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Recensione di: Federico "Saeba" Boschetti


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Da vero appassionato della saga pubblicata dalla Fasa, aspettavo questo gioco con una notevole impazienza, anche perchè era stato annunciato diverso tempo fa..... Comunque, come vedremo, e’ stata un’attesa tutt’altro che vana. Come prima cosa, prima di iniziare a scrivere, volevo ringraziare il nostro magnanimo caporedattore per avermi concesso la possibilità di scrivere questa recensione, siccome si tratta di una grossa anteprima, visto che non mi sembra che nessun altra rivista on-line, neppure americana o inglese, abbia ancora recensito il titolo sviluppato dalla Zipper Interactive per la Microprose. Per cui, cominciamo dal principio. Dopo l’incredibile successo di Mechwarrior 2, uscito diversi anni fa sotto l’egida della Activision (mi ricordo che fu uno dei giochi che mi invogliò ad acquistare, probabilmente tra i primi in regione, la mia Orchid Righteous 3DFX!) (c’è da notare che Mechwarrior 2 è stato forse il gioco, con Incoming, che è stato inserito in quasi tutti i bundle delle prime schede 3D...ndBill) bissato subito dopo da Mercenaries (e già qui il Trade Mark su Mechwarrior 3 era passato sotto le abili mani della Microprose...), la Fasa decise di ritirare la concessione di sfruttamento della sua serie più famosa (obbligando la Activision a rivolgersi alla Dream Pod 9 per i vari Heavy Gear...) e di ridistribuirla alla casa di Falcon 4 e Grand Prix 2. Nel frattempo, altre vicissitudini legali portarono la Fasa Interactive nella grande famiglia di mamma Microsoft, che molto furbescamente, ha acquistato questa software house, aggiungendo quindi importantissimi titoli al suo futuro line-up. Così, questo è il gioco con più case coinvolte, che io abbia mai visto: Fasa, Microprose, Hasbro (padrona della Microprose...), Zipper Interactive (sviluppatori del gioco e del discreto Recoil...) e, last but not least, Microsoft!! Inutile dire che Mechwarrior 4 e lo strategico Mech Commander 2 vedranno la luce solo sotto la casa di Redmond e che molto probabilmente questa saga non si sposterà più dalla sede di Seattle.

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Speriamo solo che l’ennesimo cambio di bandiera, faccia altrettanto bene alla saga, visto che dal primo passaggio il gioco ci ha sicuramente guadagnato (e noi nel frattempo, grazie alla Activision, abbiamo potuto mettere le mani su Heavy Gear, di cui stiamo aspettando con impazienza il seguito, cosa tutt'altro che trascurabile, voi che ne dite?). E ora parliamo del gioco vero e proprio, visto che di cose da dire ce ne sono parecchie. Innanzitutto, vi devo dire che la versione da noi recensita (per dovere di cronaca e anche per correttezza nei vostri confronti...) non è la versione finale al 100 %, ma una completa al 95 %, comunque perfettamente recensibile, in quanto del gioco finito non manca praticamente nulla. Questo si vede in alcune imperfezioni nella struttura delle missioni e qualche bug ancora presente, che tuttavia ci è stato già segnalato come corretto dalla Microprose per la versione finale, che dovreste trovare nei negozi a breve. Comunque il gioco c’è ed è un signor gioco! Graficamente parlando, ragazzi, infatti, siamo completamente su un altro pianeta.... I Mech sono incredibili, con texture dettagliatissime e mai banali (c’è anche la possibilità di cambiare la livrea del robottone in base alle missioni...) un buon numero di poligoni ed effetti grafici notevoli, che denotano una cura ed una realizzazione tecnica sicuramente fuori dalla norma. Il movimento è molto accurato e dà veramente la sensazione di pilotare un bestione d’acciaio con tutti i suoi pregi (anche i carri armati possono davvero poco contro queste macchine da guerra alte qualche decina di metri!) e i suoi difetti (scarsa manovrabilità nei mech più grossi, scarso armamento, e/o armatura in quelli più agili...). Chiaramente prima di ogni missione avrete la possibilità di scelta del Mech che più vi aggrada, sia per voi, che per i vostri compagni, anche se, come vedrete, quello scelto per voi dal vostro meccanico (cioè quello di default per la missione...) è in genere il migliore che si possa avere. Il paesaggio è affascinante, dettagliato e quantomeno credibile: vi troverete a battagliare nel deserto oppure tra strette gole tempestate dalle torrette difensive nemiche, tra grosse strutture di costruzione scavate all'interno di una montagna oppure nei pressi di corsi d’acqua o del mare (il frangersi delle onde sulla spiaggia oppure al passaggio delle gambe del Mech è qualcosa che bisognerebbe vedere, per crederci!), senza contare che, a seconda del tipo di terreno che incontrerete, i vostri passi, non solo faranno un rumore diverso, ma lasceranno impronte o meno!

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Una cosa che mi ha colpito favorevolmente, sono i colori utilizzati dai grafici per rendere il teatro di queste apocalittiche battaglie. Finalmente hanno capito che per rendere bello un gioco è inutile continuare ad utilizzare quei colori da trip acido che hanno sempre caratterizzato i giochi che sfruttano l’accelerazione 3D. Speriamo che questo non rimanga un caso isolato (mi sembra comunque che ultimamente si stia tornando a livelli decenti anche nelle altre produzioni....), ma andiamo avanti a parlare di Mechwarrior 3. Invece mi è parsa fin troppo invadente la nebbia in lontananza. Va bene celare il nemico (anche perchè, tramite un apposito tasto, è possibile utilizzare per le armi a lunga gittata il mirino telescopico, veramente molto utile!), ma forse qui si è esagerato un pochetto..., forse per nascondere qualche magagna del motore grafico, chiamato GameZ Engine, che risulta comunque assolutamente funzionale e spettacolare. L'aspetto audio è curato, ma non eccezionale, con effetti molto ben realizzati (bella la vocina sexy del sistema di manutenzione del Mech.... a parte quando vi dice che il Mech si è surriscaldato troppo e si sta per spegnere.... veramente tragico!!!), mentre le musiche hanno perso molta della loro maestosità, tra il secondo e il terzo gioco, anche se forse il paragone risulta un po’ irriverente, dato che la colonna sonora di Mechwarrior 2 è stata una delle più belle tra tutti i giochi che ho avuto l’onore di giocare. Una menzione d’onore va al sistema di controllo, che può essere configurato a piacimento dall’utente, ma che parte già con ottimi riferimenti di default. Il mio consiglio è di optare per il joystick, solo se avete un modello multifunzione (come quelli di mamma Microsoft, che non mi stancherò mai di elogiare...) (se poi ne avete uno che supporta il Force-Feedback, dato che Mechwarrior 3 sfrutta appieno questa funzionalità, in un gran modo, allora siete a cavallo...ndBill) mentre di buttarvi sull’accoppiata tastiera – mouse, se disponete di un joypad oppure un joystick vecchiotto (e soprattutto senza hat switch, e i rudder che sono fondamentali...); comunque in entrambi i casi vi troverete benissimo.

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Un ultimo appunto: la campagna non è dinamica, ma del resto non ci si poteva aspettare una cosa diversa, visto che non siamo a livelli di simulazioni “più serie” (anche se definire Mechwarrior 3 una simulazione è una cosa un po’ avventata...ndBill), come quel Falcon 4.0 (di cui è uscita da poco la versione in Italiano, finalmente!) che ha riscritto la storia dei simulatori in epoca recente. Piuttosto si sente la mancanza di una storia un poco più “presente”, in fondo, infatti, il tutto si riduce a qualche briefing e poco più… Mi sono dimenticato di parlarvi della intro, che crea veramente un’atmosfera grandiosa e si rivela veramente spettacolare ed ottimamente realizzata (credo che il grande capo vi permetterà di vederla, magari in Real Video...) (eccovela qui... ndBill), che vi introduce perfettamente nel mondo creato dalla Fasa Corporation. Non abbiamo poi parlato della modalità multiplayer, che vi permetterà di giocare via Internet (anche tramite la Zone di Microsoft...), oltre che le solite LAN e Modem. All’aspetto multiplayer è stato dato un peso maggiore dai programmatori e, se giocato contro qualche avversario, Mechwarrior 3 risulta alquanto divertente che in singolo. Bene, a questo punto non mi rimane che rimandarvi al commento.

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Titolo: Mechwarrior 3
Software House: Hasbro / Microprose
Sviluppatore: Zipper Interactive
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 150 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico Comp. D3D o 3DFX di seconda o terza generazione, Joystick con Force-Feedback.

Gioco provato su: Pentium II 350 (overclockato a 392 Mhz), 64 Mb Ram, Matrox G200 Mystique 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Cd-Rom 32x MAX Samsung, Sound Blaster Live!, Gamepad. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Per ora, si tratta del non plus ultra del genere, veramente ottima la caratterizzazione del paesaggio e dei Mech. Inoltre il gioco è ricco di chicche e molto curato sotto tutti gli aspetti.

Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono notevoli e ben realizzati.

Musica -
La musica è godibile e non invasiva.

Giocabilità -
Duretto fin dalle prime missioni, può risultare a volte frustrante, ma un’altra partita parte subito dopo; comunque un’altra settimana di beta test sulle missioni non sarebbe male… capito Microprose (l’hanno capito, anche perchè l’ultima versione, quella finale, che mi è arrivata qualche giorno fa non ha più questi problemi...ndBill)?

Longevità -
La campagna è lunga ed impegnativa, e ci passerete molto del vostro tempo libero!

Real. Tecnica -
Allo stato attuale (ripeto, il gioco è completo al 95 %...) sono presenti alcuni bug, che comunque non inficiano la bontà del prodotto; l’unico veramente fastidioso (e che la Microprose dovrà togliere al più presto...) è quello relativo alla campagna, e che causa problemi di caricamento nelle missioni, fino a far impallare il computer un po’ troppo spesso….

Ric. Hardware -
Un Pentium II con 64 Mb Ram e scheda 3D compatibile D3D è il sistema minimo consigliato. Corredatelo poi di una scheda 3D di seconda generazione, oltre ad una bella scheda sonora 3D e un bel joystick con FF e vi troverete ancora meglio.

Totale -
La Microprose (per meglio dire, la Zipper Interactive...) ha fatto davvero un ottimo lavoro, mantenendo alto il nome di questa saga. Speriamo solo che i prossimi lavori siano alla stessa altezza, di questo lavoro e del precedente Falcon 4.0, riportando in auge (anche economicamente!) questo storico marchio, che dopo la dipartita di alcuni storici elementi (Sid Meier su tutti, che dalle ultime, però, sta ritornando a casa...), si sta riprendendo alla grande. (a proposito Bill, tu che hai le mani in pasta, a quando F1GP3 di quel genio di Crammond?) (la Hasbro Interactive ha appena emesso una press release che dice che GP3 dovrebbe essere pronto per Ottobre. A presto maggiori notizie...ndBill).


Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°7