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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Quando il gatto non c’è i topi ballano; ovvero il capo se ne è andato in Inghilterra all’ECTS di Londra e noi redattori possiamo finalmente permetterci di prendere una tanto sospirata boccata d’aria prima che arrivi il tanto temuto ingresso nella caldissima fase invernale (credete che non abbia fatto apposta ad andarmene un po’ via adesso? ndBill), nella quale tutti quanti noi redattori di AVOC, Senior Editor compreso, dovremo fare del nostro meglio per tenere il sito in costante aggiornamento rispetto alle frequenti uscite in campo videoludico (sperem…ndBill). Ma comunque il gatto, come ben si sa, rimane sempre in agguato; visto che quello schiavista del capo, nonostante il richiamo londinese fosse enorme e la sua gioia di partire altrettanto immensa, ha voluto comunque, per la nostra e sua felicità, lasciare a tutti i suoi redattori qualche bel regalino che non si poteva in alcun modo rifiutare (una specie di mafia, insomma…), quasi come fossero dei souvenir anticipati del suo viaggio oltre Manica, dal quale porterà poi tanti altri souvenir che noi poveri redattori dovremo nostro malgrado accettare (l’avete voluta la bicicletta, ora pedalate…ndBill). Dunque Bill è stato a Londra, capitale dell’Inghilterra (ma davvero?), e io nel mio piccolo mi sono spesso chiesto perché non se lo sono tenuti là, ma poi gli inglesi nel loro grande hanno chiesto a noi italiani perché mai glielo abbiamo mandato; le risposte a questi grandi quesiti non le avrete mai, ma in compenso (capirai che roba…) avrete la mia recensione. Il titolo che vi sto per presentare, ve lo premetto, non è stato altamente di mio gradimento, vuoi forse perché non ero predisposto ad un gioco del genere, vuoi forse perché il collega Ignazio ”Ciccio” Trigona, nonché mio compagno di classe al Liceo Classico di Cesena e caldissimo tifoso romanista (una rarità da queste parti, perché come si dice sono pochi ma buoni…) e grande sterminatore di laziali (e per la prossima domenica, con grande felicità dell’interista redazionale, il capo-redattore, sarà anche grande odiatore di interisti, in quanto la seconda giornata di campionato propone proprio Roma-Inter…)(Vieri, Vieri!!!!!! ndBill) si è furbescamente rifiutato di recensirlo prima di me (come biasimarlo…) (tranquillo, ha avuto di peggio…ndBill), vuoi magari perché speravo che con la partenza di Bill, non facendomi da lui vedere prima che partisse, non avrei avuto niente da fare e mi sarei goduto la sua assenza nella più totale beatitudine, insomma a me GoD proprio non è piaciuto; ma non per questo lo distruggerò come faccio con tutti i giochi che mi fanno schifo, anche perchè in effetti il titolo della Cryo non è completamente da buttare via, solamente che non è stato molto di mio gradimento. 

Il gioco poi è basato anche su un’idea piuttosto originale e vanta un’ambientazione realistica degna di nota, frutto dell’ingegnosa mente dei programmatori della Cryo Interactive (casa francese autrice recentemente di giochi come Mankind e The Ring, e che sta per uscire sul mercato con un paio di titoli davvero niente male, come ad esempio Devil Inside e Aztec, del quale però ho solo sentito parlare molto vagamente e in maniera del tutto approssimativa). La trama è piuttosto surreale e narra di strani fenomeni paranormali avvenuti nel museo di Boston, ai quali sarà chiamato ad investigare uno stranissimo medium, detto Guardiano Dell’Oscurità (traduzione letteraria di Guardian Of Darkness…), il quale vanta in maniera forse involontaria una somiglianza incredibile con il leader dei grandi Smashing Pumpkins (autori per chi non lo sapesse di un album entrato a far parte della storia della musica mondiale e divenuto ormai una pietra miliare, cioè “Mellon Collie And The Infinite Sadness”…), ovvero il diabolico Billy Corgan, che se guardato attentamente nel vestire e nel modo di camminare durante il video della canzone “Ava Adore”, tratta dall’ultimo album “Adore”, risulta incredibilmente identico al protagonista del gioco. Gli strani fenomeni sono appunto iniziati da quando all’interno del museo è arrivata una strana mummia, e il vostro compito sarà scoprire mediante i vostri poteri medianici cosa provoca questi strani avvenimenti; non state troppo a scervellarvi su che cosa possa essere ciò che provoca i fenomeni, in quanto anche se ve lo dicessi non ve ne fregherebbe più di tanto e poi mi sembra ovvio che potrei rovinare a molti di voi il gusto (che io non ho avuto…) di giocare a questo adventure del sovrannaturale. Ad aiutarvi nelle vostre investigazioni ci saranno i vostri poteri e i tanti incantesimi che il nostro enigmatico eroe conosce, ma non solo, perché come ogni adventure che si rispetta ci saranno tanti personaggi con i quali interagire e soprattutto i soli indizi ed enigmi, che dovrete raccogliere e conservare gelosamente anche a costo della vita e dovrete mostrarli o parlarne solo a chi riterrete opportuno. Il gioco purtroppo è abbastanza noioso inizialmente, in quanto prevede una ricerca d’indizi ed oggetti che vi serviranno nelle investigazioni, e non è che col passare del tempo a me sia sembrato tanto divertente, anzi forse è risultato essere piuttosto uguale e monotono, diventando in certi momenti anche deprimente, fino al momento in cui non ho iniziato ad usare i poteri e gli incantesimi del personaggio, che hanno rivelato alcuni lati particolari e misteriosi del gioco. Ho scoperto che stavo combattendo due entità misteriose chiamate serpentine di energia, una negativa e l’altra invece positiva, e ho capito che il gioco sarebbe diventato allora più intrigante e ricco di misteri. Purtroppo il tempo a mia disposizione, per giocarci, era velocemente finito, in quanto Bill stava per tornare dal suo viaggio lavorativo (per dir la verità era una vacanza, ma non diteglielo perché potrebbe arrabbiarsi…) (se hai voglia di chiamarla vacanza, fa pure, ma sappi che ho girato in lungo e in largo dentro e fuori l’ECTS nei tre giorni della fiera, quindi…ndBill) e io dovevo ancora iniziare questa mia recensione. A parte l’inquadratura abbastanza penosa del personaggio, che si vede dalla nuca (pessima scelta, soprattutto perché è pelato e neanche tanto bello da vedere…), la grafica era piuttosto buona e sfruttava un eccellente engine, con una resa delle ambientazioni davvero ottima, e pensate che in un primo tempo pareva quasi, per la realtà delle ambientazioni, di essere in gita con i propri compagni di classe in qualsiasi museo. 

Gli effetti sonori sono buoni anche se doppiaggio delle voci lascia molto a desiderare in quanto in molte circostanze si ha il cosiddetto effetto “Manga” (i cartoni animati giapponesi…), cioè mentre le labbra dei personaggi sono chiuse, noi li sentiamo ugualmente parlare e magari mentre hanno le labbra in movimento non proferiscono alcuna parola; la giocabilità è abbastanza buona anche se non eccellente, e l’interfaccia del gioco è piuttosto semplice, presentando in basso allo schermo lo stato di salute del personaggio. Non che il gioco sia destinato ad entrare nella storia dei videogiochi, anzi, magari molto presto finirà nel dimenticatoio, però se forse gli concedete un po’ di tempo potrebbe anche catturarvi, anche se in fatto di longevità non penso che rimarrà nei vostri hard disk più di tanto, in quanto come già detto è piuttosto monotono e neanche troppo giocabile. Insomma prima lo provate poi decidete se acquistarlo, e per provarlo non c’è niente di meglio di un amico che l’ha comprato senza troppo pensarci e adesso magari se ne sta addirittura pentendo (non siamo così cattivi, su…ndBill). In chiusura vorrei, se mi è concesso, salutare Fabrizio Rossi e i suoi amici, lettori di AVOC che mi hanno fatto capire, mediante posta elettronica, di essere molto “amanti” dei miei latinismi, che frequentemente uso nelle mie recensioni. Passiamo al commento. 

Titolo: Guardian of Darkness
Software House: Cryo
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 170 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 233, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore 3D comp. Direct3D, Cd-Rom 8x.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
GoD possiede un engine grafico molto buono, che rende gli ambienti molto realistici.

Effetti Sonori -
A parte il doppiaggio dei personaggi, gli SFX sono più che discreti.

Musica -
Ingiudicabile, perché abbastanza assente.

Giocabilità -
Non che sia un granchè, diciamo solo che il gioco si lascia giocare.

Longevità -
Non è molto longevo, e forse è piuttosto noioso.

Real. Tecnica -
Forse poteva venir fuori un po’ meglio di come è venuto fuori, soprattutto poteva essere maggiormente curato dal punto di vista della giocabilità e magari la scelta del personaggio poteva essere un po’ più azzeccata di quanto non sia stata.

Ric. Hardware -
Basta un PII di vecchio tipo con 32 Mb di Ram e scheda 3D.

Totale -
Non penso che alla Cryo puntino su questo gioco per incrementare gli indici di vendita dei loro prodotti, ma penso che comunque un sette sia più che giusto per riassumere tutto il gioco.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°5
Immagine N°6