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Preview di: Matteo "Evanz" Evangelisti


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Scrivere preview non è certo il mio forte (ve ne sarete resi conto leggendo il Work in Progress dedicato a Shogun, titolo della EA in uscita nei prossimi mesi...), poiché difficilmente riesco a comporre un testo amplio basandomi su screenshots e testi totalmente in inglese. Ma quando mi si para davanti un’anticipazione del genere, una versione all’80% dell’operatività di quella finale, non posso certo tirarmi indietro. Stavolta stiamo parlando di Legacy of Kain: Soul Reaver, un titolazzo che a quanto pare è atteso da vari mesi sia dai giocatori del versante PC, sia da coloro che possiedono il gioiello di mamma Sony. Si tratta del seguito di un titolo che due annetti fa ha riscosso un certo successo, sia su PC che su Playstation. Il gioco piacque per l’ottima trama e catturava molto per questa, visto che la grafica, in 2D e in bassa risoluzione su entrambi i sistemi, non era proprio il massimo della vita. Il tutto era poi corredato da filmati di intermezzo di ottima caratura che raccontavano la storia in modo superbo e da un doppiaggio assolutamente grandioso. I fan del primo episodio hanno molte pretese su questo seguito, sperando che possa trasudare la medesima atmosfera che fuoriusciva dal CD di Blood Omen (questo era il suo titolo preciso...) Ma torniamo a noi. Per farla corta, il buon Fabio mi spara questo CD e con le consuete minacce inerenti alla salute della mia famiglia, al mio scooter, alle mie gambe e alla mia vita mi ha convinto a spillare alla mia tastiera qualche carattere e di utilizzare un po’ del tempo libero che mi rimane quando vendo organi ad un paio di miei amici Libanesi, per riversare qualche parola sul futuro prodotto di casa Crystal Dynamics, ma distribuito dalla Eidos, non dimentichiamo.

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Questa volta le minacce sono totalmente inutili, elogiare le meraviglie di un simile prodotto è cosa da ragazzi: le parole escono da sole dal mio cervello per tramutarsi magicamente in lettere pigiate sulla tastiera. Ma ora veniamo a noi, malgrado gran parte della struttura complessiva non sia ancora ultimata (per esempio non esiste alcuna traccia musicale o effetto sonoro preciso, durante il gioco, né un menu iniziale “tipico”, ma semplicemente una schermata stile DOS...) (tu sei stato fortunato, pensa che da me il gioco si impiantava prima di partire... ndBill), il gioco ha già in sé, il fresco sapore di un successone. Soul Reaver mi ha inizialmente ricordato il tanto blasonato Tomb Raider, con quella prospettiva che ci ha fatto sognare per lungo tempo le sudate chiappe sode dell’unica Lara degna di menzione. In Soul Reaver troviamo lo stesso tipo di visuale, che ci permetterà di muovere il protagonista (un bel vampiro di nome Raziel...) nelle spettrali ambientazioni dell’oltretomba. La storia sembrerebbe fortemente legata al capitolo precedente, dico sembrerebbe, perché non avendolo mai visto (ne ho solo sentito parlare bene da alcuni elementi della redazione...) ed essendo riuscito a cogliere ben poche informazioni dall’introduzione (ancora incompleta) (e ancora in inglese, cosa che per te è un tabù vero e proprio... ndBill) tutto quello che riguarda il livello narrativo è lasciato a semplici supposizioni. In poche parole il Nostro si vedrà ridotto ad un cadavere putrefatto (che mi ricorda tanto il mio amato Devilman...), che grazie ad un entità non specificata (chiamiamola Voce...) riacquista la facoltà di far danni e quel paio di super poteri che non guastano mai. La capacità di succhiare le anime dei dannati e di incamerarle nel nostro corpo mi ha subito attizzato e così, come si dovrebbe notare in una delle foto, mi sono divertito un pochino, andando in giro a caccia di spiritelli indifesi.

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E’ veramente esaltante: il nostro beniamino si tira giù quella sotto specie di sciarpa che gli ricopre la bocca lasciando libera la parte inferiore del viso (del tutto priva di mascella!) e tutto d’un tratto inizia ad aspirare scintille (che compaiono dal nulla...) e ad attrarre verso di se qualsiasi animaccia gli sbarri la strada (ehi, adesso che ci penso ‘sto tizio è uguale a Chamber di Generation X, la testata X-Men dedicata al giovane gruppo mutante capitanata dalla gelida Emma Frost, alias la Regina Bianca...). Se poi lo sventurato passante è una delle creature che popolano l’oltretomba, è ancora più esaltante strappare a questa l’anima con una poderosa artigliata e risucchiarla in pochi istanti: lo spettacolo è costituito dal vedere la trasposizione metafisica del nostro avversario, in semi trasparenza che tenta di fuggire all’attrazione vorticosa del nostro vortice magico, uno spasso (NON CI CREDI!? PROOOOOVALO!!). Interessanti i combattimenti, tutti a base di artigli, che vedono il Nostro coinvolto in acrobazie fantastiche con guizzi degni dell’unione fra il pugile più esaltato (facciamo Mike Tyson...) e il più feroce felino mai esistito. Vi raccomando anche la possibilità (stupenda) di poter planare con le vostre aluzze tarpate, fino a conficcare le vostre possenti unghie in qualche cornicione, ed iniziare a muovervi come l’Uomo Ragno (mamma Marvel ti adoro...) con un’agilità ed una mimica corporea veramente imperdibili. Anche se non mi è chiaro bene il perché (come ho già detto la trama è ancora poco chiara...) abbia passato qualche ora ad esplorare caverne infernali, sbranando cadaveri (e questo è cannibalismo, visto che anche il Nostro non se la cava molto bene in salute...) so per certo che l’omino in blu (ovvero Raziel...) vive come una sorta di vampiro ectoplasmatico, che non può fare a meno di succhiare spiriti per stabilizzare la propria struttura fantasma. Di difetti ancora ce ne sono, e grandi come una casa, ed i bug infestano il gioco come gli scarafaggi infestano i bagni della scuola, ma siccome stiamo parlando di una versione non ancora completa, la cui visione è un onore di pochi (vedi che lavorare per AVOC ha i suoi vantaggi... ndBill), per cui rispettando il detto “a Caval Donato non si guarda in bocca” chino il capo. Troverete in ogni caso qualche foto qui intorno che ritrae i difetti che più di tutti ho potuto riscontrare e notare: fortunatamente riguardano esclusivamente l’aspetto grafico (come quel quadrato verde pisello che dovrebbe stare al posto di un qualche genere di campo di forza, o il fatto che a volte le textures del terreno e dei muri risucchiano parte del protagonista, ma dopotutto è un fantasma...) e che quindi sicuramente, non interesseranno affatto la versione definitiva.

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Per quanto riguarda l’uscita direi che non manca molto all’ultimazione totale del prodotto, la cui uscita è prevista per fine Giugno, dal momento in cui è stato rilasciata la versione in mio possesso, ma non butterei la mano sul fuoco. In complesso il prodotto mi è parso più che valido: la grafica è già limpida e fluida (e non da alcun problema con la mia Matrox, quindi un punto in più...), sono già supportate le alte risoluzioni, i controlli sono intuitivi (vi consiglio di procurarvi un joypad durante l’attesa...) grandi assenti sono però gli effetti sonori, per ragioni più che evidenti. Preparate dunque un buon acceleratore 3D, che supporti D3D, un bel joypad, un buon sistema e sicuramente una scheda sonora che supporti il 3D Sound (la voglio, la voglio, la voglio...). Preparatevi ad una grande avventura e ad una massiccia dose di divertimento a base di Computer Graphic. Alla prossima, che magari sarà proprio la recensione completa di Soul Reaver (mi sa proprio di no... ndBill)! Bye bye, e buona vita… anche dopo la morte (ah, ah, ah, ah!).

Titolo: Legacy of Kain: Soul Reaver
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Data d'uscita prevista: Giugno '99


PRIMA IMPRESSIONE

Da quello che ho potuto vedere, Soul Reaver si preannuncia davvero come un gran gioco. La grafica è già ad altissimi livelli, il sistema di controllo è molto ben congegnato e la struttura di gioco sembra molto ben fatta. Prima di dare giudizi definitivi, però, aspettate la recensione completa, che penso non dovrebbe tardare molto. Byez.


Immagine N°7
Immagine N°8
Immagine N°9