Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Alessandro "Bart" Rapali


Dopo aver recensito questo titolo penso mi manchi solamente Cricket 97 per completare la nuova saga della EA Sports sui simulatori sportivi. Ma come, vi chiederete, cosa centra 97 con i vari NHL, NBA 98? Non lo so nemmeno io ma sta di fatto che la software-house americana ha voluto affibbiare al suddetto titolo il "97".Ora ,però, torniamo a noi; appena ho saputo della notizia che avrei dovuto recensire io il gioco di baseball, contrariamente al 99.9% degli Italiani, mi sono rallegrato e non vedevo l’ora di vedere come i discendenti di Colombo (leggi Americani) avessero sviluppato un videogame su una disciplina sportiva a loro molto cara. Questo perché in tenera età ho militato per due anni nella squadra di baseball della mia scuola media, e tutto ciò l’ho fatto per poter avere le conoscenze su questo sport per poi affrontare l’eventualità futura di dover esaminare un videogame di baseball (è sicuramente tutto vero! Non ci credete?…). La risposta è che siamo di fronte ad un bel gioco che tuttavia non mi ha esaltato; ma andiamo con calma.Dopo aver installato Triple Play 99, operazione che richiederà al massimo 68.3 MB (per l’installazione minima occorrono 8 MB circa), ci troviamo difronte al menù principale. Qui dopo aver impostato tutti i settaggi per grafica e sonoro (in realtà ben pochi: livello dei dettagli e risoluzione) abbiamo ben sette possibilità di gioco; si va dal Single Game all’intera stagione, dalla partita veloce ai Play-Off e vari tornei che possiamo crearci definendo il numero di squadre partecipanti e le altre peculiarità.

Un fotogramma tratto dalla consueta intro in stile EA Sports, molto d'atmosfera, in questo caso. Ci stiamo preparando a battere questo bel lancio teso che ci sta arrivando addosso.

Si ha inoltre a disposizione la facoltà di giocare in rete sia essa Lan o via modem (mi dispiace ma non ho avuto l’occasione di sperimentare questa opzione, anche perché si fatica non poco a trovare un avversario per giocare a baseball durante i mondiali di calcio). Tutte queste modalità di gioco le conoscete più che bene per il fatto che sono del tutto simili a quelle presenti a giochi a noi più conosciuti come Fifa 98 RTWC, NHL 98 o il più recente World Cup 98. In comune con gli altri titoli EA Sports abbiamo anche un nutrito archivio di statistiche e dati ufficiali della MLB; ciò vuol dire più realismo e maggiore coinvolgimento ed esaltazione del giocatore. Così oltre a competere con giocatori veri in stadi assolutamente uguali a quelli del campionato MLB possiamo scegliere tutte le squadre americane che militano nella suddetta lega: i Cincinnati Reds, i Florida Merlins, gli indiani di Cleveland (c’è anche un film divertente su questa squadra)(per la precisione, il divertente Major League, con i suoi relativi seguiti, interpretato da Charlie Sheen e Tom Berenger ndBill) o ancora i New York Yankees. Non preoccupatevi che anche se non conoscete questi club sono sicuro che se frugaste nel vostro armadio trovereste certamente un cappellino o una maglietta di una squadra della MLB. Prima di scendere in campo bisogna però compiere ancora due operazioni: scegliere il livello di difficoltà ed il sistema di controllo. In questo modo possiamo optare per i livelli di gioco impostati come base (Beginner, Rookie, Pro e All-Stars) oppure configurare la difficoltà di gioco a nostro piacimento, semplicemente agendo su diversi fattori come la velocità di gioco o le operazioni che vengono lasciate fare al computer, proprio come in World Cup 98.

Una spettacolare visuale aerea di uno degli stadi in cui si svolgono le partite di Triple Play 99. Questo giocatore si è buttato per cercare di recuperare una palla ed eliminare il battitore che sta correndo.

Per quanto riguarda il sistema di controllo non sono riuscito a giocare con qualcosa di diverso dalla tastiera; questo, diversamente dal solito, non si traduce in un handicap ma facilita le operazioni da fare. Ad esempio se si è lanciatore si sceglie prima di tirare l’effetto che si vuole dare alla palla con la pressione degli appositi tasti poi, una volta che il battitore ha scagliato la palla in orbita si usa un semplice tasto per far arrivare la palla alla base desiderata in modo da eliminare l’avversario. Ora veniamo al gioco vero e proprio: scendendo in campo si sentono sia le musiche emesse dagli altoparlanti dello stadio (sempre appropriate e identiche a quelle reali) sia l’incitamento del pubblico (specialmente quando si fa un bel fuoricampo) sia le voci dei due commentatori. Quest’ultimo aspetto è a mio avviso estremamente bel realizzato poiché la telecronaca non è mai oppressiva o noiosa. Lo stadio ed il campo di gioco (che per chi non lo sapesse è formato da un rombo detto "diamante" ai vertici del quale troviamo le basi. Su questo tracciato troviamo sparsi i 18 giocatori delle squadre, rispettivamente 9 e 9) sono molto ben curati dal punto di vista grafico, anche in assenza di un acceleratore 3D. A dir la verità la qualità generale della grafica (stadi, giocatori e vari menu) è leggermente al di sotto della media dei titoli targati EA Sports. E qui arriviamo all’unico punto che non mi ha pienamente convinto: le telecamere usate e le varie inquadrature utilizzate non danno una visione totale e continuativa del rombo di gioco. In altre parole è come se si passasse da un inquadratura fissa all’altra senza fluidità o allargando l’obbiettivo, ma semplicemente passando da una prospettiva all’altra diversamente da quanto accade in NBA 98 ed i suoi fratelli. Volendo proprio vederci qualcosa di buono si può dire che ciò è stato fatto per avere richieste hardware più basse e per consentire inquadrature più ravvicinate al gioco, ma a mio parere tutto questo e dovuto più alla pigrizia dei programmatori che ad altro. Abbandonato questo aspetto il gioco in sé risulta molto divertente e coinvolgente, cosa da sottolineare poiché siamo difronte ad uno sport a noi pressoché sconosciuto e giudicato da molti (non solo Europei) noioso; basti pensare che negli stadi in America si forniscono le tribune centrali di appositi terminali per poter rivedere immediatamente i replay o acquistare svariati prodotti su siti on-line.

Il battitore si avvia alla casa base per battere. Come vedete, la grafica accelerata è piuttosto buona. Un home run non è cosa facile da fare, soprattutto se gente come questa si arrampica come se fosse una scimmia sui muri laterali per prendere la palla.

Ci rimangono solamente due aspetti da toccare: presentazione e confronto diretto con i concorrenti. Per quest’ultimo punto non si può dire praticamente nulla perché vi è la totale assenza (almeno qui in Italia) di prodotti analoghi ma si può raffrontare questo Triple Play 99 ai diversi videogames di sport ed arrivando alla conclusione che il gioco in questione è esente da grossi difetti, curato ed estremamente giocabile, in pratica in linea con tutti i titoli della EA Sports. Per quanto riguarda la presentazione ci troviamo difronte ad un clip abbastanza esaltante che ci immerge nello spirito del baseball presentandoci campioni reali della storia di questo sport; inoltre, come in tutti i titoli della software-house americana, vi è anche un altro filmato che ci presenta i pregi del gioco stesso come l’esatte riproduzioni degli stadi o la presenza di tutti i giocatori della MLB. Prima di rimandarvi al commento lasciatemi fare un appunto: tenterò in tutti i modi a non farmi influenzare nella recensione dal fatto che proprio giocando a Triple Play 99 dopo 5 giorni di divertimento a Porto Venere ha cessato di vivere la mia 3Dfx costringendomi a iniziare a risparmiare per la tanto desiderata Voodoo 2 (d'altronde non può sempre andare tutto bene, vero? Fanc#§% ….).

Titolo: Triple Play '99
Software House: EA Sports
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 90,16 MB di RAM,CD-ROM 4x,8 MB su HD ,scheda audio e scheda video compatibile DirectX 5, tastiera.

Requisiti consigliati: Pentium 133,32 MB di RAM,CD-ROM 8x,69 MB su HD, acceleratore grafico 3Dfx Voodoo 1 o 2, Riva 128 e simili, tastiera.

Gioco provato su: Pentium 200,64 MB di RAM, Flash 3D Voodoo 4 MB,CD-.ROM LG 24x,Sound Blaster 64 AWE, Gravis Game Pad Pro. Con questa configurazione non avrete problema di alcun tipo.


Grafica -
L’aspetto estetico di Triple Play 99 si attesta su ottimi livelli, con cura nei particolari, anche se avrebbero potuto sfruttare meglio le potenzialità della 3Dfx.

Effetti Sonori -
I suoni che si sentono nelle arene del baseball sono di ottima fattura e perfettamente coincidenti a quelli reali (come musiche di incitamento o il tifo).

Musica -
Questo è certamente l’aspetto meno importante in un simulatore sportivo e così le musiche dei vari menù sono nella media ma nulla di eccezionale (non paragonabili a quelle di FIFA 98 RTWC).

Giocabilità -
Questo fattore è l’aspetto più positivo del gioco che risulta sempre divertente anche se tutto ciò è minato dalla gestione delle inquadrature.

Longevità -
Come tutti i videogames di sport la longevità è assicurata, specialmente se siete veri appassionati della disciplina in questione.

Real. Tecnica -
Come già detto non mi hanno convinto molto l’utilizzo di riprese da diversi punti e lo sfruttamento dell’accelerazione hardware.

Ric. Hardware -
EA Sports indica un P133 con acceleratore 3D come soluzione ottimale e in fin dei conti non serve molto di più. Mio malgrado (sigh…la mia bella 3Dfx) sono stato costretto a provare il gioco senza accelerazione hardware e in 640*480 con un P200 e 64 MB di RAM scattava tranquillamente.

Totale -
Triple Play 99 è quindi un prodotto assolutamente da acquistare per gli appassionati di baseball o semplicemente per coloro che ammirano questa disciplina sportiva pur non essendone esperti perché il gioco risulta coinvolgente e spettacolare (se non siete fra queste persone non penso che stiate ancora leggendo queste ultime righe della recensione). In definitiva siamo di fronte ad un gioco praticamente unico nel suo oggetto e realizzato più che bene.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.