Ed eccoci finalmente
alla mia prima recensione; il gioco in questione è stato da me preso di mira fin dalle
prime immagini e notizie che si erano rese disponibili e così è stato mio desiderio
occuparmene personalmente (ringrazio la fantastica possibilità datami dalla redazione!!!;
bisogna sempre fare i ruffiani le prime volte, vero?). Lunico aspetto negativo di
questa scelta si è poi verificato il non brillante esito di un mio importante esame,
dovuto appunto al gioco in questione e da quello che sta succedendo in Francia (non riesco
a staccarmi dal video, aiuto!!!!). Comunque lasciando stare impegni e "malattie"
personali possiamo iniziare ad esaminare il bel software a disposizione. Innanzitutto
darei un po della mia attenzione al supporto cartaceo del gioco(scatola e manuali)
perché questo è comunque un aspetto che il bambinetto grasso (non che io in fondo non lo
sia)che va ad acquistare un prodotto per impegnare il suo acceleratore grafico indugia
comunque sulla grafica della confezione; la Digital Illusions (che, per puro scopo
informativo, è la sviluppatrice dei numerosi Pinball della 21st Century Entertainment
ndBill), aiutata economicamente dalla Gremlin (questultimo nome dovrebbe dire
qualcosa ai più attenti: un prezzo base leggermente inferiore alla media, in linea con la
politica della software-house), ha voluto far subito capire che ci si trova ad acquistare
una frenetica simulazione di guida, e così è: si tratta di guidare vetture futuristiche
e ultraveloci impegnate in vari campionati che hanno a disposizione circuiti che si
snodano su tracciati cittadini, in vicinanza al mare (come quello di Olympos ambientato
appunto nella terra di Omero), in campagna o in ambientazioni che presentano intere città
costruite non certo secondo i canoni di oggi (vedi circuito di RuhrStradt, Germania).
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Grazie
al Replay si può visionare la propria corsa con delle inquadrature spettacolari;ecco qui
una bella "bussata"!!! |
Con
opportuni cheats si può giocare con visuali
tutte nuove come quella alla "Death Rally". Divertente ma non molto giocabile. |
Lo
schema di gioco è quello classico che ci accompagna già da vari anni e cioè la presenza
della Single Race, del Ghost Mode e dei Campionati. Allinizio si avrà la
possibilità di cimentarsi sul primo campionato (2 gare) poi via via che si vincono le
gare si arriva primi in classifica e si avrà la possibilità di un nuovo campionato, di
nuove macchine e di nuovi circuiti. Giusto quindi non dare subito la possibilità di
accedere a tutte le opzioni possibili che renderanno così sul fattore della longevità.
Le auto disponibili sono ben 9, ognuna con differenti caratteristiche riguardo a
velocità, tenuta e ripresa (un consiglio: non fidatevi di quelle che hanno troppa tenuta
perché non riuscite a farle derapare in maniera ottimale e comunque una volta in
controsterzo tendono a mettersi per traverso e a farvi perdere velocità), e 6 circuiti
che verranno messi a disposizione due alla volta. Per quanto riguarda le vetture sono
caratterizzate da un proprio design ma tutte simili a prototipi da record di velocità e
sono stati usati ben 300 poligoni per comporle; quello che è davvero notevole non tanto
la loro cura nei particolari, che in realtà potrebbe essere maggiore, ma è il riflesso
che caratterizza le loro metallizzate carrrozzerie. Questo si ricollega quindi alla
gestione degli effetti di luce e delle trasparenze che è a livelli da record anche
rispetto a titoli già affermati come Ultim@te Race
Pro o Pod Gold e tutto con una fluidità
da urlo (avendo naturalmente una scheda accelerata); un particolare che lo discosta dalla
norma è il non eccessivo ricorso al lens flare, cosa, a mio parere, del tutto
giustificata dal fatto che nella realtà non esiste (se non attraverso gli obbiettivi
delle telecamere) e che viene esaltato nei videogiochi solamente per renderli più
spettacolari. Sempre per quanto riguarda laspetto grafico un altro pregio di questo
Motorhead è la maniacale ricercatezza e cura estetica con cui sono stati progettati i
circuiti: ad esempio se si sta correndo su un tracciato cittadino ci si imbatte spesso in
cartelloni pubblicitari, edifici e ponti che sono frutto di un lavoro che per un
videogioco è sicuramente qualcosa di rilevante.
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La
partenza è uno dei momenti che mi piace di più, anche per i grandiosi effetti di luce
dei fari alogeni delle vetture. Grandioso!! |
Con
lopportuno tasto si può avere questa visione che ci permette di vedere chi
cè alle spalle. Qui sono in unallegra scampagnata sul Golden Gate che mi
porterà alla vittoria: 1° al secondo giro. |
Unico
neo è rappresentato dalla vegetazione presente nei vari circuiti; i molti alberi e
arbusti non sono assolutamente allaltezza della stupenda grafica del gioco essendo
composti da bitmap pixellose che non si vedevano da molto su prodotti che sfuttano gli
effetti forniti dalle 3Dfx. Tutto ciò però non deve preoccuparvi perché questi
sempreverdi compaiono lontano dalla pista e sono resi praticamente invisibili dalla
velocità del gioco che non vi lascerà sicuramente il tempo di notare i difetti, a meno
che fermiate il tutto proprio davanti ad uno degli oggetti incriminati. Il realismo con
cui sono stati studiati i circuiti è aumentato ancor di più grazie agli effetti sonori
che caratterizzano le varie situazioni: dalle urla degli spettatori provenienti dalle
tribune della partenza al "tunze-tunze" delle discoteche (peccato che non esca
mai nessun tamarro quando passo ai 320 Km/h !!!!) o addirittura dei gemiti che arrivano
dai cinema porno nei centri delle città. Tutti questi effetti li potete apprezzare
specialmente disattivando la musica del gioco che se anche è di ottima fattura (con
tracce che vanno dal jungle allhard core), a mio parere, non è molto adatta ad un
gioco in cui si deve sentire il rombo del motore per sfruttare al meglio i cambi di
marcia. Veniamo ora al paragone con i suoi predecessori: Motorhead può essere accostato,
per quanto riguarda game-play e giocabilità, ai già citati Ultim@te Race Pro e Pod, ma,secondo me, ciò che si
avvicina di più a questo prodotto della Gremlin è Wipeout 2097 sia per quanto riguarda
la frenetica velocità e ambientazione del gioco.
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Ed ecco
uno dei pochi aspetti grafici che non mi ha esaltato: gli urti contro i vari ostacoli è
caratterizzato da queste scintille. Ecco i risultati di una derapata mal impostata. |
Uno dei
molti salti che farete in Motorhead dalla visuale frontale. Notate il cielo e il muso
aggressivo dellauto. Cosa? Ho la vettura un po storta?
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A
sostegno della mia tesi è il fatto che la stessa presentazione di Motorhead è
palesemente copiata dal gioco della Psygnosis (come soggetto del filmato e anche la stessa
"regia" sembra identica
a voi il piacere di gustare lesaltante
clip). Ultimi due aspetti degni di mota sono il multiplayer e le periferiche di
controllo:se Motorhead è un gran bel gioco giocato nella propria stanzetta diventa
esaltante( difficile per un gioco di guida) se si lanciano le sfide in rete locale; tutto
ciò è arricchito da alcune chicche studiate per il multiplayer come i diversi tipi di
clacson (dal muggito alla risata di un fuori di testa) e i nomi riportati in trasparenza
sopra le vetture, in modo che si è sempre consapevoli di chi si sta chiudendo contro uno
spartitraffico ai 200 Km/h. Per finire sarà più che sufficiente un buon joypad
(specialmente con i tasti davanti per i cambi di marcia) e, quindi, non è fondamentale
possedere volanti o joystick analogici anche perché Motorhead è stato programmato anche
per PSX e quindi ha una non indifferente componente arcade. E ora tutti a leggere le
conclusioni nel commento. |
Titolo: Motorhead
Software House: Gremlin Interactive
Sviluppatore: Digital Illusions
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 90,
16 MB di RAM, CD-ROM 4x, 72 MB su HD, scheda audio e scheda video compatibile DirectX 5.
Requisiti consigliati: Pentium
166, 32 MB di RAM, CD-ROM 8x, 72 MB su HD, acceleratore grafico 3Dfx Voodoo 1 o 2 o Rush,
Riva 128 e simili, Gravis Game Pad Pro o joypad a 8 pulsanti.
Gioco provato su: Pentium
200, 64 MB di RAM, Flash 3D Voodoo 1, CD-.ROM LG 24x, Sound Blaster AWE 64, Gravis Game
Pad Pro. Con questa configurazione Motorhead non ha dato alcun problema.
Grafica -
La grafica di Motorhead è semplicemente spettacolare con effetti di luce
strabilianti, anche se a prima vista potrebbe apparire leggermente spoglia.
Effetti Sonori -
Qui il discorso si spacca perché come già detto nella recensione, gli effetti
degli scenari sono più che di buona fattura, ma il rombo dei dieci cilindri si sente poco
e assomiglia di più a quello di una Panda.
Musica -
I brani presenti nel CD sono molto coinvolgenti e "cattivi", il tutto in
sintonia con lo spirito del gioco.
Giocabilità -
La giocabilità si attesta sui massimi livelli per un simulatore di guida, dato il
suo stampo prettamente arcade.
Longevità -
Motorhead vi incollerà al monitor per le prime due settimane (quindi niente
impegni), poi il vostro interesse andrà scemando ,anche se il multiplayer potrà farvi
riscoprire questo gioco.
Real. Tecnica -
Il prodotto in questione ha dietro di se un eccellente motore grafico e presenta
alcuni effetti (come i riflessi sulle carrozzerie) di altissimo livello.
Ric. Hardware -
Qui il discorso si fa un po pesante perché se non avete almeno un P166 con
3Dfx non potrete gustarvi leccezionale fluidità di cui è capace Motorhead.
Cè il supporto per le Glide e per Direct3D. In modalità software-only non ve lo
consiglio se non da un P233 MMX in su e a 640*400.
Totale -
Motorhead è quindi un gran bel gioco che consiglio caldamente a chi fanno
impazzire gli arcade di guida e la bella grafica, mentre non mi sento di pubblicizzarlo
più di tanto per gli smanettoni di assetti e patiti di simulazioni di rigore assoluto
perché qui spesso potrebbe convenire far la curva sbattendo contro i muretti piuttosto
che calcolare le frenate e le traiettorie da F1. In definitiva un ottimo prodotto anche se
con Wipeout 2097 mi sono divertito di più.
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile.
Immagine N°7
Immagine N°8 |