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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


In teoria, se il vostro quadrimestre (se abbiamo il coraggio di definirlo tale) è appena finito, dovrebbe spettarvi un periodo (anche se piccolo) di riposo, in cui ritemprarvi dalle fatiche compiute nelle settimane precedenti. Purtroppo quest’anno, per una serie di coincidenze sfortunate (da quando in qua, il quadrimestre scolastico finisce il giorno prima delle vacanze di Natale?) e a causa dell’arrivo di qualche camionata di giochi in redazione proprio la mattina di Giovedì 24 Dicembre, la vigilia di Natale, il tanto prospettato riposo è andato letteralmente a farsi benedire. Se poi contate che, oltre a questi, c’erano anche alcuni giochi arrivati nei giorni precedenti ancora da recensire, potrete capire che per almeno la metà di noi, queste vacanze saranno passate in casa davanti ad un computer per riuscire a portare a termine questa stoica impresa entro breve. Potrei dirvi quali sono tutti questi giochi, per cui ora ve ne cito un bel po’: Populous 3, NFL Gameday ’99, Blood 2, Settlers 3, Caesar 3, Thief: The Dark Project, King’s Quest VIII, Test Drive 5, Turok 2, Heretic 2 e parecchia altra robetta di lega più bassa. Se poi tenete conto che tutti questi titoli sono tassativamente da recensire, capirete che anche Gennaio, come gli ultimi due mesi, dovrebbe essere letteralmente “full” di titoli recensiti, sia per PC che per console. E come avrete potuto capire dall’immagine qua sopra, il titolo che mi accingo a recensirvi è proprio l’ultimo di cui vi ho parlato, ovvero Heretic 2. La recensione di H2 avrebbe dovuto vedere la luce a Gennaio, vista la presenza di titoli di maggiore impellenza ma, a causa dell’estremo coinvolgimento provato durante i primi livelli del gioco (ci ho iniziato a giocare alle 23.05 del 25 Dicembre e ho finito il gioco alle 7.24 della mattina dopo.... 8 ore di gioco ininterrotto...), dopo aver estratto piuttosto svogliatamente il CD dalla scatola, mi ha spinto a giocarlo e a terminarlo la mattina seguente, senza andare a dormire e, quindi, a proporvi questa recensione.

Il Celestial Watcher ci ha lanciato un incantesimo molto pericoloso, che però non ci ha toccato minimamente.... Stiamo osservando la scena dall'alto e la carneficina che abbiamo fatto fa un po' impressione....

Ma andiamo con ordine: Heretic 2 è sviluppato, come i suoi “prequel”, se così possiamo definirli, dalla Raven Software dei fratelli Raffel e distribuito da uno dei giganti mondiali del software, ovvero la Activision (che dopo l’incredibile quantità di bug di SiN, gioco comunque molto divertente, che il prode Boschetti dovrebbe falcidiare senza ritegno, purtroppo.... ha perso tutta la mia fiducia...). Il gioco sfrutta una versione largamente modificata dell’engine di Quake 2, ed è un action/adventure 3D alla Tomb Raider. Alla fine, però, mi risulta molto difficile assegnarlo a questo genere di titolo, dopo tutte queste ore di gioco, visto che assomiglia molto di più ad uno sparatutto 3D in prima persona (alla Hexen II o alla Heretic, per intenderci), la cui unica differenza sostanziale è quella di possedere una visuale in terza persona e non soggettiva. Questo perchè Heretic 2 è molto differente da qualunque clone di Tomb Raider uscito da qui al 1996 ed è per questo che è veramente un gran gioco. La Raven ha utilizzato l’engine di Quake 2 alla grande, anche se in maniera inferiore a quello che la Valve ha fatto con Half-Life, ma comunque il risultato complessivo rimane di altissimo livello. La Raven ci aveva già mostrato le sue capacità con engine altrui già con il bellissimo Hexen 2, ma il lavoro che hanno fatto con questo H2 è sicuramente superiore. Dopo aver installato il gioco, che si porta via circa 300 Mb dal vostro Hard Disk, lo lanciamo e veniamo mandati subito al menu principale. Delle opzioni presenti ne parliamo alla fine, per cui decidiamo di svolgere una nuova partita. I livelli di difficoltà sono tre: Adventure, Action e Armageddon e sono tutti abbastanza differenti l’uno dall’altro, per quello di riguarda la quantità (e la qualità) dei nemici presenti. Vi assicuro che al primo livello di difficoltà, il gioco è particolarmente semplice, per cui vi consiglio, fin dall’inizio, di scegliere uno di quelli più elevati, se volete divertirvi. Una delle opzioni degne di nota è quella relativa al sangue: alla Raven sono stati sensibili relativamente ai problemi della censura, in tutto il mondo, e sono disponibili tre modalità, la Ultraviolent, in cui gli spargimenti di sangue sono all’ordine del giorno, la Normal e la No Gibs, in cui dai corpi stramazzati dei vari nemici non uscirà assolutamente nulla.

Questo nemico ci sta lanciando un incantesimo e noi rispondiamo con le nostre armi.... Venghino, venghino... effetti di luce a Go-Go. Alla Raven non hanno proprio badato a spese...

Comunque, dopo aver scelto il livello di difficoltà, ci verrà mostrato un breve filmato d’introduzione, nel quale è raccontata la storia che sta alla base del gioco. Se la memoria non mi inganna, questa si colloca dopo quella di Hexen II e vi vede nei panni di Corvus, un giovane che ha sconfitto l’ultimo Serpent Rider rimasto in vita, il cattivissimo D’Sparil e si trova a dover combattere contro altri cattivoni che vogliono far male a lui e al suo popolo. Questo, infatti, è soggetto ad una pestilenza che ha trasformato gli abitanti rimasti in vita in zombi, rendendoli succubi del cattivone che si è insediato a capo della città. Corvus dovrà riuscire a sconfiggere questo spietato figuro, chiamato Celestial Watcher ed ex-guardiano della città di Silverspring, per andarsene dalla sua città e capire le ragioni che lo hanno spinto a compiere questi atti malvagi. Fortunatamente, questo trancio di storia rappresenta sono la prima parte del gioco (per la precisione, i primi quattro livelli), ma non vi voglio assolutamente rivelare cosa accadrà con il proseguimento della storia, per non rovinarvi la sorpresa. Questo perchè il regno dei Parthoris (la vostra popolazione) è suddiviso, a sua volta, in varie zone, ognuna composta da un certo numero di livelli, caratterizzate tutte da un’ambientazione particolare, che le rende differenti e quindi da affrontare in modi assolutamente diversi fra loro. Con Heretic 2, la Raven ha sicuramente dato nuova linfa ad un genere (quello degli action/adventure 3D alla Tomb Raider e qui trovate una recensione di Tomb Raider 3) ormai troppo inflazionato, inserendo elementi nuovi e rendendolo incredibilmente divertente e coinvolgente da giocare. Non ci sarebbe da stupirsi, infatti, se i programmatori avessero inserito, magari nascosta da un cheat, la visuale in prima persona, siccome il gioco è incredibilmente simile ad un FPS, a causa del sistema di controllo utilizzato (non ho mai usato tastiera e mouse in un gioco simile....).

Dite che questo è un bug? Io dico di sì..... Nelle paludi di Darkmire è sempre presente una fitta nebbia. Cavolo, sembra di essere nella pianura Padana.

Innanzitutto, la cosa più importante in un titolo simile, sono i vari movimenti della telecamera: Heretic 2 permette l’utilizzo di due tipi di camere, una dinamica, che segue sempre Corvus nel mezzo dell’azione e una fissa, che è bloccata su Corvus, e permette di porsi nella posizione migliore, in alcuni casi, per visualizzare certi oggetti posti in determinati luoghi, non visibili altrimenti. Ritengo però migliore l’utilizzo della prima siccome, a mio avviso, la seconda è utile solamente per grabbare gli screenshot dal gioco. Corvus viene controllato al meglio, come ho già detto prima, con un connubio tra tastiera e mouse: con la tastiera, vi muoverete per i vari livelli, salterete, correrete e così via, ma con il mouse potrete direzionare il vostro sguardo, lanciare i vostri incantesimi difensivi e offensivi. Tutto è completamente riconfigurabile, ma così otterrete sicuramente il massimo delle prestazioni, dal gioco. Vi ho detto che con il mouse, è possibile direzionare il vostro sguardo: mentre in Tomb Raider, il puntamento viene fatto automaticamente, nel titolo della Raven, invece, potrete decidere se mantenerlo in questo modo, oppure lasciarlo in manuale. E’ sicuramente più stimolante (e più difficile....) puntare i nemici in manuale, proprio come in un normale sparatutto e lanciare così su di loro i vari incantesimi. Parlando degli incantesimi, ne sono presenti parecchi: partirete con una semplice palla di mana difensiva e l’ormai consueto Tome of Power, come offensivo, che vi era stato consegnato quando avevate ucciso D’Sparil. Vi consiglio però di trovare qualcosa di più potente al più presto, siccome se vi trovate in presenza di molti nemici, un buon incantesimo offensivo vi libererà di tutti in quattro e quattr’otto. Partirete anche con un’arma, che non fa utilizzo del mana, un semplice bastone, che invece potrà essere utilizzato per effettuare il cosiddetto Pole Vault, ovvero il salto con l’asta, se vi trovate in presenza di baratri abbastanza ardui da superare. Successivamente, verrete a contatto con altre armi, quali l’efficace Hellstaff e l’arco Phoenix, che può essere utilizzato quando dovete effettuare omicidi di precisione, ma risulta efficace anche in altri casi. I nemici sono multiformi e vanno da topi (in genere il veicolo della pestilenza) piccoli e troppo cresciuti, a sorta di maghi, mostri, lucertoloni iper-vitaminizzati e parecchie altre bestie dalla cattiveria innata. Ogni nemico va affrontato in modo diverso, anche se comunque lo scopo è quello di farlo fuori al più presto, prima che vi sottragga energia.

Eccovi Corvus in tutto il suo splendore.... Questo nemico ci ha preparato un attacco a sorpresa, ma l'abbiamo beccato in tempo....

Per ripristinare questa, sono presenti le solite provette blu (i Crystal Vial) e bottigliette viola, ma è anche presente un incantesimo, che porterà automaticamente la vostra energia a 150 punti. In genere, questi ultimi si trovano su specie di piattaforme (lo vedrete dalle immagini), che possono anche permettervi di portare un’armatura oppure di conferirvi particolari poteri. Come vi dicevo prima, sono presenti due tipi di incantesimi, quelli difensivi e quelli offensivi. Ad ognuno è associato un particolare tipo di mana ed ogni incantesimo ha effetti differenti: quelli difensivi possono essere utilizzati come semplice arma, come un Hellstaff o un arco, mentre quelli offensivi hanno effetti più devastanti e di massa e, inoltre, sono molto più spettacolari graficamente, ma di questo ne parleremo dopo. Anche questi possono essere ricaricati con diversi tipi di power-up, di grandezza variabile. Come in ogni gioco del genere che si rispetti, sono presenti dei piccoli puzzle che, risolti, vi daranno accesso ad oggetti particolari come chiavi o scudi che vi permetteranno di aprire porte necessarie ad andare avanti nell’avventura. Su schermo vi sarà poi fornito, in alcuni casi, una sorta di aiuto, che vi indirizzerà a capire come risolvere il piccolo enigma in questione (sullo stile di quello del primo Quake). L’architettura dei livelli è incredibile e molte delle strutture presenti vi saranno utili, in certi casi, per proteggervi dagli attacchi dei nemici provenienti dai vari piani. Sarà necessaria, infatti, sempre una certa attenzione, per evitare di incassare colpi pericolosi che vi potrebbero essere fatali. Ogni nemico attacca in modo differente ed è bello vedere, nei primi livelli, nemici armati che sono attaccati e vi implorano di non ucciderli perchè disarmati. Il vostro stato fisico sarà anche evidenziato dalla pain skin presente sul vostro corpo che diventerà sempre più rossa e sanguinolenta, a mano a mano che verrete colpiti e perderete energia. La trama ideata da Dan Freed è molto avvincente e vi verrà raccontata, nel proseguire del gioco, da filmati realizzati con lo stesso engine di Heretic 2. Questo (che è poi l’engine di Quake 2) risulta molto versatile e, in alcuni casi, addirittura migliore di una normale sequenza filmata. Siccome il gioco è in inglese e, probabilmente, non sarà mai tradotto, sono anche presenti i sottotitoli, per coloro che non fossero così simpatizzanti con la lingua di Albione. I livelli diverranno sempre più complessi e difficili a mano a mano che arriverete verso la fine, e vi assicuro che i vari boss finali sono tutti piuttosto complessi da sconfiggere.

Come vi dicevo, l'architettura dei livelli è incredibile e le strutture sono stupende.... Anche il fuoco è reso alla grande, come potete vedere...

Non ve l’ho detto in precedenza, ma ogni quattro o cinque livelli, come in Hexen 2, sono presenti dei boss (il primo è il Celestial Watcher) grossi e cattivi da ammazzare e, in nessuno dei casi, la cosa non è assolutamente agevole, vista la loro velocità e la loro furbizia. I nemici non sono proprio degli Einstein, ma i boss finali, invece, sono esattamente l’opposto di questi. Evitano i colpi e non si lasciano assolutamente prendere con facilità. Di quello che riguarda il gioco, presumo di avere detto tutto, per cui possiamo parlare dei vari aspetti tecnici. Prima però, vorrei fare menzione del livello Tutorial, presente per farvi prendere confidenza con i comandi del gioco, e della possibilità di giocare in Multiplayer, attraverso rete, Internet e modem. Sulla rete, sono presenti vari server dedicati per questo tipo di gioco e all’interno del CD di Heretic 2 è inclusa una versione Lite di Gamespy 3D, che vi aiuterà a trovare avversari per divertirvi a giocare. Addirittura, all’interno del CD è contenuto l’H2 Toolkit, che contiene il codice sorgente, che vi permetterà di creare, come per Quake 2, bots e moduli aggiuntivi ed un editor di livelli, il QuakeED 3, non molto agevole da utilizzare. Parlando degli aspetti tecnici, possiamo dire che la grafica (che sfrutta anche l’accelerazione tramite OpenGL) è veramente notevole e l’engine di Quake 2 è stato notevolmente modificato e le texture utilizzate sono straordinariamente varie.

Per aprire questo portale, sarà necessario utilizzare il cervello. State tranquilli, che è facile, comunque... Eccoci a colloquio con il Celestial Watcher. Però non è molto propenso al dialogo....

Gli effetti di luce colorata poi, quelli degli incantesimi, quando vengono lanciati, sono pazzeschi e, sotto questo punto di vista, Heretic 2 è realmente eccezionale, mostrando le potenzialità di un engine che risulta tutt’altro che morto. Il sonoro è molto buono, mentre le musiche, incise su tracce CD immergono nell’atmosfera antica del gioco. La giocabilità è il punto forte di Heretic 2, visto lo strano mix tra sparatutto e action/adventure 3D, che sfrutta un sistema di controllo identico a quello che utilizzereste in titoli come i normali FPS. La longevità, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati, risulta molto alta e penso impiegherete parecchio a smettere di giocare, quando avrete iniziato. Per il resto, per quello che ci rimane, invece, vi rimando al commento.

Titolo: Heretic II
Software House: Activision
Sviluppatore: Raven Software
Distributore: Software & Co.
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 250 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore grafico 3DFX (Voodoo 1, 2 o Banshee), Mouse.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI. Con questa configurazione il gioco non ha avuto problemi.


Grafica -
Assolutamente spettacolare e con un uso molto sapiente di tutte le potenzialità offerte oggi giorno dalle schede 3D. Oltre al massimo dei voti, meriterebbe anche la lode.

Effetti Sonori -
Molto buoni i vari effetti sonori, e anche il doppiaggio dei personaggi nei filmati realizzati con l’engine del gioco, rimane discreto.

Musica -
Le tracce audio sono eccezionalmente d’atmosfera e vi immergono perfettamente nell’atmosfera medievale preparata alla Raven.

Giocabilità -
Estremamente giocabile e con un sistema di controllo assolutamente azzeccato.

Longevità -
Impiegherete parecchio per finirlo, vista l’ampiezza dei livelli e la difficoltà dei boss finali.

Real. Tecnica -
Qualche bug, ma alla fine, nulla si nota....

Ric. Hardware -
Un P233 MMX con almeno 64 Mb Ram e acceleratore 3D comp. OpenGL (tanto ormai lo sono tutti...) è consigliato per godersi al massimo la stupenda grafica del gioco.

Totale -
Heretic 2 si è rivelato un gioco divertente e incredibilmente coinvolgente. Alla Raven sono stati bravissimi a non cadere nella realizzazione di un clone di TR, ma di un gioco a metà fra un FPS e un gioco simile al titolo della Core (ora al terzo episodio, ma leggetevi qui la recensione....), con un sistema di controllo eccezionale e una grafica assolutamente fuori di testa. Il tutto è poi corredato da una longevità rara di questi tempi e da un coinvolgimento che, ultimamente, ho avuto solo giocando ad Half-Life. Un ottimo gioco che diventerà sicuramente uno dei migliori dell’anno a venire e che consiglio a tutti: appassionati e non. Alla prossima....


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