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Recensione di: Matteo "Evanz" Evangelisti


Voglio subito catturare la vostra attenzione e non distrarvi come faccio di solito nelle mie recensioni, rimandando di qualche riga lo spazio destinato al superfluo. E' mia intenzione dedicare questa introduzione per porre rimedio al grande problema che affligge me e credo molti altri redattori; intendo dire che è molto facile farsi prendere dall'entusiasmo e scrivere una recensione dando per scontato che chi ci legge sappia già di cosa si sta parlando, è come voler entrare a far parte di un mondo in cui le regole sono già state scritte e tutti tranne i nuovi entrati ne sono a conoscenza. Perciò mi appresto ad introdurvi nel fantastico mondo dello strategico in tempo reale, presentandovi questo Age of Empires 2: The Age of Kings. Vi è mai balzata in mente l'idea di immedesimarvi in un re che, seduto ad un immenso tavolo da gioco, sfida altri sovrani in una guerra senza tempo, edificando e facendo crescere meravigliose città cinte da invalicabili muri e protette da inespugnabili torri di pietra, allestendo meravigliosi eserciti pronti per la battaglia, guidando condottieri pronti a tutto pur di proteggere il loro signore fino alla vittoria finale, quando solo uno rimarrà in piedi a governare l'intera regione? Scommetto che molti di voi avranno sognato almeno una volta nella loro vita di condurre magiche campagne militari, perdute nel tempo, nei meandri dei secoli bui, a cavallo fra primo e secondo millennio; o magari molti altri avranno desiderato di dar prova agli amici del proprio valore tattico sul campo di battaglia, dove anche una sola mossa, se ben calcolata può risultare definitiva e schiacciante. Probabilmente anche quei geniacci della Ensemble Studios (che hanno realizzato il gioco per conto di Microsoft...) hanno sognato tali fantastiche avventure e non hanno esitato a riprodurre le loro fantasie in questo titolone, che sconquasserà per tanti mesi il mondo del videogame. Bruce Shelley (l'uomo a capo dei grandi studios...)(ed ex-creatore di Civilization con Sid Meier, non dimentichiamo...ndBill) ha costruito la macchina dei vostri sogni, e vi da l'opportunità di vivere nel Medioevo una fantastica avventura, dalle terre dalle colline Francesi ai misteriosi paesi orientali, carichi di magia e ricchezze. Il vostro compito sarà quello di guidare un timido gruppo di paesani attraverso i secoli, percorrendo le tappe principali del medioevo (Dark Age,, Feudal Age, Castle Age ed Imperial Age...) fino alla costruzione dell'imponente città che fungerà da punto di partenza per la grande conquista, che vi vedrà dominatore e signore di castelli, monasteri circondati da boschi popolati da branchi di famelici lupi e guizzanti cervi pronti ad essere cacciati per allestire i vostri banchetti; oppure, se più vi piace potrete entrare nella storia seguendo in prima persona le più avvincenti ed emozionanti campagne militari del periodo (per ora sono "solamente" quattro, più un training, ma prevedo già una cosa come, che ne so... diciamo... una sorta di data disk, come successe per il primo titolo, che fu seguito da Rise of Rome...). Beh, chi era completamente estraneo al genere ora avrà capito di cosa sto parlando e chi già aveva incontrato Age of Empires avrà di certo apprezzato una rinfrescata. Dunque, il 3 Ottobre '99 mi sono trovato allo SMAU di Milano ed ho avuto l'onore di accedere, grazie a Fabio e alla Press Card che portavo appiccicata alla maglia, alla sala stampa Microsoft. Non vi dico l'emozione, né quanto abbia sudato prima di entrare (faceva un caldo infernale...), fatto sta che alla fine sono riuscito nel mio intento ed ho potuto allungare i miei artigli su questo benedetto titolo: Age of Empires II: The Age of Kings. La battaglia per la conquista di tale videoludo si protendeva da secoli in redazione, ma alla fine la diplomazia ha posto fine alla contesa ed ora tocca a me finire il lavoro cominciato qualche tempo fa da "Fax" Turroni, con una mirabile preview

Ho provato per la prima volta questo gioco proprio allo SMAU di quest'anno e sono rimasto veramente stupito. Il brivido che si avverte alla spina dorsale nel provare un gioco del genere, proprio in sala stampa Microsoft purtroppo non posso trasmettervelo a parole, ma lo potrete ben immaginare da soli; la cosa divertente però è che quando è apparsa la presentazione, con il filmatino introduttivo di Microsoft, non ho resistito ed ho commesso la classica gaffe, dicendo rivolto al responsabile italiano del settore videogiochi: "ahhh, lo avete realizzato assieme alla Eidos!". Non potete ponderare come mi sia sentito tre secondi dopo (stai ponderando quello che sto ponderando io, Mignolo? ndBill-Prof), quando i miei neuroni affaticati dal caldo e dall'emozione hanno trasmesso al cervello l'input di auto-distruzione imminente e la mano calda di furore di Fabio si è posata leggera come un canarino lottatore di sumo sulla mia spalla (...ora, qualcuno mi spieghi perché adesso mi ritrovo Assistant Editor, che i miei peccati siano stati annullati? Che abbia ricevuto l'indulgenza? Che qualcuno lassù mi voglia bene? Che la Carrà sia un uomo? Certo che è un uomo, che domande! Esiste la vita al di fuori del nostro pianeta? Crescerò mai?) (vedrai perché, vedrai perché l'ho fatto... Io non faccio mai assolutamente nulla senza motivo...ndBill). Bene, in ogni caso superato il momento di panico con un Fabio stramazzato al suolo dopo aver udito l'oscena frase (più che altro non sono stramazzato al suolo..., sei tu che hai rischiato di farlo perché la mia voce si è tramutata nel pesante respiro di un T-Rex...ndBill), mi sono imbattuto nella schermata iniziale di codesto benedetto Age of Empires 2 e ho assaporato subito il sapore medioevaleggiante che invade il gioco. Scelgo la modalità "Single Player" e mi tuffo nell'avventura. Vengo subito fermato nel mio viaggio da un altro menu, che mi impone questa volta la scelta del tipo di campagna che voglio intraprendere; sicuro di trovare le solite modalità Campaign e Random Map mi imbatto in un suggestionante Regicide, che scelgo senza esitare. La modalità regicidio assomiglia molto al random map, se non fosse per la scelta della conformazione geologica della mappa e lo scopo fisso della missione che è semplicemente quello di scovare i re delle squadre nemiche ed eliminarli senza pietà; per quanto riguarda le campagne posso annunciarvi che ne sono previste quattro (più un training...), tramite queste ripercorrerete importanti avvenimenti della storia medievale europea ed asiatica immedesimandovi in importanti figure quali Giovanna D'Arco, Genghis (leggasi "gengis"...) Khan, Saladino o Federico Barbarossa. Una delle novità di AoE2 è l'introduzione di figure femminili, che rendono il tutto non solo più interessante (gli sporcaccioni si rilassino, le donne di AoE2 sono rudi e molto molto cattive, non si concederanno di certo ai vostri giochetti...) (anche se le battute scambiate con il responsabile di Microsoft e in presenza della PR italiana della casa di Redmond a SMAU, non erano proprio leggerine...ndBill), ma anche più realistico; chi acquistò un annetto fa Rise of Rome si sarà di certo chiesto come si poteva simulare il ratto delle sabine senza sabine, poiché l'utilizzo di rozzi omaccioni non sembrava proprio l'ideale per l'occasione (ma come dice sempre il saggio "de gustibus..."...). 

Naturalmente è presente l'immancabile Multiplayer, che vi permetterà di sfidare i vostri amici o qualche altro possessore del gioco in questione conosciuto per l'occasione su MSN Gaming Zone (il sistema Microsoft per il gioco in rete, ovviamente implementato nel gioco...). Per avere una visione completa al 100% del giochillo ho provato anche a combattere tramite MSN Gaming Zone (con il nome di Medoro...), ma devo dire che non sono rimasto particolarmente entusiasta della cosa poiché la velocità di trasmissione dati via Internet è estremamente ridotta e toglie all'azione di gioco una notevole dose di divertimento (non è per niente piacevole seguire una partita al rallentatore) (più che altro siamo noi che abbiamo delle linee marce...ndBill). Ma non sono queste le cose importanti (...o meglio non sono queste le cose PIU' importanti...). Vorrei descrivervi quello che mi ha veramente colpito di questo gioco, farvi capire perché vale veramente la pena di spendere un po' di soldini per aggiungere un grande mattone della storia dei videogames alla vostra collezione inestimabile. Una delle cose che mi lasciò più amareggiato di Age of Empires fu di certo la completa mancanza di proporzioni fra le unità e le costruzioni. Questo non solo toglieva parecchi punti all'estetica generale ma andava a contraddire l'idea di simulazione e fedeltà nei confronti della realtà che fanno di AoE un titolo unico nel genere; beh, se questo vi aveva infastidito vi rifarete gli occhi con AoE2, nel quale oltre alle giuste proporzioni fra unità e costruzioni scoprirete una straordinaria attenzione ai particolari nei disegni, qualità che non fa altro che aumentare il valore del prodotto. Pensate che persino le case (le semplicissime costruzioni, indispensabili per poter addestrare nuove unità...) sono disegnate in più versioni in modo da arricchire il paesaggio ed evitare la monotonia ordinaria dei giochi strategici. Il numero elevato di edifici da costruire e la diversità presente nell'architettura delle suddette, che varia da civiltà a civiltà vi dimostra non solo la meticolosità con la quale è stato realizzato il gioco, ma anche la grandissima varietà presente nel gioco, che vuole valorizzare di ciascuna etnia pregi, difetti e caratteristiche storico-culturali. Ogni popolazione avrà la sua particolarità e si differenzierà dalle altre presentando ogni volta edifici ed unità personalizzati (se si fa eccezione per i soldati semplici asiatici che rimangono sempre in stile europeo...) nel rispetto della tradizione storica della suddetta. Non potrete mai annoiarvi (beh, prima o poi vi annoierete, ma succederà così tanto tardi che sarà già presente sugli scaffali del vostro rivenditore di fiducia un Age of Empires III) (magari in 3D...ndBill), non ne avrete il tempo, ne l'occasione: ogni razza ha una particolare "scaletta" che predispone una lista di upgrade diversa per ognuna; ad esempio i Bizantini potranno usufruire nel corso della loro storia di armi potentissime come il cannone ma non potranno mai competere con l'esperienza marittima dei Vichinghi che pur non avendo dalla loro la conoscenza della polvere da sparo regneranno sui mari sfrecciando sulle loro Longboat (unità speciali, utilizzabili solo dal popolo con le corna...) e semineranno terrore in terra con i loro temibili Berserk, potentissimi guerrieri così neri di rabbia che a confronto Fabio alle prese con un ritardo nella consegna di una recensione sembra l'agnello di Pasqua (perché non mi hai mai visto veramente incavolato come un bufalo...ndBill) (approfitto dell'argomento per una comunicazione di servizio: volevo dire a Fabio Turroni, l'altro grande esperto di giochi strategici della redazione, che oso definire mio collega in materia, che ho scoperto perché i vichinghi sono gli unici ad avere 2 unità speciali: come popolazione è talmente scarsa da dover essere tirata su in qualche modo, e aggiungere un'unità speciale in più è sembrata la maniera più pratica...). 

Nuove unità e costruzioni sono state implementate, e nuove tecnologie figureranno accanto alle tradizionali per rendere più competitivo il vostro esercito o aumentare la qualità e la quantità della produzione artigianale all'interno delle mura della città, dove a svolgere il lavoro non è il soldato o il cavaliere ma il semplice villico, abile falegname, fabbro o minatore che sia. In questo medioevo, troveremo i maggiori protagonisti Europei ed Asiatici per un totale complessivo di ben tredici civiltà (tutte largamente descritte nell'enciclopedia online presente nel gioco stesso...), passate alla storia per il loro splendore e la loro passata potenza. La scelta inizialmente non sarà molto semplice, talmente tante sono le possibilità; ma in breve tempo vi affezionerete alla popolazione che più rispecchia le vostre esigenze ed i vostri gusti tattici ed estetici. Ma, tirando le somme cos'è veramente cambiato, cosa rende AoE2 uno strategico innovativo ed accattivante e cosa lo distacca nettamente dal predecessore. Passando per Rise of Rome, la saga di Age of Empires ha subito una gigantesca revisione a livello di intelligenza artificiale e simulazione; questo rende il titolo più affidabile e meritevole. Molti di voi si aspetteranno probabilmente di scoprire, con l'acquisto di questo gioco, uno strategico dell'"ultima generazione" con grafica 3D mozzafiato ed altre caratteristiche del genere "ti impacchettiamo una bella scatola che dentro potrebbe avere di tutto ma tanto tu sei il solito paganello a cui basta vedere due giochi di luce e sei contento di aver speso un bel centone..." (e purtroppo di gente così ce n'è parecchia...ndBill); dunque se è questo che vi aspettate da AoE2, lasciate pure la scatola dove la troverete e tirate dritto. Quello che incontrerete è un gioco di tattica militare veramente coinvolgente, non uno sparatutto 3D. Ci tenevo ad aprire questa breve parentesi, poiché molti di voi potrebbero cadere come me nell'inganno, e pensare di trovarsi davanti ad un gioco completamente diverso dall'originale (dal punto di vista della grafica, è chiaro...) senza però avere esaminato il prodotto nella sua completezza. Potendolo invece provare personalmente ho capito e mi sono convinto che questo titolo farà storia (come il precedente...) fra i veri amanti dello strategico che unisce gestione civile e militare in una fusione così omogenea. Una vera e propria rivoluzione è stata poi apportata all'intelligenza artificiale, notevolmente evoluta e sofisticata (niente più unità che danno di matto o che si staccano dal gruppo perchè hanno incontrato un masso...) ed alla gestione degli eserciti sul campo di battaglia; in AoE2 disporremo di un'interfaccia molto, ma molto più intuitiva che renderà semplicissime operazioni che seppur fondamentali (come lo schieramento a quadrato o in linea...) risultavano praticamente impossibili nel primo titolo. Data l'introduzione di edifici che in proporzione con le unità sarà facile perdere di vista qualcuno dietro le vostre costruzioni, ed è per questo che (novità assoluta...) le unità note compariranno (se coperte da qualche ostacolo...) sagomate del colore della squadra di appartenenza. Le musiche che accompagnano le sessioni di gioco riprendono il tema del primo titolo mantenendo il ritmo incalzante ed accattivante che rievoca in chiave moderna antiche atmosfere cariche di spade scintillanti e monasteri misteriosi. Per quanto riguarda gli effetti sonori non ho notato particolari miglioramenti ma la qualità rimane piuttosto alta lo stesso. Una nota positiva però la segnerei a favore dei doppiaggi che imitano le inflessioni e gli accenti dei vari popoli (cosa che però ho idea verrà persa nella versione in Italiano, che troverete nei negozi dalla fine di Ottobre...). Per finire ho notato un unico errore piuttosto grave per la verità: è praticamente impossibile giocare alla campagna di Genghis Khan, in quanto il gioco ci dichiara sconfitti dopo due secondi di partita effettivi, tuttora la soluzione all'enigma rimane incognita. Non rimane che augurarmi di aver convinto tutti voi (ed il mio amico Renato compreso...) ad acquistare un titolo del genere che non mancherà di allietare le fredde serate di un inverno che fuori dal calendario già fa sentire i propri pungenti artigli. Alla prossima, e rimanete con noi!

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Titolo: Age of Empires 2: The Age of Kings
Software House: Microsoft
Sviluppatore: Ensemble Studios
Distributore: Microsoft
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98, Mouse.

Requisiti consigliati: Pentium II 233, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, Scheda Video SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: K6-2 400, 128 Mb Ram, CD-Rom 24X, Matrox Mystique G-200 8 Mb, Sound Blaster 16.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
Inizialmente ero un po' dubbioso, ma poi ho riflettuto bene, e anche se non siamo davanti né al capolavoro, né alla rivoluzione nel campo, il notevole sviluppo rispetto al primo titolo e l'accuratezza nei dettagli decretano il distinto al neonato di casa Microsoft (che già trema per il confronto che in un futuro non troppo remoto, seppur lontano dovrà affrontare con Warcraft 3.... Brrrrr!) (anche se sono due titoli completamente diversi...ndBill).

Effetti Sonori -
Niente di speciale, è quello del precedente titolo sputato sul muro identico e spiaccicato!

Musica -
Qui ci siamo, stesso motivo di AoE in chiave moderna e perfettamente azzeccato, ottimo lavoro.

Giocabilità -
Su questo non ci sono dubbi. La nuova interfaccia è il cavallo di battaglia del titolo; mediante questa semplice innovazione potremmo controllare meglio le nostre truppe ed evitare inutili istruzioni che ci distoglierebbero dall'azione di gioco.

Longevità -
Non vi stancherete mai di giocare a AoE2, e quando la sfida col computer perderà interesse provate a combattere in una partita in multiplayer e riscoprirete un gioco meraviglioso ed immortale.

Real. Tecnica -
Non ho visto molti bug e problemi in giro. Comunque, sono sicuro che una piccola patch salterà fuori...

Ric. Hardware -
Se volete navigare sul velluto, procuratevi almeno un PII233, con 32 Mb e una SVGA abbastanza veloce.

Totale -
Un titolo destinato ad entrare nella storia degli strategici, che sicuramente farà parlare di se e che pone le fondamenta su un titolo come Age of Empires, che tuttora fa storia. Chi ha voglia di cimentarsi in una bella avventura, piena di re e cavalieri, non esiti ad acquistare questo titolo che si becca l'AVOC Award senza riserve.


Ringraziamo Microsoft per averci fornito il materiale recensibile.


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