Una simulazione
per nostalgici, o semplicemente un gran bel gioco?
E questo linterrogativo
che ci rimane dopo aver provato, testato e rivoltato come un calzino uno dei giochi
piu controversi della stagione. Non si puo rimanere che esterrefatti davanti
ad una tale fedelta simulativa, non si puo dire infatti che alla Papyrus
abbiano mai fato semplici giochini ma in questo caso siamo a livelli veramente
maniacali. Gia il semplice fatto di ambientare la simulazione nel 1967, ultimo anno
in cui le macchine di formula 1 assomigliavano piu a cavalli imbizzarriti, che a
monoposto da gara (non che adesso sia facile, ma allora era veramente questione di
manico
.), denota la sottile vena di follia che deve aver pervaso gli studi della
casa americana quando a quel pazzoide genialoide di Dave Kaemmer e venuta
lidea per questa simulazione. Ora per dirla alla Lubrano
la domanda sorge
spontanea: ma che razza di programmatori ci sono alla Papyrus? Sono forse tutti piloti
mancati (di un soffio secondo me), o forse pensano che il mondo sia pieno di talenti in
erba, con un super computer sotto le mani e un buon volante? Francamente, ho letto
unintervista dove lo stesso capo carismatico diceva che in realta di
appassionati di questo genere di giochi ce ne sono a bizzeffe
. Mah ! non vorrei che
la natura fortemente elitaria di questo gioco non sia come unauto mazzata sugli
zebedei! Vi voglio avvertire fin da subito: se non siete dei veri Appassionati
(la A maiuscola non e un caso), disposti a perdere MOLTO tempo e con una pazienza
ferrea
.
|
|
Il team
Ferrari nel 1967. Guardate anche com'era la macchina. |
Abbiamo
appena sbattuto contro i guard-rail laterali a Monaco. Questo è il risultato. |
Beh e
meglio se lasciate perdere. Capitemi, la mia non e una dichiarazione di sfida, il
suddetto GPL, e un gioco molto ma MOLTO difficile. Per farvi unidea, gia
in rettilineo, e molto difficile tenere la macchina in pista, non parliamo poi di
come si affrontano le curve, con la macchina che tende a partire per le lande appena
arrivate con una velocita leggermente (e dico leggermente) superiore a quella
tollerata dal motore del gioco per quel punto di pista
.. Per quel che riguarda la
manualistica, il tutto e in linea con la produzione complessiva , cioe il
librone di spiegazione e corposo e molto completo, e come tutto il resto DEVE essere
studiato a fondo con notevole dispendio di energie psico-fisiche e di ore. Parlando di
energie perse, non ho usato un eufemismo, si tratta proprio di fatica, nel senso che per
tenere la macchina in pista, e non parlo di limare i tempi ma proprio di andare dritto, si
sudano le famose sette camice, e anche qualcuna di piu e soprattutto allinizio
si toccano livelli di frustrazione non indifferrenti, con relativi improperi contro la
Papyrus (chissa come gli fischiano le orecchie a Dave Kaemmer) e craniate contro il
muro. Se andiamo poi a vedere il motore grafico, non si puo dire che non faccia il
suo dovere onestamente, anche se necessita almeno un Pentium 2 a 266 Mhz per girare ad una
fluidita decente con tutte le macchine in pista. Sul mio modesto Pentium
200 MMX con Voodoo 1 (che comunque ha vita breve
la prossima settimana arriva il
Pentium 2 a 350 Mhz, come sono contento
.) il gioco ha scattato abbastanza
vistosamente nelle fasi di gioco un po piu affollate, come ad esempio alla
partenza, oppure nei momenti in cui la visuale copre una grande porzione di terreno; nelle
fasi di gioco comuni non e mai comunque andato oltre i 22 fps e abbassato sotto i 15
( a parte i casi prima elencati). Il mio consiglio e quello di privilegiare SEMPRE
la fluidita alla perfezione grafica, soprattutto in un gioco come questo, dove il
controllo e fortemente condizionato dallo svolgimento dellazione su schermo, e
piu in generale dallaggiornamento dei fotogrammi.
|
|
Il
replay è sicuramente il migliore mai visto in un gioco di guida. La Papyrus non si
smentisce in questo. |
Ci
siamo girati in curva e il rischio di incidente è molto alto. |
La grafica, come vi
ho accennato prima e notevole sotto tutti i punti di vista (naturalmente al livello
di dettaglio massimo, se si cala in dettaglio, le differenze si vedono, eccome!) a parte
qualche imprecisione (ad esempio nel circuito di Monaco, tra laltro realizzato
pregevolmente nel suo insieme, si nota qualche attaccatura delle texture che allontana
quel realismo tanto agognato dalla software house americana). Tutto il gioco mostra
comunque una classe e una accuratezza di realizzazione veramente rare, con chicche come la
presenza dei poster originali dellannata (tra laltro piuttosto nefasta per i
nostri colori, visto la prematura scomparsa di Lorenzo Baldini e anche a livello
prettamente sportivo, visto il successo di Denny Hulme e della scuderia Brabham, che fece
man bassa addirittura col secondo posto di Jack Brabham, pilota e costruttore stesso della
vettura !!!!), anche se questa meticolosa realizzazione presenta anche aspetti negativi. I
piu importanti sono sicuramente, a livello grafico una certa poverta degli
oggetti a bordo pista (lo stesso Nurburgring, sicuramente la pista piu lunga e
impegnativa della stagione, a tratti e veramente desolato e desolante, soprattutto
per un osservatore esterno, per chi gioca, conta solo tenere in pista la macchina e quasi
non se ne accorge) e a livello, diciamo cosi, epidermico, un certo distacco da parte
dei giocatori dei nostri tempi, che se va bene allepoca erano appena nati, se va
male i gran premi se li vedevano in mezzo ai cherubini (che alla Papyrus abbiano la
sindrome da Lavazza?
.). Tutto questo ci fa tornare allinterrogativo che ho vi
ho gia preannunciato nellepigrafe: ma come si puo pensare ad un gioco
del genere alla fine del 1998 e sperare che venda bene? Francamente spero di sbagliarmi e
anche di grosso, perche in un momento in cui i giochi per PC stanno si vivendo
un periodo di ottima salute per quel che riguarda laspetto estetico (hanno superato,
e di molto, le migliori console esistenti
. anche il futuro Dreamcast, penso
sara inferiore ad un Pentium2 pompato con scheda 3d, cosa questa assolutamente
inedita nel mondo dei videogiochi), lo stesso non si puo dire per quel che riguarda
la varieta e loriginalita, con un generale appiattimento e una tendenza
allingufamento su due generi: lo sparaefuggi in prima persona alla Quake Unreal e gli strategici in real time, un po
di originalita non guasta affatto.
|
|
Accozzaglia
paurosa in curva, con una lotta incredibile per ottenere il primato. |
Siamo
al Nurburgring, in uno dei rettilinei più lunghi dello sterminato circuito. Potete notare
il buon dettaglio grafico. |
Comunque questa
assoluta eccentricita fa parte del fascino adulto del gioco, che fa in
modo di cogliere impreparato il giocatore sin dalle prime schermate (anche la stessa
campagna promozionale e qualcosa di molto particolare e deffetto), e
avvolgerlo in unatmosfera retro coinvolgente per chi non rimane alla
superficie delle cose, e non si lascia scoraggiare dalle imprese (semi) impossibili. Ecco,
forse e a questo che alla Papyrus miravano, con un coraggio al limite
dellautolesionismo veramente invidiabile (in fondo agli americani non frega niente
della F1 attuale, figuratevi di quella degli anni 60
. Inoltre non sarebbe costato
nulla fare un gioco sulla F1 attuale, e posso sicuramente dire, che avrebbe, almeno in
Europa, venduto sicuramente di piu
.), ricreare laspetto quasi
pioneristico di quegli anni, in cui uno sbaglio voleva dire grossi guai anche fisici per
il pilota (vabbe adesso mi direte che anche adesso i piloti muoiono, vedi il povero
Ayrton Senna, ma francamente concorderete anche voi, quando si guarda quanto la FIA sta
facendo per la sicurezza dei piloti
.).Ecco, per gustare appieno questo titolo
dovrete essere anche voi un po matti come i piloti di allora, con una passione per
la guida, al limite del fanatismo e una pazienza certosina (nonche
unabilita innata al controsterzo in piena curva).
IL COMMENTO DEL
CAPOREDATTORE
Appena Grand Prix
Legends è arrivato in redazione, ho letteralmente strappato via il pacco che lo conteneva
dalle mani del corriere e sono subito corso a provarlo. Sono stato lì quasi tutto un
pomeriggio, per cercare di scoprire quali erano i meccanismi oscuri che permettevano di
rimanere in pista in questo stupendo gioco. Devo dire che, anche se solo con la tastiera,
la macchina si controllava bene (non chiedetemi come ho fatto a stare in pista in questo
modo, perchè non ne ho proprio la minima idea), ma il gioco è di una difficoltà
incredibile. Condivido quindi il giudizio di Federico: GPL è un gioco solo per stretti
appassionati (come il sottoscritto) di simulazioni di guida, mentre gli altri, dopo cinque
minuti di gioco, prenderebbero il CD e lo scaglierebbero via dal nervoso (provare per
credere....). Papyrus, ben fatto comunque.
|
Titolo: Grand Prix Legends
Software House: Sierra
Sviluppatore: Papyrus
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium 166, Windows
95/98, 16 Mb Ram, 140 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 5, Cd-Rom 4x.
Requisiti consigliati: Pentium 200 o
superiori, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX, Cd-Rom 4x, Scheda Sonora 16-bit, Volante.
Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb
Ram, Windows 98, Cd-Rom 24x, Orchid Righteous 3D, Sound Blaster 16. Con questa
configurazione il gioco ha presentato alcuni rallentamenti, che vi richiedono una
diminuzione del dettaglio.
Grafica -
Il motore e valido, ma forse e
aiutato dalla desolazione a lato pista
.
Effetti Sonori -
Dignitoso, fa il suo dovere, con rumori
differenziati e vento che frusta lauto.
Musica -
Praticamente è assente......
Giocabilità - --
Dipende moltissimo dalle vostre caratteristiche.
Longevità - --
O lo abbandonerete dopo una giornata di improperi, o ci passerete moooolto tempo.
Real. Tecnica -
Nessun bug notevole, ma si sa, con giochi così complessi è facile che qualche
magagna salti fuori.
Ric. Hardware -
Qui la situazione è pelosa, meglio se vi procurate un bel processore
dellultima generazione e un bel Voodoo 2, per poter guidare senza (almeno) i
problemi di basso frame rate e con l'aspetto migliore del gioco. Se vi sapete accontentare
basta anche un Pentium 166 MMX con Voodoo 1.
Totale - --
Cerchiamo di fare chiarezza sul voto che troverete in fondo alla recensione:
questo non e altro che un valutazione personale di chi scrive,(e come tale
criticabile e alquanto soggettiva) che ritiene questo gioco una vera mosca bianca, una
perla rara nel panorama ludico di questanno, sconsolatamente piegato alle esigenze
di marketing e schiacciato sotto il peso di unenormità di seguiti, data disk, idee
trite e ritrite, ingentilite da una veste grafica allavanguardia. Lunica cosa
che posso fare per aiutarvi nella giuda per un possibile acquisto e indicarvi che
caratteristiche dovete avere per giocare Grand Prix Legends (sono un grande, ho ridefinito
completamente la concezione di richieste di sistema !!!!!!!!); notate bene che se vi manca
anche solo una di queste il gioco NON fa per voi, e quindi tutto quanto vi ho detto di
buono va a farsi friggere, e viene sovrastato in modo definitivo dagli aspetti negativi;
in pratica DOVETE:
1) Essere
dei VERI appassionati di giochi di guida.
2) Essere maniaci delle simulazioni realistiche (quelli che
ritengono Monaco RS 2 un arcade
..)
3) Avere una pazienza ferrea e una volontà feroce
4) Possedere doti di pilota non indifferenti (roba da
dilettanti
.;-)
.)
5) Avere un computer bello pompato con scheda 3D
6) Avere un volante decente (ma forse il force feedback e
quasi dimpiccio
ma se siete maniaci
)
Tutto questo, senza comunque
dimenticare che il gioco e bello, molto bello, solo con una curva
dapprendimento modello partenza dello Space Shuttle
. E anche con tutti gli
aiuti attivati. Insomma o si adora o si odia, senza mezzi termini, provatelo e saprete a
quale delle due categorie appartenete (da un amico, un negozio oppure anche il demo va
bene).
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile. |