
Credo che Harry Pitfall sia uno dei
personaggi più vecchi della storia dei videogiochi, nato nei primi anni 80,
sullonda di Indiana Jones e che ha saputo vivere una seconda e terza giovinezza
grazie alle console a 16 e 32 bit. Creato dalla fervida mente di David Crane nel 1983, è
stato protagonista di numerosi giochi, sui primi home computer e console (Atari 2600 e C64
in primis) per subire conversioni e miglioramenti grafici nelle successive versioni per
console a 16-bit (Super NES e Mega Drive) e PC, dove è stato protagonista di Pitfall: The
Mayan Adventure, uno dei primi giochi, se non il primo (parliamo di quello che riguarda il
PC) a sfruttare le presunte potenzialità videoludiche, nella grafica e nel sonoro, di
Windows 95. Non cerano ancora le DirectX e si può dire che il lavoro fatto dai
programmatori a quel tempo (circa tre anni fa), fu molto buono. Siccome tutti i personaggi
più importanti della storia dei videogiochi (vedi Mario, Gex
e prossimamente Earthworm Jim e Indiana Jones) sono passati dalla piatta seconda
dimensione al 3D, alla Activision hanno capito che era venuto il momento di fornire la
terza dimensione al loro personaggio più popolare. E nasce così Pitfall 3D, incarnazione
3D di uno dei personaggi più conosciuti della storia dei videogames. Il gioco è stato
realizzato solo per PSX e ci si aspettava anche una conversione per PC accelerati, ma
questa è improvvisamente caduta nelloblio, per non si sa quali motivi. Indagheremo
e nel futuro servizio sui Vaporware, forse, avrete una risposta. Ma iniziamo a parlare del
gioco vero e proprio. Dopo un breve caricamento, avremo accesso al menu principale. Le
opzioni presentate sono semplicissime: New Game, Load Game, Options e Password. Dei primi
due posso evitare anche di buttar via dei caratteri, mentre il menu delle opzioni vi dà
la possibilità di ridefinire i controlli, agire sul sonoro e sulle musiche e centrare lo
schermo, come al solito.
Dal menu Password potrete
inserire le password per accedere ai vari livelli e anche alcuni particolari cheats (per
questo vi rimando alla relativa sezione) per accedere a cose particolari e ad una piccola
sorpresa (che chi ha già giocato a Pitfall su PC dovrebbe conoscere, visto che alla
Activision su questo fatto risultano piuttosto monotoni). Dopo aver scelto di iniziare una
nuova partita, possiamo vedere una buona intro, ma a mio avviso, inferiore (non a livello
di qualità video) a quelle che la casa californiana ci mostra su PC. Questa ci spiega un
po la storia, che sto a raccontarvi in due parole. Il solito Harry Pitfall è stato
costretto dal cattivone di turno, a recuperare un qualcosa di magico, per riuscire a
salvare il mondo dal solito caos. Prima di ogni livello, nelle fasi di caricamento, vi
verrà mostrata una serie di due o tre disegni, in stile fumettoso, che fungeranno quasi
da briefing (per fare un paragone un po troppo "azzardato") per il livello
che dovrete svolgere. Vi vengono spiegati gli obbiettivi del livello e poi potete iniziare
a giocare. Una cosa che si può notare subito è il fatto che il gioco non somiglia ad uno
di quei platform 3D a cui siamo abituati a giocare, come Croc, Crash Bandicoot o Gex 3D,
ma è una sorta di misto tra un action/adventure 3D in terza persona alla Tomb Raider e un
platform, visto che possiede molti elementi tipici dei platform. Infatti ci sono un gran
numero di power-up presenti, che possono servire agli scopi più svariati: vite, gemme che
in alcuni punti vi permettono di recuperare energia e particolari check-point, che vi
danno la possibilità, in caso di morte, di ricominciare proprio da quel punto, visto che
in genere questi non sono molto distanti luno dallaltro. Ogni tanto potrete
trovare delle sorta di teletrasporti (assomigliano a teletrasporti ma non lo sono), che vi
permetteranno, se siete in possesso di gemme, di recuperare energia. Non dovrete
recuperare armi, ma sarete sempre armati del vostro fido boomerang, che vi servirà per
fare fuori insettacci, scorpioni, gorilloni e tutto il bestiario presente allinterno
del gioco. I livelli di gioco sono nove, più i tre dei boss finali e il livello segreto,
che non è altro che il Pitfall che ha debuttato nel 1983 su Atari 2600, che ormai la
Activision include in tutte le versioni di Pitfall che sviluppa. Per il resto, gli
elementi sono quelli tipici dei platform 3D.
La camera mobile, invece,
ricorda molto quella di un gioco alla Tomb Raider e certe volte, i suoi movimenti sono
piuttosto improvvisi e avvengono in momenti in cui sarebbe meglio se ne stesse ferma (vedi
durante alcuni salti da una piattaforma allaltra). Il gioco garantisce una piena
libertà di movimenti nel 3D e i livelli sono piuttosto ampi e lunghi da portare a termine
(vedi il secondo livello, a mio avviso veramente killer). Potete anche poi aggrapparvi a
liane, utilizzare ascensori e tante altre cose che chi ha già giocato ad una delle
versioni precedenti di Pitfall dovrebbe già conoscere. Unultima nota sul sistema di
salvataggio. Ogni salvataggio occupa un blocco sulla Memory Card e questi possono essere
svolti al termine di un livello o solamente in alcuni punti particolari. Detto questo,
parliamo pure degli aspetti tecnici. La grafica è, a mio avviso, molto buona e rende
sicuramente giustizia ad un titolo del genere. Il sonoro è appropriato e la colonna
sonora ricorda molto quella di un film davventura alla Indiana Jones. La
giocabilità è piuttosto buona, mentre la longevità mi sembra discreta, vista
lampiezza e la lunghezza di certi livelli. Detto questo, possiamo anche passare al
commento. |
Titolo: Pitfall 3D: Beyond the Jungle
Software House: Activision
Sviluppatore: idem
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocchi
Giocatori: 1
Totale - 
Pitfall 3D è, contrariamente a quello che ha
espresso la stampa cartacea, a mio avviso, un buon gioco. Divertente, giocabile e non
eccessivamente difficile, anche se piuttosto longevo. Grafica ottima per una PSX e colonna
sonora molto coinvolgente sono altri suoi aspetti cardine. Il gioco mi ha appassionato e
mi ha parecchio divertito e penso che non lo lascerò stare fino a che non riuscirò a
sconfiggere il boss finale. Ne consiglio lacquisto agli appassionati del genere e a
chi si vuole divertire un po, con un bel gioco.
Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale
recensibile. |