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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Parlando di John Carmack, non si può fare altro che pensare alla id Software, la software house americana con sede a Mesquite, in Texas che, dal 1992 a questa parte, con cadenza quasi annuale, si è cimentata nella realizzazione di stupendi shooter 3D, che hanno letteralmente riempito le tasche dei componenti di questa software house. Si può parlare di Carmack, ma allo stesso tempo viene da chiedersi perché personaggi quali Mike Wilson, Jay Wilbur, Tom Hall, John Romero e, più recentemente, American McGee abbiano lasciato la id per dedicarsi a progetti propri, oppure per passare a ruoli dirigenziali alla concorrenza, quando un lavoro alla software house di Mesquite rendeva loro in una maniera incredibile. A partire dal mitico Wolfenstein 3D, passando per i due episodi di Doom (a quando un terzo episodio, ragazzi?) e per i primi due Quake, Carmack e soci hanno creato titoli dalla grafica incredibile, mossi da engine 3D portentosi ed incredibilmente giocabili, naturalmente sui nostri PC. E mentre attendiamo (ormai da mezzo secolo...), Daikatana di Romero, Anachronox di Tom Hall o il bizzarro Alice di McGee, Carmack e la sua squadra ci hanno preparato l'attesissimo terzo episodio della saga di Quake. Come saprete, Quake III Arena (già dal titolo...) rappresenta una rottura praticamente completa con il passato dei titoli della software house americana. L'attenzione sempre maggiore per il gioco in multiplayer, che risulta nella maggior parte dei casi molto più divertente di quello in singolo, ha indotto le regine degli shooter 3D (Epic e, appunto, id Software...) a sviluppare titoli multiplayer-oriented (visto che un minimo di gioco in single player è comunque presente...), che permettessero di cimentarsi nelle varie modalità presenti, collegandosi ad Internet, oppure giocando in rete locale. Q3A è uscito poche settimane dopo Unreal Tournament, titolo da noi recensito all'incirca un mese fa, per cui mi scuso del ritardo (di cui non sto neanche a spiegarvi i motivi...) che ci ha spinto a prendere in mano il titolo firmato id solo in questo momento. Il bello del titolo della Epic, a mio avviso, è il divertimento che consente, anche giocando semplicemente contro i bots mossi dalla AI del gioco, di effettuare carneficine vere e proprie, grazie anche alla straordinaria velocità di gioco e alle ottime mappe create dai designers sotto il comando di Tim Sweeney. Devo proprio essere sincero, allora, e dirvi che, dal punto di vista più prettamente tecnico, Quake III Arena surclassa tranquillamente Unreal Tournament mentre, a mio avviso, per quello che riguarda il gioco vero e proprio, il titolo Epic risulta leggermente superiore a quello della id. Ma andiamo con ordine e non precorriamo troppo i tempi. Dopo l'installazione, che si papperà all'incirca mezzo giga del vostro Hard Disk, partirà, dopo un breve caricamento, una corta, ma efficace, introduzione. Come in ogni shooter 3D che si rispetti (non servirebbe a nulla, ma dovremmo almeno saperlo per qual motivo stiamo andando a causare morte e distruzione su uno sperduto pianeta della galassia?), anche Q3A possiede una storia che fa da sfondo alle nostre carneficine. Molto tempo fa, i Vadrigar, i misteriosi Signori dell'Arena, costruirono l'Arena Eternal per soddisfare il loro desiderio di divertimento. Non si sa molto di queste strane creature, ma tutto quello che si conosce di loro è che sicuramente adorano le carneficine e gli spargimenti di sangue ed è proprio per questo motivo che hanno deciso di riempire le loro arene con i più grandi guerrieri di tutti i tempi. Il loro obbiettivo sarà quello di uccidersi l'uno con l'altro per far divertire quanto più possibile i Vadrigar che li riporteranno, dopo la morte, nuovamente in vita, per farli battagliare e creare spettacolo. 

Colui che riuscirà ad uccidere il maggior numero di guerrieri e a superare un gruppo di arene più impegnative, potrà sfidare Xaero, il Signore dell'Arena Finale e, solo allora, dichiararsi vincitore. Questa è, in sintesi, la ragione che vi spingerà, arrabbiati ed armati fino ai denti, a battagliarvi contro nemici dalle forme e dalle potenzialità più disparate. Il menu principale vi fornisce la possibilità di sfidare nemici in due modi differenti: in singolo, oppure in multiplayer. Se proprio vogliamo essere sinceri, anche la prima modalità potrebbe essere considerata una sorta di multiplayer, visto che vi sfiderete, sulle varie arene che i level designers della id hanno realizzato, contro bots governati dalla AI del gioco. Avrete la possibilità di affrontare le arene in modo sequenziale, sfidando nemici sempre differenti, oppure di giocare in modalità Skirmish, scegliendo l'arena in cui vi volete cimentare, il numero dei bots, con relativa skin e modello 3D e il tipo di gioco. Sono disponibili, al contrario di quello che accadeva in Unreal Tournament, dove erano sette (cosa che penalizza leggermente il titolo id...), solamente quattro tipi di gioco, che potremmo definire i più classici che sono giocati quando si parla di multiplayer: partendo infatti dal classico Deathmatch, e passando per il Torneo e il Deathmatch a squadre, si termina con il tradizionale Capture the Flag. Inutile dire che hanno già iniziato a proliferare sulla rete un numero molto elevato di mod (in modo maggiore rispetto ad UT...), che vi consentiranno di aggiungere nuovi tipi di gioco a Q3A e divertirvi così in modo maggiore. Per il multiplayer, avrete la possibilità di giocare via Internet o via LAN, con l'utilizzo del protocollo TCP/IP. Per quello che riguarda le possibilità offerte dalla rete, potrete connettervi ai server dedicati (in Italia è consigliatissimo GameOnLine, ma anche NGI e Gamersrevolt sono una buona scelta...), oppure giocare tramite indirizzo IP con amici, facendo voi da server o unendovi ad una partita già in corso. Per quello che riguarda il multiplayer, poi, alla id hanno ideato una protezione alquanto ingegnosa, molto di più dei tradizionali Safedisc o Securom (un po' di meno recentemente...) che si possono trovare nella maggior parte dei giochi sul mercato. Quando acquisterete il gioco, infatti, sul CD troverete un'etichetta sulla quale è impressa una chiave numerica. Questa CD-Key sarà unica e sarà l'unico modo per accedere ai server ufficiali id. Al momento della connessione al server, infatti, sarà effettuato un controllo della CD-Key e, in caso, fossero trovati duplicati, sia voi che colui che è in possesso della vostra medesima chiave, sarete esclusi dai server e non avrete più la possibilità di giocare su questi. State tranquilli, non funzionano nemmeno i Key Generator che si possono trovare ormai su qualunque sito dedicato ai crack esistente sulla rete, visto che l'algoritmo di codifica della chiave ideato dalla id è risultato, almeno fino a adesso, insuperabile. Sia quel che sia, vi basterà comunque connettervi ai server predisposti dalla software house americana (il mio consiglio è di tenere sempre il gioco aggiornato con l'ultima patch uscita...) e iniziare a fraggare i nemici. Quando deciderete la vostra skin ed il relativo modello 3D, avrete la possibilità di scegliere uno tra i quaranta disponibili. Anche in questo caso, sono disponibili per il download dalla rete diverse novità, tra cui anche (e lo vedrete nelle immagini di questa recensione...) l'Horned Reaper di Dungeon Keeper 2. Non c'è nessuna differenza, per quello che riguarda l'intelligenza e la potenza di questi personaggi e tutto dipenderà dalla vostra bravura e, naturalmente, dal livello di difficoltà a cui avete scelto di giocare, oppure dalle capacità dei vostri avversari in multiplayer. Quake III Arena trova senza dubbio il suo punto di forza nella grafica. L'engine che John Carmack e i suoi programmatori hanno creato, infatti, è una vera gioia per gli occhi. 

Nebbie volumetriche, effetti speciali luminosi a go-go, superfici curve (questa è la cosa che differenzia Q3A dagli altri shooter 3D...), sono le delizie grafiche che siamo abituati a vedere dall'uscita dell'IHV Demo (il primo, quello non ufficiale...) nel titolo id. Da questo punto di vista, Quake III Arena surclassa abbastanza agevolmente il rivale di casa Epic, anche se questo poteva comunque contare su una realizzazione grafica di tutto rispetto. Nel titolo della software house texana, però, i modelli 3D dei personaggi risultano incredibilmente dettagliati e le loro movenze alquanto realistiche; le scie e gli effetti delle armi sui muri sono spettacolari, nel loro realismo; i level designer si sono poi sbizzarriti a creare una serie di strutture incredibili, che rendono i livelli molto spettacolari, anche se, a mio avviso, inferiori a quelli di Unreal Tournament. Le mappe di Q3A sono, per quello che ho visto fino ad ora, più piccole e che lasciano meno libertà di movimento di quelle del titolo della Epic. In genere possiedono due tipi di ambientazioni: quella più moderna, quasi spaziale ed un'ambientazione che sembra ripresa dal primo Quake, con strutture molto medievaleggianti, ma con un'atmosfera comunque futuristica. Comunque, la spiegazione delle mappe piccole può essere dovuta al fatto che il gioco deve caricare un mare di textures prima di far partire il livello e l'unico modo per non fare salire a dismisura le richieste hardware era quello di rinunciare a qualcosa. Come i precedenti due Quake, Q3A sfrutta, per quello che riguarda l'accelerazione 3D (necessaria, altrimenti non funzionerà il gioco...), una scheda compatibile OpenGL, meglio se dell'ultima generazione (con un GeForce il gioco sarà spettacolare, ma anche con una G400, una Voodoo 3 o una semplice TNT2 non andrete male...). Il gioco è una gioia per gli occhi anche alle risoluzioni più basse, ma se avete la possibilità, il mio consiglio è di giocarlo ad una risoluzione superiore a 1024*768, perché ne vale veramente la pena. Per quello che riguarda l'aspetto sonoro e musicale, anche in questo caso alla id non hanno badato a spese. Gli effetti sonori sono notevoli, differenti per ogni arma (di cui parleremo dopo...) e durante ogni scontro, potrete sentire i vostri avversari parlare e rivolgersi a voi con "affettuosi" epiteti. E' supportato il sonoro 3D, ma per il momento solamente con una scheda sonora compatibile con il sistema Aureal 3D, avrete la possibilità di usufruire di questa funzionalità. La colonna sonora, dopo i Nine Inch Nails del primo episodio, e l'ottima del secondo episodio, è stata affidata al gruppo dei Sonic Mayhem, molto conosciuti negli USA, che hanno contribuito al titolo id con una serie di tracce assolutamente notevoli e che vi conferiscono parecchia adrenalina. Se parliamo della giocabilità, mi sembra giusto andarvi a parlare prima delle armi. Ce ne sono otto (e un'altra, ma è la sega rotante che vi è fornita di default...), e vanno da una normale mitraglietta (che lascia parecchi segni sui muri...), passando per un lanciagranate, un fucile al plasma, un fucile, un lanciarazzi, un cannone fulminante, terminando con un bel mitragliatore e il sogno di ogni quaker, il BFG-10K. Anche i power-up disponibili sono parecchi, anche se sono i soliti: corazze, energia, bandiere, e i vari Quad Damage, Battle Suit, Flight, Regeneration, oltre agli oggetti che potrete trasportare ed utilizzare a vostro piacimento. Una delle novità introdotte da questo Quake III Arena è che, a seconda del vostro risultato in una partita, riceverete una medaglia, che certificherà (se possiamo utilizzare questo termine...) la vostra prestazione. I livelli possiedono poi i soliti elementi strutturali, con l'aggiunta di particolari piattaforme e nebbie che potranno avere effetti deleteri sulla vostra condizione. Parlando di giocabilità, non rimane da dire che il sistema di controllo è quello consueto di ogni shooter 3D: utilizzate la solita accoppiata fra tastiera e mouse, e raggiungerete i risultati migliori. Avrete la possibilità, poi, nelle opzioni, di settare il tipo di mirino che volete visualizzare, per centrare al meglio i nemici e fraggarli senza pietà. 

Dal punto di vista della longevità, c'è da dire che il multiplayer rende Quake III Arena infinito, grazie anche alle notevoli possibilità di espansione possedute dal titolo id (basti pensare che pochi giorni fa è stato rilasciato il source code...), ma anche il single player, contro i bots, se proprio non vi piace connettervi alla rete o giocare con qualche amico, può essere avvincente. Ai livelli di difficoltà più elevati, infatti, l'AI dei bots risulta alquanto elevata, anche perché dopo alcune partite questi impareranno le vostre tattiche e, se non apporterete qualche modifica al vostro modo di giocare, quello che all'inizio vi sembrava facile, diventerà alquanto arduo. L'AI è stata programmata da Jean Claude Van Waeveren, noto agli appassionati del titolo della id per aver programmato i Gladiator Bots per Quake II (mentre Steven Polge, creatore degli Eraser Bot per i due Quake è stato assunto da Epic...), dotati di un'intelligenza artificiale mostruosa, capace di dare filo da torcere anche agli assassini più accaniti. Ci sono poi moltissime mappe e sulla rete avete già la possibilità, se vi stufate di quelle originali, di trovarne a quintali. Per quello che riguarda la realizzazione tecnica, ci sono quei piccoli bug, che a suo tempo caratterizzarono anche Quake II, e che saranno sicuramente corretti dalle patch in uscita nei prossimi mesi (la prima Point Release si è già resa disponibile...), ma nel complesso questa risulta comunque più che buona. L'hardware richiede un discorso a parte, infatti, se non avete almeno un PII 300 o 350, potete scordarvi di giocare decentemente ad Arena. Almeno 128 Mb di Ram sono un altro requisito indispensabile, visto che il titolo id succhia notevolmente le risorse del vostro PC, ed una scheda 3D compatibile OpenGL è il terzo requisito obbligatorio. Per il resto, il mio consiglio è di avere una scheda sonora che supporti Aureal 3D, e di avere pazienza nell'imparare a sconfiggere i bots. Tutto qua. Mi sembra di avervi detto tutto l'indispensabile su Quake III Arena, e credo che abbiate capito che il mio giudizio risulta essere estremamente positivo. Per gli ultimi chiarimenti, però, vi rimando al commento, visto che ho ancora alcune piccole cose da dirvi. Byez. 

Titolo: Quake III Arena
Software House: Activision
Sviluppatore: id Software
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium II 233, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 25 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 7 (OpenGL), Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 350, 128 Mb Ram, Scheda Audio 3D comp. A3D, Acceleratore 3D comp. OpenGL da almeno 16 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Matrox Millennium G400 32 Mb, Sound Blaster Live!, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom Plextor 40x SCSI, Lettore DVD DVS 5.2x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
Quake III Arena è mosso da un engine 3D pazzesco, che sfrutta tutte le migliorie tecnologiche possibili ed immaginabili. Superfici curve, nebbie volumetriche, effetti in tempo reale e quanto di meglio sul mercato. Tutto questo in Quake III Arena c'è, e non mi sbilancio, dicendo che si tratta del titolo con la miglior grafica mai vista su PC.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono di qualità molto elevata, differenti per ogni arma ed ogni evento e, soprattutto le voci dei personaggi, conferiscono un tocco di realismo ai vostri match contro i bots.

Musica -
Una colonna sonora che, se dovessi ascoltare per conto mio, non ascolterei, perché non gradisco il genere, ma che è comunque perfetta e sufficientemente adrenalinica, per un titolo simile.

Giocabilità -
Inutile dire che la coppia tastiera e mouse è il miglior sistema per controllare il titolo della id. La giocabilità è quindi, ovviamente, molto elevata.

Longevità -
Multiplayer e single player; una marea di mappe disponibili; possibilità di espansione quasi infinite; AI dei bots incredibile. Che volete di più? Un Lucano?

Real. Tecnica -
Più che buona. Piccoli bug, che però non si notano mentre si gioca. La prima patch è già stata rilasciata.

Ric. Hardware -
Procuratevi un PII 300 o 350, almeno 128 Mb di Ram, una bella scheda 3D con almeno 16 Mb di memoria e supporto OpenGL, una scheda sonora compatibile Aureal 3D e tutto dovrebbe filarvi liscio come l'olio.

Totale -
Prima un piccolo chiarimento: Quake III Arena si becca il medesimo voto di Unreal Tournament. Devo però confessarvi che ho apprezzato di più il titolo di casa Epic, che quello oggetto di questa recensione. Sì, Q3A avrà anche una grafica spettacolare, tecnicamente sarà anche pazzesco e pure molto divertente, ma UT, a mio avviso, è meglio. Innanzitutto, c'è un numero maggiore di modalità di gioco, che conferiscono al tutto una certa varietà e ritengo che le vostre voglie assassine saranno maggiormente soddisfatte, visto che nelle partite più affollate, potrete tirarvi giù a vicenda almeno un centinaio di volte, cosa che in Q3A non accade. Con questo non voglio assolutamente dire che il titolo della id non sia un capolavoro, anzi, è l'ennesimo di John Carmack & Co. Si tratta comunque di un must per tutti i videogiocatori che si rispettino e che non può ASSOLUTAMENTE mancare dalla vostra collezione. Tutto questo per dovere di cronaca. Byez.


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.


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