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Recensione di: Emiliano "Kamikaze" Ferrari


 

Salve amici telespettatori, benvenuti all'evento sportivo clou della settimana! Benvenuti alla WWF ATTITUDE, qui con voi amici di Italia 1, il vostro Dan Peterson in ossa e occhiali! I match di oggi vedono il Royal Rumble, come evento principale della serata, ma nel menù è previsto anche un incontro in singolo, nonché due match in coppia... Da non perdere! Prima, però un po' di pubblicità... Ahem, scusate, mi sono lasciato prendere dalla mano, ma dato che il gioco tratta della wrestling mania, non potevo esimermi dal riesumare il vecchio Dan e partire in quarta con una telecronaca. Ma veniamo al sodo, oggi vi parlerò di WWF Attitude, proposto dalla Acclaim. Il gioco rappresenta la possibilità per gli amanti del wrestling, di legnarsi di botte con i vari personaggi che di tale sport rappresentano il simbolo e che di nuovo ripopolano i nostri teleschermi. La versione provata è quella PAL, per cui niente mosse scritte in giapponese, anche perché il wrestling è nativo USA, per cui tutto ciò che leggerete o udirete è in magnifico inglese (l' italiano è snobbato, chissà poi perché...). Per parlarvi di questo gioco prenderò come riferimento due dei picchiaduro in 3D più famosi usciti per console. I giochi scelti sono il pluri-blasonato Tekken 2 (o Tekken 3, fa lo stesso...), uscito per la nostra Play e Killer Instinct, picchiaduro di casa Nintendo (e sì, oggi faccio pubblicità alla concorrenza!). Il riferimento ai giochi in questione prende in oggetto la modalità di gioco; mentre il sistema di combattimento del gioco Sony è immediato e quasi istintivo, la modalità di lotta per la contro parte Nintendo lo è di meno, tutto si svolge sulla base di schemi di successione dei tasti e dello stick analogico. Libertà da una parte e schematizzazione (quasi opprimente...) dall'altra. Tutti e due i giochi sono ottimi prodotti, ovviamente, ma mentre Tekken può essere giocato praticamente da tutti (anche dalle lucertole, vi assicuro che ne ho vista una usare il dinosauro di Tekken 2 e menare di brutto Heihachi!), Killer Instinct, per essere giocato in modo da durare almeno cinque o più secondi (e quindi divertircisi almeno un po'...), richiede una dura pratica, il cui fine è imparare le combo che ogni personaggio del gioco offre. Quindi abbiamo un gioco adatto a tutti (ma proprio tutti, anche le lucertole!) e un gioco sicuramente per maniaci delle mosse complicate e per pochi arditi. 

Tutta questa pappa serve per dire che WWF Attitude, si può paragonare più ad un Killer Instinct che ad un Tekken; non scoraggiatevi però voi che siete appassionati del "mena a votamazza" (termine dialettale che indica l'azione di picchiare un soggetto senza un preciso iter formativo di mosse; vedi anche menare o picchiare come un dannato non badando al galateo ecc.) dato che, anche con semplici calci e pugni si riesce a fare del bellissimo dolore all'avversario! Riassumendo, non tanto per voi ma quanto per me, WWF Attitude si avvicina di più ad impostazione di combattimento a quello proposto dalla grande N per il suo gioco di botte in 3D. Passerei ora ad illustrarvi il resto del gioco. Inizierei col parlarvi del motore grafico che muove gli omaccioni in costume del gioco. Dopo aver testato e ritestato questo prodotto (tanto da aver crepato il video della TV a forza delle mie capocciate...), non posso dirmi pienamente soddisfatto da quanto proposto da casa Acclaim. Non è che i movimenti dei giocatori siano impediti (osservate ad esempio come si spostano questi loschi figuri sul ring per darvi un'idea!), almeno non del tutto, ma quando giocate non verrete presi da quella frenesia che potrete provare giocando a Tekken. Comunque non è un vero e proprio difetto questo, dobbiamo infatti aver presente che ci troviamo di fronte una simulazione di quello che è il mondo del wrestling, cioè mosse prese e leve che richiedono, per essere eseguite, di precisione e nel caso della loro riproduzione col pad della PlayStation, di una sequenza di tasti e frecce direzionali abbastanza impegnative, anche perchè l'avversario non starà certo ad attendere che voi facciate la sequenza di tasti giusta per compiere il Pile Driver nei suoi confronti. Tutto si muove in funzione delle mosse; così per i principianti (per tutti coloro che si trovano impacciati a combattere solamente con lunghe sequenze di mosse...) il gioco si rileva lento e, volendo, scomodo. Con un po' d'esperienza di gioco (un bel po' per la verità...), tutto si risolve e la partita inizia ad acquistare un po' di velocità ed incomincia a coinvolgere. E' a causa di quanto detto sopra, che il motore che fa correre i poligoni risulta lento; il problema è che i movimenti agli inizi sono molto pigri appunto per il fatto di dover compiere mosse complicate. Il lottatore incomincerà ad agitarsi in maniera veloce solo se farete le giuste sequenze di tasti e solo col passare del tempo (aumentando il proprio apprendimento...) il tutto acquisterà velocità, meglio dinamicità (dato che allora avrete memorizzato le mosse...). Un esempio che volevo citare: sul ring, quando combattete, anche la semplice rincorsa si effettuata con una combinazione di bottoni (perché questa è parte, ad esempio, di un laccio californiano o di un salto con doppio calcio o altro...). Personalmente sono un amante di giochi un po' più immediati in qui l'azione è dinamica già agli inizi (senza però disdegnare alcune combinazioni di tasti per le mosse più potenti, come avviene in Tekken...). Segnalo la presenza di qualche e vistoso effetto di pop-up che al giorno d'oggi dovrebbe essere ormai superato dai programmatori. Per concludere in bellezza, ho notato tempi di caricamento sufficientemente lunghi tanto da andarsi a prendere brioche e cappuccino al bar di fiducia e tornare in tempo per iniziare la partita. Per quanto riguarda l'aspetto grafico, i personaggi sono ben realizzati così come le loro mosse tipiche. Tutto ciò che riguarda i protagonisti è stato curato nei dettagli; volendo essere pignolo potrei obiettare dicendo che la grafica è un po' sgranata, ma dopotutto non si può pretendere il sangue dai programmatori (leggi un sarcasmo a mille!), tenendo conto da ultimo che il gioco gira in bassa risoluzione. La caratteristica che comunque ho apprezzato molto è la possibilità di creare un proprio personaggio (sia maschile che femminile...). A tal proposito, possiamo spaziare dalle caratteristiche del corpo (muscoloso o grasso, con o senza "villo" sul petto...) fino ad arrivare a scegliere i mocassini del personaggio (tra i vari gadget ci sono, per equipaggiare per benino le fanciulle, i famosi Wonder Bra e con ciò non insinuo nulla, ma vedere combattere una fanciulla con un bel super-bra è simpatico..., o no?). Nello scegliere il personaggio, dovremo tenere conto di tanti altri fattori non soltanto fisici. 

Per esempio, dovremo caratterizzare alcuni elementi coreografici del lottatore (il novello Frankenstein...) come le pose che assumerà quando entra nel ring o quando vince e così via dicendo, sino ad arrivare a dirgli quando deve andare in bagno, err..., non proprio, ma avete afferrato il concetto. Oltre ai personaggi e le loro mosse (che in fondo, sono gli elementi di punta del gioco...), il fondale non è un granché, tanto che se non ci fosse sarebbe pure meglio. Aspetto invece particolarmente carino del gioco di lotta della Acclaim, è rappresentato dalle musiche di buona fattura che potrete ascoltare sia quando il lottatore da voi scelto entra nell'arena (con una coreografia molto bella, forse il gioco vale solo per l'ingresso coreografato del lottatore...) sia quando vorrete avvalervi del menù di creazione del vostro lottatore (io ho creato un clone dell'Uomo Tigre e di Selen..., se vi interessa...). Per il versante menu, posso segnalare una quantità industriale di sotto-menu, ma con l'esclusione del menu per allenarsi da solo col proprio personaggio, giusto per prendere confidenza, con la dovuta calma, della valanga di mosse di cui è dotato (per esattezza manca un menu Practice, ma perché?). Ottima la introduzione iniziale del gioco, basata su alcuni spezzoni degli incontri disputati nella realtà, dai lottatori compresi in questo gioco. Il mio giudizio finale tiene conto dei Pro e dei Contro del gioco, ovviamente, ma il risultato complessivo di questa equazione è che il gioco risulta per gran parte insipido. Solo in poche circostanze riesce a coinvolgere, inoltre si richiede una buona dose di pazienza per entrare in confidenza con i comandi. Raccomando questo gioco agli appassionati, lo potrebbero trovare carino, ma lo sconsiglio ai più, data la non immediatezza di stile di gioco. Le note positive non riescono a compensare i difetti che presenta questo gioco (difetti in sincerità non eccessivi, ma sufficienti per far disinteressare il giocatore dal provare questo prodotto...), troppo imperniato su schemi di mosse artificiosi e caratterizzato, in fondo, da una grafica non molto pulita e non sufficientemente curata. Ah dimenticavo: se avete una girlfriend, provate a farla giocare a questo gioco. La mia, in doppio, nonostante mi sia allenato più di lei, mi ha stracciato in un modo talmente plateale, che mi sono sentito un po' come la lucertola che giocava a Tekken di cui vi ho parlato sopra! Alla prossima!!!!!

Titolo: WWF Attitude
Software House: Acclaim
Sviluppatore: idem
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- Molti personaggi con cui giocare
- Riproduzione quasi perfetta del mondo del Wrestling
- Gli appassionati si divertiranno come matti...

CONTRO
- Poco coinvolgente
- Motore grafico limitato
- Un po' raffazzonato in alcuni punti...


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.