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Recensione di: Roberto "Cloud" Donnini


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Ed eccomi di fronte ad un grosso problema, scrivere una recensione veritiera e onesta su quello che è un gioco onesto, ma che ha un grande limite: è una simulazione sportiva!! Io sono uno di quelli che è convinto che nessuno riuscirà mai a rendere su un computer la bellezza degli sport reali, perchè a qualunque livello questi vengano giocati saranno sempre migliori delle loro trasposizioni elettroniche (il che in effetti è vero, ma ho idea che nel futuro queste distanze si annulleranno sempre di più in modo maggiore... ndBill). Ma procediamo con ordine, partiamo dall’introduzione, uno splendido filmato che richiama molto quelli della Electronic Arts, incentrato sulla potenza e sulla bellezza della vittoria. Sembra quasi di guardare uno speciale di Italia 1, avete presenti quelli che fanno sulla NBA? Bene, stessa cosa... Comunque i filmati sono autentici accompagnati da una bella colonna sonora di tipo speed rock, una bella chitarra tirata che segue il ritmo delle azioni. Da queste immagini si capisce subito che l’hockey non è uno sport per signorine, siccome volano certe belle sleppe da paura. Terminata la breve introduzione (circa 30 secondi, comunque non all’altezza dei corrispettivi EA Sports...) si apre il menu principale in cui ci vengono presentate le classiche opzioni presenti all’interno di giochi simili, infatti avremo la possibilità di configurare tutti i controlli e i settaggi, da quelli della scheda video (chiaramente il gioco supporta le schede 3D, perchè altrimenti non si muoverebbe...) a quella della scheda sonora, per finire con il metodo di controllo. Io, Actua Ice Hockey 2 l’ho provato con joypad (per la precisione l’ottimo Sidewinder Freestyle Pro della Microsoft...) e devo dire che mi sono trovato molto bene.

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Purtroppo con la tastiera, invece, è un vero casino.... il joystick invece non ce l’ho e quindi sarete voi a dirmi come va. Una volta configurato il tutto si può iniziare a giocare. A voi la scelta: una partita secca o un campionato intero, o ancora un po’ di allenamento... c’è poi la possibilità di editare la propria squadra, cosa che mi sono ben guardato di fare, siccome non conosco nemmeno un nome dei giocatori reali e nemmeno i nomi dei ruoli, anche se ho sempre seguito l’hockey (anche se era il campionato canadese, ma Gretzky e soci non si dimenticano mai...). Credo che questa, quindi, non sarà una grande limitazione per la diffusione di questo gioco in Italia, ma immagino che siano molto pochi coloro che conoscono le rose delle singole squadre, ed è per questo motivo anche non sono in grado di dire quanto sia accurata la fedeltà alla realtà (il gioco, comunque, sfrutta una sorta di licenza ufficiale NHL... ndBill). Mi dispiace. C’è anche una opzione per giocare in multiplayer, con una connessione tramite TCP/IP, per scontri con altri esseri umani e vivere così una vera stagione in compagnia di altri elementi, e qui ho idea che si potrà vedere la differenza tra i giocatori nostrani e quelli americani, anche perché il comportamento dei giocatori è collegato con le loro caratteristiche, e quindi se si sbaglia formazione si dovrà giocare in salita. Dunque, dicevo che da questo menu che ha un taglio quasi cyber, mi sono lanciato al massacro, lucidando le lame dei miei pattini in acido muriatico, e dopodiché sono partito con una bella partita di beneficenza. E il suono della sirena ha dato il via al massacro: il MIO! Una cosa carina è che si può scegliere il livello di fedeltà, quindi giocare normalmente con anche la gestione della squadra, i cambi e la fatica dei giocatori oppure si può optare per un sano e poco impegnativo arcade, in cui l’unica cosa da tenere sotto controllo è il disco.

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Avvertimento, la musica durante il menu la trovo fastidiosissima, magari a qualcuno piace ma a me proprio no!!! Dunque inizia la partita, non prima di aver scelto la propria squadra; io ho optato per i New York Vipers, l’avversario su un bel Dallas (non chiedetemi come si chiama la squadra perchè non ricordo...) a caso. Dopodiché la partita, seguita con un taglio tipico delle TV americane, con ad ogni pausa di gioco una serie di statistiche sul giocatore che ha fatto il fallo o il gol, riprese dell’arena e del pubblico, della panchina e primi piani dei giocatori. La grafica è tutta poligonale, quindi in onda (per rimanere in tema...) con la moda del periodo (ricordo che io sono un fan degli sprites, e i poligoni li trovo troppo “alla Lego”...), i replay si sprecano, ce ne sono anche per i giocatori che si grattano il sedere, anche se non li ho visti, però ci devono essere. Per bypassare tutto questo bisogna sudare sette camice e un maglione perché si deve schiacciare a ripetizione il tasto dell’accelerazione e sembra quasi di giocare con il mitico Hyper Olimpics (chi se lo ricorda in sala giochi? ). Comunque la grafica del campo non è per nulla male, anche se ho visto di meglio. Le cose ridicole sono il pubblico che, come in tutti i giochi visti fino ad ora assomiglia ad una bella marmellata spalmata sul modello 3D delle tribune, un’unica texture con cui è ricoperto il limite del campo, e ancora gli allenatori che quando sono inquadrati sembrano dei deficienti, ma queste sono piccolezze. Tutta la partita è accompagnata dalla cronaca all’americana, ovvero come Dan Peterson quando parla in inglese (anche se le vere telecronache all’americana sono tutta un’altra cosa... ndBill). Il gioco è molto semplice e anche il controllo dei giocatori sul ghiaccio risulta facile, bisogna solo ricordarsi che ci si sta muovendo sui pattini, quindi una curva dovrà essere fatta lentamente. Nel gioco si usano cinque tasti, a seconda che si sia in attacco o in difesa.

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Attacco: Un tasto per il passaggio e uno per il tiro. Passare la palla non è difficile: il cursore che evidenzia il giocatore che controlliamo indica con delle frecce dove sono i nostri compagni, e dopo basta schiacciare il tasto giusto e la direzione voluta e il gioco è fatto. Il tiro invece sfrutta il principio del potenziometro, perchè più tenete schiacciato il tasto e più sarà forte il tiro, ma occhio, più si ritarda e maggiori sono le probabilità di perdere il disco.
Difesa: Per recuperare il disco o si intercetta o si picchia l’avversario; nel primo caso basta essere al posto giusto al momento giusto, nel secondo caso si possono dare dei sani sberloni agli avversari, quattro in tutto, due per il colpo basso (destra e sinistra...) e due per i colpi in alto (sempre destra e sinistra...).
C’è poi un tasto in più che serve per accelerare, il che vuole dire guadagnare velocità, ma poi non farete curve nemmeno se pregate Padre Pio o San Gennaro. Questo è tutto. Come ho detto, il controllo dei giocatori non è difficoltoso e non si perde troppo tempo per imparare, perché una volta capito il meccanismo del gioco si riusciranno a fare delle belle azioni in velocità. Insomma un gioco più che discreto e facile da giocare, solo un difetto, a voi piace l’hockey? Io preferisco il calcio o la pallacanestro. Non posso fare tanti paragoni con altri giochi di questo sport, visto che non ne conosco, perchè ho provato solo quello della EA Sports (guardacaso il migliore, ovvero NHL ‘99...), e devo dire che quello lo preferivo: grafica migliore e con un maggiore senso della proporzione, nel senso che in questo titolo della Gremlin il campo sembra un po’ troppo piccolo. Quindi se vi capita, giocateci e non saranno minuti persi, ma prima di acquistarvelo provate anche altri titoli, prima di tutti quello che ho nominato prima. Ma passiamo al commento.

Titolo: Actua Ice Hockey 2
Software House: Gremlin Interactive
Sviluppatore: Krisalis
Distributore: CD Verte
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 166 MMX, 16 MB di RAM, Cd-Rom 2x, Scheda Audio 16-bit , Windows 95/98, Scheda Video compatibile Direct3D.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Acceleratore Grafico Comp. D3D o 3DFX, Joypad.

Gioco provato su: Pentium II 350, 192 Mb Ram, Matrox Marvel 8 Mb, Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster Live!, 4-Point Surround System, Cd-Rom PC-DVD Creative 30x, HD 16 Gb Totali, Joypad Microsoft Freestyle Pro. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Introduzione discreta, anche se in alcuni momenti manca di definizione, la grafica dei menu non distrae troppo, quella dei giocatori in campo non è male, ma lascia molto a desiderare quella negli intermezzi.

Effetti Sonori -
La maggior parte degli effetti sono coperti dalla voce del commentatore, ma il rumore dei pattini si sente, il pubblico invece è pietoso, sembrano quasi delle grida isteriche.

Musica -
Presentazione più che ottima, durante i menù spengo le casse (avete capito quanto mi piaccia...), durante il gioco non c’è musica a meno che non crediate che la voce del commentatore non sia melodica.

Giocabilità -
Veloce e facile, pochi tasti da tenere a mente e un controllo intelligente, l’unico problema è che non si possono eseguire grandi evoluzioni sui pattini.

Longevità -
Se vi piace l’hockey è praticamente infinita, se invece lo volevate solo vedere dopo due partite passerete ad altro.

Real. Tecnica -
In alcuni frangenti è impeccabile, in altri, invece, sembra che i programmatori avessero fretta.

Ric. Hardware -
La minima richiede un P166, una scheda grafica con 4 MB - 640 x 480 a 16-bit compatibile Direct3D, 16 Mb di Ram, Cd-Rom 2x e Scheda Audio a 16-bit, con spazio su disco variabile, ma attenzione perchè per giocare in maniera decente dovrete optare per l’installazione massima, perchè quella parziale o minima provocano delle pause durante il gioco, pause in cui vi potrebbero fare gol...

Totale -
Non è male, se vi piace questo sport è da provare, se non vi piace perchè non lo conoscete è lo stesso, ma se invece odiate questo sport, lasciate perdere.


Ringraziamo CD Verte per averci fornito il materiale recensibile.