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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Guardando il titolo voi vi chiederete sicuramente di che altra novità si stia parlando: che sia un nuovo Half-Life, oppure un bel gioco di macchine alla Carmageddon, oppure, anche se nessuno di voi se lo immagina, uno stupido e piuttosto comune sparatutto che regredisce sotto tutti gli aspetti, sia grafici, sia per quel che riguarda la giocabilità? Ebbene sì, si tratta purtroppo della terza ipotesi, perché anche se siamo ormai alle soglie del duemila, dove si sta affacciando anche l’intero panorama videoludico, che come tutti si aspettano è in continuo miglioramento, c’è ancora chi, purtroppo, realizza giochi ancor più scadenti di quelli che si avevano ai tempi dell’Atari 2600, e, se allora avessimo avuto per Atari un simile gioco, ci saremmo leccati altro che i baffi. Se ancora non lo avete capito, signori, siamo davanti ad un flop clamoroso, che oserei definire anche incredibile, ma forse anche giusto per gli sviluppatori, e penso che se hanno prodotto una tale schifezza i loro motivi li avranno anche avuti, e pertanto ci tengo a sottolineare che si meritano il clamoroso insuccesso che molto probabilmente avrà questo gioco. Potrei anche concludere qui la mia recensione, ma se lo facessi Bill mi darebbe in pasto ad un branco di coccodrilli affamati che non mangiano da più di un mese, e forse avrebbe anche ragione, ma davvero, quello che d’importante doveva essere detto sul gioco è stato detto: fa veramente schifo; mando al diavolo i giudizi su grafica, sonoro, giocabilità e longevità e me ne frego altamente di ciò che potrebbe dire la gente, ma questo non è grave, anche perché gli stessi programmatori lo hanno fatto, producendo un gioco non mediocre, non brutto, non bruttissimo, ma schifoso o forse anche peggio (mi fermo qui altrimenti Bill sarà costretto a censurare onde evitare denunce penali…), e appunto fregandosene della gente che si aspetta dalle software house giochi sempre più belli e migliori, e di certo si sentono presi in giro quando vedono sugli scaffali una tale porcheria, e così anch’io, in fin dei conti, posso permettermi di fregarmene degli sviluppatori, e dire a tutti voi ciò che penso di questo gioco. Forse, ma forse no, vi chiederete se questo gioco fa solo schifo o ha anche qualche lato positivo: non ce l’ha, è semplicemente brutto, ha una grafica immonda, un sonoro pessimo, la giocabilità è così così e forse anche un gioco per Commodore 64 sarebbe più bello, con tutto il rispetto verso il glorioso Commodore, che tanti hanno avuto (me compreso) nella loro infanzia. Anche se gradirei non farlo, e probabilmente a voi non interesserà di certo (forse, dopo aver letto le prime dieci righe, non arriverete neanche a leggerlo), sono costretto a parlarvi un po’ del gioco, che come ho già anticipato all’inizio è un comunissimo sparatutto; lo scopo del gioco è quello di guidare una navetta attraverso dei percorsi colmi di nemici e ostacoli pronti ad uccidervi e per farlo avrete a disposizione alcune armi che troverete mentre giocate. 

Da questa mia descrizione voi potreste anche pensare che in fin dei conti il gioco abbia magari dei contenuti non così brutti, ma non è così, in quanto i percorsi sono per lo più uguali e monotoni, con effetti sonori ripetitivi e noiosi fino all’inverosimile, e anche i vari nemici sono mal realizzati e molto spesso uguali; gli elementi di contorno del gioco poi sono uno scempio, con gli effetti delle esplosioni davvero comici (pensate che dopo aver ucciso un robot che occupava la maggior parte dello schermo vedrete una piccola nuvoletta di fumo e sentirete un rumorino molto simile ad uno schiocco di dita…che non è proprio ciò che si sente dopo le esplosioni…) e mal realizzati, per non parlare poi delle armi, tutte pressoché identiche d’aspetto e con i proiettili che cambiano solo colore e quantità (partirete ad esempio con un cannone laser che emette un proiettile marrone ad ogni colpo, poi successivamente troverete un’arma un po’ più potente che emette due proiettili di colore violaceo e ancora un lanciarazzi che spara quattro razzi rossicci…davvero una gran fantasia…), e anche dell’illuminazione e della colorazione degli ambienti, sempre uguali senza alcuna variazione. Forse gli sviluppatori (da una software house di nome Magenta Software, cosa potevate aspettarvi?) pensavano di realizzare un gioco per il Game Boy, ma credo che anche chi gioca con il piccolo portatile della Nintendo non comprerebbe mai un gioco del genere, e spero in futuro di non vedere più un tale scempio sul mercato videoludico, anche perché i prezzi sono piuttosto alti e una cosa del genere risulta come una presa in giro nei riguardi della gente che compra i vari giochi e programmi, cercando cose sempre nuove e all’avanguardia che si adattino alle loro sempre nuove esigenze. Per concludere e tirare un po’ le somme mettetela in questo modo: immaginate il peggio e pensate che è solo la metà dello schifo che troverete comprando questo gioco, e se lo vedrete sugli scaffali di un supermercato o di un negozio siete autorizzati a ricoprirlo di sputi (sempre che il locale sia sfornito di telecamere, altrimenti poi qualcun altro ricoprirà voi, non con sputi, ma con bastonate…).

Titolo: Eliminator
Software House: Psygnosis
Sviluppatore: Magenta Software
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 79.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100  Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore 3D comp.D3D.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Totale -
Non me la sento di aggiungere altro nei riguardi di questo gioco e invito gli sviluppatori a portarlo a Lourdes, perché solo un miracolo potrebbe permettere la vendita di un simile gioco, e spero che in futuro gli stessi riflettano sullo scempio che hanno prodotto e si mettano a lavorare con po’ più di serietà, perchè altrimenti farebbero meglio a cambiare lavoro!


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.


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