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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Tipica scena di vita quotidiana (se però succedesse a me volerebbero bestemmie pesanti quanto la Statua della Libertà...): tu che parli col tuo migliore amico, ti viene alla bocca il nome di Star Trek e il caso vuole che nel momento in cui tu stai pronunciando questa parola passi lì vicino, proprio dietro di te, un tizio, dall'aria apparentemente normale, ma nel quale, a sentire il nome di Star Trek, si è scatenata un'incredibile reazione emotiva, in quanto il suddetto individuo, dall'aria attualmente non più tanto normale, è in realtà un socialmente oppresso, un parassita sociale, un falso invalido che prende magari anche il sussidio di disoccupazione e ha anche la casa spesata dal comune, e questo soggetto, a causa dei tanti difetti fisici, bruttezza su tutti, e anche psichici, diciamo che magari è anche un po' schizzato, non ha un discorso serio con una persona che non sia lui da una vita, e oltretutto poi le donne non sa neanche cosa siano, forse manco le ha viste mai, a parte la mamma, la nonna o la sorella. E tu che sei li a parlare, per lui, sei più di uno squarcio di luce nel cielo grigio di un mattino d'inverno (D'Annunzio e Petrarca mi fanno un baffo e Shakespeare è solo uno scrittorucolo al mio confronto..., ovviamente non scherzo, ahahahahahah!), una speranza per risollevarsi dal fango nel quale si è trascinato diventando un peso morto per la società, e ringraziando la sorte che ha riacceso in lui la speranza dandogli questa grandissima opportunità, si getta all'attacco, interrempendoti e scusandosi se ha "inavvertitamente" (e poi dicono che certa gente rompe...) il tuo discorso (era in effetti appostato lì da un secolo, solo che l'unico a fare un discorso appetibile sei stato proprio tu..., mannaggia!), iniziando poi un discorso talmente spigliato che sembra quasi che vi conosciate da una vita, quasi fosse lui il migliore amico con cui poco fa stavi parlando, al quale discorso poi unisce una serie di sputacchiamenti vari, che finiscono per inondare la tua povera t-shirt della Nike (pubblicità occulta..., ma non ditelo a quelli di Striscia la Notizia, se no finisco umiliato come Celentano...) o il tuo cappellino degli Yankees, quello originale, non quello tarocco che si vince coi punti delle merendine; il suo discorso è sempre più noioso e assillante, e il massimo viene raggiunto quando spudoratamente ti dice che lui è uno che la sa lunga su Star Trek, lui è uno che ha visto ogni singola puntata (pensata che a casa sua non ha nemmeno il televisore...), tutti gli episodi e i film senza escluderne nessuno. Il suo personaggio preferito è quel misterioso individuo che si vede più degli altri, quello con le orecchie a punta e la pettinatura strana, puntualizza che il tenente è una gran gnocca (non censurare niente, please...), aggiunge anche che l'astronave è una gran figata, con tutte le lucine e il raggio laser, poi ti butta lì che c'è la puntata bella in cui ci sono quelli della Federazione che sono in agitazione, stanno col piede di guerra e poi alla fine succede il finimondo, scoppia una gran bolgia, ma no, c'è una puntata ancora più bella ed emozionante nella quale il pilota in seconda, spesso quello più sottovalutato, salva tutto l'equipaggio da una pioggia di meteoriti, che poi, per fare la scena ancora più emozionante ridefinisce asteroidi, con un'incredibile manovra... E tu allora, con le scatole piene delle sue cavolate ti permetti di aggiungere che si è fatto tardi e tu e il tuo amico dovete andare, ma è troppo tardi, il tizio ti assale, ti impreca contro, impreca contro il mondo, si mette a piangere e t'implora di rimanere lì, si umilia, dice che nessuno lo sta mai ad ascoltare, ma tu sei un duro e te ne vai, lasciandolo in lago di lacrime, e una signora che passa di lì, ignara del guaio che sta per commettere, tenta di consolarlo, e per lei non c'è più scampo; ti sei liberato del tipo e ti chiedi quanto fosse petulante e maggiormente ignorante da non sapere che l'individuo con le orecchie a punta e la pettinatura strana, che poi è un comunissimo taglio a caschetto, si chiama Spock, e ti interroghi ancora, pensando a che razza di gente vive al mondo, ma questo purtroppo non lo capirai mai (cosa ti sei fumato? ndBill). 

In primo luogo ci tengo comunque a precisare che a me la serie di Star Trek (e soprattutto le ultime penose quanto indegne apparizioni cinematografiche, volte a stravolgere quasi completamente anni e anni di intensa programmazione televisiva con la quale la Enterprise ha spopolato sui piccoli schermi di mezzo mondo...) fa veramente schifo, senza offesa verso il regista, gli attori o i produttori, in quanto loro non sono colpevoli, solamente che io detesto in maniera specifica tutto ciò che esiste di fantascientifico (diciamo che l'unica cosa che non detesto cinematograficamente parlando sono i film porno, tutto il resto è mediocrità...), da Guerre Stellari (Star Wars farebbe più figo, ma c'è ancora qualche persona un po' ignorante che non ne conosce il significato e magari è portata a pensare che si tratti di un nuovo prodotto gastronomico creato dalla Star, a X-Files (il gioco comunque è stupendo e l'agente Scully, o meglio l'attrice Gillian Anderson, è davvero una gran bella donna...), fino alle porcate moderne come Armageddon (non detesto però Liv Tyler, figlia del leader capellone degli Aerosmith...), Deep Impact, Deep Rising, o ancora Alien, poi in secondo luogo penso che anche videoludicamente ci sia bisogno di qualcosa di nuovo e diverso, magari realizzato meglio, in quanto questo Starfleet Command, almeno nella versione che ho io sotto mano (che è quella definitiva, per giunta...ndBill), è ancora pieno di bug ed ha una giocabilità abbastanza bassa, inadatta a mio parere per un gioco piuttosto ambizioso. Se siete appassionati di Star Trek, magari, potreste anche accettare qualsiasi titolo mediocre che viene sottoposto alla vostra attenzione, ma sicuramente, sempre in tema di Star Trek, il Birth of the Federation della Microprose è nettamente migliore. Non che SFC faccia schifo, ma secondo me non è che un lavoro appena discreto con moltissime approssimazioni e moltissimi bug. Forse sarà anche il genere di gioco che è abbastanza noioso e richiede uno sforzo mentale che onestamente, con tutto il rispetto verso coloro i quali adorano i giochi che richiedono una buona dose d'intelletto e si prodigano nell'approntare tanto grandi sforzi mentali, io proprio non riesco a tollerare; la difficoltà estrema del gioco è poi per così dire complicata da una scarsa longevità e da una già citata giocabilità che purtroppo viene, clamorosamente, quasi a mancare. Sono poi meravigliato che la Paramount Pictures (la casa cinematografica che ha portato Star Trek sul grande schermo dopo anni e anni di televisione) abbia prestato il suo buon nome e abbia fornito la licenza ufficiale agli sviluppatori del gioco (c'è un contratto con la Interplay che vale miliardi, dietro...ndBill), ovvero quelli della East 14, per un gioco di questo livello, appena giocabile e anche un po' bruttino a vedersi, con una trama abbastanza scontata e un'ambientazione piuttosto deprimente. Sarà però meglio procedere per gradi, passando da un excursus (saluto cordialmente chi in passato mi ha inviato mail minatorie e di protesta contro i miei latinismi, dicendo che il latino è una lingua "morta", e per dimostrare loro che non serbo rancore e li tengo in grande considerazione ho deciso di mettere un bel latinismo...alla faccia loro e di chi non lo capisce...ignoranti!) più generale e soggettivo, ad una fase di analisi e descrizione più profonda e più oggettiva. Parto subito (in realtà sono già partito da un bel po'..., ma di testa...) spiegandovi un po' il gioco e alcune delle sue particolarità: si tratta innanzi tutto di uno strategico spaziale con una buona dose di azione e combattimenti, all'apparenza anche piuttosto interessante. All'inizio vi troverete davanti ad una scelta di carattere razziale, siccome le razze da scegliere saranno sei, ma ovviamente ogni razza avrà le sue caratteristiche, i suoi pregi e difetti, delineando conformazioni di carattere grafico dell'interfaccia piuttosto diverse. Dovrete poi scegliere se giocare in single player, se affrontare delle campagne o delle missioni "skirmish", cioè di schermaglia (ma perché non vi comprate un bel vocabolario di lingua inglese?!?), oppure se tentare la strada del multiplayer, contro altri giocatori collegati via Internet. 

Le campagne saranno diverse per ogni razza e avranno tutte scopi diversi, generate sempre all'istante dal computer con un sistema "random" (casuale...'sto vocabolario lo comprate o no?!?) davvero innovativo, ma comunque lo scopo sarà per la maggior parte delle volte a carattere bellatorio o di difesa, incentrando comunque il gioco su obbiettivi di conquista contro le altre razze, anche se spesso e volentieri avrete a che fare con improvvise alleanze, a volte più vantaggiose, a volte un po' dannose. Il gioco fondamentalmente è basato su combattimenti spaziali ed esplorazioni di pianeti e galassie, con voi che sarete alla guida di una navetta della vostra razza e dovrete quindi imparare a gestirla, studiando bene il manuale gigantesco creato appositamente per chiarire i dubbi. Vi siete laureati in astronautica e avete il brevetto da pilota? Vi assicuro che non vi basteranno comunque per imparare a gestire pienamente tutti i comandi di gioco, a causa anche si un'interfaccia fra le più complicate di tutta la storia videoludica. Ora purtroppo però arrivano le note dolenti che ci derivano dagli aspetti puramente tecnici del gioco, grafica e giocabilità in primis (altro latinismo che qui ci sta anche bene...e anche se non vi sta bene, io lo lascio lo stesso...). Comincio innanzi tutto dalla grafica, molto e forse troppo arcaica e approssimativa, sebbene sia in 3D, e per un gioco di questo genere credo proprio che sia davvero un'eccessiva penalizzazione, e se inoltre consideriamo gli enormi bug, le esplosioni mal realizzate, i laser che vanno a segno anche se visibilmente diretti fuori dall'orbita degli obbiettivi, e poi anche la scarsità di particolari, direi che l'aspetto grafico è appena sufficiente per definire questo gioco una cosa mediocre. Una policromia eccessiva dell'interfaccia va poi a compromettere la tetra atmosfera (l'universo non è una sala giochi e nemmeno un parco di divertimenti...) del gioco (un gioco o è triste o allegro, non agrodolce...), danneggiando anche gli occhi con una serie di contrasti troppo elevati. Gli effetti sonori oltretutto non sono nulla di speciale, con esplosioni alquanto tranquille che appaiono come peti, poi le astronavi in movimento non fanno addirittura nessun rumore, mettendo spesso in grave difficoltà il giocatore che potrebbe trovarsi alle spalle da un momento all'altro, mentre è intento in una calma esplorazione, un manipolo di corazzate di alieni non troppo socievoli. E la musica? Ma chi l'ha mai sentita; diciamo solo che ogni tanto c'è qualche "bip" che accompagna il giocatore nell'esplorazione dei vari menù e dell'interfaccia. La longevità del gioco resta infine un mistero avvolto nella nebbia più fitta, modello Casello di Melegnano in pieno autunno; forse se siete fans sfegatati di Star Trek riuscirete anche ad apprezzare questo strategico, ma se invece non siete dei fans e tanto meno amate gli strategici, questo gioco proprio non fa per voi. Forse quelli della East 14 contano proprio sull'ingenuità dei fans di Star Trek per vendere una buona quantità di questo mediocre strategico; io spero che non vengano delusi, ma penso che Starfleet Command sia destinato a quella fascia di giochi etichettati con l'appellativo di "flop clamorosi".

Titolo: Star Trek: Starfleet Command
Software House: Interplay
Sviluppatore: Quicksilver / East 14
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore 3D comp. D3D.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Questo è senz'altro uno dei punti più negativi del gioco e non lasciatevi confondere dal sette che vedete qui espresso, perché quando un gioco prende sette nella grafica vuol dire che non è un granchè da vedere; i bug presenti nel gioco dicono poi tutto il resto.

Effetti Sonori -
Più che effetti sonori direi che sono dei piccoli rumorini che cercano di sovrapporsi, spesso con qualche ritardo, alle azioni del giocatore, ma nel complesso sono appena sufficienti.

Musica -
Ma dove l'hanno messa? Ne ho sentita poca, molto poca...

Giocabilità -
Un'interfaccia migliore magari poteva anche aiutare a tirare un po' su questo voto, ma nel complesso non ci siamo proprio e il controllo generale dei comandi è quasi proibitivo.

Longevità -
O vi piace Star Trek o potete fare a meno di comprarvelo; la giocabilità scarsa e tutto il resto non lasciano scampo.

Real. Tecnica -
Il lavoro degli sviluppatori non è comunque da buttare via e tutto sommato nel complesso si può intravedere anche un discreto impegno.

Ric. Hardware -
Procuratevi un PII con 64 Mb di Ram e l'immancabile scheda 3D...

Totale -
Forse è una penalizzazione eccessiva, ma il sei di questo voto totale è anche abbastanza discutibile, nel senso che potrebbe anche valere molto meno di quanto voi possiate pensare; spero che gli sviluppatori corrano presto ai ripari, altrimenti prevedo per questo gioco tempi davvero duri, anche se come sempre spero di sbagliarmi, perché comunque nel giudicare non ci metto nessuna cattiveria, lo giuro.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.


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