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Recensione di: Luca "Sigmund" Rossi


 

Mmm, ecco qua un altro titolo dedicato al mitico mondo della F1, che ,dopo l’amato calcio, resta uno degli sport più amati dagli italiani. E’ curioso notare come dopo l’affermazione delle schede 3D, e della 3DFX, come standard, questo genere ha avuto una nuova iniezione di giovinezza; gli sviluppatori, ammaliati dal lens flare, dalle texture spettacolose, e dalle migliaia di poligoni, hanno pensato, erroneamente, di poter creare “simulazioni” automobilistiche partendo semplicemente dalla grafica. Purtroppo, come sappiamo tutti, la grafica sola non basta, e così ci troviamo con tanti simulatori.. che in realtà non simulano niente ed aspettiamo sempre più GP3 (ma Monaco RS dove lo metti? NdBill). E questo JHGP ? Come si pone il nostro “ osservato speciale”? Innanzitutto, qualche notizia sulla software house che produce il gioco. Si tratta della Midas, una software house inglese poco conosciuta (anche se è da poco uscito il demo di un gioco di snowboard, molo simile a Cool Boarders 2 per PSX, prodotto dalla stessa Midas, che promette molto bene ndBill), mentre lo sviluppo è stato affidato alla misconosciuta Reality Interactive, in una delle sue prime esperienze sui nostri PC. Non si tratta quindi, della Lankhor Studios, che Bill aveva citato nella sua mini preview, citando Power F1, il gioco di F1 della Eidos, che è misteriosamente sparito nelle nebbie di Avalon (meglio così, anche perchè se avesse preso 3 come il suo predecessore...) (ammetto il mio sbaglio e mi cospargo il capo di cenere, oltre a mettermi in ginocchio sui ceci... ndBill). JHGP è uscito in Inghilterra il 25 Giugno, ma abbiamo recensito il gioco solo adesso siccome la versione a noi pervenuta è interamente tradotta in italiano dalla Halifax di Milano e dovrebbe arrivare nei negozi nei prossimi giorni.

Iniziamo col precisare una cosa: JHGP non è dotato di nessun tipo di  licenza FIA, quindi al suo interno non troverete ne i veri nomi dei piloti (chiamati originalmente “Pilota1” “Pilota2” etc.) ne i veri nomi delle scuderie (che saranno “Squadra1”, “Squadra2” etc.). Beh, non c’è che dire, è una bella delusione, uno dopo aver letto il titolo e visto la scatola dove campeggia una Sauber e Johnny che festeggia una vittoria (?), si aspetta che almeno Herbert ci sia..invece ciccia. Il mistero è spiegato ner RETRO della scatola, dove in fondo troviamo questa scritta: ”Questo gioco si avvale di Johnny Herbert solo come testimonial e non è approvato dalla FIA, né da qualsiasi altra federazione o organizzazione”  Infatti non solo le vetture non sono quelle “ufficiali” come colori.. ma anche i circuiti hanno qualche problema: probabilmente io sono ignorante, ma qual è il GP di Cina? Bene, detto questo possiamo anche far partire il gioco, sempre che non ne abbiate avuto abbastanza; l’installazione è rapida ed abbastanza indolore, anche per chi (come me) non dispone di migliaia e migliaia di Gb, infatti porta via solo 66 Mb.

>Simulazione o Arcade ?

Questo è il grande dubbio che prende chiunque si avvicini a questo prodotto: Il modello di guida appare, anche al livello di difficoltà più elevato, estremamente semplificato e afflitto da difetti non certo trascurabili. Innanzitutto l’aderenza dei pneumatici all’asfalto appare eccessiva, in quasi tutti i livelli di difficoltà ci si può esibire in acrobazie al limite della decenza, si può tagliare le curve come se nulla fosse, si possono ignorare ampiamente i cordoli e tutta una serie di amenità simili. Molte di queste cose sono talmente “assurde” da risultare quasi divertenti, come quando andate con la ruota esterna sull’erba la vedrete girare furiosamente (come se avesse meno attrito)… però al macchina continuerà ad andare dritto come se nulla fosse.

Altra caratteristica interessante è costituita dalle visuali del gioco: sono numerose e praticamente quasi tutte inutilizzabili; la visuale “esterna” (quella portata in auge dalle schede 3D) gode di una caratteristica tutta sua: con essa la macchina risponde in maniera completamente diversa! SI! Quando scalerete velocemente con la visuale esterna la macchina sbanderà quasi automaticamente.. e quando vorrete accelerare in uscita vi risulterà praticamente impossibile. Ma le finezze che questo titolo ci riserva sono ben altre: durante le prove se finite contro un muretto e perdete una ruota non vi sarà modo di farsi venire a prendere col carro attrezzi se non dopo un tempo lunghissimo, quasi conviene uscire dalle prove e ricaricarle. Gli specchietti retrovisori della nostra monoposto non funzionano costringendoci ad usare un tasto ogni volta che vogliamo controllare la situazione alle nostre spalle e come se tutto ciò non bastasse i nostri avversari (Giocatore 5 e Giocatore 6) hanno un intelligenza assurda, ficcandosi (e ficcandoci) in incidenti spettacolari quanto snervanti. Beh, avrà qualcosa di buono, o quanto meno mediocre, questo JHGP? Volendo proprio cercare il pelo nell’uovo (mi pare giusto dire così) la cosa migliore è la grafica, carina e veloce anche su PC non eccessivamente pompati, e resta tale (nei limiti del possibile) anche in modalità split screen.., anche se il clipping, già presente nel demo, è rimasto piuttosto elevato, anche se non sono riuscito a grabbare una qualche foto che potesse spiegare questo misfatto. Comunque considerando il fatto che il gioco sfrutta le schede 3DFX questo mi pare più un dovere che non un vero e proprio pregio. Passiamo allora al commento finale.

Titolo: Johnny Herbert GP Championship 1998
Software House: Interactive Entertainment
Sviluppatore: Midas
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 69.000



Requisiti minimi: Pentium 120, Windows 95, 16 Mb Ram, Cd-Rom 4x, Scheda Video e Scheda Audio comp.DirectX 5, 16 Mb Hard Disk.

Requisiti raccomandati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Acceleratore Grafico D3D o 3DFX, Scheda Sonora 16-bit, 66 Mb Hard Disk.

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Cd-Rom Sony 32x, Sound Blaster 16, Diamond Monster 3D 4 Mb. Con questa configurazione il gioco non ha presentato problemi.


Totale -
Insomma, questo Johnny Herbert Grand Prix Championship ’98 (da dire tutto d’un fiato....) non mi è proprio piaciuto. Una simulazione “sporca” che non riesce ad essere tale per un infinità di problemi, ma che non ha l’umiltà (?) di proporsi come un gioco arcade. A proposito, perché non può esserci un arcade sulla Formula Uno? Che cosa ci sarebbe di così traumatico? Ma tornando a noi, JHGP possiede un numero di “imprecisioni” tale da costituire un ottimo manuale sulla cattiva programmazione. In ogni caso il gioco ha anche qualche aspetto “mediocre” che forse nella recensione non ha avuto lo spazio che meritava (?), come la grafica, veloce e dignitosa ed il sonoro, non SUPERBO come scritto sul retro della scatola, ma senza dubbio accettabile. Volete proprio sapere cos’è la cosa migliore del titolo ? Beh, facile, la foto autografata di Johnny Herbert inclusa nella scatola. Un Must che non può certo mancarvi! Scherzi a parte... i programmatori inglesi della Reality potevano sicuramente fare di meglio e, purtroppo, se vi piace la F1 non potrete contare su questo gioco. Per cui, alla prossima....


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.