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Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


No, ragazzi, non sto cercando di offendervi e nemmeno di giudicarvi, bensì S.C.A.R.S. è il titolo del gioco propostoci dalla Ubi Soft e che tenterà di tenervi incollati al televisore fino a quando la vostra Playstation non chiedrà pietà (o finchè vostra madre non vi riempirà di botte, dandovi dei fannulloni). La dinamica del gioco è molto semplice: scegliete la vostra vettura a quattro ruote e sfidate le altre in una corsa all’ultimo respiro. A questo punto penserete: "Ecco, ci vuole propinare il solito gioco di macchine! Tanto, cosa ci può essere meglio di Gran Turismo? (Colin McRae Rally, ad esempio ndBill)". Prima di commettere giudizi affrettati è d’obbligo sapere che S.C.A.R.S. è, sì un gioco di corse, ma con delle varianti simpatiche e sfiziose. Il giochillo in questione è ambientato in un futuro molto indefinito (si dice intorno al 3.000 d.C.), dove le macchine da corsa ricordano da vicino i più svariati animali e, come tali, hanno un modo tutto loro di gareggiare. Prima regola: non ci sono regole! Quindi se siete il genere di pilota attento a non compiere errori in pista, scordatevi di andare lontano, perché in pista è concesso di tutto, dalle sportellate, all’uso di ogni tipo di arma che troverete in giro. Come dite? No, ragazzi, il guscio di tartaruga di Super Mario Kart non c’è. Passiamo dunque a descrivere il gioco nei dettagli. La prima ardua scelta davanti alla quale vi troverete è quella della lingua (non fraintendete….), per la quale vi consiglio di utilizzare il tedesco (fa molto colpo sulle ragazze), seguito dal menu che consente a ben quattro giocatori di sfidarsi contemporaneamente (W lo Split-Screen!!).

Le modalità di gioco sono tre: Gran Premio, Sfida e Corsa a Tempo. Nella modalità Gran Premio, all’inizio avrete solo una scelta e solo due piste nelle quali gareggiare (a dire la verità, le gare sono tre, ma la terza è la ripetizione della prima). Effettuata la scelta quasi obbligata, vi sarà chiesto di selezionare una vettura tra le cinque inizialmente disponibili: Lion, Mammoth, Rhyno, Shark e Mantis, ognuna con aspetto e caratteristiche differenti. Appena la luce verde del semaforo si sarà accesa, partite a manetta cercando di accaparrarvi quante più armi potete, perché il massacro si presenta imminente. Infatti, distaccare notevolmente gli avversari è pressoché impossibile (almeno con i veicoli forniti all’inizio) e dopo qualche secondo vi sembrerà di essere diventati un bersaglio mobile. Ciò potrebbe apparire snervante per i meno pazienti, ma vi assicuro che non appena rifilerete due o tre razzi nel fondoschiena di chi vi sta davanti, godrete come degli opossum. Le armi disponibili sono discretamente varie: si va dai proiettili (boomerang o missili) alle trappole su pista (che fortunatamente sarà possibile saltare tramite l’apposito pulsante o evitare semplicemente), dai power-ups (super-velocità, scudo) alla bomba a timer (rappresentata da un allegro teschio). Se riuscirete ad arrivare primi nella classifica finale del Gran Premio avrete la possibilità di accedere ad un nuovo GP (con nuove piste), nonché alla modalità Sfida.

In quest’ultima modalità avrete la possibilità di sfidare una vettura fino ad ora mai apparsa (ce ne sono quattro) e cercare di batterla in un testa a testa. Se vi riuscirà quest’ardua impresa (vi assicuro che non è per niente facile) sarà possibile da quel momento utilizzare la vettura che si ha appena sconfitto. Quando avrete percorso varie piste potrete divertirvi nell'organizzarvi un Gran Premio personalizzato, dove potrete includere fino ad otto tracciati, con la possibilità di inserire più volte lo stesso tracciato. A causa della limitatissima scelta di cui disporrete da principio, vi sconsiglio caldamente di utilizzare questa opzione, almeno fino a quando non avrete accesso alle piste più avanzate. Dopo aver discusso ampiamente su come funziona il gioco, veniamo all’aspetto critico di questa recensione e per la precisione da "Where the donkey falls", ovvero da dove casca l’asino (basta! Fatelo smettere! Basta!!!! ndBill). La prima cosa che mi è passata per la mente giocando a S.C.A.R.S. era quella di trovarmi di fronte ad un gioco "povero". Infatti le scelte effettuabili dall’inizio sono veramente pochine e, se siete talmente SCARSi (e no, basta! Dopo questa lo vado a trovare a casa e gli spezzo le braccine!! ndBill) da non superare i primi due Gran Premi e da non riuscire a battere le vetture nascoste, a lungo andare vi potreste annoiare a morte fino a prendere decisioni drastiche (tipo abbandonare il gioco in soffitta insieme al vostro vecchio Mega Drive). Per fortuna potete salvare i vostri progressi su memory card o annotarvi la password che vi viene fornita al termine di ogni gara vinta. Il meccanismo di gioco, seppur arricchito da una gradevole grafica 3D, dà una sensazione di deja-vu, di già visto. E’infatti lo stile parti, prendi le armi, frena gli avversari con le armi, già sperimentato in giochini tipo Wacky Wheels (gioco che personalmente ritengo mitico….)(per i neofiti, vi dico che è stato uno dei primi giochi seri della Apogee/3D Realms, quelli di Duke Nukem e dei futuri Prey (o Pray, per gli amici, e chi vuole capire la battuta, la capisca) e DN Forever) su 386 o Super Mario Kart sulle console Nintendo. A parte la grafica, infatti, non ci sono elementi nel gioco che diano un tocco di originalità per stare al passo con la concorrenza. Inoltre, gli effetti sonori e i vari menu ricordano molto quelli dei vecchi titoli per console a 16 bit e avrebbero potuto essere curati, senz’altro, un pochino meglio.

Penso che con i difetti mi fermerò qui, forse perché mi sento buono o forse per il fatto che non me la sento di mettere in croce un titolo che mi ha, tutto sommato, divertito abbastanza. La grafica è infatti ben curata e il treddì garantisce una suggestiva atmosfera, le piste sono originali e colorate, in più per arrivare al traguardo c’è spesso più di una via, il che diverte molto specialmente se si gioca con gli amici. Le vetture sono ben manovrabili, tanto che spesso il freno diventa un optional da utilizzare nelle curve a gomito e questo aspetto fornisce una notevole giocabilità, grazie anche all’intuitività dei comandi e al supporto del controller analogico (con un’implementazione del Dual Shock molto buona….). Concludendo, passerò ai consigli per gli acquisti. Se siete fra coloro che (come me) cercano in un gioco originalità e un certo impegno, allora S.C.A.R.S. non fa per voi. Se invece amate divertirvi con spensieratezza (sia da soli che con gli amici) e cercate un gioco di guida dove saper guidare non significhi saper giocare, compratevi S.C.A.R.S. e molto probabilmente non ve ne pentirete.

Titolo: S.C.A.R.S.
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Vivid Image
Distributore: 3D Planet
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 4



Totale -
Credo di essere stato abbastanza esplicito nella recensione. Per cui, vi lascio ora alla valutazione finale.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.