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Recensione di: Simone "Pini" Scagliarini


Humm… Da dove potrei cominciare? Dall'inizio. L'inizio è sempre un buon modo per cominciare; ad esempio si può iniziare dal titolo: Dreams to Reality. Devo dire che questo è un periodo molto onirico per i videogiochi, a partire da Nightmare Creatures fino a Prophecy (che è un gioco da sogno) e a questo. Non per questo il gioco non è originale, o, per meglio dire, l'idea è decisamente originale, ma ricorda molto molto molto Tomb Raider, con la differenza che qui, pur essendo in un sogno non si passa attraverso muri e pavimenti. Facendo partire il gioco ci possiamo gustare la presentazione… sì, insomma, non è proprio il massimo ma seguendola attentamente si può capire la situazione: nel maggio del 1997, in un luogo sconosciuto si apre un portale che porta al mondo dei sogni; un gruppo di loschi individui, cui fa capo un certo Ray, uno scienziato, riesce, grazie ad uno speciale apparecchio a sapere il momento e il luogo esatto in cui si sarebbe aperto il portale, ma, mentre sono lì, dal portale esce qualcosa, un ragazzino, voi! I cattivi saltano dentro il portale e voi rimanete fuori. La scena si sposta avanti di dieci anni, quando voi siete un aitante (il personaggio non è stato fatto troppo spigoloso, sono davvero muscoli!) ventenne, che, attrezzato solo di un paio di pantaloncini e una coda di cavallo, ritrova il portale utilizzando l'apparecchiatura di Ray.

Chi non ha mai sognato di volare? Presto il sogno si trasforma in incubo: questi insettoni cercano di farvi la pelle.

Un bel balzo.. e rieccovi a casa. Appena arrivati un essere vi dice che siete Duncan, il prescelto per ricercare nonsisacosa. Comunque non disperatevi se non capite quello che succede: da quando i sogni sono logici? Il vostro personaggio si sposta da un ambiente all'altro, senza una grande possibilità di scelta; comunque i luoghi sono realizzati molto bene, creando atmosfere surreali e danno la sensazione di passare da un mondo reale, con, però, elementi di fantasia destabilizzanti, a un mondo sospeso in un limbo irreale. I movimenti non sono estremamente vari e il metodo di controllo non è dei migliori, ma col tempo ci si fa l'abitudine e si riesce a giocare abbastanza bene. Ci sono due modalità: quella normale e quella da combattimento. In modalità normale potete correre, saltare, camminare e, come un qualsiasi sogno che si rispetti, potete svolazzare come Peter Pan per i cieli. In modalità da combattimento potete dare pugni, calci e calci volanti. Mi raccomando, non tentate di scappare dai nemici saltando giù da un burrone: non potete volare mentre combattete. Nel gioco avete a disposizione diversi bonus magici e un livello di mana (blu), che vi permette di usarli (Attenzione! Anche volando si consuma mana, cercate di non rimanere senza a mezz'aria) potete recuperare questo mana prendendo le bolle blu che trovate svolazzanti per il mondo dei sogni. Inoltre avete la classica energia (rossa), che vi indica quanto siete vivi e quanto morti (questa può essere recuperata prendendo dei bonus a forma di coppello da prestigiatore con tanto di coniglio). Un altro display vi indica i bonus magici che potete usare con i tasti di scelta rapida.

Ecco il primo dei luoghi interni. Attenzione, al chiuso non potete volare! Volevo scoprire cosa c'è in fondo... non lo sapremo mai.

Quando siete sott'acqua, nel display dell'energia e del mana appare anche una striscia bianca, che indica il livello dell'aria: la potete recuperare prendendo le bolle azzurre. Il gioco permette tre modalità di visualizzazione: La modalità full screen, la modalità cinescope, che rende notevolmente più veloce il gioco e la modalità in finestra, ancora più fluida e che deve essere fatta partire da un altro eseguibile. Possono essere anche impostate le ombre, come 2D o reali. Inoltre il gioco supporta la 3DFX con un pauroso cambiamento di velocità e di grafica. Non ho riscontrato particolari bug e anche senza accelerazione 3D la fluidità è piuttosto buona. Purtroppo il gioco non presenta enormi difficoltà, infatti gli enigmi sono per lo più ambiguità volute per la sua particolare ambientazione e i nemici sono pochi e non particolarmente significativi: molti vengono rimpiazzati subito dopo essere stati eliminati e comunque possono essere evitati con discreta facilità. Troviamo poca varietà anche negli effetti sonori, che comunque si salvano per la buona qualità; in particolare sono molto d'atmosfera le musiche, una via di mezzo tra il jungle e la new age, che si adattano perfettamente agli ambienti.

Titolo: Dreams to Reality
Software House: Cryo
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 90, 16 Mb Ram, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, SVGA 1 Mb.

Requisiti consigliati: Pentium 133, 16 Mb Ram, Acceleratore Grafico 3DFX con almeno 4 Mb, Cd-Rom 8x, Sound Blaster 16.

Gioco provato su: Pentium 166 MMX, 32 Mb Ram, S3 868 2 Mb, Sound Blaster 16, Cd-Rom Pioneer 12x. Con questa configurazione, il gioco non ha avuto nessun problema.


Grafica -
La grafica è buona, se poi si utilizza una 3DFX raggiunge degli ottimi livelli. Decisamente OK.

Effetti Sonori -
I suoni sono piuttosto scarsi, ma la qualità è abbastanza buona. Il parlato in italiano se la cava discretamente, ma credo che si sarebbe potuto fare di più.

Musica -
Non potranno certo trarre una colonna sonora da questo gioco, ma le musiche sono più azzaccate che mai. Credo che senza di queste rimarrebbe ben poco dell'atmosfera surreale.

Giocabilità -
I controlli non sono dei migliori: si può giocare sono con la tastiera e i tasti non sono configurabili. Lo switch di modalità normale-combattimento è una cosa senza molto senso. Mi ha fatto rimpiangere i tasti di Tomb Raider.

Longevità -
Il gioco non è fitto di difficoltà e di enigmi, ma si prospetta piuttosto duraturo. Credo che vi porterà via parecchie delle vostre giornate.

Real. Tecnica -
Molto buona: senza bug clamorosi, o rallentamenti eccessivi.

Ric. Hardware -
Estremamente fluido con una 3DFX e giocabilissimo anche in modalità software. Non ha richieste eccessive per girare bene in 640x480. Senza scheda 3D conviene, però, utilizzare un modo cinemascope.

Totale -
Dreams to Reality è in generale un bel gioco, che non rimarrà nella storia, ma può divertire gli appassionati di questo genere. Purtroppo non richiede un grande impegno per giocarlo e certi dettagli potevano essere curati di più. Oltretutto i salvataggi sono automatici e, generalmente, vengono sovrascritti solo gli ultimi, con conseguenti crisi isteriche di chi si deve rifare tutto il livello perché è morto alla fine.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°5
Immagine N°6