
Poco meno di un anno fa, per la precisione il 4
Settembre del 1998, la Konami faceva uscire in Giappone Metal Gear
Solid.
Dopo due anni di duro lavoro, Hideo Kojima era riuscito a dar fine al
suo capolavoro, che però non convinse del tutto il nostro Federico
Boschetti, che affermò che MGS era sì un ottimo gioco, ma non quel
“Big One” videoludico che ci si aspettava, a causa di alcuni
difettucci che ne minarono il voto finale. Due mesi dopo la versione
Giapponese, fu finalmente pronta la versione Americana, che presentava
alcuni miglioramenti, oltre ad essere totalmente in Inglese, cosa che
facilitava, non di poco, la comprensione della stupenda trama. La
versione PAL, uscita alla fine di Febbraio di quest’anno, ha fatto
sconquassi nelle vendite ed era virtualmente identica a quella USA, ma
in Italia, ad esempio, presentava un discreto doppiaggio in Italiano,
cosa molto utile per coloro che non hanno dimestichezza con la lingua di
Albione (io ho continuato a giocare la versione USA, ad esempio…). Per
la serie: “Continuiamo a battere il ferro finché è caldo”
(soprannominata anche “continuiamo a spremere i poveri videogiocatori”…),
alla Konami hanno deciso di creare una nuova versione della loro punta
di diamante, contenente alcune aggiunte di discreta importanza. Questa
nuova versione del gioco si chiama Metal Gear Solid Integral, e ora
cercherò di presentarvi quali sono le differenze con l’originale MGS.
Mettetevi subito il cuore in pace: non ci sono state modifiche nella
trama o nella storyline, per cui il gioco principale è rimasto
praticamente lo stesso, con i medesimi pregi e gli stessi difetti (tra
cui un’AI su cui bisognerebbe porsi parecchi interrogativi: perché se
spariamo ad un soldato e poi scappiamo via, questo si dimentica
totalmente di noi e non ci insegue? Domande senza risposte…), ma
questa volta, anziché su 2 CD, tutto il ben di Dio preparato per noi
dalla Konami, risiede su tre luccicanti supporti ottici. Il terzo CD,
totalmente indipendente dagli altri due, è chiamato VR Disc e contiene
300 missioni di VR Training, in modo da farvi allenare e preparare al
meglio per affrontare il gioco vero e proprio.
Se tutto questo potrebbe
sembrarvi una presa in giro, sappiate che queste nuove missioni sono
molto divertenti e, soprattutto non facili da terminare. Inoltre,
vincendo, potrete sbloccarne di molto particolari (chiamate “Mystery
Missions”…) e in alcune potrete addirittura controllare il
cattivissimo Ninja. Le nuove VR Missions sono poi suddivise in alcune
sotto-categorie, ognuna contenente missioni da affrontare in un
determinato modo. In aggiunta alla modalità VR, poi c’è una modalità
Photo che, a seconda dei risultati che avrete ottenuto, vi permetterà
di avvicinarvi sempre di più alle ragazze presenti nel gioco e
fotografarle in pose un po’ particolari. Se avrete ricevuto un
punteggio piuttosto alto nel gioco normale, potrete incontrare Mei Ling
e fotografarla, anche se il prezzo da pagare per ogni scatto è
piuttosto alto, visto che se ne andranno due blocchi della memory card
alla volta. Altri bonus comprendono la possibilità di scegliere in
quale lingua sentire e leggere i sottotitoli del gioco (inglese o
giapponese…), oppure la possibilità di vedere i filmati utilizzati
per presentare il gioco nelle varie manifestazioni fieristiche in tutto
il mondo (E3, ECTS e TGS…). Nel gioco principale è poi inclusa come
modalità bonus, la famigerata modalità in prima persona di cui si
parlava tanto, e dovrete terminare il gioco almeno una volta per
sbloccarla.
Questa vi darà la possibilità di muovervi come in uno
shooter 3D alla Doom o alla Quake (è quindi diversa dalla prospettiva
in prima persona presente dall’originale MGS…), anche se,
sinceramente, non è proprio il massimo della vita. Il movimento è
infatti piuttosto lento e, se poi, tenete conto del fatto che dopo ogni
scena di intermezzo si torna a quella normale e che non si ha neppure la
possibilità di vedere quale arma si ha in mano, concorderete con me che
non si tratta di una cosa proprio curata fin nei minimi particolari, ma
che è stata messa lì come sovrappiù (e che potevano forse evitare di
mettere. Forse era meglio se la lasciavano stare…). Il fatto è che,
come era logico pensare, solo la versione giapponese di MGS Integral sarà
organizzata in questo modo, mentre quelle indirizzate all’Occidente
avranno qualche differenza. Konami ha già deciso, infatti, che almeno
negli USA (mentre in Europa probabilmente non apparirà neppure, parola
mia…), sarà commercializzato solo il VR Disc, ed è veramente un
peccato che il gioco Integrale (che bel gioco di parole…) non sarà
importato negli USA. Anche se ad essere sinceri, con la presenza
dell’inglese tra le lingue di MGS Integral Jappo, il problema potrebbe
essere risolto parzialmente. Lasciando perdere le politiche di marketing
di casa Konami, bisogna dire che l’originale MGS era un po’ troppo
corto e, in questo modo, con le 300 nuove VR Missions, la longevità si
eleva notevolmente e questo è sicuramente un bene. Vi lascio così al
voto finale e ai Pro e Contro.
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Titolo:
Metal Gear Solid Integral
Software House: Konami
Sviluppatore: idem
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-J
Prezzo: Lire 149.000
Memory Card: 1 - 15 Blocchi
Giocatori: 1
Totale -
PRO
- E' sempre Metal Gear Solid
- Le nuove VR Missions sono tante e la longevità è aumentata
- E' presente anche l'inglese tra le lingue selezionabili
CONTRO
- E' sempre Metal Gear Solid
- Solo per fan
Ringraziamo Videofollie
per averci fornito il materiale recensibile. |