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Recensione di: Alessandro "Fante" Fantini


Finalmente ho l'onore di tornare a pieno diritto tra una prestigiosa elite, quella dei recensori di AVOC, visto che le vacanze natalizie hanno fermato molti di noi redattori, a causa dell'influenza e degli stravizi dovuti alle grandi abbuffate e alle vacanze in giro per l'Italia e per l'Europa. Ma soprattutto, questo stop, almeno per me, è dovuto al fatto che il mio adoratissimo PC ha subito un lungo stop dal mio tecnico di fiducia in seguito ad un problemino alquanto spiacevole che si era verificato. Il mio fidato PC, infatti, è letteralmente caduto dalla sua posizione, sbattendo violentemente per terra e questo ha causato la rottura di alcuni pezzi. Colgo l'occasione anche per porvi i miei auguri e spero che la notte di Capodanno sia stata almeno per voi speciale, visto che a me è andata decisamente (pensate che nel locale dove mi trovavo, dopo un lunghissimo susseguirsi di avvenimenti veramente spiacenti, è addirittura arrivata la polizia per portare via il proprietario del locale...).In tutti i modi bando alle ciance e cominciamo a parlare di questo titolo della Ubi Soft! Animaniacs: A Gigantic Adventure è uno dei primi titoli che fanno parte dell'accordo di distribuzione stipulato tra l'americana Southpeak Interactive e la multinazionale francese, che comprenderà una serie di titoli che usciranno nei mesi a venire e che, naturalmente, recensiremo quanto prima. Tutti questi giochi saranno interamente localizzati in Italiano, in moda da integrarsi perfettamente nel nostro mercato videoludico, che negli ultimi tempi risulta sempre in maggiore espansione. Come sicuramente avrete già capito dal titolo si tratta di una trasposizione videoludica del cartone animato prodotto dalla Warner Bros e ideato dal geniale Steven Spielberg, chiamato proprio Animaniacs. Per coloro che a questa parola risponderebbero: "Si, ma poco, di solito non bevo" riporto qualche informazioncina riguardante questa serie animata. Innanzitutto, in Italia è stata trasmessa qualche tempo fa sulla Rai ed era veramente spassosissima (a mio avviso, Mignolo con il Prof..., Pinky and the Brain in originale, è molto meglio...ndBill). I protagonisti sono tre cani, umanizzati, chiamati appunto Animaniacs. Questi tre fratelli rispondono ai nomi di Yakko, Wakko (i due maschi...) e Dot (la femminuccia). I tre, creati da un disegnatore della Warner Bros furono rinchiusi in una specie di mega serbatoio d'acqua, a causa della loro forte indisciplina ed irriverenza nei confronti di chiunque. 

Riusciti a liberarsi, essi scorrazzano per la città portando guai a destra e a manca con tratti veramente esilaranti per la demenzialità delle battute. E così, in seguito al grande successo ottenuto, gli sviluppatori della Southpeak hanno pensato di tirarci fuori un gioco, che ovviamente è proprio questo. Il titolo della software house americana si apre con una sequenza animata, stile comune a tutto il gioco, riassumendo le origini dei tre scatenati protagonisti. Vi viene narrata così la storia che sta alla base dell'avventura dei tre personaggi animati. Thaddeus J. Plotz, malvagio presidente della Warner Bros (e caricatura abbastanza realistica del vero presidente della WB...ndBill) ha deciso di rubare e distruggere tutte le pellicole cinematografiche che hanno per protagonisti i tre pazzi fratelli. Inutile dire che Wakko, Yakko e Dot non vogliono assolutamente che questo avvenga e decidono di avventurarsi all'interno del set del film Gigantic (che mi ricorda molto uno dei film che ho deciso di non vedere mai nella mia vita...ndBill), per arrivare allo scontro finale con il tremendo Plotz. E' chiaro che tutto il gioco è permeato dall'atmosfera del cartone animato e questo fatto tira in ballo un tema, a mio avviso molto importante relativo al titolo Ubi Soft, ovvero il fatto che sia stato sviluppato per il target di pubblico dei più giovani, con un'età non superiore ai dodici - tredici anni, a causa del linguaggio molto semplice e colorito, dello stile da colore animato e per ultimo, ma non per importanza, dal tipo di gioco. Si tratta infatti di un platform bidimensionale molto semplice, un pochino alla Super Mario o, se vogliamo fare un paragone con i titoli più recenti, alla Abe's Exoddus o Rayman (il primo, naturalmente...ndBill). Il gioco si articola su nove livelli, tutti abbastanza ampi ma, tenendo conto del livello di difficoltà generale del gioco, non eccessivamente difficili da terminare. Non appena ne avrete completato uno, un'animazione vi mostrerà il percorso effettuato e darà così il via a quello successivo. Ogni volta che cambieremo livello, controlleremo uno dei tre protagonisti, a rotazione. Tra i tre non c'è grossa differenza, naturalmente escludendo l'aspetto e anche l'arma usata. Da questo avrete capito che la meccanica di gioco risulta essere alquanto semplificata, e comprende addirittura la possibilità di giocare in modalità multiplayer sulla MSN Gaming Zone, il servizio di gioco on-line gratuito di casa Microsoft (purtroppo non posso dirvi nulla riguardo a questa modalità, visto che non ho avuto la possibilità di provarla...). Tra i vari power-up presenti sono disseminati miriadi di cuoricini, fiorellini, stelline e sarà vostra premura cercare di raccoglierne il maggior numero possibile, in quanto si riveleranno preziose nel momento in cui raggiungerete i livelli bonus. Naturalmente, i programmatori della Southpeak hanno creato un discreto numero di nemici, con tipologie piuttosto varie. A volte si tratta di topi giganti, altre volte di uomini con il classico aspetto da ladri dei cartoni animati (barba incolta, sguardo cattivo, molto grossi, insomma non avete mai visto i Bassotti!) anche se abbigliati in modo differente a seconda del livello (ad esempio, in cucina sono vestiti da cuochi, in sala da pranzo da camerieri...). 

Ucciderli è molto semplice, potrete farlo utilizzando la vostra arma o saltandoci sopra. Per il resto, non ci sono altre grosse cose da fare. Dovrete infatti limitarvi a terminare il livello, cercando di raccogliere il maggior numero possibile di power-up, evitando i nemici e le situazioni che potranno ostacolarvi. Il multiplayer vi permetterà di giocare anche su una rete locale LAN, in cui potrete gareggiare, come su Internet, naturalmente, cercando di ottenere il miglior tempo nel battere i cattivi. Per quanto riguarda la grafica, come ho ribadito fino ad ora, il gioco possiede uno stile molto cartoonesco, ma questo non pone l'aspetto visivo all'altezza delle ultime produzioni di questo tipo, nemmeno di quelle bidimensionali. L'aspetto visivo, però, viene salvato abbastanza dalla varietà dei tipi di livelli proposti e dalle differenze tra i nemici e i vari personaggi. Durante l'avventura, avremo poi come sottofondo un motivetto molto semplice e orecchiabile, sovrastato dai soliti effetti di salto o colpo, che sono però rigorosamente nella media. Per quello che riguarda la giocabilità, Animaniacs: A Gigantic Adventure, risulta essere molto buono sotto questo aspetto. Il sistema di controllo è infatti molto semplice, richiede pochi pulsanti e permette a tutti di poter controllare molto agevolmente i tre personaggi. Per quello che riguarda la longevità, il titolo Ubi Soft risulta, ahimè, piuttosto breve, anche perché indirizzato al target di pubblico dei più piccoli. Bene, credo di avervi detto tutto il possibile, per cui vi rimando al commento finale. 

Titolo: Animaniacs: A Gigantic Adventure
Software House: Ubi Soft
Sviluppatore: Southpeak Interactive
Distributore: 3D Planet
Prezzo: n.d.



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb, Joypad.

Gioco provato su: Pentium III 500, 64 Mb RAM, Matrox G200 8 Mb, Sound Blaster AWE 64, Windows 98, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
La grafica non è al passo con le produzione di questi tempi, ma riesce a raggiungere la sufficienza per la sua discreta varietà.

Effetti Sonori -
Discreti, a me sono piaciuti, anche perché sono un fanatico per quanto riguarda tutti i rumoretti relativi ad azioni particolari, anche se sono nella media.

Musica -
Un semplice motivetto fa da sottofondo alle vostre azioni.

Giocabilità -
Semplice da utilizzare sia con la tastiera che con un joypad e molto giocabile.

Longevità -
Molto semplice, con pochi livelli, che i più esperti termineranno velocemente, ma che sicuramente impegnerà un po' i più piccoli.

Real. Tecnica -
Non ci sono grossi problemi, anche se ci si poteva impegnare di più.

Ric. Hardware -
Vi bastano un P166, con 32 Mb di Ram e una normale SVGA. Il gioco è così fatto.

Totale -
Come ho già sostenuto nella recensione, si tratta di un gioco molto semplice, adatto ai più giovani visitatori di AVOC, sia per il tema trattato, un cartone animato, sia per il modo in cui è realizzato. Questo non vuol dire che non piaccia anche ai veterani, io personalmente l'ho trovato molto carino e simpatico, utile per riempire un po' di tempo libero. Cosa dire, ora la decisione finale spetta a voi, l'ultimo consiglio che posso darvi è quello che se cercate un gioco del genere, molto bello e realizzato veramente bene affidatevi sempre alla Ubi Soft ma propendete per Rayman 2, veramente un gran bel titolo.


Ringraziamo Ubi Soft Italia per averci fornito il materiale recensibile.


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