
Ed eccomi qui, a distanza di cinque minuti, dopo
aver insultato a dovere Eliminator, un gioco, a mio parere, neanche da
essere recensito, a dover recensire finalmente un bel giochino. E’
tanto che ne sentivo parlare di questo Gruntz, chiedendomi che tipo di
gioco fosse, se fosse bello o un altro insulso gioco, e finalmente dopo
una grandissima attesa l’ho visto (e l’ho dovuto anche recensire…grrr!),
e devo ammettere che sono rimasto piacevolmente colpito da questo
platform piuttosto originale e neanche troppo semplice da giocare. Giocandoci
un po’ mi sono tornati in mente i Lemmings; ve li ricordate? Se per
caso non vi ricordate di loro, erano quei pazzoidi verdastri con manie
suicide e del tutto sadomasochisti, che, non si sa come, finivano sempre
in percorsi intricatissimi e toccava a voi condurli sani e salvi a
destinazione, e non con poche difficoltà, anche perché tendevano
spesso a fare ciò che più andava loro a genio, fregandosene degli
ordini che gli avevate appena impartito; c’era il Lemming scavatore,
quello paracadutista, il dinamitardo e anche lo scalatore, e la Monolith
Interactive, casa produttrice del gioco, ha deciso di prenderli tutti e
di concentrare le loro caratteristiche in un unico eroe, rendendolo
idiota, carino, simpatico e antipatico nello stesso tempo, abile e
forzuto, timido e abbastanza irritabile e hanno deciso di chiamarlo
Gruntz (non chiedetemi da dove derivi il nome perché rimane un
mistero…). Questo Gruntz è un esserino abbastanza socievole con
quelli della sua razza e abbastanza razzista, alto pressappoco come un
Lemming (circa 20 cm), arancione, piuttosto stupido (le sue capacità
mentali sono pari a quelle del nostro caporedattore Fabio, con l’unica
differenza che il cervello del gran capo gira per mezzo di due
criceti…) e anche molto pericoloso; come i Lemmings anche lui si
troverà ad affrontare percorsi intricatissimi ed irti di ostacoli in
luoghi, per lo più astratti come ad esempio astronavi, campi da golf
giganteschi, foreste fatte di dolci, deserti, montagne e laghetti, e con
il vostro aiuto dovrà salvare i suoi simili che sono già intrappolati
nei vari percorsi (non potrete evitare di salvarli perché altrimenti
non riuscirete a finire i livelli, mentre almeno alcuni Lemmings
potevano anche essere uccisi…). Per riuscire ad evadere troverà sul
suo cammino tanti oggetti preziosi come vanghe, cannucce (a lui almeno
sono utili…), guanti che danno forza e altri ammennicoli vari che lo
aiuteranno più o meno a cavarsi da un guaio e ad infilarsi direttamente
in un altro (ad esempio mi è capitato di scavare una roccia che mi
ostruiva e di trovarmi di fronte un altro Gruntz di un altro colore
abbastanza arrabbiato pronto a farmi la pelle…quando si dice dalla
padella alla brace…).
L’unico vero problema del gioco è il tempo
che si avrà, che purtroppo non è scandito da un cronometro o da una
clessidra, ma della pazienza del vostro piccolo amichetto, che nelle
prime missioni sarà abbastanza tollerante, ma dopo si arrabbierà molto
facilmente e tenderà a girovagare a caso per lo schermo manifestando
tutta la sua rabbia e denotando anche una certa idiozia, in quanto
sicuramente, prima o poi, finirà per ammazzarsi; starà in voi aiutarlo
a trovare la strada di casa il più rapidamente possibile, altrimenti il
Gruntz (non ho ancora capito di che raro animale si tratti, comunque
sembra una palla arancione grassoccia con la faccia da idiota…) si
arrabbierà non poco. Le modalità di gioco sono molte e comprendono il
Training per affinare le vostre capacità di gioco, le normali Campagne,
il gioco Multiplayer e anche la Battle, uno scontro mortale contro altre
squadriglie di Gruntz. Il gioco è molto carino e abbastanza complicato,
ha una bella grafica e un sonoro piacevole, e forse ha anche un pizzico
di quel qualcosa, che a parole è indescrivibile e che è presente in
molti giochi, ed è un fattore che riesce a coinvolgere in maniera
incredibile il giocatore, tenendolo ore e ore attaccato allo schermo (a
me è successo subito dopo l’uscita di Resident Evil
2, e pensate che
mi sono chiuso in camera mia per tre giorni di seguito, fingendomi anche
malato per non andare a scuola, e non sono uscito finchè non ho
terminato il gioco…grazie ai tre giorni di assenza ho anche saltato un
compito in classe e questo mi ha permesso di mantenere la sufficienza
abbondante in greco, ma non ditelo alla mamma se no mi picchia!). La
grafica è in 2D ma ben disegnata con un’eccezionale varietà di
colori e tonalità, e ricorda molto da vicino quella di Lemmings; il
sonoro è piacevole e anche le smorfie spagnoleggianti del Gruntz sono
molto simpatiche, per non parlare poi delle musichette, una volta tanto
non monotone, abbastanza varie e molto adatte al tipo di gioco. Come
gioco si lascia giocare ed è anche abbastanza appassionante, è vario
nelle azioni e nelle modalità, ha dei buoni rompicapo abbastanza logici
e penso che anche in fatto di longevità abbia delle buone garanzie.
Comprarlo non vi farà certo male e di non averlo potreste pentirvi non
poco!
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Titolo:
Gruntz
Software House: Microids
Sviluppatore: Monolith Interactive
Distributore: Microids
Prezzo: Lire 79.000
Requisiti minimi: Pentium
100, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 170 Mb Hard Disk, Scheda Audio
e Video comp. DirectX6, Windows 95/98, Mouse.
Requisiti consigliati: Pentium
133, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb.
Gioco provato su: Pentium II 400,
64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa
configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.
Totale - 
E’ tanto tempo che non vedevo un platform
rompicapo così ben congeniato e i suoi quaranta livelli sono davvero
una valida garanzia di divertimento ed un ottima variante alle scabrose
sparatorie di Half-Life e Resident
Evil 2; Gruntz è piacevole, è simpatico, e si arrabbierà non poco
se non lo comprate!
Ringraziamo Monolith
Interactive per averci fornito il materiale recensibile.
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