiglia Evanz solca i campi
a inizio stagione. Ma non potendo al momento uscire a trottare per i campi a bordo del mio
SAME mi consolo col nuovo gioco della Gremlin/DMA (ora Infogrames/DMA... ndBill), che pur
non trattando espressamente di trattori (e il mio lato agricolo ne risente...) ci propone
fantastiche avventure a bordo di superbi mini tank, che più o meno assomigliano a
trattori a cingoli, ma che potendo sparare enormi proiettili faremo meglio a definire
carri armati. Iniziamo dunque a parlare un pochino di sto Wild Metal Country (di cui
il nostro caporedattore aveva scritto una
esauriente preview qualche mese fa...) partendo con un po di storia che non fa
mai male. Siamo in un periodo del futuro remoto non meglio specificato, ma che faremo
meglio a collocare qualche secoluzzo più in là del 1999 (non ci piove!) e chissà per
quale motivo luomo che ormai si è espanso nella galassia allinverosimile ha
prodotto delle macchine talmente ubbidienti agli ordini impartiti che, invece di
preservare la vita dei costruttori imparano a pensare con la propria testolina e
un
attimo di suspence, qualche secondo di pazienza per la sintesi delloriginalità che
invade in questo periodo le software house
decidono che non è bene che gli umani
rimangano in vita e armatisi di tutto punti partono alla ricerca di tutti i sederini umani
per farne un gigantesco minestrone (uhm, minestrone di sederini, potrei vendere le mie
idee ad una marca di surgelati: ve lo immaginate Capitan Findus - quello vecchio con la
barba non cè più, sarà morto (lo è... ndBill) - che dice: Mamme, comprate
i sederini di Capitan Findus? Sarò ricco e potrò comprare il sito per vendere
Fabio a qualche Pechinese contrabbandiere di organi per scatolette Chappy...) (il terrore
corre sul filo del telefono. Fai attenzione... ndBill).
Qualche umano
fuori di sé (noi per esempio...) viene mandato sul campo di battaglia a riconquistare
territori, e così parte il gioco, ci siamo? Struttura semplice sta a grande divertimento
sta proprio a pennello in questo caso, e anche se la trama è così semplice e banale da
far venire la pelle doca, il videogioco in questione compie il suo lavoro in modo
egregio. Se videogioco, significa anche per voi divertimento davanti allo schermo del PC,
allora ci siamo proprio. Non so, se ricordate un vecchio giochino che si presentò come la
massima evoluzione di Gorilla.bas (non sto parlando di Worms, che nonostante il successo
ne fu solo unimitazione...), si chiamava Earth Siege, Balista nella versione
italiana. Beh, Wild Metal Country me lo ricorda un sacco, anche se il gioco in questione
ha dalla sue una spettacolare grafica 3D, qualche effetto sonoro in più e la possibilità
di spostare il proprio veicolo. Si, è vero, Earth Siege era goffo, si basava su una
grafica orrenda (eravamo nella prima metà degli anni novanta, fate i vostri calcoli...),
non era certo in real-time, ma usava la vecchia suddivisione in turni adottata da
Gorilla.bas e poi dai vari Worms, vale a dire prima ti sparo io, poi mi spari tu. Beh,
Wild Metal Country è proprio questo: privati del mirino e degli strumenti tipici degli
HUD di quasi tutti i videogames di simulazione starà al nostro occhio dover calcolare
langolazione del cannone e la potenza di fuoco in grado di colpire il nemico, anche
se il dover combattere in real-time non dà certo lo stesso gusto di un gioco del genere a
turni: per fare un esempio, chi fra di voi ha mai giocato a Worms ben ricorderà
limportanza di ogni singolo colpo, poiché una mossa sbagliata può valere un intera
partita. Quando si combatte in real-time, invece basta correggere immediatamente il tiro e
fare di nuovo fuoco. In ogni caso WMC è divertente quanto basta per rimboccarsi le
maniche e fare di tutto per arrivare al finale, nel quale si spera di trovare uno straccio
di filmato, al contrario dellintroduzione, che in pratica non esiste! Tornando di
nuovo al gioco vero e proprio aprirei una parentesina sulla grafica, che questa volta mi
ha soddisfatto appieno. Con la risoluzione a 800x600 (modalità a 32 bit...), il gioco non
scattava neanche a pagarlo e forniva con estrema fluidità immagini davvero nitide e
realistiche; le esplosioni come ho largamente documentato a suon di immagini (ne ho
grabbate ben tredici...) sono spettacolari, non tanto per il realismo, ma per lo
spettacolare gioco di luci che ogni volta ci donano (fare fuori un tank nemico equivale ad
una notte di capodanno passata per le strade di Napoli...): mentre una prima deflagrazione
manda in frantumi il veicolo i detriti che saltano in aria continuano a lasciare lingue di
fuoco, che sparse nellatmosfera rendono magistralmente leffetto notte
del 31 Dicembre sopracitato, mentre i numerosi rottami, rimbalzati sulle pareti del
canyon, si spengono sulla sabbia.
La luce, come
detto, è la grande protagonista, non solo nelle esplosioni, ma anche nei giochi
dombra e nei cambiamenti climatici dellambientazione circostante. Non di rado
capiterà di notare sensibili variazioni dellintensità della luce naturale a causa,
pensate un po, delle nubi che si addensano mestamente attorno al sole che riscalda
la nostra carrozzeria. Guidando il tank attraverso impervie scorciatoie scavate dal vento
nella roccia, inoltre, potremmo apprezzare la giocabilità di questo titolazzo, limitata
inizialmente dallapproccio poco pratico con i comandi del carro. Già, perché i
tank di WMC si controllano esattamente come il trattore di mia nonna, dove, per esempio,
spingendo la leva di destra in avanti si fa girare il veicolo a sinistra in quanto viene
attivato il cingolo destro che fa ruotare il tutto sullasse di quello sinistro: che
detto così di sicuro non ho chiarisce molto; tuttavia vi assicuro che dopo dieci minuti
di gioco il cingolato sarà già in vostro pugno. Ma la cosa più spettacolare,
lemozione più esaltante, vi sarà sicuramente data dal far letteralmente volare i
vostri mezzi. Non ce niente di meglio, per far fuori un nemico, che aggirarlo salendo su
uno degli altopiani circostanti e tuffarsi su di questo con limpeto di uno gnu
dacqua dolce, vedrete il carro rotolare goffamente giù dalla scogliera, saltellando
su ogni sporgenza per poi rimanere a testa in giù come una testuggine, ma vi assicuro che
(come dimostrano le immagini...) non sarà molto utile e tatticamente corretto, ma
sicuramente divertente quanto vedere il buon Fabio correre in mutande per i corridoi della
scuola (non che labbia mai visto farlo, ma quando potrò comperarlo prima di
venderlo ai Pechinesi glielo farò fare
.. nnoooooo, Fabio, non mi vergare,
pietàààààà, per gli occhiali di Bill Gates, risparmiami!) (la sconterai tutta...
ndBill). Sonoro e musiche nella norma, senza troppe esaltazioni né dalluna né
dallaltra parte. Il Multiplayer, naturalmente incorporato, permetterà la solita
connessione via modem, sulle onde della rete, o per connessione diretta.
Nel complesso,
dunque, un gioco che sinceramente, mi ha divertito, mi è piaciuto e mi sento
lobbligo di raccomandarvi una volta fatti conti col vostro portafogli e la macchina
sulla quale avrete intenzione di farlo macinare, nonostante tutto credo che disabilitando
qualche opzione del tipo ombre, dettagli massimi, e riducendo un minimo la risoluzione il
tutto possa girare anche su un computer di fascia media, ma vi consiglio, data la qualità
di alcuni aspetti della grafica, una scheda grafica che supporti le D3D: diciamo che una
da 8 Mega e quel po di Ram che non guasta mai, vi farà dormire sonni tranquilli.
Per stanotte è tutto, a presto, e ora lasciate che un povero disgraziato muoia in pace
fra le pagine di un Aristotele che non va giù neanche con tre litri di acido muriatico. |
Titolo: Wild Metal Country
Software House: Infogrames / Gremlin Interactive
Sviluppatore: DMA Design
Distributore: Cidiverte
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 40 Mb Hard Disk, Scheda Audio e
Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 3D, Acceleratore Grafico
Comp. D3D o 3DFX.
Gioco provato su: K6-2 400,
128 Mb Ram, CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16.Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Grafica - 
Molto bella e realistica, esplosioni di ottima fattura, effetti luce quanto
mai realistici, ma una piccola pecca che ruba la lode: ogni tanto appare un buco fra le
texture dei piani inclinati (che se non altro, pendenza permettendo, sono tutti
percorribili...).
Effetti Sonori - 
Né carne, né pesce, sonoro e basta. Sono supportate tutte le nuove
tecnologie di 3D Sound.
Musica - 
Una discreta colonna sonora accompagna le vostre gesta.
Giocabilità - 
A parte liniziale difficoltà dovuta al difficile approccio coi comandi, ci
siamo proprio.
Longevità - 
Non saprei, è un gioco che potrebbe stancare dopo dieci minuti come non finire
mai di stupire e divertire, qui comandano i gusti personali. Io ci giocherei spesso, vi
fidate?
Real. Tecnica - 
Pochi problemi e pochi bug. Fossero così tutti i giochi...
Ric. Hardware - 
Stando a quanto detto sulla confezione un P166 è il minimo richiesto, ma fra
le configurazioni raccomandate spicca la sigla Pentium II (come era prevedibile...),
dunque fate i dovuti calcoli, e come ho precedentemente detto credo che disabilitando
qualche opzione del tipo ombre, dettagli massimi, e riducendo un minimo la risoluzione il
tutto possa girare anche su un computer di fascia media, ma vi consiglio, data la qualità
di alcuni aspetti della grafica, una scheda grafica che supporti le D3D: diciamo che una
da 8 Mb e quel po di Ram che non guasta mai vi farà dormire sonni tranquilli.
Totale - 
Un gioco carino, divertente, che non vi farà pentire della vostra scelta e
che non vede lora di schizzare fra i vostri microchip.
Ringraziamo Cidiverte per averci fornito il materiale recensibile.
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