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Recensione di: Fabio "Fax" Turroni


Vorrei, prima d'immettermi in questa ennesima fatica (chi semina vento, raccoglie tempesta, anzi donne..., dopo questo gioco, infatti, il sottoscritto avrà il sommo piacere di recensire Tomb Raider 4, l'ennesimo ritorno di Lara Croft sugli schermi di un PC, anche se penso che non importasse molto agli altri redattori in quanto accaparrarselo è stato molto facile del previsto, forse anche perché nonostante sia il quarto capitolo, la differenza con gli altri tre non si nota affatto...ma formula che vince non si cambia, giusto?!?...speriamo sia così...), fare una piccola precisazione su ciò che è successo questa domenica: la Lazio ne ha prese quattro dalla Roma (e qui il collega Ciccio si esalta: "Che ce frega der cileno, noi c'avemo Totti gol"...citazione raccolta dal suddetto redattore in settimana mentre armato di bandiera, sciarpa e maglia giallorosse si accingeva a malmenare tutti i laziali che gli capitassero a tiro...), la Juve ha dato una lezione di umiltà al Milan ("Solo la nebbia, avete solo la nebbia") e l'Inter ha passeggiato (Ronaldo però zoppicava..."Ma vai! Ma vieni! Che sta due mesi fuori e l'Inter se ne va fuori dalle scatole!") (come al solito evitiamo i commenti. Sembra che la sfiga dell'Inter sia incredibile, quasi come la mia. Un momento: non sarà così perché io tifo Inter? ndBill) su un malcapitato Lecce (se Cavasin fosse entrato avrebbe giocato meglio di tutta la sua squadra messa assieme...), ma la cosa più bella, lasciatemelo dire, è stato lo sputo di Zago a Simeone durante Roma-Lazio (finita, ricordo, 4 a 1 per la Roma...) un vero capolavoro di Fair Play e signorilità da parte del difensore romanista; sono questi episodi che fanno il calcio più bello e penso che tutti i bambini debbano prendere esempio da questo grande eroe che è Zago. Ma torniamo a questa benedettissima recensione; il gioco che vi sto per proporre è un qualcosa di strano, ma comunque, non parla di calcio; si chiama Aztec (il nome preciso sarebbe "Aztec, Maledizione nel Cuore della Citta d'Oro, ma ora che avrete detto al vostro rivenditore il nome completo del gioco sarà già ora di chiudere e il gioco sarete costretti a comprarvelo un'altra volta, quindi chiamiamolo semplicemente Aztec...), e penso che tutti voi abbiate capito che parla degli Aztechi, una popolazione che viveva negli attuali confini del Messico, estremamente civilizzati e religiosi, venuti alla ribalta all'epoca colombiana, quando quei maledetti conquistadores spagnoli e portoghesi decisero di portare la loro maledetta "civiltà" e anche la loro fede cattolica a questi miseri esseri "senza Dio" (così erano chiamati nel Medioevo tutti coloro che erano di religione non cristiana, atei o pagani...), che vennero massacrati senza pietà e resi schiavi. Gli Aztechi persero insomma l'orgoglio, ma la storia li celebrerà per sempre come una delle civiltà, cosiddette appunto precolombiane (se non c'era Colombo, l'America non l'avremmo mai vista, ma provate a chiedere agli Aztechi, ai Maya o agli Incas, cosa ne pensano di Colombo, un povero uomo che senza volerlo ha aperto uno dei maggiori massacri che la storia abbia mai conosciuto...), più civilizzate, con un sistema di governo molto solido, un'economia indipendente basata sull'agricoltura e sull'artigianato, e soprattutto molto credenti nei loro dei, rappresentati in terra dall'imperatore. 

Il gioco si svolge appunto all'epoca degli Aztechi e più precisamente mentre l'imperatore Montezuma era al potere, in un contesto storico, ma con una trama piuttosto fantastica: voi impersonerete un giovane cacciatore, Piccolo Serpente (i nomi non li ho scelti, quindi per qualsiasi lamentela parlate con gli sviluppatori...), accusato dell'omicidio di un nobile e ricercato dalle guardie; molti sanno che non siete stati voi, ma l'imperatore ha preso i vostri genitori prigionieri per cercare di farvi cadere in trappola, e se non riuscirete a dimostrare che voi siete innocenti, essendo, in questo periodo, festa per il popolo, saranno sacrificati al Dio Sole. Si tratta quindi di una delle classiche avventure "punta e clicca", ma da chi potrà mai essere stata realizzata questa avventura? Ma ovviamente da quelli della Cryo, e il risultato, anche se un po' più accettabile delle altre volte, è sempre il solito; dite quello che volete, ma la Cryo non è proprio tagliata per le avventure, e i recenti mediocri risultati, ottenuti con Guardian of Darkness, The Ring o Scotland Yard, lo dimostrano. Non sto comunque ad esprimere giudizi sulla casa francese, che comunque anche in Guardian of Darkness, recensito dal sottoscritto poco tempo fa, aveva fatto intravedere qualche piccolo segno di miglioramento, e quindi torno alla trama: vi dicevo che siete accusati di un omicidio, ma non è l'unico che succede in questo periodo, perché anche un certo poeta Tlatl (mi pare si chiami così...) viene assassinato, e la mano dell'assassino sembra la stessa; a complicare le cose arriva poi una maledizione, che sembra essere mandata proprio dagli dei, la quale provoca un sacco di morti e costringe molti abitanti ad abbandonare i villaggi. Non sto a divulgarmi oltre sulle spiegazioni del gioco, anche perché mi sembra che non ci sia niente di strano da capire: l'intera interfaccia, che peraltro, a differenza delle altre avventure della Cryo, è molto chiara e intuitiva, sarà interamente gestita dal mouse, e comprende esclusivamente l'inventario, apribile col tasto destro del mouse, e da esso si potrà accedere al diario di viaggio, aggiornato dopo ogni azione importante, e all'enciclopedia azteca, un ottimo strumento per imparare a conoscere questa misteriosa civiltà. La grafica è interamente in 3D, molto bella e con una straordinaria policromia, con un ottima resa degli ambienti, e inoltre vano citate anche una straordinaria ricchezza di particolari e un rispetto preciso delle reali proporzioni delle architetture e dell'ambiente circostante. 

Gli effetti sonori sono piuttosto ristretti e vengono rappresentati da qualche vocio, il rumore di qualche animale in lontananza o i passi di qualcuno; il doppiaggio delle voci dei personaggi non-giocanti (uso un termine rpgistico per rendere meglio l'idea) è realizzato comunque abbastanza bene e non presenta particolari sbavature (anche perché c'è la solita mano della CTO dietro alla traduzione...). In sottofondo, di tanto in tanto, risuona, mischiata al rumoreggiare dei lavoratori, una gradevole sinfonia che si accompagna all'intera avventura, mantenendo in ogni modo il giocatore indifferente. La giocabilità è ottima e il gioco risulta immediato, anche sin troppo facile secondo me. La longevità è quasi nulla, anche perché dopo neanche una decina di ore di gioco, l'avventura l'avrete già terminata da un pezzo, e forse anche un po' a causa del prezzo altino del gioco, non vale la pena di acquistarlo; considerate comunque che si tratta di un'avventura educativa, adatta quindi ad un pubblico molto giovane e desideroso di apprendere qualcosa su questa splendida civiltà, perciò, forse, un pubblico già adolescenziale non riuscirebbe a trovare un gran divertimento. Vi lascio ora al giudizio finale, ma prima vorrei complimentarmi con quelli della Cryo, che in collaborazione con la France Telecom, sono riusciti, per una volta tanto a mettere insieme un prodotto con una buona grafica e anche una buona giocabilità, anche se poi è destinato ad un pubblico giovane, e soprattutto anche per la stupenda enciclopedia, molto ricca di materiale e semplice da usare, che hanno incluso nel gioco. Ora è veramente tutto, e il sottoscritto vi dà appuntamento alla prossima recensione, quella di Tomb Raider 4, che dovreste, sottoscritto permettendo, trovare entro la fine della settimana. 

Titolo: Aztec
Software House: Cryo
Sviluppatore: France Telecom Multimedia
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 166, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 100 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium 200 MMX, 32 Mb Ram, Scheda Audio 16-bit, SVGA 4 Mb.

Gioco provato su: Pentium II 400, 64 Mb Ram, CD-Rom 32X, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb, Sound Blaster AWE 64.Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di problema.


Grafica -
E' una grafica in 3D, non ottima, ma piuttosto valida e molto ricca di colori e di particolari, rispecchia perfettamente la realtà dell'epoca e si adatta ottimamente al gioco.

Effetti Sonori -
Rumori e vocii a parte, il doppiaggio appare abbastanza buono o per lo meno con poche sbavature.

Musica -
Gradevole, non estranea al gioco, ma è indifferente al giocatore, quasi, forse, si nota appena.

Giocabilità -
Né un bambino di due anni e forse neanche Fabio (allora è proprio semplice...) riuscirebbero a trovare delle difficoltà.

Longevità -
Dieci ore di gioco al massimo e l'avventura sarà finita, facendovi restare piuttosto delusi.

Real. Tecnica -
Longevità a parte è nel complesso un buon lavoro, e tenendo presente che si tratta di un'avventura didattica il gioco è anche molto bello.

Ric. Hardware -
Bastano un P200 MMX, 32 Mb di Ram e una SVGA da 4 Mb.

Totale -
Se il prezzo del gioco fosse più basso gli darei un dieci, perché essendo un gioco concepito per un pubblico molto giovane è ingiusto che si abbia un costo così spropositato, ma comunque l'enciclopedia, da sola, vale quasi interamente il prezzo del gioco; penso che un bambino ci si possa divertire molto, visti anche i nomi e gli ambienti molto allegri, in contrasto però con una trama triste, ma un adulto forse troverà più difficoltà a farselo piacere.


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.


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