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Recensione di: Matteo "Evanz" Evangelisti


 

Questa volta mi è toccato una simulazione di corse futuristiche e l’idea inizialmente non mi stuzzicava più di tanto (se ricordate io vado più sullo strategico, e i giochi di corse di solito non mi attirano), il terrore di non riuscire neanche a tenere in piedi il mio avveniristico veicolo mi attanagliava a tal punto da rifiutare l’incarico (ma questo avrebbe scatenato in Fabio ”il capo” Cristi una reazione terribile, avete presente Jack Nicholson in Shining, ecco ci siamo quasi). Così con trepida eccitazione ho preso l’incarico al volo (meglio recensire che morire) e arrivato a casa ho inserito il CD nel lettore e pronto a indicibili delusioni centauristiche ho atteso che il mio K6-2 400 macinasse il tutto. Parliamo un po’, prima, almeno della software house che ha sviluppato il gioco. Si tratta degli inglesi della Probe, un nome che dovrebbe essere abbastanza conosciuto agli amanti dei videogames, sia per PC che per console. Infatti, il loro ultimo titolo è stato il bellissimo (sia dal punto di vista della giocabilità che della grafica, veramente ottima...) Forsaken, uno dei titoli migliori usciti lo scorso anno. La Acclaim ha preferito tenerseli buoni e, all’incirca un annetto dopo l’uscita del primo episodio della serie, ha deciso di commissionargli una versione di Extreme G-2, oltre che per N64 (sistema sul quale era uscito il primo Extreme G...), sfruttando la potenza delle schede acceleratrici D3D, anche per PC. Per cui, andiamo a parlare del gioco vero e proprio. Skippata la presentazione che non prometteva niente di buono mi sono ritrovato davanti ad un avveniristico menu a rotazione che mi permetteva di scegliere la modalità di gioco (scelta che varia dal classico Time Trial (scusate se non rendo al 200% ma ho il capo sulle costole, e preme molto forte. Ed è vero...) all’eccitante Extreme Contest...), passo secondo la scelta del veicolo, dieci diverse vetture con i ripettivi piloti, caratteristiche personalizzate (velocità, accelerazione, potenza di fuoco, costituzione del veicolo, qualità di Slide, tenuta di strada o aderenza al terreno che dir si voglia), tutto ciò vi darà la possibilità di farvi rappresentare all’interno del mondo di Extreme G-2 da una tettona bionda ossigenata o da un rozzo camionista, in più è implementata la possibilità di sbloccare tre vetture e tre nuovi piloti, ma ancora non ho trovato il modo di poterli usare.

Terzo ed ultimo step la scelta della pista (possibile solo in modalità arcade o Time Trial) che in ogni caso dovrete sbloccare finendo la modalità Extreme Contest, infatti alla prima partita non avrete a disposizione più di due piste , in pratica se volete divertrvi dovrete scalare la vetta della classifica dell’EC e sperare che le vostre capacità centauristiche vi permettano di rimanere sulla cresta dell’onda. L’aspetto grafico è sicuramente molto curato e l’impatto reso è di livello eccellente, ho apprezzato con piacere vedere scorrere ai lati dello schermo le ambientazioni fantascientifiche che fanno da sfondo al gioco con una fluidità eccezionale. Il fatto stesso che le moto possano usare varie armi (missili, campi di forza, super velocità, fiammate ecc...) non convenzionali (non vorrete mica farmi credere che avete visto una gara motociclistica dove i concorrenti se le suonano a colpi di raggi laser e warp dimensionali) può sfruttare al massimo le capacità della vostra scheda 3D, le esplosioni, i fasci di luce, le diffrazioni sulla carrozzeria rendono le azioni di gioco più concitate ed eccitanti. Purtroppo come nella maggior parte dei casi ci scappa anche il buggonzolo, e adesso mo’ ve lo sto a spiegà: se scegliete di tenere aperta la piccola finestra che funge da specchietto retrovisore potrete notare che in alcuni momenti, in genere quando alle vostre spalle accade di tutto (esplosioni, moto che volano via e cambiamenti di luce repentini) nelle immagini riportate dal suddetto specchietto scompaiono interamente le texture dei fondali e della pista stessa, sostituiti da interi poligoni monocromatici, e ciò non è certamente piacevole. Ammetto che comunque l’errore potrebbe essere attribuito a qualche errore della mia Matrox G-200 (che mi ha dato anche alcuni problemi nell’accelerazione 3D di Final Fantasy VII), tuttavia non penso che questo vada ad influire particolarmente la qualità del gioco, visto che lo specchietto è così piccolo da essere difficilmente notato, inoltre io di solito non lo uso neppure: il gioco ha un ritmo così veloce che non avrete neanche il tempo di buttare l’occhio.

Vorrei aprire una parentesi sulle armi disponibili (che contribuiscono alla grande alla componente grafica del gioco) che sono veramente tante e man mano che vi farete strada fra l’E. Contest imparerete a conoscere (a scapito vostro o dello sfortunato che vi precede...). Le categorie in cui potrei raggruppare le componenti offensive della vostra moto sono principalmente tre: la prima e la più banale dipende direttamente dalle caratteristiche della vostra moto e da quelle del pilota (che comunque sono abbinate e inscindibili...), sto parlando infatti del laser ad impulsi (si, può essere un laser ad impulsi...) incorporato nella moto, a seconda della potenza di fuoco specificata avrà effetti più o meno devastanti sugli avversari e sprecherà più o meno energia,. La seconda categoria raggruppa i power ups di tipo offensivo, e comprende missili a ricerca, bombe ad alto potenziale esplosivo, robot che sparano a raffica su una intera zona della pista, questi tipi di bonus sono i più frequenti da raccogliere e i più utili (nonchè i più spettacolari. Non c’è niente di meglio che vedere saltare in aria il primo in classifica, eccitante!), per alcuni tipi di missile è anche possibile seguire la traiettoria nella finestrella dello specchietto retrovisore. La terza ed ultima racchiude i power ups di livello difensivo (fantastico il Power Shield con fattezze aracniche...), campi magnetici depistanti da seminare in giro per la pista, calamite giganti in grado di “acchiappare al volo” le moto vicine ed altre diavolerie simili. Ma la cosa che preferisco, la più utile in assoluto in un gioco del genere, la Nitro Impulse, una specie di turbo che vi farà letteralmente schizzare sulla pista e vi permetterà, rettilinei permettendo, di superare la barriera del suono (e non sto scherzando). Novità anche sul piano della visuale esterna, è infatti possibile impostare la posizione della telecamera come più ci piace e salvare tali impostazioni. Le tracce sonore sono ben curate anche se a volte non pienamente incentrate nel contesto, avrei preferito sentire qualche traccia un po’ più pompata, da poter abbinare agli epici scontri su strada.

Ma gli effetti sonori (FX) sono azzeccati e la possibilità di sentire il boato assordante del veicolo che oltrepassa il muro del suono mi ha fatto mooooolto piacere. Il livello di giocabilità è abbastanza buono e dopo quattro o cinque tentativi vi troverete completamente a vostro agio; nonostante le gare sembrino a prima vista un po’ troppo frenetiche vi posso assicurare che mandare uno di questi gioiellini fino a MACH3 (Gillette, il senso di un uomo…) non è per niente difficile, il tutto è poi tenuto assieme dall’ottima tenuta di strada delle moto e dal dinamismo delle competizioni. In ogni caso Extreme G-2 è un buon titolo, con tutte le qualità per entrare a far parte della vostra collezione di giochi spassosi, ma che, causa la mancanza di quel pizzico di originalità che ci fa rivedere ogni volta cose già viste e riviste (quali rivisteeeeee….?), difficilmente riuscirà a scolpire una nicchia nel vostro cuore da vecchi videogiocatori futu-centauro incalliti, a meno che voi non siate appassionati proprio a ‘sto genere di videoludi. Ci risentiamo (o rileggiamo) alla prossima, che, se Dio (in questo caso solo Fabio...) vuole, sarà fra un paio di settimane nella pagina dedicata a Silver. Byez.

  Titolo: Extreme G-2
Software House: Acclaim
Sviluppatore: Probe
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 30 Mb Hard Disk, Scheda Audio comp. DirectX 6, Acceleratore 3D comp.D3D, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 233 MMX, 64 Mb Ram, Sound Blaster 16, Acceleratore 3D comp.D3D di seconda generazione, Joypad.

Gioco provato su: K6-2 400, 128 Mb Ram, Cd-Rom 32X, Matrox Mystique G200, Sound Blaster 16. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Ottime le ambientazioni e azzeccato l’uso della nebbia soffusa che impedisce così al processore giganteschi calcoli per generare in continuazione l’orizzonte, l’effetto risulta allo stesso modo naturale, fluido e abilmente inserito nel contesto. Un'unica pecca: il bug dello specchietto sopracitato. Ah, quasi dimenticavo, le esplosioni sono un po’ troppo irreali, e presentano troppo pochi poligoni: sono semplicemente icosaedri arancioni.

Effetti Sonori -
OK per gli effetti sonori. Discreti, ma nulla di speciale.

Musica -
Buona musica ma, come diceva una famosa canzone: si può dare (e fare...) di più.

Giocabilità -
Buona musica ma, come diceva una famosa canzone: si può dare (e fare...) di più.

Longevità -
Se vi piace giocherete fino a quando le lettere si cancelleranno dai tasti, se non vi piace più di tanto ci giocherete due o tre volte e se son rose fioriranno!

Real. Tecnica -
Pochi problemi ma, su alcuni computer dotati di Voodoo 2 con gli ultimi drivers installati (come quella del capo...), il gioco non riesce ad essere visualizzato. Si spera in una patch correttiva.

Ric. Hardware -
E' necessario almeno un P233 MMX con 64 Mb Ram ed è obbligatoria una scheda 3D.

Totale -
Il gioco è molto divertente e mi ha impegnato parecchio per il tempo della recensione. Buona grafica ed elevata giocabilità sono le sue caratteristiche e, se vi piace il genere, EG-2 potrebbe essere un ottimo acquisto. Byez.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.