
Siete stanchi di massacrare
alieni sul pianeta Strogg? Non ne potete più di percorrere avanti e indietro la base
militare di Black Mesa? Avete vinto tutte le gare di TOCA 2 e ormai guidate a occhi chiusi? Avete
distrutto la seconda Morte Nera e X-Wing: Alliance
non vi offre altre missioni? Allora è arrivato il momento di prendersi una pausa, e di
giocare (forse...) a Live Wire!, ma non prima di essere giunti fino alla fine di questa
recensione! Live Wire! è un semplice puzzle game, anche se un po’ particolare,
perchè infatti il manuale stesso lo definisce come un “puzzle game d’azione 3D
territoriale strategico”. Il gioco è sviluppato dalla SCI, la Sales Curve
Interactive, la software house che ha fatto discutere parecchio con il suo Carmageddon (e
relativi seguiti e data-disk...), ma che ha realizzato anche altri titoli come i meno noti
XS (una sorta di sparatutto 3D abbastanza stranetto...), Gender Wars (uno strategico alla
Syndicate piuttosto curioso) e l’adventure Kingdom O’ Magic, caratterizzato da
una bella trama, ma da enigmi al limite dell’assurdo e del demenziale (infatti, a
causa di questa sua ultima caratteristica, non fu mai tradotto in Italiano, con il
risultato che tutti coloro che non comprendono l’Inglese se lo sono persi...). Live
Wire! segna l’incursione della SCI in un genere che di recente non è molto
frequentato dalle varie software house, ma che trova mitici rappresentanti nei vari
Pushover (di cui aspettiamo ancora il seguito tridimensionale, annunciato qualche tempo
fa...), Lemmings e Bubble o Puzzle Bobble. In Live Wire! noi impersoniamo una sorta di
“animaletto”, che assomiglia molto ad un pesce, e che si muove lungo una griglia
(e non oltre…) il cui obiettivo è quello di far diventare il maggior numero di
quadratini (che appunto compongono la griglia…) del suo stesso colore entro un tempo
limite. Supponiamo di essere di colore rosso, e allora muovendoci nelle quattro direzioni
coloreremo la griglia di rosso e quando un quadrato ha i quattro lati del nostro colore,
allora si colorerà anch’esso della tinta che ci appartiene e diventerà
“nostro”.
Ovviamente non
saremo soli sul campo di gioco, perchè a movimentare le partite ci penseranno i tre
avversari contro cui ci dovremo confrontare ogni volta e dei nemici tipici di ogni
scenario, i quali vagano per la griglia con l’obiettivo di ostacolarci e di non farci
vincere (un po’ come se inventassero un Pac Man in cui, oltre a vedercela con i
fantasmini, dovessimo anche mangiare più pillole di altri tre avversari presenti in
contemporanea nello scenario…). Fortunatamente avremo anche qualcuno, o meglio
qualcosa, che ci aiuterà a terminare prima un livello o a sbarazzarci dei cattivoni, e
sto proprio parlando di power-up e armi speciali che si attivano quando facciamo girare la
mattonella appropriata e che si possono accumulare in un inventario (ma attenzione che
anche il computer può prendere i power-up e non oserà spararci contro missili e bombe!).
Si rivelano fin dalle prime partite di fondamentale importanza perché sono in grado di
farvi vincere (o perdere, dato che le usa anche il computer…) una partita in pochi
secondi, e ne esistono di svariati tipi ma tra i più utili vi segnalo: il pennello, che
vi permette di colorare tutte le mattonelle avversarie contigue dello stesso colore
dell’avversario con il vostro, la gomma che cancella le mattonelle avversarie e le fa
tornare neutre, le pistole con le quali potrete far fuori i nemici, i televisori che vi
danno punti ed energia e infine le stelline, perchè con trenta di queste si riceve una
vita in più. Il gioco è ambientato nella cameretta di un bambino (immaginaria…
ndR), vi sono cinque diversi scenari: Oceanic, Wild West, Fun Fair, Spooky e Space
costituiti ognuno da svariati livelli, con in aggiunta un livello bonus per ogni scenario.
Ogni scenario corrisponde ad un particolare giocattolo e ne viene profondamente
caratterizzato, così Oceanic corrisponde all’acquario e sulla griglia troveremo
oltre ai nostri avversari, granchi e squali pronti a farci fuori. Wild West è ispirato
agli indiani e cow boy presenti su una mensola della cameretta, e qui ci saranno
ovviamente indiani, cow boy e totem. Fun Fair è ambientato in un luna park e dovremo
stare attenti a non scontrarci ai frequentatori delle giostre che scorrazzano a destra e a
manca dello scenario. Spooky si ispira ad un gioco da tavolo molto simile al nostrano
Brivido, e ci saranno teschi, fantasmi, ragni e mostriciattoli vari. Space è ambientato
nello spazio, su basi spaziali e pianeti, con la presenza massiccia di alieni e UFO. Come
potete vedere dalle foto lo schermo di gioco ha in sovrimpressione vari indicatori. In
alto a sinistra possiamo vedere i punti del giocatore, subito sotto l’inventario con
power-up e armi, in alto al centro c’è l’indicatore del tempo che abbiamo per
completare il livello, alla sua destra c’è l’indicatore di energia vitale e
subito sotto l’elenco dei power-up a tempo, mentre in basso a destra vi è la
classifica dei giocatori che hanno un territorio maggiore, subito a sinistra il contatore
delle stelline e di nuovo a sinistra il numero delle vite a nostra disposizione.
È possibile
giocare a Live Wire! in vari modi, innanzitutto vi è la possibilità di giocare in single
player o multiplayer. Il multiplayer è possibile tramite protocollo IPX (per reti
locali…), TCP/IP via Internet e in split screen con un amico sullo stesso computer.
La modalità single player ha due opzioni; una in solitaria contro i tre avversari
computerizzati, e l’altra in team mode, cioè due contro due, in questo caso si può
scegliere come compagno di squadra il computer o un amico (e quindi giocare sullo stesso
computer in due…). Come detto in precedenza abbiamo cinque diversi scenari costituiti
da vari livelli, è possibile giocare la modalità in single in due modi: uno è quello di
scegliere lo scenario e di fare tutti i livelli ad esso relativi, l’altro è
scegliere uno scenario e giocare al primo livello, poi giocare al primo livello degli
altri scenari e solo dopo averlo completati accedere al secondo di questi, e così via.
Fino ad ora ho descritto il funzionamento e le caratteristiche di Live Wire! ma per un
commento e per gli aspetti negativi vi rimando al commento. Ciao. |
Titolo: Live Wire!
Software House: SCI
Sviluppatore: idem
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 20 Mb Hard Disk, Scheda Audio e
Video comp. DirectX5, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico
D3D.
Gioco provato su: Celeron
450, 128 Mb RAM, ATI RAGE II+ 4 Mb, Sound Blaster AWE 32, Diamond Monster 3D 4 Mb, Windows
98, Cd-Rom Samsung 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.
Grafica - 
Live Wire! ha una grafica stile cartone animato, ben fatta per carità, ma nulla di
eccezionale, certo ha dei colori vivaci e rendering a 16 bit, ma tutto rientra nella media
dei giochi odierni.
Effetti Sonori - 
Praticamente inesistenti, si limitano a far sentire un suono quando si prendono bonus,
o quando romba un tuono, o quando si spara, per il resto su questo fronte il gioco rimane
muto e non raggiunge la sufficienza.
Musica - 
Se gli effetti sonori latitano non si può dire la stessa cosa per le musiche, che la
fanno da padrona. Ottimamente realizzate su traccia audio e costituite da motivi tecno,
potreste inserirle in auto il sabato sera!
Giocabilità - 
Live Wire! non ha dei controlli complicati, basta premere le quattro frecce direzionali,
ctrl per gestire l’inventario e lo spazio per sparare, ma il tutto si fa complicato
se non dezoomate, non riuscirete a completare un livello se non avrete una visuale ampia,
e questo anche perché il gioco gira molto veloce.
Longevità - 
Live Wire! ha gravi problemi di longevità, come illustrerò meglio nel commento finale,
è altamente ripetitivo, non offre stimoli per vedere il quadro successivo, e dopo un paio
di quadri sembra di stare su una catena di montaggio a ripetere sempre gli stessi
movimenti.
Real. Tecnica - 
Nulla di eccezionale, in fondo è un puzzle game e i programmatori non hanno fatto
chissà quale sforzo. Certo è in 3D, e in alcuni quadri più avanzati le costruzioni sono
abbastanza complesse, ma nulla che faccia gridare al miracolo.
Ric. Hardware - 
Dal Pentium 200 MMX con una scheda 3D da 4 Mb compatibile Direct3D non credo ci
dovrebbero essere problemi nel far girare il tutto. Se poi avete di meglio…
Totale - 
Live Wire! a mio giudizio non raggiunge la sufficienza a causa di vari fattori, primo
fra tutti l’estrema ripetitività del gioco che porta inevitabilmente il giocatore ad
annoiarsi dopo 2 o 3 partite. In fondo se ci riflettete i puzzle game hanno uno schema di
gioco fisso, e il bello sta nell’affrontare e risolvere i vari quadri che ci si
presentano con il medesimo metodo (vedi Puzzle Bobble, Super Puzzle Fighter II Turbo,
Tetris, Lemmings, The Incredible Machine), quindi il giocatore deve essere sempre
invogliato a vedere cosa c’è dopo perché è la strutturazione dei quadri più che
la meccanica del gioco ad incuriosire, purtroppo tutto ciò in Live Wire! non accade. È
vero che le ambientazioni cambiano (con dei quadri strutturati su più livelli) e ci sono
dei nemici e armi diverse, ma purtroppo si è sempre lì a fare il solito movimento per
appropriarsi della mattonella e ad andare verso la prossima, e non c’è quel
divertimento e quel senso di sfida che si prova giocando ad altri titoli concorrenti. Il
bello è proprio questo, esistono in commercio giochi più vecchi ma molto più belli,
perché allora spendere tanti soldi per un gioco nuovo quando si può comprare un budget
che qualitativamente è superiore? Detto ciò Live Wire! non merita di essere acquistato,
ma se proprio siete dei fanatici del genere e avete giocato a tutti i puzzle game in
commercio, allora aggiungete pure un punto al voto totale e andate dal vostro negoziante
di fiducia.
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale recensibile.
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