
Dopo un breve periodo di assenza,
torna il buon vecchio Duke, più inca**ato che mai, e con una voglia matta di bucherellare
tutto ciò che si muova e respiri. Sfortunatamente, però, non si tratta di Duke Nukem
Forever, che ormai qui in redazione è atteso in modo peggiore di Fifa 99 e GP3, ma di
Duke Nukem: Time to Kill, un action/adventure 3D, ispirato molto a Tomb Raider e
sviluppato dalla N-Space per PSX (giusto per raccontarvi qualche aneddoto: ogni tanto il
nostro caporedattore, quando è arrabbiato con qualcuno di noi, inizia a urlare Come
Get Some! con voce alterata e, se non trova più la sua bicicletta, perchè qualcuno
glielha nascosta per fargli uno scherzo, proferisce un tremendo Damn! Those
Alien Bastards Shoot Up My Ride!)(giuro, purtroppo è tutto vero.... ma,
sinceramente, dopo aver visto un filmatino di DNF qualche mese fa, sto letteralmente
impazzendo per cercare di averne anche una semplice alpha con un solo livello giocabile...
povero me! ndBill). Iniziamo allora a parlare della storia. Tutto ebbe inizio a Los
Angeles. Duke, appena tornato dalla sua ultima faticosissima avventura, sentiva un
disperato bisogno di sperimentare le posizioni di Kamasutra, insegnategli da un ignoto
guru buddista: così salì in sella alla sua fedele moto per dirigersi verso il suo locale
per adulti preferito, dove lo attendevano Yolanda (soprannominata in modo inspiegabile
senza mutanda) e le sue pratiche sado-maso. Proprio appena il duca si era
messo a suo agio nellambiente pompato (in tutti i sensi....)(va a finire che mi
tocca mettere il bollino del V.M.18 a questa recensione... ndBill), ecco arrivare dal
nulla un gruppo di porcelli alieni che, in men che non si dica, turbarono il piacevole
stato danimo del protagonista, trasformandogli la moto in una deliziosa biciclettina
rosa.
Si può immaginare
quanto girarono le scatole a Duke, il quale, dopo aver sterminato i rompiballe, si
ritrovava senza moto e senza donna (Yolanda se lera data a gambe...). Non avendo
dunque più nulla da perdere, Duke impugnò la sua Desert Eagle e dette inizio alla
disinfestazione aliena. Questo è più o meno ciò a cui assisterete guardando
lintro di DNTTK (Yolanda a parte...), insieme ad un buon contenuto di nudi quasi
integrali femminili (YAHOO!!!)(non facciamoci riconoscere.... va be che ormai siamo
ridotti a questi livelli, ma non facciamoci riconoscere... ndBill). Allinizio della
vostra avventura vi ritroverete fuori dal suddetto localino per sporcaccioni, nel centro
di una più che mai deserta L.A., ormai abitata solo da porcelli in tenuta da poliziotto
(che ricordano un po George Michael nel video di Outside...)(e qui, è meglio che
taccia... ndBill), che vogliono farvi la pelle. Scopo della missione è quello di farvi
strada, a colpi di proiettili e di tutto ciò che troverete che possa nuocere, attraverso
la città, cercando i tre cristalli che, utilizzati nella macchina del tempo, vi
consentiranno di avere accesso al livello successivo. Trovare questi cristalli non è
impresa facile, visto che la quantità di nemici pronti a farvi la pelle è innumerevole,
e che il livello è notevolmente vasto e ampio. Il gioco, come ho detto prima, si presenta
come un action/adventure 3D alla Tomb Raider, distinguendosi così dal suo noto
predecessore. A fare da contorno alla pura violenza del titolo, ci sono i commenti
sarcastici del protagonista, molto vari e sempre divertenti. E da evidenziare la
possibilità di giocare in due, tramite lormai classico Split-Screen, e di sfidarsi
in un uno-contro-uno allultimo sangue (il manuale lo chiama Total Mayhem.... meglio
di così.....).
In questa modalità,
avrete la facoltà di scegliere lambientazione e il vestito da far indossare al
personaggio (da non perdere, Duke in tunica romana) e, durante la sfida, lunico
vostro scopo sarà quello di eliminare il vostro avversario, prima che lui faccia
altrettanto con voi. Ovviamente avrete la facoltà di polverizzare il vostro avversario
con una qualsiasi delle armi sparse per il livello; non preoccupatevi se la vostra barra
dell'energia chiede pietà, oltre alle armi troverete qua e là medikit per ripristinare
la salute del personaggio. Poi, vince chi totalizza un numero maggiore di vittorie entro
il tempo prestabilito. Nota positiva, che conferisce un tocco di originalità (che
peraltro non guasta) al titolo in questione è la varietà dei livelli nei quali è
ambientato, in ognuno dei quali Duke sfoggia un look diverso e un discreto quantitativo di
armi, anche se non si può dire lo stesso dei nemici. Gira e frulla, infatti, questi
ultimi sono sempre gli stessi, con qualche piccola variazione, anche se ogni tanto se ne
aggiungono di nuovi. (Diciamo la verità, anche se divertente, non è proprio il massimo
dover spiaccicare cinghialoidi spaziali vestiti da Carnevale, per tutto il gioco). Nello
svolgersi del gioco, come in ogni action/adventure 3D che si rispetti, raccatterete
svariati strumenti di dolore, decisamente sfiziosi e dannosi per i nemici, che vi
elencherò nell'apposito box. Andando a zonzo attraverso il tempo, vi capiterà di
imbattervi in strumenti a dir poco curiosi e interessanti come lo Zainetto Jet, la
Maschera Antigas e gli Occhialini a Raggi-X per vedere al buio, tutti oggetti molto utili
ma ad uso limitato. Insomma, in DNTTK ci sono tutti gli elementi che farebbero impazzire
un amante del genere. Se devo essere sincero, mi aspettavo molto di più da questo gioco,
dove i difetti passano nettamente i pregi, a cominciare dalla giocabilità. Fin dalle
prime sparatorie, infatti, chiunque si renderebbe conto che cè qualcosa che non
funziona nel sistema di controllo: infatti i movimenti appaiono macchinosi e lenti,
perfezionabili solo una volta acquisita una certa confidenza con il control pad.
Vi accorgerete di
ciò appena incontrerete più nemici alla volta, notando di conseguenza la difficoltà a
volte sconcertante che si avrà nel puntare gli stessi nemici posizionati al di sopra o al
di sotto del vostro orizzonte. La scelta da parte dei programmatori della N-Space di far
compiere a Duke certe azioni tramite la pressione prolungata di un tasto (come il cambiare
arma o chinarsi) non sembra molto azzeccata (anche se cè di peggio) e potrebbe non
piacere ai palati più fini. Laspetto che tuttavia mi ha deluso di più in DNTTK è
stata la grafica, la quale rappresenta un passo indietro, a mio avviso, rispetto ai titoli
più recenti e non. In particolare le animazioni del protagonista, nonchè dei nemici
sembrano troppo meccaniche, facendo sembrare i personaggi goffi e conferendo loro
movimenti quasi innaturali. Negli scontri che coinvolgono numerose unità, nonchè
esplosioni, i nemici tendono a "sgranarsi", trasformandosi in ammassi di pixel
incollati sullo schermo, male adattandosi all'ambiente 3D che caratterizza il gioco. In
queste situazioni ho personalmente riscontrato frequenti e noiosi rallentamenti del gioco
(in poche parole, il gioco scatta!!!), i quali rendono meno coinvolgenti le sparatorie,
influendo sulla naturalezza dei movimenti: a mio avviso ciò è dovuto all'eccessiva cura
dei particolari della realizzazione del paesaggio circostante (cabine telefoniche,
distributori di bibite, insegne luminose, ecc....), anche se è molto piacevole sentire i
commenti di Duke quando interagisce con il paesaggio. Illustratavi la situazione, direi
che possiamo anche passare al commento. |
Titolo: Duke Nukem: Time to Kill
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: N-Space
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2
Totale - 
Concludendo, lidea di creare un successore del
mitico Duke 3D (noi aspettiamo DN Forever! ndBill), non era male, ma avrebbe potuto essere
realizzata decisamente meglio. DNTTK ricorda troppo da vicino il suo predecessore (come
meccanica di gioco e nemici, soprattutto) e, anche se introduce elementi innovativi come
la netta differenza tra un livello e laltro e il cambio di costume di Duke, non
riesce a distinguersi dalla concorrenza ben fornita (il primo gioco del genere che mi
viene in mente è The Fifth Element), rappresentando
anzi un passo indietro sotto gli aspetti di giocabilità e grafica. Per i patiti del
genere e di Duke, questo gioco si rivelerà una piacevole sorpresa, nonchè fonte di
divertimento smisurata, arricchita da una buona grafica (soprattutto per quello che
riguarda l'ambiente circostante) e da un'incredibile longevità. Per coloro che cercano
invece un gioco innovativo che riesca a distinguersi dalla massa, consiglierei di cercarlo
altrove. Se mi è piaciuto? Bene, mi sono immerso nel mondo di DNTTK e ne sono uscito
divertito, ma non stupito per i fatti elencati in precedenza. Nonostante ciò, però, il
gioco si merita la sufficienza piena (non di più!). Alla prossima e.... COME GET SOME!
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile. |