
Sembra che, ultimamente
(come avevo ribadito già nella recensione di Half-Life)
le software house si siano decise a far uscire i titoli che avevano sul loro line-up ormai
da un discreto periodo. E stato il caso dello stesso Half-Life
(che, comunque, si è rivelato, a mio parere, il miglior titolo dellanno), è stato
il caso di Falcon 4 (che ho finalmente qui vicino, e di cui vi dovrei proporre molto
presto la recensione. Bellino, ma con una sfilza di bug da far impallidire Fallout 2....)
ed è proprio il caso di questo Redguard. Mi viene però da fare un grosso appunto alla
Bethesda, la software house che ha sviluppato il gioco ed è già stata responsabile di
titoli come gli ottimi Future Shock (il suo seguito, Skynet, è meglio che lo lasciamo
perdere...) e Daggerfall (un RPG grandioso, ma allinsegna del bug più assoluto...)
e altri come Burnout, Battlespire e NHRA Drag Racing. Ha senso, alla fine del 1998, far
uscire sul mercato un gioco che si basa ancora sul vetusto DOS, pur essendo accelerato
3DFX (il gioco è realizzato con lXngine, ma laccelerazione 3D è molto
rara, alla Bethesda...) e supportando tutte le ultime periferiche di controllo uscite, è
già vecchio in partenza? Aggiungete poi il fatto che, come al solito, i bug sono
allordine del giorno e che la realizzazione tecnica è penosa, shakerate il tutto e
cosa ottenete? Questo Redguard, molto semplicemente.
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Cyrus
è impegnato a tirare l'acqua su da un pozzo. Servirà in seguito.... |
La
telecamera cerca di seguire il nostro pirata. Dall'immagine sembra bella, ma in movimento
soffre di grossi problemi. |
Forse ho
affrettato troppo i tempi della recensione, ma posso dirvi che questa volta,
lennesima, la Bethesda ha ancora toppato, ma molto di più che nei suoi titoli
precedenti. Innanzitutto, Redguard è il quarto episodio della saga Elder Scrolls, partita
qualche anno fa con il pessimo Arena, seguita dal mastodontico (in quanto a dimensioni...)
Daggerfall e caduta in malomodo con il pessimo Battlespire, uscito lanno scorso.
Lidea di partenza di questo quarto capitolo è molto buona: infatti, la possibilità
di unire il gioco in terza persona (siccome la visuale è molto Tomb Raider style), con i
concetti di unavventura o un RPG non è assolutamente da punire in partenza ma, solo
poco dopo alcuni secondi di gioco, ci si rende conto che i programmatori americani
avrebbero fatto meglio a mettere tutto nel cassetto e cercare di curare di più il
ritardatissimo 10th Planet che, ho idea, molto probabilmente non vedrà mai la luce. Il
primo problema è dato proprio dallutilizzo del DOS, e vi voglio spiegare il
perchè. Linstallazione può essere fatta attraverso Windows e si pappa più di 300
Mb dal vostro disco fisso, nella quale potrete scegliere se installare la versione
software (che utilizza il pluripremiato, per cosa non si sa, Xngine) o quella 3DFX.
Dopodichè, il gioco parte e qui cominciano i guai: la scheda sonora viene configurata
tramite le vecchie impostazioni di IRQ e DMA ma, con alcuni tipi di schede sonore, il
connubio Win98/Dos 7.0 si rifiuta di riconoscere la periferica e il gioco viene avviato
senza alcun tipo di commento musicale o effetto sonoro. Il problema è che, mancando il
sonoro, che è una delle parti migliori del gioco, si ha un titolo vuoto, molto più vuoto
di quello che è già. La storia è quella di Cyrus, un pirata magrebbino sbarcato
sullisola di Stros MKai, alla ricerca della sorella che è stata rapita e,
probabilmente (non spieghiamo i motivi....), venduta. Il gioco potrebbe essere considerato
una via di mezzo tra Tomb Raider (forse un po più Die by the Sword) e un qualunque RPG, anche se di
questo, sono rimasti solo i dialoghi con i personaggi e la possibilità di raccogliere
oggetti da utilizzare poi successivamente, nel prosieguo del gioco. Potrete parlare con i
vari personaggi presenti, per ottenere informazioni sugli eventi accaduti e, comunque, i
dialoghi saranno visualizzati interamente su schermo. Si nota una certa innaturalità
nelle parole dei personaggi, dovuta soprattutto al fatto che il gioco sfrutta il DOS:
rimangono quindi quei problemi a cui le DirectX ci avevano disabituato e che questo
ritorno brusco al vecchio sistema operativo, ci riporta. Ogni tanto, vi verranno addosso
dei soldati, contro i quali dovrete brandire la vostra spada e combattere allultimo
sangue, fino ad arrivare alla loro morte. Possedete una barra dellenergia, da 100
punti salute, che si esaurirà a mano a mano che verrete colpiti dai soldati del
governatore che, essendo voi pirati, vi vedranno come dei nemici e cercheranno di farvi la
pelle in tutti i modi possibili e immaginabili. Potrete poi controllare tali corpi,
cercando di raccogliere tutto il possibile. Lelemento RPG nasce dal fatto che,
parlando con alcuni personaggi, otterrete particolari compiti ricevendo compensi in
denaro, che potrete utilizzare per motivi più o meno leciti, per arrivare al vostro
scopo. Per il resto, il gioco è un action/adventure in terza persona vero e proprio, ma
con alcuni giganteschi difetti che lo mettono molto al di sotto degli altri titoli della
categoria.
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Abbiamo
trovato un interessante forziere. Chissà che contiene? |
Parlando
degli aspetti tecnici, la grafica risulta discreta in versione accelerata, mentre è
pessima nella versione software. Dal punto di vista degli effetti sonori, vi ho già
parlato dei difetti, mentre le musiche sono piuttosto gradevoli. La giocabilità non è
delle migliori, visto che il sistema di controllo è implementato in modo non proprio
ortodosso e il gioco fa largo uso di una gran quantità di tasti sulla tastiera. Sulla
longevità, non mi posso pronunciare, ma ho idea che il gioco, se è anche solo la metà
dei suoi predecessori, vi potrebbe tenere impegnati per largo tempo. La realizzazione
tecnica è assolutamente da dimenticare, con una quantità industriale di bug (è già
uscita una patch per correggerli, ma a quanto pare ne sono rimasti ancora parecchi....),
mentre dal punto di vista delle richieste hardware, presumo che un P200 MMX con 32 Mb Ram
e 3DFX possa bastare e avanzare. Vi lascio allora al commento. |
Titolo: Elder Scrolls: Redguard
Software House: Virgin
Sviluppatore: Bethesda Softworks
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 109.000
Requisiti minimi: Pentium 166, 16 MB di RAM, Dos 6.0, Cd-Rom 4x, 315 MB Hard
Disk, Scheda Sonora 16-bit, SVGA 2 Mb.
Requisiti raccomandati: Pentium 233,
32 MB di RAM, Cd-Rom 8x, Acceleratore Grafico 3DFX, Gamepad, Scheda Sonora 16-bit
c/wavetable.
Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12
Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione il gioco non
ha avuto problemi.
Totale - 
Se proprio doveva cambiare genere per la serie Elder
Scrolls, la Bethesda poteva anche lasciare stare. Lo scegliere il genere più di moda in
un determinato periodo, non fa di tutti i giochi di questo tipo dei buoni giochi. Redguard
è uno strano ibrido tra due generi che, a mio avviso, hanno poco o nulla da spartire (ma,
a quanto pare, anche Lord British non è daccordo con il sottoscritto) e, perlopiù,
con una realizzazione tecnica sul cui valore è meglio non esprimersi e lutilizzo
del vecchio DOS come sistema operativo di base, che causa vasti problemi di
compatibilità. Se siete amanti sfegatati della serie Elder Scrolls (per la serie: avete
Daggerfall e ritenete Arena e Battlespire dei capolavori...) potreste anche mettere
Redguard nella vostra collezione, ma temo che, con tutta la buona volontà del mondo, si
debba comunque dire che alla Bethesda hanno fatto un grosso, grossissimo errore, con
questo Redguard. Vedremo il futuro, cosa ci riserverà....
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile.
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