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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


Come spero molti di voi (se ci seguite dai nostri primi inizi, quando eravamo ancora sul glorioso server di Cervia) ricorderanno, il primo Blood fu la prima anteprima che vi recensimmo, con un largo anticipo (all’incirca tre o quattro mesi….) rispetto alla sua data d’uscita. Quake era l’unico sparatutto 3D che si poteva definire tale e le schede acceleratrici 3D non erano ancora uscite sul mercato, anche se mancavano pochi mesi alla loro commercializzazione, che rivoluzionò completamente il mercato dei videogiochi. Blood si fregiò di un ottimo 93, un voto molto alto, dovuto all’originalità dell’impostazione del gioco (erano parecchi i tocchi di classe…..) e al divertimento che si provava a far fuori i vari cultisti che volevano farvi la pelle. Il primo Blood sfruttava il Build, l’engine alla base di Duke Nukem 3D, un engine oramai antiquato ma che ai suoi tempi, fu senz’altro il migliore (poi è arrivato il Quakengine, ma questa è un’altra storia…..). Ora, dopo circa un anno e mezzo, la Monolith Interactive, già sviluppatrice del primo episodio e forte del successo dell’ottimo Shogo (che è presente ormai da mesi in redazione ma, stranamente, la copia recensibile è sparita……), con il medesimo engine di questo titolo d’ispirazione anime, ha realizzato il secondo episodio della saga a più alto tasso ematico della storia dei videogiochi (infatti, si chiama Blood….). L’engine è il potente LithTech, sviluppato dalla stessa Monolith e precedentemente noto come DirectEngine (siccome Shogo doveva uscire sotto etichetta Microsoft), che risulta assolutamente alla pari con quello di Unreal, il migliore disponibile ora sul mercato (e anche il meno costoso, visto che sono in via di sviluppo un numero incredibile di titoli che lo sfruttano…..). Il vantaggio del LithTech rispetto all’Unengine, è quello di supportare il Direct3D e quindi di essere compatibile con tutte le schede 3D presenti sul mercato, rendendo fruibile il gioco ad un numero più elevato di macchine. Per il resto, esso presenta tutti gli elementi tipici di un engine moderno (permettetemi il termine…..), con un’ottima gestione delle fonti di luce e degli effetti grafici (ma lo vedrete meglio dalle foto….). In attesa di Quake III Arena (che ho avuto la fortuna di veder girare…….. sappiate che sono rimasto svenuto a terra per una decina di minuti…..), possiamo divertirci anche con questo Blood 2, allora, uno di tantissimi shooter 3D usciti in questo momento (a giorni dovreste poter leggere la recensione di Thief, l’ultima opera dei Looking Glass, un gioco assolutamente eccezionale, quasi al pari di Half-Life…..).

Abbiamo appena commesso la solita carneficina.... Cosa penseranno i benpensanti? Sembra di stare nella metropolitana di Milano... non si può rimanere tranquilli un attimo!

Non so, però, se con le leggi che qualcuno in Parlamento sta proponendo per tutelare il nostro mercato, potremo poi giocare con titoli del genere, per cui, finchè è legale, divertiamoci. Scherzi a parte, non voglio assolutamente fare il paranoico, però, e credo che molti altri saranno d’accordo con me, qui si sta davvero esagerando. Comunque, sulla confezione appare chiaramente un bollino che consiglia il non utilizzo del gioco ai non adulti, per cui, fate voi. L’installazione si porta via dai 220 ai 450 Mb su Hard Disk, ma vi consiglio di effettuare la massima, se non volete penare per i caricamenti. Potrete quindi configurare le opzioni grafiche tramite un comodo Launcher, decidendo così come vorrete visualizzare il gioco, a seconda della vostra configurazione hardware. La breve intro (avente per protagonista un Caleb più incavolato che mai…..) ci introduce al menu principale, dal quale possiamo accedere alle varie modalità di gioco e alle opzioni. Queste non sono moltissime, ma vi permettono comunque di configurare i vari aspetti relativi ai controlli, alla grafica e al sonoro. E’ possibile giocare sia in singolo che in multiplayer, chiamato per l’occasione Bloodbath, in cui potrete soddisfare la vostra sete di sangue giocando contro qualche avversario umano. Scegliendo di giocare da soli, ci vengono presentate due modalità: nella prima, chiamata per comodità Caleb, giocherete con il personaggio principale, mentre nella seconda, chiamata Chosen, potrete effettuare la selezione tra quattro personaggi, e potrete giocare con uno di questi. Ognuno ha caratteristiche differenti e queste si potranno poi ripercuotere sul vostro modo di affrontare i livelli del gioco. Oltre al tradizionale Caleb, personaggio medio sotto i vari punti di vista, abbiamo poi Ophelia, molto veloce e rapida; Ishmael, dotato di una grande quantità di mana e di una potenza molto elevata e Gabriella, assolutamente letale nei suoi colpi, ma che perde parecchia energia quando ne incassa uno. Dovrete essere lesti per cercare di schivare i colpi nemici, se volete utilizzare questo personaggio, ma vi assicuro che se lo saprete sfruttare, per i vari nemici non sarà vita facile. La cosa che si può notare, non appena siamo catapultati all’interno del gioco, è l’ambientazione, che risulta completamente differente da quella del primo Blood. Se nel primo titolo della Monolith, l’ambiente era di tipo gotico-medievale, in questo secondo episodio, ci troviamo davanti a un’ambientazione piuttosto moderna, assolutamente diversa da quella di Blood.

Questi due cultisti stanno facendo una brutta fine.... Una delle armi che preferisco: questo teschio lancia palle infuocate! Delicious!

La storia inizia 100 anni dopo quella di Blood, nel 2028 e vede Cabal, il culto dedicato all’adorazione del dio Tchernobog, evoluto rispetto ad un secolo prima. Da una semplice setta dedicata al culto di un dio, la Cabal è diventata una corporazione commerciale, che controlla la vita del mondo e dei suoi abitanti (il primo che mi fa un paragone con la Microsoft, è morto…..). A capo della Cabal, c’è Gideon, il successore di Tchernobog, un uomo che viene chiamato dai suoi seguaci "The Word" e che considera il non-morto Caleb come un traditore. La sua sfida con Caleb, infatti, è quasi del tutto personale ed egli farà di tutto per vedere lui e i suoi amici morti e terminati. Il primo livello vi vede subito all’interno di un treno della metropolitana, nel quale dovrete far mostra delle vostre capacità balistiche per far fuori i cultisti che vogliono farvi la pelle. La prima cosa che si può notare, già in questo frangente di gioco, è l’assoluta bontà dell’engine grafico: i personaggi si muovono in modo molto realistico e, se vi porterete nelle loro vicinanze, potrete vedere che le loro facce sono tutte digitalizzate, ottenendo un effetto che ricorda molto quello di NBA 99, lo stato dell’arte per quello che riguarda il movimento e le animazioni dei personaggi. Con Blood 2, il LithTech si dimostra per quello che è, ovvero un ottimo motore grafico e mi sembra stranissimo che solamente una software house lo abbia chiesto in licenza per realizzare un gioco (Bankheist, della Ice Pick Games, in uscita a fine anno…..). Dal punto di vista del sistema di gioco, Blood 2 è uno shooter 3D della prima generazione, in cui la presenza di puzzle è ridotta al minimo e la trama non ha evoluzione durante il corso del gioco: dovrete infatti sparare, sparare e sparare e far fuori chi tenta di farvi del male. Scordatevi assolutamente la struttura di gioco di Half-Life (a proposito, comprate con tranquillità la versione in italiano: è doppiata veramente bene e mantiene completamente il feeling della versione originale…..), visto che quella di Blood 2 può essere ridotta in poche parole: violenza allo stato puro, sparando a tutto quello che vi sta intorno. Alla Monolith hanno studiato una ventina di armi differenti, ognuna con un differente grado di danneggiamento e con delle caratteristiche particolari: ce ne sono un po’ di tutti i tipi, suddivise in armi convenzionali, esplosive, a energia e a magia oscura. Potete trovare: pistole, fucili a canne mozze, fucili da cecchino, lanciafiamme al napalm e altre più devastanti come un cannone Tesla, come il lanciarazzi e come il terribile Orb, il bulbo oculare.

Durante il gioco, potrete anche allenarvi a tirare al bersaglio.... Quest'arma ha la particolarità di rimbalzare sui muri, per colpire in più direzioni.....

Vi spiego il funzionamento di quest’ultima: praticamente funziona come un missile a ricerca calorica, ovvero vi permette di inseguire una preda e di infierire così su di essa. Il problema è che, nel mentre, il vostro corpo sarà esanime a terra e qualcuno dei nemici, potrebbe farvi la pelle in assenza del vostro bulbo oculare. Il suo utilizzo è consigliato soprattutto in multiplayer, dove potrete uccidere il vostro avversario umano grazie all’utilizzo di questa potente arma magica. E’ presente, per i fanatici del vecchio Blood, la temibile bambolina Voodoo (che funziona solo con accelerazione 3D….. ndR) (ragazzi, tacete…… ndBill), che può causare effetti indesiderati ai vostri nemici. Sono poi presenti altri power-up, che vi permetteranno di ripristinare la vostra energia, oppure, come con l’occhio onniveggente, di vedere dove volete, e così via. I nemici presenti sono una decina, e vanno dai cultisti, già presenti nel primo Blood (anche se si sono modernizzati, vestiti come i tirapiedi di un capo mafia…..) a bestie quali schiavi, sanguisughe, shikari (un mostrone che ricorda il Fiend di Quake) e mani in stile Famiglia Addams, che sono senz’altro le più rognose da vedere e far fuori. Blood 2 è un gioco molto difficile (come Shogo d’altronde….) e il mio consiglio è quello di giocarlo ad uno dei livelli di difficoltà minori (Suicide è quello minore, Genocide il maggiore) per cercare di goderselo il più possibile ed evitare di essere ammazzati dai feroci nemici, che non sbagliano mai mira, recandovi sempre un grosso danno. I livelli sono molto ben strutturati e, soprattutto ampi, e alcuni presentano strutture realizzate molto bene e, come nel primo titolo della serie, presentano delle citazioni cinematografiche che non sono molto difficili da individuare e sono anche molto graziose da vedere e trovare. Beh, dopo circa 8.000 caratteri, direi che vi ho detto abbastanza di questo titolo. Del resto, allora, ne andiamo a parlare nel commento.

Titolo: Blood 2: The Chosen
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Monolith
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 175 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, 450 Mb Hard Disk, Cd-Rom 8x, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore grafico 3D comp.D3D.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Grafica -
Il LithTech Engine fa il suo dovere (ma lo si era già visto in Shogo……) e la grafica risulta così dettagliata e fluida; gli ambienti e le animazioni sono molto realistiche e anche gli effetti grafici di contorno sono di alto livello. Ben fatto, Monolith.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono molto buoni e, anche i commenti dei personaggi conferiscono maggiore varietà all’azione.

Musica -
La colonna sonora dinamica è realizzata piuttosto bene, anche se, alla lunga, stanca un po’.

Giocabilità -
Il sistema di controllo è quello consueto di uno shooter 3D, per cui il connubio tra tastiera e mouse è assolutamente consigliato per ottenere le prestazioni migliori.

Longevità -
Il livello di difficoltà è piuttosto elevato, ma questo è sicuramente un bene, siccome Blood 2 vi terrà impegnati per un bel po’ di tempo. Alla lunga, però, tutto ciò può diventare un po’ frustrante.

Real. Tecnica -
Qualche bug (risolvibile con una patch….), ma nel compenso, più che buona.

Ric. Hardware -
Direi che un P2 266, con almeno 64 Mb Ram e 3DFX (o Riva TnT, fate voi….) è necessario, per cercare di godersi Blood 2 ad una velocità decente.

Totale -
Blood 2 si rivela degno successore del precedente episodio della saga, mantenendo quasi tutti gli aspetti che avevano fatto del primo Blood un discreto successo fra gli appassionati del genere. Blood 2 si rivela uno shooter 3D, a livello di impostazione, della prima generazione, in cui l’utilizzo del cervello è quasi nullo e non c’è una gran trama di fondo. Forse è proprio questo che rende il gioco differente da quello che c’è sul mercato (per quello che riguarda questo genere….). Per il resto, la grafica è eccellente, mentre tutti gli altri aspetti sono più che buoni. Se siete appassionati del genere, Blood 2 dovrebbe sicuramente andare ad arricchire la vostra collezione, siccome vi divertirete come poco di questi tempi.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.