Credo che quando
molti di voi avranno visto il logo qua sopra, nella pagina delle previews e reviews,
soprattutto se appassionati di simulazioni di guida, per sapere le prime impressioni su
quello che si prevede (e che probabilmente sarà) il miglior simulatore automobilistico
dellanno. Questa preview si basa sul demo da 14 Mb che potete scaricare anche voi
dalla rete, quindi potrete confrontare le vostre impressioni con le mie e poi farmi sapere
se cè qualcosa su cui non siete daccordo. OK? Grand Prix Legends è un
simulatore di guida un po atipico. Non perché non sia realistico (anzi, il realismo
è spaventoso), ma perché in un periodo in cui certe software house (leggi Psygnosis,
Ubisoft e Microprose) si danno da fare per realizzare il miglior simulatore di F1 basato
sui campionati degli ultimi anni, la Papyrus, con GPL (dora in poi, per accorciare,
chiameremo Grand Prix Legends in questo modo), torna indietro al 1967, quando le auto non
erano quei ritrovati supertecnologici di oggi, ma erano formati da uno strettissimo
abitacolo allungato, con ruote, molto più alte di questo (ma penso che le foto
chiariranno meglio i vostri dubbi), ai lati. Siccome oramai comprare dalla FIA le licenze
per i campionati di F1 moderni è unimpresa molto ardua, visto che la Federazione
Internazionale dellAutomobilismo, concede la licenza solamente ad una software house
allanno e sembra che la Psygnosis si sia aggiudicata questi diritti sino al 2000, i
Papyrus, stufi del campionato Indycar o CART (come oggi si chiama) e tallonati dalla
Microsoft con lottimo CART Precision Racing (di cui trovate la recensione ad opera mia, qui sul sito), hanno deciso di cambiare periodo
storico, cercando di portare avanti unimpresa molto difficile, ovvero quella di
ricreare le condizioni di guida che si avevano alla fine degli anni 60.
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Eccovi
la visuale interna dall'abitacolo. Come potete vedere tutto è realizzato con dovizia di
particolari: il cambio a destra, le mani sul volante, gli specchietti a dir poco perfetti
e gli indicatori. |
La
schermata dalla quale potete accedere alla funzione di replay è molto completa sotto
questo punto di vista. |
Non
dubitiamo assolutamente delle capacità in questo campo della software house diretta dal
grande David Kaemmer (a mio avviso Indycar Racing 2, checchè ne dicano, rimane ancora la
migliore simulazione di guida mai realizzata. Ecco perché non dubito dei Papyrus), ma
possiamo sicuramente dire che lobbiettivo che si sono dati è molto ostico da
realizzare. Alla base di GPL cè un nuovo engine grafico, nato per supportare le
schede acceleratrici, che si basa su molti elementi di fisica reale e cerca di riprodurli
alla perfezione, rendendo il tutto realistico in maniera pazzesca, e riuscendo
perfettamente nel suo intento. Il modello di guida è incredibilmente realistico, ma di
questo ve ne parlo dopo. Parliamo prima dei menu e delle possibilità offerte dal gioco
(da quello che abbiamo potuto vedere nel demo). Il menu principale ci offre la
possibilità di accedere alle opzioni, scegliere il nostro nome e le nostre generalità,
vedere i giri migliori e accedere allottima (in stile Papyrus) funzione di replay.
Possiamo inserire il nostro nome, scegliere il nostro paese dorigine (possiamo
scegliere tra un buon numero di stati e, fortunatamente, cè anche lItalia),
il tipo di casco (questo solo nella versione finale) e scegliere lauto sulla quale
correre. Nel demo ce ne sono 3: la Lotus, la Brabham e la Anglo American Eagle. Io ho
trovato molto potenti sia la Lotus che la Brabham, mentre la AAE è consigliata a chi si
vuole allenare. Nella versione finale, vi avviso, ci sarà anche la Ferrari del 1967,
quindi, appassionati di giochi di guida, state pronti
. Le opzioni sono molto
complete da tutti i punti di vista. Dal punto di vista dei controlli, i tasti sono
interamente ridefinibili, è possibile (come sempre), scegliere se avere cambio,
accelerazione e frenata manuale o automatica, ed è possibile sfruttare, per i joystick o
i volanti più noti (vedi alla voce Thrustmaster, Gravis e CH) un driver joystick
ottimizzato, mentre per gli altri (come, ad esempio, il mio Sidewinder Force Feedback Pro,
anche se il gioco non supporterà il FF), bisogna utilizzare il driver Direct Input
fornito assieme alle DirectX5, che garantisce una compatibilità molto vasta, ma una
minore precisione (infinitesimale, comunque) nella risposta ai comandi.
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Le
visuali esterne, disponibili in fase di replay, sono spettacolari, come potete vedere. |
Non
abbiamo vinto nessuna gara, ma ho scattato questo screenshot per dirvi che è possibile
alzare il braccio per esultare e insultare. |
Dal
punto di vista del sonoro, abbiamo le solite opzioni su cui non sto neanche a perdere
troppo tempo, come la regolazione del volume e il numero di voci che vogliamo utilizzare
nel gioco. La grafica dà la possibilità di rendere il gioco giocabile fin dalla
configurazione minima richiesta, visto che è possibile attivare o disattivare tutto il
possibile (dagli effetti grafici permessi dalla vostra scheda video a quelli relativi
allauto). Il gioco supporta laccelerazione 3D tramite 3DFX (sia Voodoo che
Voodoo 2, ma questultimo solo con i Gold Drivers), Rendition e funziona anche in
modalità software (con risultati che non ho potuto vedere, a causa del crash fatto dal
gioco quando si tentava di avviarlo con tale modalità). Con una 3DFX il gioco può
funzionare con risoluzioni fino alla 800x600 anche se posso dire che la 640x480 è già
più che sufficiente e credo che condividerete anche voi con me questo parere. Detto
questo, scegliamo di giocare nel circuito di prova (nel demo è possibile solamente fare
pratica su ununica pista, anche se spero di ricevere una beta più completa nelle
prossime settimane e state tranquilli che ve lo farò sapere). Nel demo possiamo girare
nel circuito di Watkins Glen, una pista molto conosciuta dagli appassionati dei due
Indycar, visto che era disponibile in entrambi, mi pare e anche abbastanza facile, vista
la penuria di curve e labbondanza di rettilinei. Nella versione finale, comunque,
saranno disponibili anche le piste di Monza e Nurgburing e tutti i circuiti della stagione
1967, riprodotti direttamente dalle planimetrie del tempo, con una perfezione maniacale
per i particolari, e siamo sicuri che alla Papyrus non ci deluderanno affatto, non è
vero?
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Potete
anche guardare a destra e a sinistra per vedere se c'è qualcuno che vi vuole superare. |
L'ombra
sul terreno è gestita in modo ottimo e come potete vedere, la dovizia di particolari
sulla ruota è notevole. |
Abbiamo
la possibilità di scegliere tra tre classi di macchine: la classe GP, la più potente e
adatta agli espertissimi; la classe G2 un po meno potente e la G3, consigliata per
chi vuole cominciare. La differenza tra le classi sta nella potenza della vettura e nelle
velocità che può raggiungere: per fare un esempio, con la classe G3, la vettura può
arrivare ad un massimo di 120 Mph (circa 190 Kmh) e accelera da 0 a 60 Mph (ovvero da 0 a
100 Kmh) in 5 secondi. Direi comunque che si tratta di prestazioni invidiabili, visto che
si tratta di auto di 30 anni fa e anche della classe più debole
.. immaginatevi la
GP, allora! Dopo aver scelto la nostra classe, quindi, possiamo passare alla schermata che
ci dà la possibilità di entrare in pista. Linterfaccia è rimasta molto simile,
dal punto di vista concettuale a quella dei due Indycar e Nascar, anche se
fondamentalmente, è cambiata limpostazione grafica. A destra abbiamo lo schermo del
replay con i relativi comandi per modificare la camera, salvare e visualizzare il replay,
mentre a sinistra possiamo leggere le informazioni sul circuito su cui andiamo a correre.
Entrati in pista, purtroppo però, siamo colpiti da un leggero disappunto, lunico
che abbiamo avuto giocando a questo demo, ovvero che il rumore della macchina è uguale a
quello di Indycar. Spero che alla Papyrus correggano questo problema, anche perché avere
macchine degli anni 60 con rumori degli anni 90, non è il massimo della vita. Alla
Papyrus, per quanto riguarda le telecamere sono molto essenziali, visto che, in gara, le
uniche camere disponibili sono quelle che rendono possibile fondamentalmente la guida,
ovvero quella interna e la cosidetta Chase Camera, ovvero quella che in gergo è chiamata
Arcade Camera; al contrario il replay, possiede un numero di telecamere incredibile e
quindi, quello che non avete potuto vedere quando eravate in pista, lo potrete vedere
immediatamente nel replay, visto che è accessibile in qualsiasi momento premendo Esc.
Comunque, questo basta e avanza, anzi è molto funzionale. La telecamera più comoda è, a
mio avviso, è quella interna, visto che potete dare anche unocchiata al
contachilometri, anche se ho idea che capirete ben poco dai vostri strumenti di bordo,
vista la mancanza di qualsiasi indicatore numerico. La Chase Camera è molto spettacolare
dal punto di vista grafico e vi dà la possibilità di osservare meglio il circuito.
Comunque, parliamo della visuale interna, anche perché è quella più degna di nota.
Finalmente, allinterno dellabitacolo abbiamo la possibilità di osservare
delle braccia con mani tridimensionali che girano e si muovono seguendo i vostri
movimenti. Gli specchietti retrovisori riproducono esattamente quello che avete dietro di
voi, con una dovizia di particolari incredibile, anche non al massimo livello grafico.
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La
Chase Camera segue la macchina ottimamente e vi dà la possibilità di osservare le
meraviglie grafiche sul circuito. |
Siamo
appena passati sul traguardo, pronti per effettuare un nuovo giro. Questa curva è
piuttosto difficile. |
Mantenere
in pista la macchina è una cosa non proprio facile, già dal livello G3 per poi diventare
una cosa da veri esperti al livello GP. Sarete costretti a continue correzioni della
vostra traiettoria e velocità, sia in rettilineo che in curva. La risposta della macchina
ai comandi è molto precisa e la macchina farà esattamente quello che voi direte.
Purtroppo in questo demo non è stato possibile verificare i danni della macchina in caso
di scontri, ma vi posso dire che le evoluzioni che fa quando si va in sovrasterzo o si
prende male una curva, sono veramente ottime. Laspetto grafico è veramente molto
curato, anche se F1 Racing Simulation rimane, da questo punto di vista, ancora una spanna
sopra. Del sonoro e della giocabilità ho già parlato prima. Dal punto di vista della
realizzazione tecnica, finora, i Papyrus si sono veramente superati, realizzando una
simulazione come mai se ne sono viste in passato. Posso già dire che GP3 avrà un bel
rivale, anche se i giochi, concettualmente, sono piuttosto differenti. Le richieste
hardware vedono un P166 con 32 Mb Ram (azzo!) e DirectX5, mentre quelle consigliate, per
adesso, sono un P200 con 64 Mb Ram e 3DFX (Voodoo o Voodoo 2). Io però vi posso
confermare che un P200 con 32 Mb Ram (macchina su cui si è effettuato il test del gioco)
e Voodoo 2 12 Mb è più che sufficiente. E con questo, penso di avere detto tutto, per
cui passo alla prima impressione. |
Titolo: Grand Prix Legends
Software House: Sierra
Sviluppatore: Papyrus
Data d'uscita prevista: Ottobre '98
PRIMA IMPRESSIONE
Grandioso,
favoloso, meraviglioso, incredibile, fluidissimo, realistico in maniera
impressionante
devo dire altro? Mi sto divertendo come un pazzo anche a
giocare solo con questo demo e posso dire che i Papyrus del grande David Kaemmer, stanno
realizzando un lavoro fuori dalla norma. Luscita è prevista per lestate e
spero che la data duscita sia rispettata, altrimenti affitto un caccia-bombardiere e
rado al suolo le sedi della Sierra e della Papyrus. Intesi? |