Home Page
 Editoriale
Chi Siamo
Ultimi Aggiornamenti
 Recensioni
Previews e WIP
Hardware
Screenshots
Servizi Speciali
Cheats
I nostri Links
Guestbook
Recensione di: Leonardo "FromWin" Prati


Charlie's Angels, Starsky e Hutch, Hazzard, Chips...... Cosa vi salta in mente leggendo questi titoloni di mitici telefilm? Esatto, i mitici anni '70, allora ascoltatemi bene, perché basta aggiungere un pizzico di Driver ed il gioco è fatto! Proprio così, il gioco che sto per accingermi a recensire è il nuovo capolavoro, già uscito per PlayStation, della GT Interactive, programmato dai Reflections, gli sviluppatori del buon vecchio Destruction Derby, ovvero Driver. Sicuramente, il titolo in se per se non è un molto originale, ma il gioco in se per se, ve lo posso assicurare, è uno di quelli che dai tempi del glorioso C64 tutti sognavano. Cosa si pagherebbe per poter scorazzare con una mitica muscle car targata anni '70, per le vie di San Francisco, New York, Miami oppure Los Angeles, con i piedipiatti alle calcagne con quella sirena che fa tanto Stati Uniti; da oggi, solamente il prezzo di un qualsiasi gioco per computer senza rischiare di finire al fresco per i vari danni causati nel tentativo di fuga.Infatti in Driver impersoniamo l'agente Tanner (e anche qui un sottofondo anni '70 non ci starebbe male!), un poliziotto infiltrato nella malavita dei mafiosi, ben organizzato, con l'obbiettivo di smascherare l'intera organizzazione criminale. Il gioco in se per se consiste in una quarantina di missioni con un filone, però, molto simile. Si parte sempre alla guida di una velocissima e curatissima macchina e dobbiamo concludere le varie missioni, che partono dalla fuga da una banca dopo la rapina fino a dover recuperare il presidente degli Stati Uniti e portarlo in salvo. Questo però accade solamente nell'ultima missione e forse la pecca maggiore è la ripetitività dei livelli di gioco. Ma ora iniziamo una descrizione dettagliata del titolo. Innanzitutto per poter far parte della gang criminale, siamo chiamati a superare una prova di abilità di guida all'interno di un parcheggio sotterraneo, che consiste nell'effettuare i vari tipi di manovra: questi vanno dal classico slalom, alla prova di frenata al limite (dovete pensare che in quegli anni l'ABS era fantascienza...) e dopo aver superato questa difficile prova ci ritroviamo all'interno del nostro ufficio di lavoro, da dove possiamo accedere alle varie opzioni di gioco, ma soprattutto, attraverso la segreteria telefonica, veniamo informati delle varie missioni da compiere ascoltando i messaggi che ci lasceranno puntualmente i vari capoccia delle gang. Non necessariamente le missioni sono più difficili con il proseguire del gioco, a parte le ultime, che sono sempre quasi impossibili da portare a termine, le missioni in totale, come già accennato prima, sono una quarantina, ma è possibile completare il gioco sostenendone anche solamente una ventina: tutto dipende dall'evolversi di alcuni avvenimenti. Come già detto prima, le nostre mansioni, sostanzialmente, sono di recarsi da una zona all'altra delle metropoli senza incappare nei piedipiatti, decisi a bloccarvi ad ogni costo (cosa che non è assolutamente facile...). 

Per riuscire in queste missioni bisogna districarsi appunto fra il traffico di punta delle città e a complicarci il tutto è uno stramaledettissimo timer che, con un estenuante conto alla rovescia, scandisce il tempo utile rimasto per completare la missione. Le mappe delle città sono a dir poco grandissime: infatti sulla destra del nostro monitor abbiamo una cartina che ci indica la zona in cui noi ci troviamo e ci aiuta a raggiungere l'obiettivo mediante una specie d'ombra che si restringe a mano a mano che ci avviciniamo al punto prestabilito. Inoltre, poi, le città sono tratte dalle planimetrie reali, visto che i programmatori della Reflections hanno speso due anni del loro tempo per cercare di creare quanto più aderenti alla realtà. In teoria, si potrebbero utilizzare anche come mappe virtuali, in caso dovessimo andare in una di questa città (bene, vorrà dire che mi porterò dietro il gioco, il prossimo anno, quando andremo all'E3, così non ci perdiamo per Los Angeles...ndBill). In rari casi siamo chiamati a distruggere a forza di speronamenti la macchina altrui, a seguire una barca, a rubare una volante della polizia, oppure, cosa che io personalmente reputo la missione più divertente del gioco, far impallidire dalla paura e quindi far vuotare il sacco (un po' come accade nel film Taxi, un divertente film francese che dovreste veramente vedere...ndBill), un passeggero del vostro taxi (regolarmente rubato...), mediante acrobazie tra il traffico e i parchi delle città. Tornando alle missioni più frequenti noi siamo alla guida di macchine che scottano e quindi abbiamo spesso gli sbirri alle nostre calcagne che aspettano un nostro minimo errore come quello di urtare una macchina in sosta , superare anche di un miglio orario i limiti di velocità (PARTIRE CON IL FRENO A MANO TIRATO, cosa ne dici Fabio?) (dico che il prossimo che mi ricorda che mi hanno bocciato all'esame di guida per questa dimenticanza, lo siluro...ndBill) per azionare le sirene e lanciarsi in inseguimenti a tutta velocità nel centro cittadino. Il nostro margine di errore è proporzionato alla resistenza della macchina che, dopo varie botte contro oggetti e macchine presenti nelle città (chiaramente un frontale a tutta birra con un'altra auto può rivelarsi fatale...), può fare una fine non proprio decorosissima, finendo distrutta o in stato abbastanza d'emergenza. 

La resistenza della vettura ci è segnalata da una barra posta in alto a sinistra dei nostri monitor, ed assieme ad essa è presente un indicatore supplementare del grado di fellonia che stiamo raggiungendo. Questa aumenta a dismisura se le manovre che andiamo ad effettuare sono al limite della sopportazione emotiva del nostro agente (provate ad andare in contromano in una highway americana, e mi saprete dire...). Ahi, ahi, ahi, anche qui in Driver non possiamo investire i nostri amati pedoni (che lo staff che ha sviluppato Carmageddon abbia comprato i diritti di questa crudeltà?) (no, ci sono anche quelli di GTA...ndBill), i quali sono dotati di scatti felini e riflessi degni di un karateka pluridecorato. Ma Driver non è solamente questo: c'è anche qui, come in Midtown Madness, la possibilità di scorazzare liberamente nelle metropoli, inizialmente solo in due di quelle disponibili, e per averle a disposizione tutte e quattro dobbiamo concludere positivamente la modalità chiamata Undercover, che abbiamo descritto sopra. Abbiamo inoltre una modalità Ghost, che ci porta a correre in alcuni circuiti ricavati nel deserto, cercando di battere il miglior tempo che è stato realizzato (da noi o da qualcun altro...).Poi c'è anche una stupenda modalità di gioco, nella quale possiamo sbizzarrirci a creare filmati dei nostri inseguimenti con la possibilità di cambiare inquadrature e salvare il nostro video per poi farlo vedere ai nostri amici e, sbeffeggiarli di fronte a tanta maestria nel domare macchine con centinaia di cavalli sotto al sedile. Poi possiamo cimentarci anche nella modalità Survival, che ci metterà veramente alla prova, costringendoci a scappare da un branco di piedipiatti imbestialiti, pronti a tutto, pur di farci saltare in aria assieme alla nostra autovettura. Invece, nella modalità Pursuit, il nostro obbiettivo è di inseguire e prendere a sportellate un automobile che scappa a tutta velocità; nella modalità Trail Blazer, dobbiamo destreggiarci in uno slalom, degno di Alberto Tomba, fra i birilli. Naturalmente, poi, ci sono anche altre modalità, che hanno il compito di tenervi per bene incollati al monitor. Sotto l'aspetto grafico Driver sicuramente si pone tra i giochi che hanno una grafica a dir poco eccellente, anche se chiaramente non possiamo aspettarci i dettagli grafici di alto livello che troviamo in Midtown Madness, ma ricordiamo che nel gioco della Microsoft possiamo fare danni solamente in una città, mentre qui in Driver, invece ne possiamo scegliere addirittura quattro, più una bonus, che è quella inglese di Newcastle, che è stata inclusa nel gioco perché gli sviluppatori del gioco vivono nella ridente cittadina inglese. Cosa dire di questo gioco, allora, in conclusione, se non che, sicuramente, i ragazzi della Reflections, con questo titolo avranno sicuramente aperto un filone di questo nuovo modo di interpretare la guida, ma devo poi dire che a mio avviso non sarà facile spodestare questo titolone per l'accuratezza e la riproduzione delle città che raggiungono livelli assolutamente degni di nota, assieme alla qualità del livello dinamico delle vetture riprodotto veramente molto bene. Un gioco che sicuramente non può mancare nel vostro personalissimo scaffale.

Titolo: Driver
Software House: GT Interactive
Sviluppatore: Reflections
Distributore: Halifax
Prezzo: Lire 89.000



Requisiti minimi: Pentium 200, 32 MB di RAM, Cd-Rom 4x, 250 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX 6 (Direct3D), Windows 95/98.

Requisiti consigliati: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Sound Blaster 16, Acceleratore Grafico 3DFX o D3D, Volante con Force-Feedback.

Gioco provato su: Pentium II 400, 128 Mb Ram, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb SLI, Sound Blaster PCI 128, Cd-Rom 32x. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento.


Grafica -
Sicuramente ottima. Le quattro metropoli sono curate benissimo sotto ogni aspetto, l'effetto stroboscopico delle luci delle macchine nell'oscurità è da nota di merito, assieme ad altri accorgimenti che rendono il tutto molto ben curato.

Effetti Sonori -
Ottimo anche il sonoro, con un fantastico rombo delle vetture, il suono incalzante delle sirene della pula, il clacson dei concittadini, quando compiamo manovre spropositate e tutto il resto che crea l'atmosfera giusta delle metropoli.

Musica -
Una bella colonna sonora intonata al tipo di gioco...

Giocabilità -
All'inizio è abbastanza difficile prendere padronanza del veicolo e può risultare abbastanza frustante, ma dopo aver preso conoscenza dei trucchetti del mestiere si via lisci come l'olio. Un problema però riguarda la polizia, che non ha mezze misure: se vi attenete al codice della strada va tutto bene, da neo patentati (e queste frecciatine io non le sopporto più...ndBill), tutto va liscio, ma che appena sgarrate vi segue all'inverosimile con l'unico obbiettivo di distruggere la vostra vettura.

Longevità -
Ahi, qui c'è la nota dolente del gioco, peccato. Anche se, tenendo conto delle varie opzioni, il gioco in sé e per sé è ripetitivo e monotono, perché si tratta sempre di attraversare le metropoli cercando di portare a termine le missioni senza troppi danni alla vettura, veramente peccato.

Real. Tecnica -
Nulla di importante da rilevare...

Ric. Hardware -
Le richieste minime sono un P200 Mhz con 32 Mb di RAM, un acceleratore 3D (modalità D3D), ma noi di AVOC ci sentiamo di consigliare un PII266 Mhz con almeno 64 Mb ed una scheda 3D compatibile D3D o GLIDE.

Totale -
Un bel gioco, divertente e giocabile. La grafica poteva essere migliore e il sistema di controllo anche... Comunque, Driver darà sicuramente vita ad un nuovo filone e, in attesa di un eventuale Driver 2, giocheremo a questo... Byez.


Ringraziamo Halifax per averci fornito il materiale recensibile.


Immagine N°5
Immagine N°6
Immagine N°7
Immagine N°8
Immagine N°9
Immagine N°10
Immagine N°11
Immagine N°12
Immagine N°13
Immagine N°14
Immagine N°15
Immagine N°16
Immagine N°17
Immagine N°18
Immagine N°19
Immagine N°20
Immagine N°21