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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Come credo tutti sappiate, io sono un grandissimo appassionato di giochi di Formula 1 di tutti i generi, dagli arcade alle simulazioni più vere e schiette e, non appena in redazione ne arriva uno, approfittando della mia posizione, lo requisisco immediatamente, ci gioco e poi ne scrivo la recensione. Se notate, infatti, qui su AVOC, tutte le recensioni dei simulatori di Formula 1 sono tutte ad opera mia. Purtroppo, però, sono veramente pochi, sono due, i simulatori di F1 che meriterebbero (anche se sono stati recensiti solo sulla vecchia AVOC), l’AVOC Award e sono il gran vecchio (ma ancora più che valido) Grand Prix 2 e il più recente F1 Racing Simulation, dalla incredibile grafica e con un realismo che non è da meno. Questi due sono gli unici e veri simulatori di F1 che meritano di fregiarsi di tale nome. Segue poi una serie di giochi di F1, che vanno dal mediocre al pessimo, come Formula 1 ’97 e Formula 1della Psygnosis, Prost Grand Prix della Infogrames, Johnny Herbert GP ’98 della Reality e il terribile Power F1 della Teque, incredibilmente distribuito dalla Eidos. Il futuro sembra piuttosto roseo per noi appassionati della signora delle discipline automobilistiche, visto che sono in arrivo (anche se non proprio prossimo venturo…) GP3 del grande Geoff Crammond e F1 ’98, nuovo capitolo (basato sulla licenza ufficiale 1998) della saga della Psygnosis, ma sviluppato da una nuova software house, la Visual Sciences. Nei prossimi giorni dovrebbe invece essere disponibile Grand Prix Legends (di cui trovate qui la preview), il nuovo gioco della Papyrus, la software house di Nascar e Indycar Racing, di cui sto provando in questi giorni la versione completa (recensione a breve, quindi…) e posso dirvi che il gioco è incredibile e, per noi appassionati, si tratta di un’esperienza ludica mai provata su nessun tipo di computer o console.

La divertentissima modalità Retrò. Notate la caratteristica forma a siluro delle auto degli anni '60. A Monaco sta piovendo e al Loews qualcuno è finito in testacoda.

Il gioco che invece ci accingiamo a recensire ora è il nuovo simulatore di F1 della Ubi Soft, seguito ufficiale di F1 Racing Simulation, e chiamato, per motivi che vi spiegherò a breve, Monaco Racing Simulation 2. Il motivo per cui il gioco è stato chiamato in questo modo è dovuto al fatto che la software house francese non è riuscita ad ottenere la licenza ufficiale del mondiale F1 (né 98, né 97) a causa delle eccessive richieste economiche della FIA (la Federazione Internazionale dell’Automobilismo). Questo fatto ha portato novità e rimozioni al gioco, che potrebbero far piacere o meno, ai giocatori. Innanzitutto, non essendoci la licenza, i nomi dei piloti e delle scuderie non sono assolutamente quelli reali. I nomi dei piloti sono molto simili a quelli della stagione 1997 e anche la disposizione delle scuderie, i cui nomi si limitano a degli anonimi Team seguito da un qualche numero. Le scuderie presenti sono 11 e, purtroppo, neanche le livree delle automobili sono quelle reali, ma comunque capirete sicuramente, vedendole, di che scuderia si tratta. Molti di voi saranno probabilmente già delusi, pensando che, come in F1RS, nulla si possa cambiare e bisogni necessariamente aspettare quegli editor che usciranno fra qualche mese sulla rete, per poter cambiare tutto l’indispensabile. Non è assolutamente così. I programmatori francesi non vi hanno lasciati soli e, internamente al gioco, è già possibile modificare i nomi, sia dei piloti (con relative date di nascita, altezza, peso e nazionalità, per i più tassonomici), che delle scuderie, e addirittura dei Team Manager e dei Direttori Tecnici. La cosa più bella, però, è che non dovrete più aspettare qualche mese per modificare e aggiornare le livree delle auto o i cockpit di queste ma, grazie ad un editor esterno (che si va a installare nella directory /Editors) potrete estrarre dai file del gioco le texture di auto, di cockpit, circuiti e tutto il modificabile (in formato .bmp) e poi modificarle e inserirle nuovamente nel gioco.

Una delle visuali esterne. Assolutamente spettacolare, ma è utile solo per grabbare le foto. Notate comunque la gestione dei riflessi. Ci siamo appena spiattellati contro un muretto di protezione, mentre le altre macchine sfilano sulla pista.

Per i più maniaci, poi, c’è addirittura un altro editor, per modificare i suoni dei motori e i suoni ambientali del gioco, estraendoli da questo (in formato .wav) e poi ri-inserendoli così al suo interno. In questo modo, in quattro e quattr’otto, se avete buone capacità grafiche, potrete immediatamente convertire il gioco alla stagione di F1 in corso, o altrimenti dovrete aspettare uno o due mesetti in attesa che qualche appassionato metta a disposizione il suo carset sulla rete. Questo fatto però (la mancanza della licenza), non pregiudica affatto il gioco, che è di gran lunga migliore della versione precedente. Ma non anticipiamo troppo i tempi e partiamo con ordine. L’installazione vi darà la possibilità di installare il gioco in modalità nativa 3DFX o in modalità D3D, per i possessori degli altri acceleratori grafici. Lo spazio occupato su HD varia da un minimo di circa 45 Mb ad un massimo di circa 150 Mb. Installato il gioco, partirà una intro molto d’atmosfera, caratterizzata (rispetto alla precedente) da immagini in CG e non reali, come quelle di F1RS (sempre per colpa della licenza), che comunque viene anche visualizzata in un formato maggiore della finestrina mingherlina di F1RS. Non ci appare subito il menu principale, ma un menu iniziale che ci dà, come al solito, la possibilità di scegliere la modalità ad un giocatore o multiplayer (con alcune innovazioni di cui parleremo più tardi); la possibilità di identificazione (nella quale potrete inserire i vostri dati o anche dati falsi, come volete), cosa che vi sarà utile in una delle nuove modalità di gioco; e poi, una bella sorpresa. Oltre alla consueta modalità F1 moderna, avrete la possibilità di giocare ad una modalità Retrò, su un circuito totalmente inventato, con auto che ricordano molto quelle degli anni ’60 (di cui parleremo nella recensione di Grand Prix Legends), e caratterizzato da un realismo spettacolare. Lo schermo, almeno nei menu, diventerà color ocra vecchio e il tutto darà l’idea di qualcosa di realmente invecchiato.

Con la pioggia, la visuale risulta piuttosto offuscata (Coulthard insegna....) Al secondo curvone del veloce circuito di Hockenheim, potete vedere questo maxi-schermo che mostra in tempo reale le immagini della corsa.

Guidare, infatti, in questa modalità, è difficilissimo e dovrete stare attenti ad ogni minima accelerazione o frenata che fate e fare molta attenzione all’inserimento in curva, visto che il rischio di andare fuori pista o finire in testacoda è sempre lì che pende sulla vostra testa. In questa modalità dovete giocare su un circuito molto lungo, con grandi salite e una pletora di curve. In questa modalità, potrete addirittura andare ai box (prima della gara è possibile scegliere quanto carburante immettere) e scegliere uno degli 8 piloti tra le quattro fantasiose scuderie presenti (anche se ispirate alla realtà, infatti c’è un certo Pascari, che a me ricorda molto qualcuno). Un buon diversivo dalla solita modalità di gioco, dunque, anche se non sta certo qui il fulcro del gioco. Usciamo da questa modalità e passiamo alla modalità tradizionale, quella con macchine da F1. Possiamo subito notare che nell’interfaccia del menu principale non è assolutamente cambiato nulla, e c’è stato comunque un miglioramento nei caricamenti, visto che il gioco non necessita di un grosso swap file (come F1RS) e i tempi di passaggio da un menu all’altro sono praticamente impercettibili. Come appena detto, l’interfaccia non è assolutamente cambiata e i menu sono rimasti praticamente identici alla precedente versione. Non ho ancora parlato dei circuiti che, anche se la Ubi Soft non è riuscita a ottenere la licenza riguardante la scorsa stagione, ci sono comunque i 17 circuiti dell’anno scorso, assolutamente identici e uguali a quelli reali. L’unica cosa che cambia, sempre per il fatto della licenza, è la mancanza di alcuni degli sponsor reali ai lati della pista, che comunque possono sempre essere modificati con il solito editor esterno.

Siamo in Giappone e, sinceramente, questa è la scenza che non vorremmo mai vedere. Hakkinen solo in testa e Schumacher... Il colore dei menu della modalità Retrò è un ocra chiaro, che da un aspetto Old-Style al tutto.

Andiamo a parlare allora delle varie modalità di gioco. Sono presenti le solite, ovvero Pratica; Campionato (Normale o Personalizzato); Gran Premio; Corsa Semplice e due nuovissime modalità, di cui parleremo successivamente. La Pratica vi permette di effettuare una sorta di scuola di guida, per imparare i fondamenti della guida veloce in F1, di svolgere un allenamento e alcune prove a tempo, su un determinato circuito, che sceglierete voi. Con il Campionato, potrete effettuare le gare nell’ordine della stagione mondiale, con l’opzione Normale, mentre con l’opzione Personalizzato, potrete invece selezionare voi in quale ordine affrontare le varie piste. La modalità Corsa Semplice è una sorta di Quick Race: dopo avere infatti scelto dalle opzioni in che posizione volete partire nella griglia, verrete subito trasportati all’interno dell’abitacolo della vettura che avete selezionato e poi, dopo il verde, partire alla ricerca della prima posizione. Con la modalità Gran Premio, invece, effettuerete una gara con prove libere, qualificazioni e gara finale. Le due nuove modalità sono invece molto interessanti. Con la modalità Carriera, potrete effettuare proprio la carriera di un pilota. Partendo infatti da una macchina piuttosto scarsa, dovrete dimostrare di saperci fare con il volante, in modo da farvi notare e da farvi assumere da un team maggiore, dove dovrete mantenere lo stesso rendimento di risultati, o addirittura migliorarli. Se invece i vostri risultati saranno tutt’altro che degni, rischierete di rimanere senza macchina. Si tratta senz’altro di una modalità molto avvincente e interessante visto che, soprattutto agli inizi, dovrete veramente tirare fuori le unghie, se vorrete ottenere dei risultati decenti e farvi notare. La seconda nuova modalità è invece quella chiamata Scenario.

A Spa sta piovendo e sul primo velocissimo rettilineo c'è stato un leggero accartocciamento di massa. Un altra delle visuali esterne. Villeneuve (Vouellete) sta passando sul traguardo del circuito brasiliano di Interlagos.

Questa nuova modalità contiene, almeno per il momento, 10 situazioni di gara, fortemente ispirate ad episodi salienti della stagione 1997 che, anche se, con nomi storpiati, vi fanno capire esattamente di che si tratta (Esempio: "Siete M.Schmidtke e a Jerez dovete riuscire a terminare la gara con al massimo un punto di distanza da J.Vouellete." Spero si sia capito di che situazione si tratta). A mio avviso, però, questi scenari sono stati implementati a malomodo. Sarebbe stato bello (e spero di poter volgere la domanda ai programmatori francesi il prima possibile) che questi scenari fossero stati implementati come in Actua Soccer 2: ovvero, non doversi fare tutta la gara ma, partire dalla situazione clou della gara (ad esempio, nello scenario di cui vi ho appena parlato, sarebbe stato bello far iniziare la gara dal giro precedente al misfatto che conosciamo tutti….). Comunque si tratta di una buona idea, mai vista in nessun gioco di F1 e la possibilità, all’uscita ufficiale del gioco, di poter downloadare nuovi scenari, rende questa modalità piuttosto longeva e divertente. Andiamo allora a parlare delle varie opzioni di gioco: anche in questo caso non è cambiato nulla rispetto a F1RS, o quasi. Sono state infatti introdotte nuove regole (quelle vigenti dalla scorsa stagione F1), come quella del tempo che non deve essere superiore al 107% della pole, in prova oppure quelle relative al numero di treni di gomme da utilizzare e così via. Per il resto, non è cambiato praticamente nulla. Il supporto force feedback è stato introdotto in modo nativo e, giocare a MRS con un volante che supporta l’effetto di movimenti, è veramente divertente. Anche per quello che riguarda i parametri di settaggio della vostra auto non è praticamente cambiato nulla. Sono stati introdotte due nuove regolazioni per quello che riguarda la parte dell’ingegnere ed è stato notevolmente semplificato l’uso della telemetria, che rende più accessibile l’utilizzo di quest’ottimo strumento (ottimo visto che, in F1RS, se si aveva la pazienza di analizzare i dati forniti, si potevano ottenere dei notevoli miglioramenti di prestazioni) a tutti, cosa che in F1RS era quasi impossibile, visto che la telemetria era difficilissima da usare. Per il resto, non è cambiato praticamente nulla. Le novità maggiori, però, arrivano non appena entrate in pista. Si possono subito notare, alcuni grossi miglioramenti grafici. E’ stato assolutamente eliminato il clipping che affliggeva alcune zone di certi circuiti e, gli effetti di luce sono gestiti in maniera assolutamente superlativa. I riflessi sulle carrozzerie delle F1, infatti, sono calcolati in tempo reale e la resa grafica del gioco, al massimo dettaglio (come potrete vedere da alcune foto), è a dir poco spettacolare. Le visuali giocabili sono passate da 3 a 4: oltre alle consuete interna e simil-arcade, ce n’è anche una che visualizza solo il musetto dell’auto, anche se la più comoda rimane comunque la simil-arcade. Possiamo adesso parlare della AI dei piloti: questa è notevolmente migliorata e i piloti virtuali si comportano proprio come le loro controparti reali. Ai livelli maggiori di difficoltà, infatti, certi piloti (non diciamo i nomi perché non c’è la licenza) sono veramente difficilissimi da sorpassare e, a volte, sarete costretti a manovre molto rischiose per riuscire a passare davanti.

Ottima partenza di Schumacher, ma le altre macchine si fanno sotto con grande forza. Siamo sempre a Imola e qualcuno ha dato un colpo di troppo alla macchina a lato Potete vederne le conseguenze.

Nella modalità realistica, al livello Facile, la difficoltà rimane comunque troppo bassa, mentre già al livello Pro, le prestazioni degli avversari sono notevolmente superiori e, se controllate il gioco con la tastiera, farete molta fatica ad ottenere delle prestazioni decenti. Certo, esiste anche la modalità Facile, ma lì il gioco si riduce alla stregua di un arcade. Una delle novità più importanti riguarda la decisione della strategia di gara, proprio mentre si sta correndo: potrete stabilire inizialmente, nel pre-gara, la strategia da affrontare e poi, durante la gara, modificarla in funzione di quello che stanno facendo i vostri avversari, come anche le regolazioni da approntare alla macchina mentre si è ai box. Altre grosse novità, per quello che riguarda la gara non ce ne sono, visto che F1RS era già perfetto sotto tutti i punti di vista. Altri piccole aggiunte riguardano le bandiere rosse durante la gara (anche se sarà molto difficile che le becchiate, sempre che non venga fatta una partenza come quest’anno a Spa-Francorchamps) e l’aggiunta del contachilometri alla visuale esterna. Inoltre è stato molto migliorato il replay e sono stati corretti i fastidiosi bug di F1RS, anche se, nella beta recensibile in mio possesso, raramente in particolari casi, il gioco esce a Windows senza alcun motivo plausibile. Non sono state introdotte però le bandiere blu (anche se ai livelli più difficili i doppiati vi fanno comunque sfilare e non vi ostacolano) e la Pace Car, di cui sinceramente, sento proprio la mancanza. Per quello che riguarda il multiplayer, è stata notevolmente migliorata e velocizzata la funzione di gioco in rete ed è stata introdotta, sempre per il fatto della mancanza della licenza, la modalità di gioco via Internet. Non ho ancora potuto provarla, anche se i server, per noi recensori, sono stati aperti dal 2 di Ottobre, ma non appena potrò, penso che ingrasserò parecchio le tasche di mamma Telecom, visto che giocare contro avversari provenienti da tutta Europa e tutto il mondo, mi attira parecchio. Mi pare che, dopo aver scritto più di 12.000 caratteri, sia riuscito a dirvi tutto il necessario e per questo, passo al commento.

Titolo: Monaco Racing Simulation 2
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: idem
Distributore: 3D Planet
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 133, Windows 95/98, 24 Mb Ram, 40 Mb Hard Disk, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico D3D o 3DFX con almeno 4 Mb, Cd-Rom 4x, Mouse, DirectX 6.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX, DirectX 6, 150 Mb Hard Disk Sound Blaster 16, Joystick analogico o digitale o volante (meglio se con supporto Force Feedback).

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Windows 98, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 32, Microsoft Sidewinder Force Feedback Pro. Con questa configurazione il gioco si è comportato ottimamente.


Grafica -
Lo stato dell’arte. Effetti di luce meravigliosi, riflessi calcolati in tempo reale sulle carrozzerie, lens-flare come se ne vedono pochi, condizioni del tempo dinamiche e rese in maniera eccezionale e un sacco di altra bella roba. La versione 3DFX è stupenda, quella D3D è comunque ottima. F1RS, almeno da questo punto di vista, è stato sorpassato.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori delle auto e dell’ambiente sono ottimi e, se siete proprio maniaci, potrete modificare, con l’editor esterno, tutto quello che volete.

Musica -
Aspetto che conta poco in un gioco del genere, visto che la musica fa solo da sottofondo al caricamento delle piste.

Giocabilità -
Il controllo via tastiera è stato migliorato, ma comunque, solo se avete un joystick o un volante (meglio se con Force-Feedback) potrete riuscire ad ottenere tempi decenti e giocare alle difficoltà maggiori.

Longevità -
Per me, la longevità è praticamente illimitata. Ho giocato a F1RS per quasi un anno e penso che giocherò a MRS per lo stesso periodo, almeno fino a che il signor Crammond si degnerà di fare uscire GP3. Inoltre, le nuove modalità introdotte danno una maggiore varietà al gioco e con gli editor presenti potrete modificare tutto l’indispensabile.

Real. Tecnica -
Pochi bug, caricamenti veloci, engine grafico ottimo e tanto altro. I programmatori francesi della Ubi Soft hanno lavorato veramente bene e ci hanno regalato un gioco quasi perfetto dal punto di vista tecnico.

Ric. Hardware -
Con un P200 MMX, 32 Mb Ram e con scheda 3DFX o D3D piuttosto potente, non dovreste avere problemi. Al massimo dovrete togliere qualche dettaglio.

Totale -
MRS è un gioco fantastico, il migliore simulatore di F1 presente sul mercato. La grafica è eccezionale, il realismo anche, la giocabilità è stata migliorata, la longevità è illimitata, le nuove modalità introdotte garantiscono molta più varietà al solito gioco di F1 e ci sarebbero tanti altri aspetti da enumerare, che mi richiederebbero mezza pagina per essere espresse. A qualcuno potrebbe dar fastidio la mancanza della licenza ufficiale FIA, ma gli editor presenti internamente e esternamente al gioco, dovrebbero evitare qualsiasi problema. Fermando l’entusiasmo, si potrebbe dire che il gioco è la versione senza bug e senza certe mancanze di F1RS, ma chissenefrega! Se volete un simulatore di F1 con i fiocchi, MRS fa al caso vostro e penso che ci vorrà veramente parecchio per scalfiirlo da questa posizione duramente raggiunta. L’AVOC Award è strameritato.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.