Arrivati a questa ora tarda,
dopo una dura giornata di lavoro (dovreste sapere che, infatti, oltre a portare avanti
AVOC, io lavoro in un negozio al mare...), una domenica passata a farsi un discreto mazzo,
verrebbe da chiedersi come mai si ha ancora voglia di scrivere un articolo relativo a
qualche gioco testato negli ultimi tempi. Soprattutto ci si chiede questo perchè fra
qualche ora (sono le 0.20 e alle 15.30 ho questa importante prova...) dovrò affrontare
lesame teorico di guida (avendo solo 18 anni...) e dovrei cercare di essere là
tranquillo e riposato. Ma, pazienza, vorrà dire che prenderò qualche caffè, se dovessi
rischiare labbiocco mentre sto affrontando il test. Ma veniamo finalmente a noi.
E proprio vero che essere il caporedattore comporta lonere di accollarsi la
recensione di titoli che hanno suscitato opposti pareri in redazione, un po per fare
da ago della bilancia, e questo è successo, come con altri giochi negli scorsi mesi, con
Outcast, il titolo della Infogrames di cui vi parlerò in questa recensione. Si tratta di
un action/adventure 3D alla Heretic II
(perchè assomiglia di più allo stupendo titolo della Raven che ad un qualunque gioco
simil-Tomb Raider...), sviluppato dalla software house belga Appeal, che aveva già creato
in passato No Respect, un gioco pubblicato dalla Ocean allincirca due anni fa, prima
che passasse nelle mani del gigante francese, dotato di un gameplay piuttosto ridicolo, ma
di un engine che potrebbe essere considerato il precursore di quello sfoggiato da Outcast.
Alla Appeal stavano lavorando da due anni a questo titolo e la Infogrames conta molto su
quello che potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento per il genere, sia per quello
che riguarda la grafica, per la quale è stata adottata una soluzione abbastanza
rivoluzionaria di questi tempi e la struttura di gioco, che risulta davvero ben
congeniata. Vi dicevo che il titolo della Appeal aveva creato pareri discordanti nei pochi
eletti che avevano potuto dare unocchiata alla beta giunta in redazione poco più di
un mese fa. Cera chi riteneva che il gioco sarebbe potuto diventare uno dei migliori
titoli dellanno, mentre altri ritenevano che la soluzione adottata per la grafica
(che vi svelerò solamente fra un po...) ne avrebbe impedito lacquisto ad una
buona parte dellutenza che sarebbe potuta essere attratta dal genere di gioco. Fatto
sta che è passato allincirca un mese e, qualche giorno fa, mi sono ritrovato vicino
al computer, il pacco del corriere (a proposito, se mai ci dovessero leggere, ringraziamo
tutti i corrieri che, con la loro velocità, ci permettono di ricevere tutto il materiale
recensibile in tempo utile...) contenente la scatola di questo gioco e, impaziente, ho
scartato tutto con la velocità di un felino e ho inserito il CD 1 nel lettore CD-Rom. La
prima mazzata, però, è venuta dallinstallazione, che si papperà in un solo colpo
ben 450 Mb di spazio prezioso dal vostro disco rigido.
|
|
Ci
siamo appena risvegliati e non è che il nostro risveglio sia stato dei più piacevoli... |
Sembra
quasi di essere sulle Dolomiti. Ma siete sicuri che non ci sia l'accelerazione 3D? |
Fatemi però fare
unanticipazione su quello che potrà essere il mio parere finale: anche se lo spazio
occupato è parecchio, ne vale veramente la pena. Terminata questa fase di cui non si può
fare a meno, vi verrà mostrata subito la lunghissima e spettacolare introduzione (che
spero di potervi mettere a disposizione, per il download, nel solito formato Real Video,
comunque guardate la colonnina a lato per averne la certezza...), che vi narrerà la
storia che sta dietro a quello che dovrete fare voi nel gioco. Il tutto, accompagnato da
una colonna sonora pazzesca, che non guasterebbe in un film di un certo livello, di cui vi
parlerò più diffusamente più avanti. Il vostro ruolo è quello di Cutter Slade, un
marine americano, che viene richiamato allordine dal governo americano per una
missione di vitale importanza. Siamo intorno al 2010 ed il governo ha lanciato qualche
anno prima una sonda intelligente, per verificare lesistenza di un mondo parallelo.
Una forma di vita intelligente nellUniverso, però, è riuscita ad intercettare la
sonda e lha danneggiata, creando un buco nero che rischia di mettere a repentaglio
la vita dellintero pianeta terrestre. Così, Cutter, noto per la sua abilità e la
sua astuzia in situazioni di pericolo, viene prelevato di forza da un bar dove stava
sorseggiando in santa pace qualche bicchierino e trasportato in un luogo segretissimo,
scortato da un generale che gli racconta la situazione e gli spiega alcuni dei suoi
compiti. Allinterno della base, poi, egli incontra altri due scienziati che saranno
implicati in questa missione con lui e saranno trasportati nellaltra dimensione.
Così, Cutter e tre scienziati saranno trasportati nel mondo parallelo di Adelpha, dal
quale potranno uscire solamente dopo aver chiuso il buco nero. E così, Cutter si
risveglia su un letto, accanto al fuoco, in un mondo che non è il suo, con strane
creature che gli parlano e lo definiscono Ulukai, ovvero la persona che potrà salvarli da
questa spiacevole situazione. Dopo la intro, infatti, dovrete inserire il secondo CD e,
molto probabilmente, il primo non vi servirà più, almeno fino a che non re-installerete
tutto. Da ora in poi, tutto sarà realizzato, sia le sequenze di intermezzo che,
ovviamente, il gioco stesso con un engine tridimensionale, con un risultato del tutto
piacevole per la vista. Non vi ho ancora parlato del menu principale perchè, per essere
sinceri, in Outcast non esiste proprio: infatti dovrete sfruttare il Launcher per lanciare
una nuova partita, oppure caricarne una precedentemente salvata, oppure editare le opzioni
relative a grafica e controlli. Outcast dispone di una configurazione predefinita per ogni
CPU con Ram da 32 a 64 Mb, a partire dal P233 fino ai recenti PIII 500, passando
addirittura per i poco noti Cyrix e Winchip. Come vedete, alla Appeal hanno cercato di
ottimizzare il loro titolo per ogni computer presente sul mercato, visto che, ed ecco
svelato il mistero, Outcast non supporta alcun tipo di accelerazione 3D.
|
|
Stiamo
prendendoci un bel raffreddore con annessa polmonite nuotando in quest'acqua ghiacciata... |
Aiuto!
Ma io continuo a chiedermi: ma l'accelerazione 3D c'è o non c'è?. |
E qui vedo
elevarsi fischi di disappunto verso i programmatori belgi. Verrebbe da chiedersi, quindi,
come mai, a due anni dallaffermazione delle schede 3D sul mercato, alla Appeal hanno
scelto di adottare questa soluzione abbastanza rivoluzionaria. Principalmente per un
motivo: Outcast è stato concepito al momento in cui nessuna scheda 3D era presente sul
mercato e la software house belga ha deciso di fare così per perdere meno tempo
sullengine grafico, ma per concentrarsi di più sul sistema di gioco e devo dirvi,
sinceramente, che la scelta è stata pienamente azzeccata. Inoltre, lengine 3D è di
tipo Voxel, molto simile a quello utilizzato dalla Novalogic nella maggior parte dei loro
titoli (come Deltaforce...), e quindi non accelerabile. Ma la cosa da notare è che con
questo engine software, alla Appeal sono riusciti a fare quello che gli altri fanno con le
schede 3D; immaginatevi quindi se ci fosse stata laccelerazione hardware a cosa ci
saremmo trovati davanti. Lunico rovescio della medaglia è che le richieste hardware
sono piuttosto elevate, tantè che se si dovesse stare alle configurazioni ottimali
predefinite dalla Appeal, non si potrebbe andare, su una macchina di media potenza, oltre
alla 400x300, con una larga banda nera attorno alla finestra di gioco, che è una cosa che
spazientisce parecchio. Sia quel che sia, Outcast non supporta in alcun modo qualunque
tipo di accelerazione 3D e starà a voi se decidere di acquistarlo dopo aver letto questa
recensione. Ritorniamo allora a quello che accadrà dopo il vostro risveglio. Dopo aver
saputo quale dovrà essere il vostro compito, potrete iniziare a muovervi, e capire quello
che dovrete fare. Una cosa che potrebbe causare un certo spiazzamento iniziale è
senzaltro lHUD (Head Up Display...) che si trova in sovraimpressione sullo
schermo e riassume tutte le azioni che Cutter ha la possibilità di compiere. In alto a
sinistra, troverete, ad esempio, una piccola immagine che cambia a seconda di quello che
il nostro personaggio può, in quel momento, fare; se vi troverete vicino ad un altro
personaggio, questa ad esempio, prenderà la forma di una testa, cosa che vi indica che
potete cominciare un discorso con quel personaggio; se invece prende la forma di un
nuotatore, potrete nuotare, e così via. In questo modo, potrete così effettuare la
miriade di azioni che sono permesse al nostro personaggio, tra cui anche quella di
cavalcare particolari animali chiamati Twon-Ha, di cui parleremo dopo. Al centro, sempre
in alto allo schermo, è presente una bussola, che in unione con la mappa, vi permetterà
di orientarvi nel luogo in cui vi trovate; una piccola nota curiosa, però, è
senzaltro da fare sul modo in cui viene costruita la mappa: una sorta di scanner
tridmensionale, infatti, scansionerà il tempo reale in luogo, per riportarvelo in modo
immediato sulla mappa in basso a destra della finestra di gioco.
|
|
Questi
sono i Twon-Ha, gli animali di cui vi parlavo. Assomigliano un po' ai Gallimius di JP... |
Ma
cos'è questo dispendio di effetti di luce? E pensate che stiamo solo effettuando un
salvataggio... |
Sicuramente una
cosa che non vi cambierà la vita, ma un piccolo tocco di classe aggiunto dai
programmatori. In alto a destra dello schermo, troverete invece la barra
dellenergia, che si tramuterà in una barra dellossigeno quando vi troverete
sottacqua, in modo da farvi comprendere quanto tempo vi resta per stare
allinterno degli ambienti acquosi (che fatica trovare sinonimi...) presenti nel
gioco. Disporrete poi di uno zaino (molto simile alle mutande di Eta Beta...) che potrà
contenere linverosimile: da pezzi di metallo che troverete per strada a frammenti di
energia instabile di una certa pericolosità; da medikit a candelotti di dinamite e così
via. Questo sarà sempre accessibile durante il gioco e potrete utilizzare il suo
contenuto, chiaramente, quando ne avrete necessità. Credete sia finita qui? Niente
affatto: lHUD è infatti collegato ad un sistema neurale (che fantasia, eh?) che
permette a Cutter anche una mira molto precisa, oltre che di avere sempre un log di tutte
le azioni che ha compiuto e di avere una sorta di piccolo dizionario Inglese-Adelphese che
gli permetterà di comprendere quello che vogliono dire gli indigeni, con termini di cui
non ha mai sentito parlare. Nel manuale del gioco, ad esempio, sono contenute alcune
pagine con il significato di questi strani termini, che vi sarà utile per capire quello
che dovrete fare e anche lavanzare della storia. Per quello che riguarda le armi,
non abbiamo ancora detto nulla, ma cominciamo subito. Ci sono sei armi che si possono
ottenere, in totale, e naturalmente, potrete trovarle in giro per Adelpha e utilizzarle in
caso di necessità. Si va da una semplice pistola, fino ad un potente e gigantesco
lanciafiamme seminatore di morte. Ogni arma, poi, dispone di tre livelli di potenza, che
permettono di aumentare, naturalmente a seconda dellarma (un po come in Unreal...), facendo delle aggiunte, la potenza di
fuoco, la capacità del caricatore, e così via. Siccome abbiamo parlato degli armamenti,
ritengo giusto parlarvi adesso delle visuali disponibili; fondamentalmente sono due,
quella in terza persona alla Tomb Raider e quella in prima persona alla Quake. Cè
però la possibilità, quando si è in terza persona, di gestire lo zoom sul personaggio e
avvicinare o allontanare linquadratura, a seconda della situazione in cui vi
trovate, per rendervi tutto più comodo. Quando dovete sparare contro i nemici, infatti,
il mio consiglio è quello di usare la visuale in prima persona, che vi permette di mirare
con facilità i nemici e poi iniziare a sparare. Questo perchè alcune armi possiedono un
mirino laser, con il solito e fastidioso puntino rosso, che potrete collocare sulla
malcapitata vittima, iniziando così a premere il grilletto del vostro strumento di morte.
Fate però attenzione ad una cosa: i nemici non stanno mai fermi e sparano palle di fuoco
o cose simili, che causano una grossa perdita di energia; quindi cercate di non stare mai
fermi nello stesso punto e prendeteli di sorpresa, vi risparmierete di ricominciare il
gioco dallultimo salvataggio. Infatti, quando sarete morti, verrete immediatamente
riportati al menu, che vi permetterà di ricominciare una nuova partita oppure i caricare
lultima che avete salvato, fortunatamente. Visto che abbiamo parlato di energia e
salvataggi, vi dico in che modo potrete effettuare queste azioni. Per quello che riguarda
lenergia, potrete affidarvi ai soliti medikit, oppure affidarvi ai guaritori Shamaz,
figuri molto simili a stregoni, che vivono su Adelpha, e che vi ricaricheranno
allistante. Ogni guaritore, però, dopo che avrà espresso il suo potere, dovrà
impiegare del tempo per rimettersi in sesto, per cui cercate di stare attenti, perchè non
potrete riutilizzarlo velocemente dopo che siete stati ricaricati. Lo stesso
vale per il sistema di salvataggio: vi sarà infatti affidato, allinizio del gioco,
un cristallo chiamato Gaamsavv (provate ad indovinare da cosa deriva questo nome...), che
vi permetterà di salvare, con spreco di effetti di luce, in qualunque punto del gioco.
Ricordatevi che però non salverete allistante, ma questo processo richiederà una
decina di secondi, per cui fatelo in un momento piuttosto tranquillo, altrimenti
rischierete grosso. I livelli presenti nel gioco sono sei, corrispondenti alle isole di
cui è composta Adelpha, nei quali potrete andare tramite delle Daoka, dei portali molto
simili a quello di Stargate, che vi consentiranno, quasi come un teletrasporto, di passare
agevolmente da una parte allaltra di questo mondo. Ogni livello ha una sua
peculiarità, sia a livello di ambientazione, che di scopo da compiere, oltre che di
nemici contro cui vi potrete scontrare. In questo modo, il vostro modo di affrontare il
gioco dovrà assolutamente variare per ogni livello e questo non fa altro che dare una
mano alla longevità del gioco. Il primo livello, ad esempio, è una sorta di Training
Level, visto che, per farvi aprire il Daoka, dovrete affrontare quattro prove, che
corrispondono appunto alle capacità di azione e movimento che ha Cutter. Una cosa molto
positiva, dunque. Per quello che riguarda lo scontro con i nemici, in mancanza di armi, o
comunque se proprio non le volete usare, potrete combattere a mani nude, sfruttando gambe
e braccia, anche se vi sarà un po più difficile fare fuori gli avversari più
tosti, per chiari motivi. Cutter si muove sfruttando un sistema di controllo ibrido fra
mouse e tastiera, che come nei normali shooter 3D, è a mio avviso ottimo (un po
come in Heretic II...) per questi tipo di giochi. Inoltre, vengono utilizzati parecchi
altri tasti, che comunque sono descritti ampiamente nel manuale, realizzato ottimamente,
per richiamare tutte le funzioni dellHUD di Cutter, che come vi ho detto, sono
veramente parecchie.
|
|
Lo
scanner neurale sta preparando la mappa, che ci permetterà di orientarci... |
La
visuale in prima persona. Come vedete, è molto più comoda quando si deve sparare... |
E poi
possibile cavalcare anche animali chiamati Twon-Ha, che mi hanno ricordato parecchio i
Chocobo di Final Fantasy VII, e che fungeranno da mezzo di locomozione per voi in alcune
isole che compongono Adelpha. Bene, mi sembra di essere stato alquanto esauriente per
quello che riguarda il gioco vero e proprio, per cui posso passare agli aspetti più
tecnici. La grafica non sfrutta assolutamente laccelerazione 3D, siccome usa un
motore Voxel, che non è assolutamente accelerabile, ma può essere disponibile solo in
modalità software. Alla Appeal, però, va il merito di aver dimostrato che, con una buona
programmazione, si possono creare effetti grafici, come lens-flare, riflessi e ombre in
tempo reale degni di una scheda 3D (come potrete vedere dalle immagini grabbate...), anche
se le richieste hardware diventano necessariamente elevate. I pixel, soprattutto sulle
superfici piane si vedono ancora, ma tutto è compensato dalla magnificenza del resto. Per
quello che riguarda il sonoro, sono supportate le schede audio 3D, con supporto nativo
EAX, il che consente una perfetta resa nelle tre dimensioni (sempre se avete un buon
impianto di altoparlanti...) del sonoro di Outcast. Le musiche, suonate dalla Orchestra
Sinfonica di Mostra, sono assolutamente incredibili (se proprio ne volete un assaggio,
fiondatevi al sito ufficiale del gioco: http://www.outcast-game.com. Ne avrete una bella dimostrazione...) e
forse sono le migliori che io ho mai sentito in un videogame (sempre se si escludono
quelle di Star Wars...). Per quello che riguarda il sistema di controllo, sono supportate
anche le periferiche con Force-Feedback, ma ne sconsiglio caldamente luso, visto che
se userete mouse e tastiera assieme, ne trarrete estremo giovamento. LAI dei nemici
è piuttosto elevata: questi scappano e si nascondono quando sparate e tendono a cogliervi
di sorpresa. Starà a voi riuscire a fregarli. Inoltre il gioco è piuttosto difficile e
lungo, per cui non ci dovrebbero essere problemi di longevità. Bene, visto che sono
arrivato ai 14.000 caratteri, posso anche lasciarvi al commento. |
Titolo: Outcast
Software House: Infogrames
Sviluppatore: Appeal
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium 200 MMX, 32 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 600 Mb Hard Disk, Scheda
Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium II 300, 128 Mb Ram, Scheda Audio comp. EAX, SVGA 4 Mb.
Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb
Ram, Matrox Millennium 4 Mb, Sound Blaster Live!, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb,
Windows 98, Cd-Rom Plextor SCSI 40x MAX, Lettore DVD DVS 30x. Con questa configurazione il
gioco non ha dato problemi.
Grafica -
La grafica di Outcast potrebbe essere definita quasi schizofrenica. Da una parte, la
mancanza dellaccelerazione 3D fa comparire pixel grossi come meloni sulle superfici
piane, senza dimenticare lanti-aliasing inesistente. Dallaltra parte, invece,
la presenza di lens-flare, riflessi e ombre in tempo reale, crea un aspetto quasi surreale
e simile a quello ottenibile con una scheda 3D e, sicuramente, lago della bilancia
pende più dalla seconda che dalla prima parte. Ottimo lavoro, Appeal!
Effetti Sonori -
Gli effetti sonori sono ottimamente realizzati e, con una scheda compatibile EAX,
andrete perfettamente. Il doppiaggio risulta discreto, visto lo scarso entusiasmo degli
attori che hanno dato le voci ai personaggi.
Musica -
Ci sono poche parole per descriverla: pazzesca! Una colonna sonora degna di un grande
film, orchestrata perfettamente e con nessuna sbavatura. Un capolavoro!
Giocabilità -
Il sistema di controllo permette di usare agevolmente laccoppiata tastiera-mouse e,
pur richiedendo un certo numero di tasti, non farete assolutamente fatica ad imparare ad
utilizzarlo. Meglio così.
Longevità -
Da un po di tempo a questa parte i giochi si stanno facendo più difficili e anche
Outcast fa parte di questa categoria. I livelli sono molto ampi, i puzzle da risolvere
piuttosto ardui e i nemici hanno unAI ben sviluppata, che permette loro di farvi
arrabbiare parecchio. Un ottimo lavoro ancora da parte della Appeal.
Real. Tecnica -
Sicuramente, per non supportare laccelerazione 3D, Outcast è realizzato in
maniera quasi divina. Peccato che le pecche di un engine Voxel si vedano ancora e questo
non fa altro che abbassare il voto dato a questa categoria.
Ric. Hardware -
Qui casca lasino. Se non avete un bel Pentium II o K6-2, da 300 Mhz in su e un
buon quantitativo di Ram, potete anche scordarvi Outcast. Andate poi ad editare a mano il
file .ini relativo alla vostra configurazione, altrimenti, solo con un Cray potrete
vederlo a tutto schermo. Purtroppo, però, per la mancanza del supporto 3D, questo è il
prezzo da pagare. E ovvio che il detto: più si ha, meglio è, qui vale ancora di
più che negli altri casi.
Totale -
E così, siamo arrivati alla fine di questa recensione. Outcast è sicuramente un
titolo rivoluzionario per questa sua scelta di non sfruttare le schede 3D, oramai uno
standard de facto nel campo videoludico. Comunque, si tratta sempre di un bel
gioco, che potrà appassionare coloro a cui piace il genere, viste le elevate longevità e
giocabilità, coadiuvate da una colonna sonora che potrebbe mirare anche agli Oscar, se
fosse possibile, e ad una grafica che sembra miracolosa se si considera che non esiste
accelerazione 3D. Le richieste hardware sono parecchio elevate, ma che ci volete fare, è
il prezzo da pagare per un simile ben di Dio. Il mio consiglio è, se potete, di
acquistarlo, visto che la casa di Bruno Bonnell sembra voler fare sul serio e Outcast
potrebbe diventare uno dei migliori giochi dellanno, se non il migliore in assoluto.
Ora vi lascio alle immagini che ho grabbato e alla intro, in formato Real Video, che
potrete vedere on-line o scaricare sul vostro PC di casa.
Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.
Immagine N°9
Immagine N°10
Immagine N°11
Immagine N°12
Immagine N°13
Immagine N°14
Immagine N°15
Immagine N°16
Immagine N°17
Immagine N°18
Immagine N°19
Immagine N°20
Immagine N°21
Immagine N°22
Immagine N°23
INTRODUZIONE DI OUTCAST (5.41 Mb)
Visibile on-line
Downloadabile
|