
Nel lontano Dicembre
97, proprio mentre noi tutti addobbavamo i nostri alberi di Natale, veri o finti che
fossero, alti o bassi, folti o meno
(e potrei continuare
) la BMG Interactive
(per essere proprio precisi, dovremmo dire i DMA Design
) sfornò e impacchettò uno
di quei giochi destinati ad essere oggetto di illazioni moraliste, di discussioni sui
newsgroup, di dibattiti in salotti videoludici e delle semplici critiche dei
vetusti genitori, sempre attenti alla nostra salute mentale/psicologica: Grand
Theft Auto. Il titolo (che vendette allincirca un milione e seicentomila
copie
) gettò, nonostante le difficoltà accennate, le basi per un nuovo genere di
esperienza ludica, quello della simulazione di criminalità urbana a quattro ruote, oggi
consolidata da titoli del livello di Driver e, anche se impropriamente, da Carmageddon 2. A distanza di poco meno di un
anno e mezzo gli scaffali dei game shops vedono finalmente un seguito del
tanto accusato quanto decantato grande ladro di auto, presentato sotto forma di
expansion-pack, e chiamato Grand Theft Auto: London 1969. Inutile dire che, trattandosi di
un data-disk, il primo realizzato per PSX, il gioco richiede il possesso del gioco
originale.
Per
coloro che non avessero visto e giocato al primo capitolo della serie, GTA vi vede vestire
i panni di un ladruncolo urbano assoldato sistematicamente da mafia e quantaltro di
cattivo esista al giorno doggi, con lobbiettivo di rubare auto, trasportare
droga da un quartiere allaltro della città, procurare una vespa al nostro capo o
scortarlo semplicemente in centro. In London 1969, le cose vanno come nellultimo
uscito della saga di Guerre Stellari, cioè a ritroso nel tempo, ma noi non scopriremo
purtroppo che Darth Vader è nostro padre. Lambientazione è quella di una Londra,
fine anni sessanta, dove in qualche localino, i Beatles suonavano Penny Lane, dove figli
dei fiori dipingevano i loro furgoni con larcobaleno attendendo linvenzione
del Magnum Ego (avete presente la pubblicità, no?). Oltre al contorno hippy sono
particolari le auto, più di trenta mezzi a 2 e 4 ruote dellepoca per scorrazzare in
giro e commettere ciò che ci è stato ordinato. Linquadratura del gioco, come nel
titolo precedente, è dallalto, a volo di uccello, consentendoci unampia
visuale della città e, a seconda della velocità del nostro mezzo, la telecamera zoomerà
sul campo visivo. Il più grande problema sia a livello di gameplay che di longevità,
cioè, in poche parole di frustrazione, è quello della mancanza (in questo caso recidiva,
perché assente anche nel primo GTA
) di una mappa delle città, a volte troppo
estese ed intricate, con strade e vicoli tutti molto uguali che non lasciano spazio alla
memoria fotografica. Lunica agevolazione, se poi così si può chiamare!, è una
freccia direzionale che ci indica solo la direzione del nostro obiettivo e non la strada
precisa, come può fare lago di una bussola che volge costantemente a Nord. Per le
prime due o tre missioni questo difetto sarà ignorato dalla maggior parte dei giocatori e
per la semplicità degli scopi criminali e per la ridotta area cittadina esplorata
,
ma Londra è grande ragazzi (sperando di poterci andare per ECTS, facciamoci le
corna
ndBill).Vi ritroverete a girare sulle stesse strade senza capirne il perché,
come dei criminali sperduti nelle reti di una grande metropoli. La struttura di gioco,
come presumibile dalla dicitura expansion-pack è pressochè identica al predecessore. Le
cabine telefoniche, topos letterario per i vecchi giocatori di GTA, ci daranno la
possibilità di accaparrarci qualche sporco lavoretto e ci terranno sempre informati e
collegati con la criminalità londinese. Il classico tasto del quadrato è rimasto
invariato per spodestare proprietari di lussuose autovetture nonché per abbandonare il
mezzo ormai martoriato dagli innumerevoli incidenti (non ditemi che non avete provato a
schiantarvi a folle velocità contro un muro!!). È presente anche la possibilità già
familiare di prendere a pugni qualcuno per farsi qualche spicciolo in più come quella di
poter letteralmente passare sopra i londinesi e farli morire sui marciapiedi della loro
città. Bello eh? Tutto ciò ci renderà famosi nel mondo oltre a sporcare indelebilmente
la nostra fedina penale. Dovremo quindi stare attenti ai piedipiatti onnipresenti ma
ancora un po stupidi. Ci tenderanno imboscate e posti di blocco e non lesineranno
colpi di fucile sulla nostra pellaccia.Il consiglio che vi posso dare è quello di
procurarsi sempre un mezzo veloce e maneggevole, di provvedere alla sua sostituzione ai
primi segni di cedimento e di evitare le incursioni alla Rambo con il pulmino della
scuola. Altro elemento copia e incolla preso dal GTA iniziale, anche se irrilevante, è la
presenza di squadre di uomini che corrono o marciano insieme incitandosi a vicenda:
picchiatene qualcuno e vi inseguiranno tutti quanti.
Non è
una bella esperienza! Il sonoro. Bene, se già il papà di questo gioco ci aveva
meravigliato per grande varietà di musica disponibile, questo London 1969 ci regalerà
musica di tipo reggae e ska, senza tregua, con la ormai consolidata caratteristica
dellopzione autoradio: a seconda del modello da noi sequestrato la musica cambierà
passando dal rock sfrenato di bianche decappottabili al country di furgoni e pick-up.
Provate a rubare unauto della polizia e potrete ascoltare la frequenza della polizia
londinese o, se vi impossessate di un furgone di consegne riceverete ordini dal capo, ma
voi ignoratelo! La guidabilità degli autoveicoli è buona e varia a seconda della
vettura: gli autobus saranno resistenti ma molto poco pratici nelle manovre, i modelli
sportivi sono dei veri bolidi, ma poco controllabili in curva, le motociclette vi
permettono grande agilità ma molta vulnerabilità. Il maggiolino, come sempre,
accontenterà tutti. Dimenticavo che la città è piena di segreti sparsi nei vicoli
dentro degli scatoloni, identificabili in armi varie (bazooka, fucili, e così via
).
Infine la grafica. Già, la grafica; in un gioco del genere, dove si è puntato
maggiormente sullidea, sul concept, laspetto estetico non è di sicuro
lelemento determinante. Nel caso di London, la grafica è strettamente funzionale,
senza farci alcun regalo in più, al gioco: chiara, semplice, un po quadrata, ma,
ripeto, si adatta al concept. Ho potuto notare solo qualche rallentamento nelle fasi più
concitate del gioco e negli inseguimenti ad alta velocità, mentre nelle inquadrature
super ravvicinate questa risulta molto poco definita. Tirando le somme, è difficile
giudicare un titolo quasi unico nel suo genere, quale è London, senza valutare
attentamente ciò che si è detto in passato sul progenitore Grand Theft Auto. In sostanza
lultimo nato della saga non offre nulla in più del predecessore, ma non si poteva
pensare altrimenti. Ma conserva anche gli stessi difetti, oserei dire congeniti. Il
problema più rilevante ai fini della giocabilità è, come già precisato, lassenza
di una mappa cittadina, che ci costringe a girovagare come dei turisti per
casonella capitale britannica. La grafica è essenziale, ma in definitiva buona;
certo il prodotto non va paragonato con titoli che fanno dellaspetto estetico il
proprio stendardo. Il sonoro estremamente godibile infine, dà a London un tocco di
vivacità in più di quel che ci si aspettava. Le musiche sono varie, ben fatte e colorano
il gioco in modo caratteristico. Ai programmatori di GTA è stata fornita
unopportunità, cioè quella di migliorare un titolo originale e promettente,
cancellando alcuni difettucci evidenti. Ciò non è stato fatto. Lunica cosa che
abbiamo, purtroppo, è solo unexpansion-pack. |
Titolo: Grand Theft Auto: London 1969
Software House: Rockstar Games
Sviluppatore: DMA Design
Distributore: CD Verte
Formato: PAL
Prezzo: Lire 69.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1
Totale -
PRO
- Come sempre originale
- Diseducativo quanto basta
- Ottimi sonoro e musiche
CONTRO
- In un anno e mezzo si sarebbero dovute risolvere le pecche presenti
Ringraziamo CD Verte per averci fornito il materiale recensibile. |