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Recensione di: Lorenzo "GioGio" Godio


 

Sin da quando uscì il primo atto della saga di Resident Evil, il mondo Playstation vide nascere il nuovo genere di giochi Survival Horror. Questo genere si contraddistingue dagli altri titoli in terza persona (tipo Tomb Raider I, II, III, MDK ecc…) per una difficoltà maggiore nella risoluzione dei vari enigmi ed in una maggiore immedesimazione del giocatore nello svilupparsi della storia del gioco (non venite a dirmi che c’è coinvolgimento in Tomb Raider!?!) dovuto anche ad una atmosfera di contorno molto coinvolgente. (ah….!!!, dimenticavo gli “scagazzi” che fanno prendere praticamente tutti i titoli del genere…). I due capolavori CAPCOM sono stati dichiarati illegali pochi mesi fa, e questo mi ho fatto molto incavolare (anche in vista di Nemesis…) per tre semplici motivi. C’è troppo sangue?! Ma cavolo avete visto i telegiornali? All’ora di pranzo (e cena…) ti stampano a tutto schermo immagini di cadaveri di intere cittadine distrutte dalla guerra (questo è uno dei molteplici esempi che potrei fare, ma che vi risparmio…). Armi? I bambini imparerebbero ad usare le armi contro altri essere umani?! Ma non scherziamo per favore!! Non siamo mica negli States che basta aver fatto le elementari e non aver ucciso 7 / 8 persone per comprarsi una bella Magnum! (ma si esageriamo!!!). Al massimo i bambini italiani si spareranno con le pistole ad acqua o al massimo con la mitica Condor. Un minimo questi aspiranti serial killer andranno controllati o no? I giocatori (specialmente i più piccoli…) rimangono impauriti dalle scene più cruente del videogame? (perché rimane sempre un videogioco non bisogna dimenticarlo). Ma caz…volo, dietro la custodia ORIGINALE di ogni videogioco ORIGINALE c’è un bollino che indica l’età consigliata (proprio come per i film…). Nel retro della custodia ORIGINALE di RE2 c’è scritto: Consigliato ad un pubblico adulto (ADULTO!!!!!). Eh…..? Come…..? Ahhh…, adesso ho capito!! Cara mammina lei ha comprato RE2 a suo figlio per sole 10000 lire? Ma che strano…, nella custodia dei due CD non c’era né copertina e neanche il suddetto bollino consiglia età! Avevo proprio sbagliato io!! Mi scuso in ginocchio sui ceci e le chiedo perdono per tutto quello che le ho detto poc’anzi; è tutta colpa della CAPCOM che vende i suoi sudatissimi e costosissimi capolavori per sole 10000 lire senza copertine e senza informazioni circa il contenuto dei CD (contravvenendo a tutte le leggi internazionali in vigore, che strano ancora nessuno se ne è accorto!!). Comunque con mio grande sollievo tutto il materiale sequestrato è stato deritirato (si può dire?). (Mammina furba prrrrrr…). Mi sa che però tutto quello che ho detto finora centra poco con il titolo che potete vedere circa 2715 caratteri più in su. OK, allora iniziamo a scrivere la vera e propria recensione del gioco che probabilmente diventerà il gioco PSX del 1999, Legacy of Kain: Soul Reaver permettendo. L’attesissimo ed innovativo titolo CAPCOM è finalmente sugli scaffali giapponesi!!! Io sono pronto comunque a raccontarvi tutto quello che si può su questo neonato Dino Crisis. Partiamo nell’analisi vera e propria del gioco. 

Chiunque di voi abbia già visto l’interfaccia menù di un titolo survival horror si accorgerà che da qualsiasi casa sia stato creato i menù sono pressoché identici (vedi Silent Hill della Konami…). L’unica differenza che noterete in Dino Crisis è questa: al posto di una voce tetra che scandisce D-I-N-O-C-R-I-S-I-S come per i passati titoli CAPCOM, inizierete già dal menù a farvi un salto sulla poltrona (basterà tenere il volume abbastanza alto…). Dopo il corto FMV di introduzione (dove vedrete i quattro personaggi lanciarsi da un elicottero verso una nebbiosa isoletta; tutto questo fa molto Jurassic Park!!) inizia il gioco vero e proprio. Il personaggio che guiderete è una giovane ragazza dai capelli rossi, Regina; gli altri tre sono, Cooper (fa subito una brutta fine!), Rick, un abile informatico e Gail (il Rambo della situazione…) tutto muscoli e poco cervello! Il vostro compito sarà di indagare su che cosa è successo in questa misteriosa isola e di ritrovare il famoso Doctor Kirk, coinvolto in uno strano incidente. Prima di recensire Dino Crisis ho voluto giocare a Resident Evil 2 in modo da potervi spiegare meglio in cosa differiscono, visto che per adesso RE2 rimane uno dei migliori titoli Survival Horror. Che cosa in un videogioco salta subito all’occhio? Ma la grafica naturalmente, in questo gli sviluppatori CAPCOM non hanno sbagliato proprio niente; hanno spremuto a dovere le potenzialità della nostra ormai anziana console. Il livello di dettagli è molto più alto di quello delle tre antecedenti avventure zombiesche. Ci si accorge subito che non si ha più davanti un’avventura a telecamera fissa, infatti le camere che inquadrano Regina seguono in tempo reale i suoi movimenti; senza alcun problema di fluidità (W i 33 MHz della PSX!!). Tutte le locazioni del gioco sono in grafica 3D, in RE e in RE2 c’era il protagonista che correva tra immagini 2D. per questo motivo i programmatori sono riusciti a creare inquadrature davvero bizzarre (verso la fine del gioco vedrete Regina attraverso gli sportelli chiusi di un armadietto…). Come si può ben capire dal titolo del gioco, invece di zombie vi ritroverete a confronto con enormi dinosauri; ne sono presenti cinque specie, con l’immancabile T-Rex ed i velocissimi Velociraptor (diventati famosi con Jurassic Park…) troverete altre 3 specie, quali? Non voglio rovinarvi la sorpresa, le uniche cose che posso dirvi sono queste: una di queste è volante, una è molto piccola e l’ultima è un po’ più grande dei Raptor (peccato la mancanza di una specie sputaveleno…). Giocando a Dino Crisis (livello Normal, il più alto…) mi sono accorto di una cosa…ci sono pochissime munizioni, e per uccidere i Dino ne servono molte; questo però non aumenta la difficoltà del gioco perché appena avrete preso padronanza dei comandi sarete in grado di dribblare i Velociraptor come farebbe Tsubasa Oozora (Holly per gli amici…) con una fila di birilli!! Non ci sono boss veri e propri, in RE2 ce n’erano tre, qui ci si trova davanti ad un dinosauro dietro l’altro e non ci sarebbe tempo di fermarsi davanti ad uno particolarmente nervoso per cercare di ucciderlo, mentre altri due ti saltano addosso da dietro la schiena! 

Durante lo svolgimento del gioco sarete in grado di scegliere la strada da seguire 3 / 4 volte. Infatti Rick, l’informatico, e Gail, quello tutto muscoli e poco cervello, troveranno da dire molto spesso sul da farsi e sarà proprio Regina a scegliere tra i due chi ha ragione (piccola nota… Per chi ha Dino Crisis Jappo sappia che ogni qual volta ci sarà da scegliere l’opzione in alto dà ragione a Gail e quella in basso a Rick…). Finora, Dino, in tutto quello che ho detto è stato una spanna sopra a tutti gli altri titoli; ma c’è una cosa in cui Dino è sotto a Silent Hill, nell’atmosfera! Premetto una cosa, io penso che l’atmosfera di Silent Hill sia imbattibile (provate a giocarci verso mezzanotte con tutte le luci spente!) quindi diciamo che Dino in questo campo si infila tra RE2 e Silent Hill (molto vicino a RE2 e molto lontano dal capolavoro Silent Hill; in fatto di atmosfera eh!). comunque ognuno hai i suoi parametri di giudizio e per giudicare l’atmosfera creata da un gioco questi sono molto diversi da persona a persona. I comandi sono semplici da imparare ad usare; sono stati introdotti anche due pulsanti nuovi: con R2 ci si può girare di 180°, con L1 mentre si mira, Regina punterà automaticamente il vostro obiettivo. Finalmente si può anche mirare e camminare, sia indietro che in avanti, contemporaneamente! Una bella comodità. Il gioco supporta il Dual Shock, ma non l’analogico, uffa! Un’altra chicca che dà un tocco di classe a questo stupendo gioco e questa, a seconda di quanto verrete colpiti Regina perderà più o meno sangue lasciandone una scia dietro i suoi passi. Oltre alle pallottole potrete usare utilissimi dardi (si sparano con il fucile…); questi vi serviranno per addormentare per un certo periodo di tempo (dardi gialli, verdi e blu…) o per uccidere qualsiasi dinosauro, tranne il T-Rex (dardi Rossi…). Certi enigmi sono davvero incasinati da risolvere e vi lasceranno fermi per un bel po’ di tempo se non riuscirete a superarli; il gioco è incentrato sull’apertura di 6 / 7 porte di cui avrete in possesso codice e chiave dai quali dovrete decodificarne la password (gli ultimi sono davvero difficili!!). Le munizioni non saranno gli unici oggetti che raccoglierete durante lo svolgersi della vostra missione; oltre a questi troverete Kit Medici e flaconi (e le chiavi per aprire le porte…era sottinteso) che andranno miscelati tra loro per ottenere i dardi (come le piante in RE2…) e i First Aid Medi-Kit che ricovereranno totalmente l’energia perduta. Se siete in possesso della versione Jap vi serviranno i codici per Action Replay per bypassare la protezione anti-importazione…eccoli qua!

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E ora passiamo al commento!

Titolo: Dino Crisis
Software House: Capcom
Sviluppatore: idem
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-J
Prezzo: Lire 139.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Grafica stupenda
- Trama grandiosa
- Discretamente longevo
- Il degno sostituto per Resident Evil 1 e 2

CONTRO
- E' solo in giapponese, al momento (aspettate la versione USA, che sarà differente da quella Japan, che è meglio... ndBill)
- Utilizza la protezione Anti-ModChip


Ringraziamo Videofollie per averci fornito il materiale recensibile.