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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Sicuramente, la saga di Castlevania, è una delle più note esistenti nella storia dei videogiochi. A partire, infatti, dalle prime console uscite sul mercato, la Konami ha creato giochi dedicati alla saga ambientata in Transilvania, tra vampiri desiderosi di sangue e mostri di qualunque tipo. Successivamente a queste, la versione Playstation, che era ancora in 2D, però, ha fatto sussultare gli appassionati, per le elevate giocabilità e longevità, che hanno fatto di questo titolo uno dei migliori platform bidimensionali, Castlevania: Symphony of the Night, per la console della Sony. Chiaramente, però, le due dimensioni erano già un po’ retrò due anni fa e, per rimodernarsi, e portare al 3D una delle saghe videoludiche che del 2D aveva fatto la sua caratteristica vincente, alla Konami hanno scelto il Nintendo 64, a causa delle maggiori potenzialità grafiche rispetto alla scatoletta grigia di mamma Sony. Attendendo Castlevania: Resurrection, la versione per Dreamcast, di cui abbiamo potuto visionare alcuni screenshots abbastanza sconvolgenti e di un’eventuale versione PC (dopo che Konami e Microsoft si sono accordate per eventuali conversioni...), alla Konami hanno deciso di intitolare questa versione per la console Nintendo, con poca fantasia, Castlevania 64. Ed è così, che dopo aver inserito la cartuccia all’interno della console e dopo un breve caricamento, ci viene mostrata una breve scenetta di intermezzo, che ci introduce alla storia, e ci porta così al menu principale, dal quale possiamo decidere se cominciare una nuova partita, caricarne una salvata, oppure avere accesso alle opzioni di gioco.

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Dopo aver deciso di cominciare una nuova partita, quindi, potrete scegliere con quale dei due personaggi disponibili affrontare il gioco. Potrete scegliere tra il giovane Reinhardt Schneider, l’ultimo membro rimasto del clan Belmont (non chiedetemi perchè c’è questa differenza di cognome, perchè non lo so. Mi limito solo a scrivere le informazioni che mi sono state date...), nota famiglia di ammazzavampiri, che da secoli dà la caccia ai discendenti di Nosferatu; o Carrie Fernandez, una giovane dotata di poteri magici e di altri caratteri che potrebbero esservi parecchio utili. Ogni personaggio deve affrontare una story-line differente (anche se simile...), con finali completamente differenti e un gruppo di livelli che risultano diversi, nella risoluzione degli enigmi, per ognuno dei due giovani. Come lo stupendo Symphony of the Night, Castlevania 64 si gioca come i vecchi titoli della serie (con l’unica differenza che il mondo in cui vi muovete è in 3D...), con possibilità di deambulare (dovevo trovare un sinonimo di muoversi...) liberamente dove volete, risolvendo enigmi e puzzle in stile gioco di ruolo. L’altra differenza è dovuta al fatto che la progressione di gioco risulta più lineare del solito, e ogni personaggio possiede solamente due armi (un’arma principale, che ha tre livelli di potenza e un’arma secondaria...) e può raccogliere durante il gioco vari oggetti, come bonus energetici o altre cose che potranno essere utili procedendo tra i vari livelli. Il gioco procede in tempo reale, come Brave Fencer Musashi (uno dei giochi più belli che la Square, a mio avviso, ha creato per Playstation...) o, per rimanere in ambiente Nintendo, come Zelda 64, ma questo non influisce più di tanto sul modo di giocare, come nei titoli precedentemente menzionati. Infatti, solamente alcuni enigmi sono incentrati sullo scorrere del tempo e sono assolutamente lontani da quello che ci si sarebbe potuto aspettare da un titolo della serie di Castlevania. Ci sono pochissimi puzzle che metteranno in moto un po’ di più le vostre cellule celebrali, siccome gli altri ricordano molto quelli semplicissimi di certi platform che hanno fatto la storia del videogioco. Gran parte del gioco, infatti, ricorda molto di più un platform 3D alla Mario 64 o alla Banjo-Kazooie, con salti millimetrici e al tempo giusto, cosa che potrebbe far storcere il naso a coloro che si erano affezionati al vecchio tipo di gioco. I livelli sono dodici e sono tutti di una certa ampiezza e anche piuttosto lunghi da terminare. Per alcuni dei più caotici, riuscirete a beneficiare di una mappa interna al gioco (la Foresta del Silenzio e il Tunnel...), ma comunque, il design dei livelli risulta piuttosto ben fatto e senza problemi.

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Per quello che riguarda la grafica, ci troviamo davanti ad una buona realizzazione, in linea con le ultime produzioni per la console Nintendo. Le textures sono usate piuttosto bene e, alla Konami Kobe (la divisione situata a Kobe, in Giappone...) hanno pensato di utilizzare anche un po’ di fogging che, se a prima vista, sembrerebbe voler nascondere le magagne dell’engine grafico, viene invece usata per creare una certa atmosfera (necessaria, visto il tipo di gioco che ci troviamo davanti...). Inoltre, gli effetti di luce sono ottimamente curati e sono tra i migliori che io abbia potuto vedere su un Nintendo 64. I problemi maggiori sono invece quelli che riguardano la gestione della telecamera che deve seguire il personaggio; cerchiamo di capirci bene, non è proprio pessima, ma sembra fare quello che vuole lei soprattutto quando invece vorreste che si mettesse come volete voi. Nei combattimenti più caotici o nelle situazioni di maggiore pericolo, sembra andare un po’ dove le pare, lasciandovi al vostro destino contro scheletri e vampiri. I tipi di telecamera disponibili sono tre: Normal, Action e Battle View ma, per guardarvi attorno, potrete passare ad una visuale in prima persona, che ricorda molto quella di un normale shooter 3D. Altri problemi grafici riguardano la gestione delle collisioni che, in alcuni casi, sembra un po’ raffazzonata e spiacevole da vedere. Comunque, dimenticando questi problemucci da poco, Castlevania 64 si è rivelato veramente un gran bel gioco. Il lavoro dei programmatori è stato notevole, anche perchè si trattava di trasportare al 3D, quello che per anni era rimasto invece ancorato alle due dimensioni, mantenendo immutate, o comunque simili, giocabilità, sistema di gioco e atmosfera. Bene o male, queste caratteristiche sono rimaste con l’aggiunta di un’eccellente realizzazione grafica, di un buon sonoro e di buone musiche, di moltissimi segreti, ma soprattutto di boss assolutamente tosti da battere (quando vi troverete un boss, la visuale passerà in modalità Boss View…) che vi impegneranno parecchio. Ma vi lascio al voto finale.

Titolo: Castlevania 64
Software House: Konami
Sviluppatore: Konami Kobe
Distributore: Halifax
Formato: PAL
Prezzo: Lire 129.000
Giocatori: 1
Note: Supporta Controller Pak


Totale -


PRO
- Grafica eccellente
- Buon sonoro e musiche
- Ottima giocabilità
- Grande atmosfera
- Livelli ampi e lunghi da terminare

CONTRO
- Enigmi piuttosto facili
- Per alcuni il 3D potrebbe essere un contro...


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.