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Recensione di: Alessandro "Fante" Fantini


Mentre giocavo indisturbato con il mio PC, mi sono ricordato, in modo del tutto casuale (verrrrrrrro!), delle promesse che Fabio mi aveva fatto, che riguardavano la fine del mio insignificante corpo nella remotissima occasione che la mia recensione tardasse ancora qualche giorno. Siccome non sono riuscito ad escludere dalle già citate minacce..., ehm amichevoli promesse, nessun componente della mia famiglia, ho capito che forse era il caso di mettere mano alla mia prima recensione per AVOC (visto che il mio primo lavoro era in realtà una preview...). E così oggi, da poco ritornato dal bagno di bellezze esposte allo SMAU (sto parlando sia del materiale inerente la tecnologia, sia delle standiste...), dove il nostro Senior Editor ci ha fatto capire quali sono i privilegi riservati alla stampa, vi presenterò le caratteristiche salienti del gioco in esame: Shadowman (lo avrete sicuramente già letto nel titolo, ma visto che devo rispettare un numero sverso di caratteri ho pensato che scriverlo un'ennesima volta non guastasse...). Cominciamo a parlare di questo gioco attraverso l'introduzione: la sequenza video, inizialmente, ci mostra un fatto del passato: il suicidio di Jack lo Squartatore dopo un enigmatico discorso con un ancor più enigmatico personaggio che dice di chiamarsi Legione ("...il mio nome è Legione, perché noi siamo tanti...") ("...for we are many..." ndBill). Da qui si passa alla presentazione del nostro protagonista, Mike LeRoi, che possiede il dono straordinario di poter divenire Shadowman, un'entità in grado di passare dal mondo dei vivi a quello dei morti grazie ad un orsacchiotto appartenente al suo fratellino, morto con tutta la famiglia del nostro eroe, in un incidente. Questi poteri sono stati conferiti a Mike da una maga voodoo di nome Nettie, che gli ha scolpito sul torace la maschera-simbolo degli Shadowman. Come dicevo, facciamo la loro conoscenza, mentre i due stanno dormendo e Nettie è proprio nel bel mezzo di un sogno premonitore che le svela quanto la temutissima Apocalisse sia vicina. A questo punto mentre mi chiedevo come si sarebbe potuta manifestare questa fine del mondo, mi sono ricordato della sequenza precedente, e così unendo quello che avevo potuto vedere all'aiuto fornito dalle istruzioni, che questa volta il buon Fabio mi aveva fornito (lo vedi che non sono così spietato? ndBill), ho ricostruito tutta la faccenda. Volete che ve la racconti? Se sì bene, se no non so cosa farci, visto che come detto sopra "devo rispettare un numero sverso di caratteri". Allora, cinque feroci assassini della seconda metà del nostro secolo sarebbero stati incaricati da questo fantomatico Legione di costituire il tramite, per poter portare dal mondo dei morti alla terra, le anime oscure dei defunti. E' qui che entriamo in ballo noi: dobbiamo semplicemente impedire che quanto ho appena finito di spiegare accada. Come? Beh semplice, sconfiggendo Legione, nonché i suoi letali scagnozzi. 

Infine, la intro termina con l'arrivo di Mike ad una spiaggetta con l'intento di raggiungere una chiesa, dove Nettie ci sta aspettando. In questa brevissima sequenza scopriamo una cosa che mi ha colpito non perché riguardi strettamente il gioco, ma perché la reputo interessante per delineare la figura del nostro condottiero: Mike non è contento di poter divenire Shadowman, è tenuto prigioniero da Nettie e non ne è affatto contento. Vabbè, passiamo oltre. Ora abbiamo pieno possesso del nostro personaggio e siamo in grado di fargli compiere realistiche evoluzioni. Percorriamo senza problema la via (è semplicissima, senza bivi...) fino ad arrivare alla chiesetta menzionata nella presentazione; finita la sequenza siamo in possesso del nostro armamentario. Questo è inizialmente costituito da pochi oggetti: l'orsacchiotto di cui parlavo prima, la nostra pistola (dai colpi infiniti, non realistico, ma estremamente comodo...) che al momento del passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti si tramuta nella insostituibile shadowgun, indispensabile per atterrare gli abitanti di questo inferno. Durante la nostra avventura avremo modo però di poter arricchire le nostre tasche raccogliendo svariatissimi oggetti: oltre ad altre armi da fuoco più potenti della nostra pistola automatica iniziale, troveremo sul nostro percorso anche oggetti dai poteri magici, dei Cadeaux, faccine cornute che ci permetteranno di avere una tacca vitale in più per ogni cento raccolte; delle cariche di forza vitale che ci permetteranno di ricaricare la nostra vitalità trovandone una ogni nemico ucciso, o talvolta nascoste dentro vasi da far saltare con la nostra arma. Poi, le Anime Prave, raccogliendole potremo aumentare il nostro livello d'ombra e potremo addentrarci sempre più nell'avventura; i Teschi, che aumenteranno le nostre abilità voodoo consentendoci di poter utilizzare le armi voodoo che via via troveremo. Anche di queste c'è un vasto inventario che comprende Asson, sacro sonaglio voodoo in grado di scagliare teschi infuocati; Baton, una lancia corta utile nel combattimento ma soprattutto in una seconda funzione misteriosa (non ho scoperto di più, sorry...); Flabeau, una torcia che può essere anche lanciata, ma sappiate che in questo caso consumerete una grande quantità di potere voodoo; Martau, capace di creare onde d'urto; Calabash, piccolo recipiente utile per incanalare i poteri voodoo ed infine, last but not the least Enseigne, un piccolo scudo che se sfruttato in maniera corretta, sfruttando i poteri voodoo può addirittura deviare contro altri nemici i "colpi" che ci vengono lanciati. 

Per completare la panoramica relativa agli oggetti vi presento anche i cosiddetti Oggetti dell'Asylum, creazioni meccaniche in grado di funzionare anche nella Terra dei Vivi. I più importanti sono il Violator, devastante mitragliatrice a lungo raggio, montabile direttamente sul braccio; gli Accumulatori, grosse celle di energia per l'Asylum e la Chiave dell'Ingegnere, un dispositivo dall'aspetto letale che funziona come chiave per aprire porte e girare interruttori dentro l'Asylum. Chiudendo questa lunga digressione sui principali oggetti del gioco vi faccio presente che non ho ricordato ogni cosa, perciò se troverete per la strada un oggetto che non ho considerato non stupitevi o, più importante, non comunicatelo a Fabio (sapete non sopporta gli errori!). Una volta venuti in possesso dei vostri effetti personali allora, utilizzate immediatamente l'orsacchiotto per divenire Shadowman e passare nel Regno dei Morti, luogo dove dovrete preoccuparvi di raccogliere tutte le anime prave (125 in tutto il gioco...) per sottrarle a Legione e sconfiggere questo stesso personaggio assai enigmatico. Dopo un breve percorso, arriverete alle porte dell'Asylum dove avrete un incontro significativo con Jaunty, l'assistente di Nettie, che nella Terra dei Morti assume l'aspetto di un serpente con un teschio per testa sormontato da un enorme cappello da cowboy, mentre invece nella Terra dei Vivi ci appare come un piccolo nano sfigurato. Proseguendo cominciano via via ad arrivare nemici sempre più tosti, che inizialmente mi facevano terminare subito la partita (perifrasi per "mi uccidevano", eheheheheh...) però ovviamente prova e riprova sono riuscito ad affinare tecniche infallibili per la loro sopraffazione (non vi preoccupate non è niente di speciale, se c'è riuscita una sottospecie di materia grigia come la mia...) e a presentarsi prove sempre più complesse. Adesso però devo smettere di raccontarvi tutto altrimenti più che una recensione diventa una guida, e questo non va bene! 

Per quanto riguarda la musica, ancora una volta non la porrei alla vetta della top-ten del mese, ma del resto è quello che ci vuole per un gioco come questo: talvolta cupa, talvolta dinamica, alle volte molto bassa, altre con esplosione di alti, buona insomma, non ottima però. Il discorso è diverso invece per quanto riguarda gli effetti sonori che sovrastano la musica: a me sono particolarmente piaciuti i mugugni dei non morti fuori del campo anche se non rendono facile capire intuitivamente la direzione dalla quale provengono. Pregevoli, secondo me comunque tutti, partendo dal rumore di quando facciamo fuoco con le nostri armi, per finire con i lamenti dei non morti dopo che li abbiamo finiti. Per finire faccio presente un particolare curioso: dopo aver ucciso uno di questi comunissimi non morti, appare una carica di forza vitale; ogni tanto quando ci impossessiamo di una di queste Mike/Shadowman si lascia scappare un commento come "preso"; beh, quando siamo colpiti non è raro che ci lasciamo scappare un veramente poco dignitoso "merd... piiiiiiiiiiiiiiiiiii". Mi rimane da prendere in considerazione l'ultimo aspetto: i menù. Belli, curati nella scelta del carattere e dell'animazione associata, sono soprattutto chiari e intuitivi anche per quanto riguarda la configurazione dei comandi, aspetto rognoso e spesso complicato da mettere a punto. Finiti ufficialmente gli elogi passo a descrivere i difetti che sono tutto sommato solamente due: la grafica non è delle migliori (dopotutto però, avendo appena avuto fra le mani la beta di Nocturne, non so quale grafica definirei eccellente...) anche se non spaventatevi, non fa schifo, anzi; il secondo difetto è la scarsa originalità del tema trattato: anche ad un profano del genere leggendo la storia non può che venire in mente Resident Evil, e giocandoci ricorda anche un certo Tomb Raider, ma se ci penso bene è ovvio, questi due giochi hanno praticamente creato due nuovi generi, ed è normale che giocando ad un gioco che cerca di fondere insieme questi due generi non vengano in mente due classici come quelli sopra menzionati. E' veramente tutto, quindi sperando di non aver dimenticato nulla e di avervi stuzzicato a comprare questo gioco, passo subito al commento.

Titolo: Shadowman
Software House: Acclaim
Sviluppatore: Iguana Software
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 200 MMX, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX6, Scheda 3D comp. D3D, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio comp. EAX, Acceleratore Grafico D3D.

Gioco provato su: Pentium III 500, 64 Mb RAM, Matrox G200 8 Mb, Sound Blaster AWE 64, Windows 98, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
Veramente un'ottima realizzazione grafica quella che i programmatori della Iguana hanno fornito al loro titolo. Una grafica veramente dettagliata, anche se dopo aver visto Nocturne, ho idea che ci sia poco di meglio.

Effetti Sonori -
Il doppiaggio in italiano è veramente di ottimo livello, mentre per quello che riguarda gli effetti sonori, ci troviamo davanti ad un prodotto discreto.

Musica -
Colonna sonora realizzata con mestiere. Nulla più...

Giocabilità -
Il sistema di controllo è molto intuitivo e vi permetterà di prendere le sembianze di Mike le Roi con molta semplicità.

Longevità -
Il gioco è abbastanza longevo, ma alcuni punti risultano sicuramente più facili di altri. Non c'è una difficoltà di fondo molto elevata, comunque.

Real. Tecnica -
Ottima sotto tutti i punti di vista, globalmente non credo sia stato trascurato nulla.

Ric. Hardware -
Da un PII 266 o 300 in su, con 64 Mb di Ram e scheda 3D, potete andare sul velluto.

Totale -
Beh, che dire, si tratta di un gran bel gioco, capace di tenervi attaccati col naso al vostro monitor fino alla fine. Altro particolare non indifferente è costituito dai requisiti, decisamente accettabili, richiedendo un Pentium a 200 Mhz, 32 o meglio 64 Mb di Ram, una scheda acceleratrice 3D e una scheda sonora compatibile con DirectX. Per i veri fanatici della perfezione è veramente interessante anche tutte le opzioni per settare il nostro monitor prima di accogliere l'ultimo nato in casa Acclaim.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.


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