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Preview di: Fabio "Fax" Turroni


Quando Fabio mi ha detto, durante una telefonata, che aveva una grossa novità appena giuntagli in redazione, io mi sono fiondato da lui e quando mi ha detto che avrebbe avuto nel giro di una settimana una beta di Age Of Empires 2, lascio a voi immaginare con questa frase tratta dal libro “Trainspotting”, scritto da Irvine Welsh, quello che ho provato: “Prendi l’orgasmo migliore, moltiplica per venti la senzazione, e non ci sei arrivato nemmeno vicino”. Il libro ovviamente, come penso saprete tutti, non parla di recensori e caporedattori, ma di sesso e droga, ma per rendere al meglio la mia gioia per l’imminente uscita di Age Of Empires 2 penso che questa citazione ci stia proprio a pennello. Finalmente, a distanza di secoli (l’attesa sembrava un’eternità…) dall’uscita del primo, incredibile, strepitoso e sublime Age Of Empires con la relativa espansione, intitolata Rise of Rome, la Microsoft ci propone il seguito cronologico di quel grande capolavoro conosciuto nel mondo ancora maggiormente del Sexygate (la presunta storia d’amore fra il Presidente degli Stati Uniti d’America e Monica Lewinsky, che ha tenuto banco sui giornali e le televisioni di tutto il mondo per mesi…). Realizzato sempre dagli Ensemble Studios di Bruce Shelley, questo Age Of Empires 2 si presenta ancor più agguerrito del suo predecessore, con tante novità e soprattutto con la grafica e la giocabilità incredibilmente migliorate, e questa, a pensarci bene è davvero un’impresa, anche perché il vecchio Age Of Empires era già perfetto. Il suo titolo originale sarà The Age Of Kings, e si svolgerà in quel periodo conosciuto da tutti come Medioevo, un periodo descritto dagli storici come un’età buia, piena di guerre e carestie, permettendovi di oltrepassare varie epoche storiche di sviluppo come la Dark Age, appunto l’età buia; la Feudal Age, ovvero il periodo feudale; la Castle Age, cioè il periodo detto dell’incastellamento e l’Imperial Age, il periodo dei grandi regni europei. Facciamo ora un bel passo indietro ritornando al primo Age Of Empires: là c’erano i Romani, i dominatori che poi avrebbero conosciuto col tempo una triste e ingrata rovina, i saggi e potenti Greci e i loro vicini Minoici, i Macedoni, i devoti e religiosissimi Egizi, i Palmiri, gli esperti Fenici, i Cataginesi, le splendenti civiltà dell’antica Mesopotamia come i Babilonesi, gli Assiri e i Sumeri, gli Ittiti, i feroci Persiani, le antiche tribù dell’estremo oriente come i Choson, gli Yamato e gli Shang (bravo, se volevi che ti dicessi che hai studiato Storia, ce l’hai fatta…ndBill), tutte civiltà di degno rispetto, alcune delle quali cancellate dalla storia e altre invece rimaste intatte. 

La storia fa il suo corso e con essa cambiano le civiltà, le conoscenze, i sovrani e anche i confini, e The Age Of Kings rappresenta proprio l’evoluzione o la scomparsa delle antiche civiltà dopo la grande e lenta caduta di Roma, diventata “solamente” sede papale. Si sono formate col tempo nuove civiltà come i Bretoni, i Bizantini, che hanno tolto (come ben saprete…) il potere ai romani, i Celti, i Franchi, i Goti, i Vichinghi, i Teutoni, i Turchi, i Saraceni, i Persiani (che hanno resistito dal primo Age Of Empires e non sono cambiati di una virgola, rimanendo sempre una civiltà abilissima e molto buona da utilizzare), i Cinesi, i Mongoli (che non sono un esercito di bambini con la sindrome di down, ma bensì il potente e crudele esercito guidato dal grande e leggendario Gengis Khan) e i Giapponesi (state tranquilli che comunque le macchine fotografiche non le avevano ancora inventate a quei tempi, altrimenti la Microsoft ne avrebbe messa una attorno al collo di ciascun giapponese…). Come ben sapete ogni civiltà ha i propri vantaggi e svantaggi come anche il proprio tallone d’Achille, e starà a voi scegliere in maniera appropriata le civiltà da adattare ai tipi di nemici e anche ai territori, e oltretutto, grande novità del gioco, ogni civiltà avrà un proprio corpo speciale del quale potrà disporre esclusivamente lei: i Bretoni hanno gli arcieri con l’arco lungo (Longbowmen), i Bizantini hanno le Catafratte, potentissimi cavalieri corazzati, i Celti hanno i Woad Raider, che come direbbe Paolo Limiti sono un’espressione un po’ intraducibile, e sono una sorta di cavalieri con ascia e scudo enormi; poi ci sono i Cinesi che hanno i Chu Ko Nu, che praticamente sono dei Longbowmen; i Franchi con i loro lanciatori di ascia (Throwing Axemen); i Goti hanno gli Huskarl, parola decisamente intraducibile, i quali sono però dei nerboruti guerrieri di fanteria, e ancora i Giapponesi con i celeberrimi Samurai, i Mongoli con i Mangudai, potentissimi cavalieri famosi per la loro crudeltà, i Persiani con i loro famosissimi Elefanti da Guerra, i Saraceni con i Mammalucchi (Mameluke), forti guerrieri corazzati, i Teutoni con i Cavalieri Teutonici (Teutonic Knights), i Turchi con i Janissary, letteralmente Gianiseri, che non avendo visto all’opera non so precisamente cosa siano, anche se francamente mi pare siano dei cavalieri con un piccolo cannone, e infine i Vichinghi, che non so perché dispongono di ben due unità speciali, ovvero i Berserk, cavalieri di immani proporzioni e delle Longboats, le caratteristiche navi lunghe da guerra dei vichinghi con le donne nude disegnate sulla poppa (non pensate male…la poppa è la parte anteriore delle navi). I territori sono poi molto più vari rispetto al precedente Age Of Empires, tra i quali troviamo come sempre il deserto, la costa, le isolette, la penisola, il territorio continentale, la foresta nera, i territori montuosi e anche territori alcuni territori reali come l’Arabia o il Mar Baltico. Come al solito nel gioco troverete varie ed esaltanti modalità: nella schermata d’inizio trovate Options, cioè le opzioni di gioco, Single Player, ovvero giocatore singolo, Multiplayer, per giocare in rete, Learn To Play, ovvero imparare a giocare, una facilissima modalità di training per imparare i fondamentali del gioco, poi il classicissimo Editor per gli scenari e le campagne e anche Zone, per giocare a The Age Of Kings sul sito www.zone.msn.com, dove troverete anche una Free Membership (iscrizione libera…) per giocare via Internet contro ben 7 giocatori contemporaneamente. Ovviamente per giocare da soli dovrete selezionare Single Player, dove troverete una novità: oltre infatti ai soliti Scenari, Campagne, Mappa Casuale e Scontro Mortale, troverete anche il Regicidio, una sorta di scontro mortale, ma molto più difficile, perché per vincere dovrete uccidere il re della civiltà avversaria, che non sarà certamente in bella vista. Comincerete gli scenari e le campagne con tattiche e obbiettivi già prestabiliti, mentre nelle altre modalità avrete la piena libertà di fare ciò che volete, partendo come al solito con il centro città e alcuni abitanti. 

La grande novità del gioco, che finalmente assume un carattere realistico, sta proprio negli abitanti, che non saranno più solo uomini (io mi sono sempre chiesto se gli abitanti di Age Of Empires fossero gay o facessero i figli in provetta…), ma ci saranno finalmente anche le donne (che purtroppo non si vedono nude…). Come vi dicevo all’inizio anche gli aspetti tecnici del gioco sono molto migliorati, e soprattutto la grafica, che comunque era già ottima anche in Age Of Empires, e anche la giocabilità. Essendo una beta il gioco ovviamente presentava ancora qualche piccolissimo bug, ma comunque devo dire che il fatto di aver aspettato così tanto tempo è servito a sviluppare il gioco in maniera ottima, tanto che sicuramente appena uscirà balzerà subito in testa alle classifiche di vendita. La beta che ho potuto provare, ringraziando sentitamente Microsoft dell’opportunità concessa, era comunque abbastanza aggiornata ed era in inglese (lingua che tu dovresti conoscere come l’Italiano, spero…ndBill). La grafica di The Age Of Kings ha subito un vero e proprio cambiamento, risultando ora più pulita e sfruttando un engine diverso dal suo predecessore, con colorazioni più attenuate e una maggiore attenzione ai particolari più minuziosi come ad esempio le rive dei fiumi, il movimento dell’acqua, il dislivello del territorio, le varie tonalità dei terreni e anche le proporzioni degli edifici rispetto agli abitanti, che in Age of Empires non erano tanto realistiche; il sonoro è rimasto praticamente invariato, mentre la musica è stata aggiornata, rimanendo comunque molto adatta ad un gioco di questo genere. La giocabilità, già per altro perfetta, è stata ancora migliorata, apportando una maggiore personalità e autonomia nei personaggi, che rispetto al precedente capitolo tendevano a farsi un po’ gli affari propri, disobbedendo spesso agli ordini impartiti, e anche l’interfaccia è stata migliorata, diventando ancora più perfetta e semplice di quanto non fosse già; un’altra miglioria fondamentale apportata al gioco si trova nella diplomazia, con un netto miglioramento nelle alleanze, che non saranno più così fragili, ma costituiranno anche un’importante fonte commerciale e di scambio. Di longevità neanche a parlarne, in quanto c’è gente che lo aspettava da secoli e penso che quando uscirà verrà installato in tutti i computer per restarci davvero a lungo, praticamente fino all’uscita di un ipotetico Age Of Empires 3, che comunque non mi sembra così ipotetico, in quanto visto il successo del primo e calcolando il probabile successo di questo, quasi sicuramente la Microsoft ritornerà fra un paio d’anni con un terzo capitolo, dove forse troverete anche una campagna speciale con Bill Clinton e Monica Lewinsky. Scherzi a parte comunque penso che anche questo Age Of Empires 2 avrà un successo strepitoso, forse anche più grande del primo, e ringrazio pubblicamente i due Bill, sia Bill Gates che il mio caporedattore (che praticamente sono la stessa persona…ndBill), rispettivamente per aver dato la vita ad un tale capolavoro e per avermi concesso di farne una preview, e vi invito puntualmente a correre, appena uscirà, dal più vicino negoziante di fiducia per comprarvelo perché merita veramente. 

Titolo: Age of Empires 2: The Age of Kings
Software House: Microsoft
Sviluppatore: Ensemble Studios
Data d'uscita prevista: Ottobre '99


PRIMA IMPRESSIONE

Penso che non ci sia niente da aggiungere a ciò che ho già avuto modo di dire in questa mia abbondante preview; aggiungo solo che penso che sicuramente questo Age Of Empires 2 avrà un enorme successo, grazie anche al fatto di avere un predecessore che gli ha aperto la strada in tutto il mondo, e rinnovo puntualmente i complimenti agli sviluppatori degli Ensemble Studios, che certamente si meritano un elogio speciale per quello che hanno fatto.


Per problemi di grabbaggio non siamo riusciti a scattare nuove immagini del gioco. Ve le proporremo prossimamente...