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Recensione di: Claudio "Coma" Comandini


 

Dopo il grande successo europeo di International Superstar Soccer Pro ’98 escono, nella sola versione giapponese, i due seguiti di casa Konami: Winning Eleven 98/99 e Winning Eleven 3 Final Version che lasciano nelle mani della casa giapponese il primato in campo di simulazioni calcistiche. Il primo è la versione di ISS Pro ’98 dedicata al campionato giapponese (J-League), che penso non interessi a nessuno (a meno che non siate i parenti di Massaro o Schillaci...); ma il secondo (che è l’oggetto della nostra recensione...) è la versione post-mondiale del gioco di calcio più bello del mondo in circolazione (ISS Pro ’98) con alcune migliorie (non da poco) che dispensano la fatica economica, siccome Winning Eleven 3 Final Version non si trova sui banchi frigo del vostro supermercato e quindi costicchia leggermente di più del solito, e di ricerca, poichè se facciamo una piccola operazione di somma: ISS Pro ’98 (very good) + ritocchi grafici, ecc., ecc. = gioco da acquistare subito. Cominciamo ad esplorare questo nuovo nato mettendolo un po’ a confronto con il suo fratello maggiore; il predecessore era la versione europea del gioco giapponese, al quale era stata apportata qualche miglioria, e questa nuova versione è il miglioramento della precedente e vediamo in quali punti il nuovo nato batte il fratellone: dal punto di vista grafico si nota subito una grafica più pulita, meno pixellata del solito, che rende più realistiche le caratteristiche fisiche dei giocatori; le azioni sono più fluide nei movimenti e i giocatori sembrano più aggraziati nelle loro movenze e, grosso vantaggio, sono stati molto limitati quei fastidiosi rallentamenti di gioco presenti in ISS Pro ’98 che danno un tocco di realismo maggiore alla vostra azione. Per quanto riguarda le squadre, rimane sempre il numero limitato di scelte: le 32 nazionali partecipanti al Mondiale di Francia, con l’aggiunta di otto nazionali che non hanno preso parte alla competizione mondiale (Portogallo, Galles, Irlanda del Nord, Svezia, Eire, Grecia, Australia e Turchia...) e quattro team non convenzionali (All Star Europee, del mondo, e altre due che non sono ancora riuscito, a mio malgrado, a scoprire...) e il tutto forse non basta agli appassionati, ma ci si deve accontentare.

Per quanto riguarda i diritti sui nomi dei giocatori, possiamo credere che per questa edizione la Konami si sia aggiudicata i diritti per pronunciare e scrivere i nomi veri degli atleti, ma per nostra sfortuna sono tutti scritti tramite ideogrammi nipponici e quindi ci si accontenta di udirne la pronuncia (un po’ storpiata dall’accento giapponese del commentatore, ma pur sempre riconoscibile...) o, con pazienza, ci si rimbocca le maniche e si traducono, tramite l’editor dei nomi (il secondo della lista del menu delle Opzioni...). Tutti i 22 nomi dei giocatori di ogni nazionale; 22 giocatori?!?!? Oh! Che bella sorpresa! Ci accorgiamo così che i programmatori della Konami ci hanno fatto un bel regalo, aggiungendo alle vecchie rose nuovi atleti e ordinandoli con la numerazione presente a France ’98. Ora è tutto più facile, siccome basta possedere (Dlin! Dlon! Messaggio Promozionale...) il Guerin Sportivo n°30 del 22 – 28 Luglio 1998 e il gioco è fatto e, con un paio di ore di trascrizione modello miniatura antica, si avranno tutte le nazionali con i nomi corretti e scritti con l’alfabeto europeo (Update dell’ultima ora: Tralascio l’immensa quantità di bestemmie che ho lanciato quando mi sono accorto di aver cancellato il salvataggio che conteneva questo ben di Dio. Sigh! Sob!). Per quanto riguarda le opzioni di gioco, non abbiamo novità in quanto come in ISS Pro ’98 ci sono sei scelte possibili: amichevole, coppa, allenamento (nel quale potrete far sviluppare il vostro talento prima di affrontare le insidie di una competizione), sfida ai rigori e partita fra All Star (se vi piacciono gli scontri che terminano 8 – 7, questa è la modalità di gioco che fa per voi...) e la lega. Grazie a queste opzioni, si possono creare moltissime e differenti competizioni, che vi permetteranno o vi “costringeranno” a giocare e rigiocare questo titolo. Ma cominciamo la partita, dopo aver scelto la modalità di gioco e le squadre necessarie. Incontreremo le vecchie opzioni di ISS Pro ’98: difficoltà, questa volta i livelli sono tre e non cinque, ma comunque alla difficoltà Normal non troverete un gruppo di dilettanti vestiti da giocatori nazionali ad attendervi sul campo. Infatti, alla prima partita, non vi risulterà facile giocare (poi ci sono quelli come il sottoscritto che partono a livello Hard e fanno pure una bella figura... ndBill).

Continuando con le opzioni, potrete selezionare il campo, la durata (fino a 45 minuti...), le condizioni atmosferiche e, novità, il colore delle divise (nelle amichevoli e nell’All Star Match...) e anche selezionare la presenza di tempi supplementari, golden-goal o rigori. Dopo aver scelto tutto, arriviamo alla schermata pre-partita ove è possibile visualizzare la propria squadra e scegliere la relativa tattica. In pre-tattica, come per le formazioni non cambia nulla rispetto a ISS Pro ’98 e si possono scegliere sempre le tecniche di difesa ed attacco, come il fuorigioco e l’attacco portato sul lato destro ecc., ecc. e, come nel suo predecessore, bisogna selezionare la formazione da far scendere in campo, tenendo conto dei parametri che caratterizzano il giocatore (aggressività, velocità, tiro, passaggio, effetto e salto...), il piede con cui solitamente calcia il pallone (e scaglia caldarroste tumide agli incroci della porta avversaria...) e, forse la più importante, una faccia sorridente o meno, di un colore variabile da rosso a grigio che ci fornisce indicazioni sullo stato di forma del giocatore, e qui scatta lo spirito dell’allenatore; è meglio mettere in campo un cavallo con gli zoccoli al posto degli scarpini, ma in forma, o un mago furibondo in grado di cavare conigli da un cilindro, ma con lo stato di forma di un carciofo?Sorvolato questo dubbio, dobbiamo tenere conto che le caratteristiche del giocatore sono in armonia con il suo status fisico, cioè uno dei sette nomi, con parametro di salto 9, in difesa contro Kennet Anderson non può far altro che andare a funghi. Rimane il fatto che le tattiche presenti e opzionabili non sono all’altezza e non fanno onore al gioco; sì, ce ne sono molte, ma l’impossibilità di disporre a piacere i giocatori o la possibilità di creare e salvare nuove tattiche sarebbero state molto gradite. Rimosse, dal vecchio ISS Pro ’98, la possibilità, durante il gioco, di variare l’assetto della squadra (tutti avanti, eh! eh!; tutti indietro, eh! eh!...). Ma rimane da aggiungere, per quanto riguarda la pre-tattica, che non è una cosa da prendere alla leggera e, se volete brillare nel vostro gioco allora prima dovrete perdere cinque minuti a studiarvi bene la partita e decidere quale sia la tattica giusta per l’incontro. Ed è arrivato il momento più eccitante dell’incontro, l’inizio, le squadre scendono in campo precedute da “quattro” ragazzi in maglia gialla (forse riferita alla pelle dei programmatori...), che mostreranno la bandiera della nazionale che rappresentano, così vediamo scorrere ad uno ad uno i giocatori (e come in TV, quando fra Vieri e Dino Baggio, c’è Di Livio, ci troviamo di fronte ad un’inquadratura vuota che il cameraman, con un colpo sulla macchina da presa, copre il volto del nano più cattivo d’Italia, Juvecentus!!! E scusate la parentesi...) e si riconoscono pizzetti, barba e capelli e, cosa assai gustosa lo stemmino sul petto a rappresentare la federazione calcistica della nazione.

Fischio d’inizio, via, partiti e solo ora ci accorgiamo del capolavoro che sino ad ora ho descritto; il sistema di gioco è il medesimo, a 6 tasti, del predecessore e le azioni possibili sono infinite: si possono fare azioni individuali oppure opzionare per un migliore e più fruttuoso gioco di squadra. La libertà di movimento è totale (anche per la CPU...) e in molti casi le partite terminano con solo cinque o sei tiri in porta, quindi imparate al più presto a segnare uno o due gol ogni tre azioni, ve lo consiglio. Durante una partita, si è completamente presi dalla gara e non si pensa ad altro che ad escogitare il modo per scoordinare la difesa avversaria e, credete a me, anche se vostra madre chiama o la casa del vicino è in fiamme, non vi distoglierete dal gioco (un po’ quello che succede quando io, Bill e il collega Maro ci sfidiamo. Urla da stadio e bestemmie di qualunque genere in caso di errore...). Lo stile e la possibilità di gioco sono assai simili a ISS Pro ’98; si possono fare cross e tre diversi tipi di tiro e, grossa novità, premendo più a fondo il tasto del tiro, in prossimità della porta, non vedono più partire il razzo Scud diretto in orbita ma, a nostra gioia, partirà una sabolgia urlante che (vattela a piglià...) si infilerà sotto la traversa col portiere annichilito in lacrime che non potrà fare altro che mettersi le mani nei capelli. Il livello di intelligenza degli avversari è stato aumentato e non è semplice beffarli, per cui non aspettatevi un gioco tutto facile da amministrare. Un’ennesima novità sono le visuali, tra le quali ce n’è una laterale ampia, assai gustosa e comoda, e parecchie altre. In più i programmatori hanno inserito nuovi replay per ogni azione pericolosa, anche non conclusa in gol, fuorigioco e per ogni fallo veramente cattivo (quelli che vedono partire tibia e rotule varie in un colpo solo...). Perciò non vi resta che selezionare la vostra squadra, la tattica e con un po’ di abilità segnare gol dopo gol e gustarvi il vostro Pippo Inzaghi che corre urlando Juvecentus al cielo sotto la curva (ma Ronaldo tornerà, siate fiduciosi... ndBill). A fine partita posso dire che Winning Eleven 3 Final Version mi ha veramente colpito, è un gran gioco e merita di essere acquistato da ognuno di voi e poi non c’è il vecchio e irritante commentatore che ad ogni azione fallita vi dice “Vicino, e vicino significa calcio di rinvio...”, ma un giapponese che darà molta più enfasi al gioco. Le ultime tre parole: “Un vero gioiello!”. Saluti e alla prossima.


IL COMMENTO DEL CAPOREDATTORE

Avevo già espresso il mio parere nella recensione di ISS Pro '98 e quindi vi dico cosa ne penso anche di questo gioco. WE3FV è un capolavoro e porta i livelli di eccellenza del predecessore ad un grado ancora più elevato, diventando IL gioco di calcio per eccellenza. Il coinvolgimento è ancora maggiore e i match redazionali, quando ne abbiamo la possibilità, sembrano veri e propri duelli da stadio. Insomma, un gioco perfetto e se la Konami riuscirà ancora a migliorarlo in un'eventuale prossima versione, vorrà dire che, al di sopra del monitor, metterò un santino dedicato ai genii giapponesi della software house del Sol Levante. Alla fine del tutto, però, un interrogativo. A quando, Konami, una versione di questo gioco (o anche di ISS Pro '98, non importa...) per PC? So che ne avete la capacità di farla ma, perchè, non la fate. Sappiate che questo è un ultimatum, siccome sto pensando di venire a fare un viaggetto in Giappone e circondare di tritolo la vostra sede, in modo da indurvi a fare ciò. Bene, saluti e alla prossima.

Fabio "Bill" Cristi


 

Titolo: Winning Eleven 3 Final Version
Software House: Konami
Sviluppatore: Konami Sports
Distributore: Importazione
Formato: NTSC-J
Prezzo: Lire 139.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- E' ISS Pro '98 al cubo.
- Le formazioni sono state aggiornate a dopo i Mondiali.
- La struttura di gioco è stata migliorata.
- Il coinvolgimento è totale.

CONTRO
- Ha i menu in giapponese.
- Se trovate qualche altro difetto vi dò un premio.


Ringraziamo Hangar per averci fornito il materiale recensibile.