Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


La storia della musica lirica vede protagonisti molti autori, i quali hanno trasformato in note storie che tutti voi conoscerete (uno fra tutti "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini) (Figaro qua, Figaro là, Figaro su... ndBill). Tra questi compositori ci fu un tedesco che compose forse una delle opere liriche più affascinanti mai scritte. Il suo nome era Richard Wagner e la sua opera si chiamava "L'Anello del Nibelungo" (per chi non la conoscesse, la Warner Bros realizzò un cartone animato, con protagonista Bugs Bunny, che è già stato ripetuto miliardi di volte in TV, davvero molto divertente... ndBill), la quale narrava della leggenda del popolo dei Nibelunghi, ambientata in un mondo fantastico popolato da fate, ninfe, nani e altri personaggi mai esistiti realmente. Personalmente mi è capitato solo una volta di assistere in teatro ad una trasposizione dell’opera magna dell’autore tedesco e ne sono uscito meravigliato, non solo dalla storia avvincente, ma anche dalla solennità delle musiche.

Alberich inizierà la sua avventura da qui: la miniera dei Nibelunghi.... Brunhilde la Valchiria è una donna forte e coraggiosa e non fa altro che dimostrarlo...

A questo punto vi starete chiedendo il perchè di questa ampia parentesi musicale (e probabilmente meditate di uccidermi) ma, prima di arrivare a giudizi affrettati lasciatemi spiegare. Dovete sapere infatti che la Cryo, nota software house transalpina (francese per i più ignoranti), che ha esordito diversi anni fa, con la trasposizione ludica del primo Dune, su PC e Amiga, ha avuto un'ottima intuizione, ovvero prendere di peso la storia di quest’opera lirica e, soprattutto le musiche dell'opera di Wagner (dirette, nel gioco da uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo, Sir Georg Sölti...) e trasportare il tutto su Personal Computer. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, la software house d’oltralpe non ha tirato fuori uno sparatutto 3D (mi dispiace se qualcuno rimarrà deluso), bensì una avventura grafica in prima persona (con un’interfaccia che Fabio ama chiamare “puro spirito”...), come quelle che uscivano prima dell'avvento delle schede acceleratrici e lo ha intitolato Ring, facendogli occupare la bellezza di 6 supporti ottici. Per questo, la Cryo ha affidato lo sviluppo del gioco alla Arxel Tribe, una società italo-franco-slovena (permettetemi il termine....) specializzata in grafica 3D e, soprattutto, nella realizzazione di spot pubblicitari (ve lo ricordate il bellissimo spot delle Fiat Seicento che giocavano a calcio nello stadio? Bè, lo ha realizzato proprio l’Arxel Tribe.... ndBill). La software house aveva già esordito con Pilgrim, un gioco pubblicato dalla Infogrames che, però, a mio avviso, non ebbe l’interesse che meritava. Con Ring, l’Arxel Tribe spera di entrare con decisione nel mondo dei videogames ma, però, senza anticipare il giudizio finale, voglio dirvi che quest’avventura tratta dall’opera di Wagner, non è ciò che ci si aspettava. Ritornando a parlare del gioco in questione, la sua atmosfera (nonché una piccola parte di trama) è stata ritoccata leggermente ed ha assunto un look futuristico/tecnologico, come va di moda di questi tempi. Compito del giocatore sarà quello di ripercorrere la leggenda dei Nibelunghi, attraverso quattro personaggi completamente diversi tra loro, ognuno dei quali ha uno scopo diverso. I personaggi (ognuno dei quali possiede determinati poteri) sono: Alberich il Nano (il nano obeso, aggiungerei... ndBill), il suo scopo è quello di rubare l'oro delle figlie del Reno per riprendere il controllo del suo regno; egli possiede il potere della Brutalità. Löge è lo spirito del fuoco, con una missione che lo lega direttamente ad Alberich; infatti egli deve rubare il suo anello e portarlo al suo padrone; egli possiede il potere del Fuoco. Siegmund (non il nostro fondatore....) è un essere mezzo uomo, mezzo lupo, che deve trovare le tracce del suo passato e salvare la sorella imprigionata; risulta infallibile il suo istinto di Lupo; Brunhilde, invece è una valchiria, l'eroina di turno sta fuggendo da suo padre e si vede costretta ad affrontare un mostro terribile, dovendosi così battere con la sua Spada Magica.

Il mezzo lupo Siegmund ha un gran potere dalla sua parte, che deve sapere usare..... Il perfido Loge dovrà far valere le sue doti per riuscire a raggiungere i suoi obbiettivi....

I personaggi sono stati elencati da quello che avrà il compito più facile a quello che dovrà sputare più sangue per arrivare all’obbiettivo finale. Per farvi un'idea dei paesaggi e di personaggi che incontrerete, posso rimandarvi ad un titolo che molti di voi conosceranno senz'altro, ovvero Return to Zork (direi di più Zork: Nemesis o Zork: Grand Inquisitor, usciti più di recente... ndBill). La cosa più fenomenale di Ring sono senza dubbio le musiche, tratte dall'opera originale e che creano un'atmosfera soprannaturale assolutamente fuori del normale e anche la grafica fa la sua (discreta) figura, anche se le schede acceleratrici ci hanno abituato a standard molto differenti. E' proprio da qui che voglio cominciare il mio commento critico su questa coraggiosa avventura. I paesaggi sono più che dignitosi e ricchi di particolari, nonchè realizzati con cura: tuttavia, quando ci si avvicina troppo i pixel si contano ad occhio nudo, confondendo inevitabilmente le immagini. Le sequenze in full motion video al contrario sono molto curate, anche se i personaggi non sono animati eccessivamente bene, e questo rende i loro movimenti abbastanza innaturali (spesso goffi) e spesso, questo li riduce a muovere soltanto la bocca. Il doppiaggio dei personaggi si potrebbe definire ottimo, nella tradizione CTO (che ha localizzato il titolo in italiano....), come pochi se ne sentono anche se, spesso, i dialoghi non aiutano il giocatore nello svolgimento del gioco, facendolo diventare una specie di "caccia" a qualsiasi cosa che faccia cambiare l'aspetto del cursore del mouse (il guaio più grosso di questo genere di avventure....). Una cosa che contraddistingue una buona avventura, da una mediocre è in genere la longevità; molte di esse portano il giocatore a veri e propri massacri cerebrali (Grim Fandango è stato un osso veramente duro e lo devo ammettere)(anche se più facile di certe altre avventure Lucas... ndBill).

Da qui comincerà la vostra avventura, l'astronave madre situata nello spazio... Chissà perchè questa sequenza mi ricorda molto Riven.....

Ciò non avviene in Ring, tanto che si rivelerà una delusione per gli amanti della sfida. Gli enigmi (se così li si vuole chiamare), sono estremamente semplici e la maggior parte delle volte saranno risolti semplicemente provando a usare tutti gli oggetti a disposizione, senza bisogno di alcun procedimento logico (basti pensare che dopo pochi minuti dall’inizio della prima avventura ero già al 38% e tenete conto che non sono proprio un drago, in questo genere di giochi....). L'unico inconveniente è il fatto che una scelta sbagliata da parte del giocatore porta spesso alla sua morte, quindi è meglio salvare frequentemente la partita prima di prendere decisioni sulle quali non si è sicuri. E' impossibile inoltre ottenere indicazioni sugli oggetti raccolti, cosa che spesso vi farà innervosire, visto che avrete in inventario cose delle quali ignorate il fine. Risultato è che vi ritroverete a fare azioni (premere pulsanti, usare oggetti...) di cui non conoscete il risultato immediato, e questo è come agire alla cieca. Ovviamente questi sono soltanto punti di vista personali, che alcuni di voi potrebbero anche non condividere (errare è umano), perciò vi rimando al commento così potrete saperne di più.

Titolo: Ring
Software House: Cryo
Sviluppatore: Arxel Tribe
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 MB di RAM, Cd-Rom 8x, 250 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Cd-Rom 8x, Scheda Sonora 16-bit, Scheda Video 2 Mb.

Gioco provato su: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Cd-Rom Samsung 24x, Sound Blaster Live!, Cirrus Logic 7520 2 Mb, Acceleratore Grafico Voodoo 2 12 Mb. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Bene i fondali e i paesaggi, soprattutto nelle sequenze in FMV, non proprio eccelso tutto il resto, con frequenti spixellamenti, soprattutto per quello che riguarda gli oggetti più grandi. Le animazioni dei personaggi sono realizzate abbastanza male: spesso l'unica azione che svolgono è quella di muovere la bocca (e forse anche le palpebre) e quando lo fanno, lo effettuano con movimenti veramente innaturali (soprattutto Alberich).

Effetti Sonori -
Magistrale il doppiaggio dei personaggi, mentre gli effetti sonori veri e propri sono poveri e di bassa qualità.

Musica -
Le musiche sono interamente tratte dall'opera di Wagner e perciò sublimi, e in più contribuiscono non poco all'atmosfera fantasy del gioco, dimostrandosi il punto forte di Ring.

Giocabilità -
E’ un'avventura e, come tale, il controllo dei personaggi tramite il punta e clicca è alquanto semplice ed intuitivo. Tuttavia il giocatore non è aiutato nè dai dialoghi, spesso troppo astratti, nè dall'interfaccia, che non prevede pulsanti per la descrizione degli oggetti. Ci si ritrova perciò a cercare di combinare gli oggetti in proprio possesso con tutto ciò che capiti sotto mano.

Longevità -
Vi do al massimo 5 giorni per finirlo, non di più. Le 4 avventure sono veramente corte e gli enigmi non costituiscono un ostacolo per le menti più agili, le quali spesso non avranno neanche bisogno di pensare (basterà usare l'intuito).

Real. Tecnica -
In un'epoca governata dalle 3DFX (con relative amiche....) ci si aspettava qualcosa di meglio; certi errori tecnici (vedi grafica, effetti sonori e giocabilità) sono inamissibili. Non si può pensare di avere successo solo perchè l'idea è valida, e sembra addirittura di essere tornati indietro nel tempo. Nel corso del gioco vi verranno richiesti talmente tanti cambiamenti di CD che vi sembrerà di essere dei dj (modello Pandora Directive....). Lodevole tuttavia lo sforzo con il quale è stato creato un mondo nuovo e al di fuori dal tempo che affascinerà gli amanti del fantasy.

Ric. Hardware -
Ring richiede solo un P133, con CD-Rom 8x, 16 Mb di Ram, 250 Mb su Hard Disk, scheda video a 65000 colori e, ovviamente una scheda audio. Richieste più che oneste se paragonate a quelle dei vari Unreal, Half-Life & Company, ma 250 Mb di spazio su disco fisso per un avventura mi sembrano troppi (soprattutto tenendo conto che il termine di paragone della categoria, un certo Grim Fandango, ne tiene molti di meno.....).

Totale -
Ring nasceva sotto una buona stella: un’avventura tratta dall’Anello del Nibelungo di Wagner, supportata da musiche assolutamente incredibili e da una grafica che avrebbe dovuto essere assolutamente fuori paragone per il genere. Arrivati alla prova dei fatti, purtroppo, rimane ben poco: alla Arxel Tribe hanno avuto un’ottima idea, che però hanno realizzato molto male dal punto di vista tecnico. Ring è consigliato solamente agli amanti degli adventure in prima persona (visto che di questo genere di giochi, poi, non ce ne sono molti.....), ma è sconsigliato a quelli che cercano in un gioco simile un aspetto fondamentale, ovvero la longevità. Se poi vi piace la musica lirica, allora, potreste gradirlo più di altri.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.