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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


 

Il mondo dei videogiochi è ormai arrivato a dei livelli a dir poco incredibili: ormai, sia per PC che per console, escono giochi di tutti i generi e, sfortunatamente, una cosa che manca alla maggioranza di questi è una caratteristica fondamentale, ovvero l’originalità. Questa caratteristica di certo non manca a H.E.D.Z., il gioco della Hasbro Interactive che ci accingiamo a recensire.Questo titolo è sviluppato dalla inglese Vis Interactive, la software house che si sta occupando della realizzazione di Earthworm Jim 3D, l’atteso platform 3D avente per protagonista il verme più famoso del mondo dei videogiochi, che è stato definitivamente rinviato all’inizio del prossimo anno. La Hasbro, che credo conosciate tutti per i suoi trascorsi ludici, siccome è stata per lungo tempo, una delle aziende maggiori produttrici di giochi in scatola e non. Il suo intervento nel mondo videoludico è iniziato circa un anno fa, con il remake di uno dei più famosi titoli del passato, cioè Frogger (lo trovate recensito anche qui su AVOC), rimodernato per schede 3D e affini. A questo sono poi seguite versioni su CD-Rom di famosissimi giochi da tavolo, come Monopoli, Risiko, Game of Life e Slingo!, in alcuni casi convertiti addirittura per PSX. Nelle prossime settimane, poi, dovrebbe essere disponibile la versione 3D di Centipede, un altro grande classico del passato. Grazie ai proventi ottenuti dalla vendita di questi titoli, la Hasbro è addirittura riuscita ad acquistare una delle maggiori software house esistenti, ovvero la Microprose, per tentare di rilanciarla nel panorama mondiale, dopo un breve periodo di appannamento. E anche il line-up della Microprose, per i prossimi mesi, è molto promettente, con titoli come Top Gun: Hornet’s Nest, Falcon 4 (almeno speriamo….), il nuovo Gunship, ST: Birth of the Federation e l’attesissimo GP3 (di cui ho notizie a dir poco scottanti, ma finchè non riceverò un aut aut dall’alto per divulgarle, devo proprio tenere la bocca cucita, se non voglio trovarmi un plotone di esecuzione davanti alla redazione).

Non so voi..., ma a me ricorda Super Mario... In giro per i livelli si possono incontrare anche loschi figuri come questi.

H.E.D.Z. è il primo gioco originale della Hasbro, non mutuato da alcun gioco del passato o gioco da tavolo e, dopo averlo giocato a sufficienza, possiamo sicuramente dire che l’originalità non gli manca affatto. Come avrete sicuramente intuito, il titolo del gioco, nasconde un acronimo. H.E.D.Z. sta per Head Extreme Destruction Zone e questo titolo nasconde un concept di gioco veramente originale. Il personaggio che voi controllate è un alieno che sta partecipando ad una competizione intergalattica di caccia alle teste. Sul pianeta in cui vivete, tutti erano uguali e si assomigliavano come gocce d’acqua. Ma un giorno, un incidente, causò un grossissimo problema all’interno del pianeta. Una testa umana penetrò all’interno del pianeta e uno degli alieni (per vedere l’effetto che fa...) provò a mettere la testa umana al posto della sua. Grazie a questo, egli scoprì che, mettendo una di queste teste al posto della propria, era possibile assumere le caratteristiche del precedente proprietario della testa. Questo diede inizio ad una vera e propria moda, per la quale gli alieni, volavano spesso sulla terra per massacrare gli innocenti, tagliar loro le teste e per farsi una collezione personale. Uno degli alieni ebbe la meravigliosa idea di rendere la caccia alle teste lo sport nazionale, dando luogo ad una competizione chiamata HEDZ.

Un'ambientazione che ricorda molto Rascal, un altro platform 3D. Il nostro Pumpkinhead si sta dando da fare a far fuori altri alieni....

L’uccidere i terrestri, però, avrebbe reso lo sport troppo cruento e, così, la cintura di asteroidi vicina al pianeta degli alieni, chiamata Flusso di Nappa, fu scelta come campo di gioco e ognuno degli asteroidi doveva rappresentare un ambiente terrestre. Le regole erano molto semplice: portare a casa cinque teste e, poi, affrontarsi in combattimento e riuscire a portare via le teste all’avversario. Penso di avervi già spiegato, così, in breve, le regole del gioco. Il vostro scopo è quello di uccidere gli altri alieni e portare via loro le teste che hanno conquistato. Dovrete scegliere tutte le volte, tra un massimo di cinque teste (tra le 225 disponibili), ognuna con proprie particolari caratteristiche, che influiranno sul vostro modo di giocare. Ogni asteroide rappresenta un ambiente terrestre e, i 20 livelli di cui è composto il gioco, sono distribuiti fra quattro tipi diversi di asteroidi. Nella maggior parte dei livelli c’è poi un’area segreta, contenente una testa bonus molto particolare. Il vostro equipaggiamento consiste (oltre alle armi, dovute alle teste in vostro possesso) in un radar molto potente, il cui compito è quello di visualizzare i nemici, le chiavi, le teste morte e le varie uscite presenti nel livello. Come dicevo prima, ogni testa contiene particolari armi e abilità di combattimento, relative a potenza, forza, velocità e salto. Alcune teste vi forniranno bottiglie Molotov, altre martelli, balestre, fucili, mitra, sputi acidi alla Reptile e parecchia altra pacottiglia. Il fatto è che, purtroppo, alla fine della fiera, le varie teste non danno molte differenze nei combattimenti contro gli avversari alieni. All’interno di ogni livello, dovrete raccogliere il maggior numero di teste, nel modo che più vi aggrada e che, potete contenere all’interno del vostro Backpack, per utilizzarle quando vi servono. In questo modo, acquisirete i poteri necessari a superare il livello, che consistono anche in un determinato numero di chiavi che vi serviranno per aprire tutte le porte presenti. I livelli sono da svolgere in modo sequenziale ed è necessario, per superare un livello, essere l’ultimo alieno presente su quella parte di asteroide (una specie di Highlander: ne resterà solo uno!) prima che il tempo disponibile termini. A mano a mano che avanzerete nel gioco, i livelli saranno di maggiore difficoltà, e dovrete stare anche più attenti agli attacchi degli altri alieni avversari che cercheranno di portare via le vostre teste ed uccidervi. Le teste si possono poi perdere anche a causa di altri fattori e, se non vi rimane più alcuna testa all’interno del Backpack, verrete automaticamente uccisi e sarete costretti a ricominciare il livello. Durante i livelli potrete trovare energia per ricaricare le teste morte, che si trovano in mancanza di questo importante fattore.

Ebbene sì....anche in HEDZ ci sono le esplosioni. Ne potete vedere una.... Un'immagine dalla visuale esterna, utile solo per prendere le foto.

Durante il gioco, poi, potrete visitare l’Headcase, una sorta di negozio (se così si può definire...) nel quale potrete controllare le statistiche vitali delle teste in vostro possesso. La visuale è in terza persona e il gioco potrebbe considerarsi una via di mezzo fra un action/adventure in terza persona, un platform 3D e un puzzle game ed è anche questo che rende il gioco molto originale. La grafica del gioco non è affatto male e utilizza un engine elaborato dalla stessa Vis, che dovrebbe essere lo stesso che sarà utilizzato in EJ3D. E’ vivamente consigliata una scheda 3D, se non volete passare giorni davanti al monitor. Ci sono però alcuni problemi nell’aspetto visivo, visto che le texture utilizzate non sono proprio il massimo e l’aspetto complessivo del gioco sembra quasi quello di un cartone animato, però neanche troppo bello. Il sonoro e le musiche sono assolutamente nella norma ma, d’altronde, era quello che ci aspettavamo da un titolo simile. La musica, in particolare, è abbastanza noiosa. Dal punto di vista della giocabilità, il tutto è abbastanza discreto: con un joypad controllerete al meglio il tutto (visto che il gioco ricorda parecchio un platform 3D), ma anche la tastiera non è male come sistema di controllo. C’è poi la possibilità di giocare addirittura in multiplayer, grazie alle possibilità offerte dalle solite DirectX. Purtroppo, però, anche qui, non sono tutte rose e fiori: i livelli sono praticamente tutti identici, da questo punto di vista, e vi capiterà quasi sempre di svolgere le stesse cose, senza fare nulla di particolarmente nuovo. Dal punto di vista della longevità, ho idea che il gioco sia terminabile in poco tempo, siccome anche al livello di difficoltà maggiore non ci troviamo davanti a nulla di particolarmente duro e l’AI dei nemici non è di sicuro la più evoluta presente sul mercato. Dal punto di vista della realizzazione tecnica, a mio avviso, non c’è nulla da dire e le richieste hardware vedono un P166 con acceleratore 3D per godersi il gioco al meglio. Detto questo, passiamo pure al commento.

Titolo: H.E.D.Z.
Software House: Hasbro Interactive
Sviluppatore: Vis Interactive
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram, Scheda Video e Audio comp.DirectX 5, 18 Mb Hard Disk, Cd-Rom 4x.

Requisiti raccomandati: Pentium 166, Acceleratore grafico 3DFX o D3D, Scheda Sonora 16-bit, 75 Mb Hard Disk.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Sound Blaster Live!. Con questa configurazione il gioco non ha presentato nessun tipo di rallentamento.


Totale -
Sicuramente la prima cosa che salta all’occhio giocando a questo H.E.D.Z. è l’estrema originalità del gioco. Gli inglesi della Vis Interactive hanno creato un titolo molto originale, come non si vedeva da tempo e questo non può far altro che bene al voto finale. Purtroppo, però, il gioco fallisce in altri punti: la grafica è buona, ma non è sicuramente il meglio che si potesse realizzare, la giocabilità è troppo semplificata e, il gioco è tutto tranne che difficile e finirlo in poco tempo non è sicuramente un’impresa titanica. Tutto da buttare quindi? Assolutamente no, siccome H.E.D.Z. è comunque un titolo divertente e, chi volesse giocare a qualcosa di mai visto prima, fregandosene degli aspetti tecnici, ma pensando solo al concept di gioco, farebbe di sicuro un’ottima scelta. Byez.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.