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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Ed eccomi qui, a distanza di cinque minuti, dopo aver insultato a dovere Eliminator, un gioco, a mio parere, neanche da essere recensito, a dover recensire finalmente un bel giochino. E’ tanto che ne sentivo parlare di questo Gruntz, chiedendomi che tipo di gioco fosse, se fosse bello o un altro insulso gioco, e finalmente dopo una grandissima attesa l’ho visto (e l’ho dovuto anche recensire…grrr!), e devo ammettere che sono rimasto piacevolmente colpito da questo platform piuttosto originale e neanche troppo semplice da giocare. Giocandoci un po’ mi sono tornati in mente i Lemmings; ve li ricordate? Se per caso non vi ricordate di loro, erano quei pazzoidi verdastri con manie suicide e del tutto sadomasochisti, che, non si sa come, finivano sempre in percorsi intricatissimi e toccava a voi condurli sani e salvi a destinazione, e non con poche difficoltà, anche perché tendevano spesso a fare ciò che più andava loro a genio, fregandosene degli ordini che gli avevate appena impartito; c’era il Lemming scavatore, quello paracadutista, il dinamitardo e anche lo scalatore, e la Monolith Interactive, casa produttrice del gioco, ha deciso di prenderli tutti e di concentrare le loro caratteristiche in un unico eroe, rendendolo idiota, carino, simpatico e antipatico nello stesso tempo, abile e forzuto, timido e abbastanza irritabile e hanno deciso di chiamarlo Gruntz (non chiedetemi da dove derivi il nome perché rimane un mistero…). Questo Gruntz è un esserino abbastanza socievole con quelli della sua razza e abbastanza razzista, alto pressappoco come un Lemming (circa 20 cm), arancione, piuttosto stupido (le sue capacità mentali sono pari a quelle del nostro caporedattore Fabio, con l’unica differenza che il cervello del gran capo gira per mezzo di due criceti…) e anche molto pericoloso; come i Lemmings anche lui si troverà ad affrontare percorsi intricatissimi ed irti di ostacoli in luoghi, per lo più astratti come ad esempio astronavi, campi da golf giganteschi, foreste fatte di dolci, deserti, montagne e laghetti, e con il vostro aiuto dovrà salvare i suoi simili che sono già intrappolati nei vari percorsi (non potrete evitare di salvarli perché altrimenti non riuscirete a finire i livelli, mentre almeno alcuni Lemmings potevano anche essere uccisi…). Per riuscire ad evadere troverà sul suo cammino tanti oggetti preziosi come vanghe, cannucce (a lui almeno sono utili…), guanti che danno forza e altri ammennicoli vari che lo aiuteranno più o meno a cavarsi da un guaio e ad infilarsi direttamente in un altro (ad esempio mi è capitato di scavare una roccia che mi ostruiva e di trovarmi di fronte un altro Gruntz di un altro colore abbastanza arrabbiato pronto a farmi la pelle…quando si dice dalla padella alla brace…). 

L’unico vero problema del gioco è il tempo che si avrà, che purtroppo non è scandito da un cronometro o da una clessidra, ma della pazienza del vostro piccolo amichetto, che nelle prime missioni sarà abbastanza tollerante, ma dopo si arrabbierà molto facilmente e tenderà a girovagare a caso per lo schermo manifestando tutta la sua rabbia e denotando anche una certa idiozia, in quanto sicuramente, prima o poi, finirà per ammazzarsi; starà in voi aiutarlo a trovare la strada di casa il più rapidamente possibile, altrimenti il Gruntz (non ho ancora capito di che raro animale si tratti, comunque sembra una palla arancione grassoccia con la faccia da idiota…) si arrabbierà non poco. Le modalità di gioco sono molte e comprendono il Training per affinare le vostre capacità di gioco, le normali Campagne, il gioco Multiplayer e anche la Battle, uno scontro mortale contro altre squadriglie di Gruntz. Il gioco è molto carino e abbastanza complicato, ha una bella grafica e un sonoro piacevole, e forse ha anche un pizzico di quel qualcosa, che a parole è indescrivibile e che è presente in molti giochi, ed è un fattore che riesce a coinvolgere in maniera incredibile il giocatore, tenendolo ore e ore attaccato allo schermo (a me è successo subito dopo l’uscita di Resident Evil 2, e pensate che mi sono chiuso in camera mia per tre giorni di seguito, fingendomi anche malato per non andare a scuola, e non sono uscito finchè non ho terminato il gioco…grazie ai tre giorni di assenza ho anche saltato un compito in classe e questo mi ha permesso di mantenere la sufficienza abbondante in greco, ma non ditelo alla mamma se no mi picchia!). La grafica è in 2D ma ben disegnata con un’eccezionale varietà di colori e tonalità, e ricorda molto da vicino quella di Lemmings; il sonoro è piacevole e anche le smorfie spagnoleggianti del Gruntz sono molto simpatiche, per non parlare poi delle musichette, una volta tanto non monotone, abbastanza varie e molto adatte al tipo di gioco. Come gioco si lascia giocare ed è anche abbastanza appassionante, è vario nelle azioni e nelle modalità, ha dei buoni rompicapo abbastanza logici e penso che anche in fatto di longevità abbia delle buone garanzie. Comprarlo non vi farà certo male e di non averlo potreste pentirvi non poco!

Titolo: Gruntz
Software House: Microids
Sviluppatore: Monolith Interactive
Distributore: Microids
Prezzo: Lire 79.000



Requisiti minimi: Pentium 100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 170  Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Totale -
E’ tanto tempo che non vedevo un platform rompicapo così ben congeniato e i suoi quaranta livelli sono davvero una valida garanzia di divertimento ed un ottima variante alle scabrose sparatorie di Half-Life e Resident Evil 2; Gruntz è piacevole, è simpatico, e si arrabbierà non poco se non lo comprate!


Ringraziamo Monolith Interactive per averci fornito il materiale recensibile.


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