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Recensione di: Mario "hammer" L'Abbate


A meno di un anno dall’uscita del buon Need for Speed 3: Hot Pursuit, la Electronic Arts ci riprova, lanciando sul mercato un gioco molto simile al predecessore ma con delle migliorie molto divertenti al sistema di gioco. Il titolo già lascia intendere qualcosa, Road Challenge, cioè sfida stradale, ed in effetti è questa la grande novità, ma andiamo con calma e ordine alla scoperta di questo bel gioco di guida. Per tutti coloro che non conoscono la saga diamo qualche notizia: Need for Speed è da sempre un gioco di guida arcade, in cui è possibile guidare auto da sogno, che per la maggior parte di noi rimarranno tali, in sfide all’ultima curva in vari circuiti, caratterizzati da una bellezza grafica tale da farvi distrarre dalla guida. Need for Speed: Road Challenge ovviamente non tradisce la tradizione, sono presenti nuovi mezzi, diciannove tracciati e la licenza di automobili di varie case (BMW, Ferrari, Mercedes, Jaguar, Lamborghini, eccetera…), quindi tutto rimane confermato ma con una variante molto simpatica, i soldi! Appena caricato il gioco si assiste ad un filmato ottimamente realizzato in cui si vedono sfrecciare auto ad alta velocità (a mio parere però colpiva di più il filmato di Need for Speed 3…), dopodiché ci si trova di fronte al menù principale, qui abbiamo quattro scelte che ci portano a modalità differenti di gioco: Carriera, Arcade per singolo giocatore, Arcade con split screen e Multiplayer. Le ultime due ovviamente riguardano il gioco insieme ad altre persone, e ciò può avvenire in due modi distinti, sul proprio computer tramite split screen (divisione in due dello schermo del computer…), oppure via rete/modem, nel secondo caso la EA ha pensato a tutto, perché si può giocare con un amico via modem, via LAN (rete locale…), oppure via Internet tramite un programma di comunicazione realizzato dalla EA stessa, quindi i patiti del multiplayer avranno di che sfogarsi per un po’ di tempo (tra un deathmatch e l’altro di Quake 2…). 

Le rimanenti due opzioni riguardano il singolo giocatore e qui ne vedremo delle belle, nella modalità carriera (la mia preferita…) sarà possibile affrontare vari campionati e ricevere dei soldi come premio. Inizialmente, affronteremo il primo campionato con una BMW Z3 e un piccolo budget a nostra disposizione, diventa chiaro fin dalle prime gare che per andare fino in fondo con questa modalità di gioco bisogna stare molto attenti al conto in banca: infatti solo i primi tornei sono gratuiti, perché gli altri avranno una tassa d’iscrizione, e inoltre se non vogliamo spendere troppi soldi in riparazioni, durante la gara dovremo cercare di rovinare la nostra auto il meno possibile, perché in questo episodio fanno il loro ingresso ufficiale i danni subiti dall’auto, con conseguenti riduzioni delle prestazioni del mezzo. I danni coinvolgono quattro settori del veicolo: il motore, la carrozzeria, lo sterzo, e le sospensioni, quindi attenti a quello che fate, siccome non è bello subire molti danni allo sterzo e quindi ritrovarsi un’auto inguidabile, oppure di notte essere protagonisti di uno scontro frontale con un muretto e dover correre per tutto il circuito a luci spente! Nel garage allestito dalla EA, oltre a poter riparare la nostra auto potremo apportarvi anche delle modifiche (a pagamento, e sono pure care!), sono presenti tre livelli di elaborazioni, che rendono molto più competitivo il nostro mezzo, oltre a cambiarne leggermente l’estetica. Tramite l’opzione Concessionario sarà possibile acquistare altre auto o venderne alcune, infatti possiamo benissimo possedere più di un’auto e se siamo a corto di soldi potremo venderne una (i prezzi dell’usato ovviamente non giocano a nostro favore, il computer svaluta un po’ troppo il valore della vettura…), o se abbiamo abbastanza soldi, comprarne una nuova. 

Alla fine di ogni campionato in base a come ci saremo classificati riceveremo un premio in denaro, e volendo sarà possibile ripetere lo stesso campionato per aumentare le nostre finanze, o affrontarne uno nuovo, visto che ne saranno disponibili di nuovi, di volta in volta che ne completeremo uno. Ogni campionato possiede delle sorprese (ecco perché preferisco questa modalità…), è costituito da uno o più tornei, ma questi oltre ad essere quelli dei soliti circuiti da affrontare in sequenza e con l’obiettivo di giungere primi nella classifica finale, potranno essere anche di altri due tipi: High Stakes o Knockout. Nella modalità Hot Pursuit metteremo in palio la nostra auto, si dovranno compiere due giri contro un solo avversario, e se giungiamo primi vinciamo l’auto del computer, altrimenti perdiamo la nostra (questo è un buon metodo per arraffare auto che non abbiamo o per risanare il nostro budget, rivendendo subito dopo uno dei nostri veicoli…). Nel torneo Knockout, invece bisogna fare di tutto per non arrivare ultimi, ciò pena l’immediata espulsione dalla competizione; mano a mano che si affronta un nuovo circuito c’è un avversario di meno (che evidentemente è arrivato ultimo nella corsa precedente…), fino ad arrivare alla gara finale con solo due auto che si disputeranno il primo premio (questo mi ricorda Highlander: “Ne rimarrà solo uno!”). La modalità Arcade si suddivide a sua volta in quattro tipi diversi, Gara Singola per una veloce partitina senza perdere tempo con tabelle di punti e cose varie. Poi c’è la Hot Pursuit la famosa modalità in cui è presente la polizia, e dovremo arrivare al traguardo prima dell’auto controllata dal computer, stando attenti al traffico locale e senza farci arrestare! La polizia è sempre pronta a fermarci e a multarci (quindi a farci perdere tempo rispetto all’avversario…) se superiamo il limite di velocità, e dopo tre multe scatta l’arresto; per l’occasione “la polizia EA” ha aumentato il numero delle pattuglie presenti sul circuito, che nel caso non esiteranno a organizzare posti di blocco, o posizionare dei blocchetti di cemento atti a rallentarci! Il bello di tutto ciò è che, come nell’episodio precedente, potremo impersonare anche noi la polizia e divertirci a fermare le varie Ferrari, BMW e Mercedes. La modalità Knockout è identica a quella presente nella modalità Carriera, come pure l’opzione Torneo, niente altro che una serie di gare con conseguente classifica finale. Vale la pena sottolineare che, a rendere le cose un po’ più difficili ci saranno, oltre agli avversari (sia per quanto riguarda il livello di difficoltà settato nella modalità Arcade o nella crescente difficoltà della modalità Torneo), alle gare notturne, ai danni alla vettura che la rendono sempre meno guidabile, alla difficoltà intrinseca dei circuiti (non dimentichiamo che oltre ai circuiti normali affronteremo gli stessi in senso inverso…), e alla polizia in alcuni casi, anche gli agenti atmosferici, pioggia e neve renderanno il controllo della vettura assai difficoltoso, per non parlare dei blocchi di ghiaccio presenti sulla strada del circuito di montagna! 

Ma vanno segnalate anche tutta una serie di chicche, quali l’ululato dei lupi e il canto degli uccellini nella foresta, il sibilo del vento sulle strade alte e tortuose di montagna, o le foglie che cadono dagli alberi secchi, il polline che vola al passaggio sotto una serie di alberi in fiore, il treno a vapore del circuito delle grandi foreste, e tante altre cose simpatiche che caratterizzano ogni circuito. Need for Speed: Road Challenge è senza dubbio un gran bel gioco, anche se possiede alcune mancanze che non ci aspettavamo, come ad esempio un replay degno di questo nome, che è presente solo nella modalità Arcade, mentre quando si svolgono le gare come Carriera, si può si vedere il replay ma con in sovraimpressione la classifica della gara e senza possibilità di andare avanti o indietro sul filmato. L’implementazione dell’HUD mi sembra peggiorata rispetto al precedente titolo, ora gli indicatori digitali non sono altro che numeri buttati lì che segnano la velocità o i giri del motore. In definitiva pochi difetti, ma anche poche novità, perché tranne la modalità carriera è rimasto tutto come prima, anche il motore grafico che è stato semplicemente migliorato, ma non ci sono novità sostanziali. Un’ultima cosa, la versione da me provata era quella localizzata in italiano, e in effetti per la maggior parte era nella nostra lingua, peccato che quando si ascolta la radio dei poliziotti questa parli in inglese, o che quando si vince un torneo si senta una voce che è sempre in inglese. Bene, per ora è tutto e vi mando alla colonnina qui a destra per il giudizio e il voto finale, ciao!

Titolo: Need for Speed: Road Challenge
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166 MMX, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 233, 32 Mb Ram, Scheda Audio comp. EAX, Acceleratore Grafico D3D di seconda o terza generazione.

Gioco provato su: Celeron 450, 128 Mb RAM, ATI RAGE II+ 4 Mb, Sound Blaster AWE 32, Voodoo 2 12 Mb, Windows 98, Cd-Rom Samsung 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.


Grafica -
Sebbene sia il motore grafico del precedente titolo con delle modifiche, la grafica rimane su alti livelli, con tutti gli orpelli del caso (ombre, lens flare, eccetera) e capace di arrivare fino a 1024*768, avendo la scheda grafica adatta.

Effetti Sonori -
Molto belli e simpatici, sentire i lupi, le anatre il rumore dell’energia elettrica quando si passa vicino ad una centrale d’energia, senza poi ovviamente dimenticare il rombo dei motori e la progressione del motore stesso quando si innestano le varie marce, tutto molto bello.

Musica -
Le musiche sono ben realizzate e svolgono perfettamente il loro ruolo di sottofondo alla competizione automobilistica.

Giocabilità -
Ottimamente realizzato questo lato del gioco, forte anche di tutti i precedenti titoli, la EA non sbaglia e ci mette in grado di guidare perfettamente mostri da 250 e più Km/h con la sola punta delle nostre dita sulla tastiera, o di usare un altrettanto ben supportato joypad o volante, in fondo non ci dimentichiamo che stiamo parlando di un arcade, anche se questa volta le auto si guidano in modo diverso una dall’altra.

Longevità -
La modalità Carriera è molto interessante e lunga, quella Arcade offre quattro tipi di modalità diverse, quindi c’è di che giocare, inoltre con l’opzione split screen si può giocare in due sullo stesso computer, sempre che non si abbia la possibilità di giocare via la LAN, modem o Internet. Inoltre è possibile scaricare dal sito EA delle auto e dei circuiti aggiuntivi.

Real. Tecnica -
Niente da ridire, ripeto che il tutto è fatto bene e con tre titoli sulle spalle e le poche migliorie apportate, non si poteva che continuare a fare bene.

Ric. Hardware -
Dal Celeron 266 con 32 Mega di RAM e una scheda 3D da 4 Mb compatibile Direct3D non credo ci dovrebbero essere problemi nel far girare il tutto.

Totale -
Need for Speed: Road Challenge come detto in precedenza è un gran bel gioco, dopo anni con quest’ultimo episodio la EA sembra aver toccato il massimo, e infatti le migliorie con NFS3 (uscito meno di un anno fa…) non sono moltissime, giusto la modalità Hot Pursuit modificata e l’aggiunta delle modalità Carriera e Knockout movimentano un po’ la situazione. In effetti se proprio gli si deve imputare un difetto è il non aver apportato molto di più rispetto al gioco precedente, quindi mi sento di raccomandare questo titolo a tutti coloro che vogliono un arcade ben fatto e la licenza ufficiale delle più famose case automobilistiche (non dimentichiamo che è presente per ogni auto una scheda tecnica con tanto di foto e cruscotto virtuale!), per gli altri, quelli che hanno già NFS3, non credo valga la pena di comprare un titolo che all’80% già possiedono, quindi mettetevi i soldi da parte, può darsi che un giorno ci ritroveremo a parlare di Need for Speed 4.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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