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Recensione di: Marcello "Cello" Alberti


Finalmente la storia dell'uomo delle nevi... Ma de che!? Ma che stai a di? Ma che centra l'ommo delle nevi, famme capì!

Siamo da qualche parte nel futuro. Probabilmente New York e probabilmente in un futuro, ahimè, non molto lontano. Sembrava una tranquilla giornata soleggiata: gli uccellini cinguettavano sazi e beati e il ruscello (a New York? ndBill) (cosa fai, ti metti gli ndBill da solo? ndBill) gorgogliava sommessamente al fluire dell'acqua limpida e vitale. I bambini secchioni andavano a scuola sotto lo sguardo felice delle mamme che con la mano facevano saluti e con le labbra sorridevano di affetto. Chissà se almeno una di loro avrebbe mai pensato di non rivederli mai più... Quello che segue è il caos. La morte. La distruzione di milioni di vite umane. Cosa la provoca? Un virus. In breve tempo gli uomini cadranno vittime di un male sconosciuto, i cadaveri riempiranno le strade, mentre il virus inesorabilmente e alquanto velocemente si propagherà. Gli scienziati del pianeta sono impotenti, i soldati potranno solo contare quanti di loro resteranno vivi e quanti saranno disposti a contrapporsi ad un flagello che va oltre i confini territoriali. L'unica certezza, i fatti: la razza umana si sta estinguendo e gli uomini sotto l'effetto del virus entrano in una metamorfosi dalla quale escono come zombie. Forme aliene fatte di tentacoli nodosi pulsano avvinghiate ai marciapiedi. Da dove vengono? E chi lo sa! Ma di certo non sono qui per trattare con noi. Questa è la splendida situazione in cui ci troviamo all'inizio del gioco. Intrigante vero? Ma non è finita qui, perché ora vi dirò a che punto entrate in azione voi che siete i buoni. Una squadra, un manipolo di eroi. Non soldati, ma teste rasate, marines, parà, bersaglieri (FOLGORE!!!!), droidi, macché. Voi sarete uomini e donne con le palle d'acciaio: mettete insieme gli Starship Troopers e il vostro vicino di casa (!!)..., soldati con T-shirt e pantaloni Napapijri! Armiamoli un po' di tutte le armi oggi presenti sul mercato e nel contrabbando, e avremo un team perfetto per salvare il mondo. Eccoci dunque, spero di aver reso l'idea sia del lato angosciante e sia di quello forse un po' grottesco del gioco. 

Il primo, sottolineato magistralmente dall'ottima introduzione che, una volta installato il gioco, vi assalirà con tutto l'alone di morte e mistero, che musica e immagini sapranno infondervi. Il secondo dovuto in parte ai colori un po' troppo vivaci per disegnare uno scenario post apocalittico e in parte legato alla scarsa veridicità della trama: se penso che il destino della Terra è in mano a un gruppo di attori Hollywoodiani, mi scappa proprio da ridere. Entriamo nel gioco vero e proprio: dal menu avrete a disposizione un Training per fare un po' di pratica e la vera e propria campagna anti-alieno, che avrà un decorso lineare e sarà tanto più lunga quanto più sarete bravi. Nel senso che se fallirete come il sottoscritto le prime due missioni non andrete molto lontano. Effettuata questa prima scelta gustatevi un bel caricamento (ne seguiranno altri e anche estenuanti...), dopodiché potrete passare in rassegna le file del vostro piccolo esercito. Avrete sì e no, una decina di unità, tutte diverse per aspetto (ma non troppo, visto che la corporatura è identica, fatta eccezione per le differenze tra maschio e femmina...) e abbigliamento (anche qui non è che si vada troppo di fantasia: non avrete uno con il costume e uno col cappotto, tutti con pantaloni e maglietta..., ma diavolo, sarebbe stato più divertente!). Ed ecco la scelta delle armi: Beretta? No grazie, non ho freddo. Colt? Mmm se no? Desert Eagle o Browning? Faccia lei grazie! E di automatico, cosa desidera? Qualcosa di piccolo, maneggevole, leggero ed inutile come un Uzi o un Ingram, o meglio un bel fucile d'assalto? Gradirei uno Shotgun! Ottima scelta abbiamo un Remington 870 e se mi completa qualche missione le faccio avere un lanciafiamme, un Assault Rifle e tanta altra bella roba. E l'equipaggiamento? Poca roba, qualche granata, anabolizzanti e indumenti protettivi. Ma il lanciarazzi quando arriva? Avete tutto? Siete pronti? Bene, cliccate sulla mappa, leggicchiatevi il brefing e via! Gustatevi i due caricamenti che precedono il gioco..., avete presente quello di Half-Life? Questo dura il doppio. Probabilmente dovuto al fatto che il computer genera ogni volta un livello diverso, un po' come in Diablo insomma. Lo scenario che si presenta è quello di una città disseminata di cadaveri e creature aliene che naturalmente dovrete distruggere. 

La visuale è alla Syndicate Wars e così anche il sistema di movimento delle unità: seleziona col mouse e clicca dove sparare. Fin qui niente di impossibile, il guaio è che dovrete affrontare gruppi di zombie armati meglio di voi, che vi daranno un po' di filo da torcere. Non c'è nulla di tattico in questo gioco, sparate a tutto ciò che incontrate e a tutto ciò che il cursore vi dice che possa essere colpito. Non si può sparare ai passanti, ne alle strutture: fate fuori qualche inutile tentacolo ogni tanto giusto per vedere i suoi pezzi che volano da tutte le parti. Le macchine possono esplodere e uccidere chi gira lì attorno, gli idranti buttare acqua per aria e sciogliere magari qualche alieno nei paraggi, ma niente di più. Dai corpi per terra potete raccogliere armi e oggetti per poi usarli. Dove sta il divertimento? Mah, nel vedere i pezzettini di alieno saltare fuori quando gli si sta sparando contro, nel provocare esplosioni a catena tra le macchine e le strutture aliene, forse; non certo nell'organizzare qualche abbozzo di tattica militare. A parte questo la grafica risulta abbastanza dettagliata e gli oggetti sono molto ben definiti, probabilmente però un po' troppo. Sembra infatti di vedere un gioco vecchio di anni, quando grazie alle schede VGA i colori erano pochi e sfavillanti. In questo senso si poteva fare un po' meglio, anche perché la città sembra uscita dagli studi della Warner Bros. In oltre, sebbene gli oggetti che la compongono e che la arricchiscono, come le strutture aliene, gli idranti, i cadaveri dei civili, siano tanti e distribuiti su tutta l'area urbana; non si può dire che siano vari, in quanto vengono ripetuti e ripetuti come i moduli di Sim City anche sette, otto volte nello stesso livello. Non so se mi capite: lo stesso cadavere, in una delle tante posizioni plastiche proposte, innaturali, a volte anche improbabili, in sei posti diversi nella stessa area di azione, che, altro punto negativo, è abbastanza limitata e non si spiega perché non sia possibile andarne al di fuori visto che non esistono confini. All'interno della mappa invece potrete andare un po' dove vi pare: non potrete entrare negli edifici ma potrete elevarvi a qualche piano superiore (salendo le scale...) o scendendo nella metropolitana. Movimenti abbastanza inutili comunque. I vostri personaggi guadagneranno invece qualche possibilità in più di sopravvivere, se saprete usare gli oggetti al momento giusto e le armi più adatte alla situazione che vi si presenterà di volta in volta. E se alla fine del livello voleste rivedere il proprio operato? A questo pensa il replay. Una buona idea, peccato che impieghi troppo tempo a caricarsi, almeno quanto a cominciare una nuova missione. A parte questi dettagli il gioco fila liscio: non scatta (e vorrei proprio vedere...) e non s'intoppa, ma questi sono presupposti validi per giochi di medio livello. Ci si aspettava di più da Abomination, specie con le sue premesse e la sua trama intrigante. Sarà la ripetitività delle missioni, sarà il controllo dei personaggi che è in sintesi un po' superficiale anche se intuitivo; di fatto questo gioco non ha secondo me una grande giocabilità e nemmeno troppa longevità, considerando i lunghi caricamenti prima di ogni nuova missione. Insomma, se avete un ottimo computer (o un'ottima pazienza...) e la bellezza di 420MB!! liberi e vi piacciono gli splatters (è questo il genere a cui assomiglia di più questo gioco...), allora fateci un pensierino perché effettivamente è un ottimo splatter, ma niente di più.

Titolo: Abomination: The Nemesis Project
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Hothouse Creations
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 420 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: K6-2 350, 64 Mb Ram, Cd-Rom 32x, Intel I740 8 Mb AGP, Sound Blaster 16. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi di alcun tipo.


Grafica -
Disegnata bene, molto chiara ma troppo vivaci i colori.

Effetti Sonori -
I soliti spari e detonazioni; fanno atmosfera i lamenti delle vittime non ancora morte.

Musica -
Molto accattivante, crea atmosfera e salva il gioco dalla capitolazione.

Giocabilità -
Tante armi, tanto sangue, ma troppo ripetitivo.

Longevità -
Io l'ho già cancellato....

Real. Tecnica -
Quelle dannate mappe si potevano fare un po' meglio, e magari i caricamenti potevano essere più corti.

Ric. Hardware -
Su un AMD K6-2 350, 64 Mb di Ram e scheda accelerata (non utilizzata dal gioco...), è fluido, per cui presumo dovrebbe bastare un P166.

Totale -
Mi dispiace di non poter dare di più ad Abomination, perché i presupposti c'erano tutti per realizzare un bel titolo, ma che alla resa dei conti dimostra di possedere molte pecche.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.


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