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Preview di: Fabio "Bill" Cristi


La redazione di AVOC, come credo sappiate, è piena di persone dai gusti molto contrastanti per quello che riguarda il genere di giochi a cui giocano più volentieri. Vanno molto in voga gli strategici in tempo reale, i giochi di ruolo, o gli shooter 3D, ma i vari giochi di guida, almeno qui da noi, sono ben graditi solo da due o tre redattori. Soprattutto poi per quello che riguarda i titoli dedicati alla Formula Uno, le cose vanno ancora peggio, visto che non ne vengono fatti uscire molti sotto licenza ufficiale FOA (quelli senza nomi reali non sono proprio il massimo…) e neppure quelli rilasciati non simulano efficacemente il circus più veloce del mondo, e molto spesso non rispondono in modo molto realistico al controllo, cosa che per i puristi della simulazione è quasi un insulto. Purtroppo, poi, e mi duole dirlo per le altre software house che in questi anni si sono cimentate nella realizzazione di titoli dedicati a questa disciplina automobilistica, con risultati più o meno discreti, c’è un solo uomo al mondo che sia in grado di creare una simulazione di F1 accurata, giocabile e realistica: un ingegnere matematico inglese, sulla quarantina, che da una decina di anni fa solo questo, dedicandosi anima e corpo alla realizzazione di titoli simili, chiamato Geoff Crammond. Potremmo quasi definirlo lo Stanley Kubrick dei programmatori visto che, come il grande regista (di cui attendiamo di vedere il contrastante, almeno per la critica, “Eyes Wide Shut”…) morto pochi mesi fa, è molto schivo, rilascia pochissime o addirittura nessuna intervista, e le sue perle appaiono sul mercato solamente ogni tre o quattro anni, quasi un’infinità per un mondo come quello dei videogiochi. Inoltre è un perfezionista maniacale, sempre alla Kubrick, e anche se il caso Grand Prix 2 potrebbe far pensare il contrario, posso assicurarvi che questa è la verità, chiara e precisa. Per chi di voi fosse entrato da poco nel mondo dei videogiochi, mi sembra giusto parlarvi un po’ della storia di questo geniale programmatore. Geoff, nel 1992, dopo aver realizzato alcuni titoli come Revs, Sentinel (un titolo geniale, composto da un numero incredibile di livelli, e che solo un numero bassissimo di persone sono riuscite a terminare…) e Stunt Car Racer (fanne una versione per PC, Geoff, ti preghiamo…), fa uscire Formula One Grand Prix. Il gioco esce prima per Amiga e Atari ST e, solo successivamente, per PC ed è pubblicato, come oggi, dalla Microprose, al tempo una delle case più potenti del pianeta. La grafica risulterebbe molto scarna per i nostri tempi, ma il motore poligonale che muove il gioco è favoloso per l’epoca; il gioco non sfrutta la licenza ufficiale FIA, ma è possibile comunque riconoscere tutte le auto, cambiare i nomi di piloti e scuderie, e sentirsi veramente in pista. I circuiti sono la fotocopia di quelli reali e anche il realismo per quello che riguarda il comportamento dell’auto, è assolutamente eccezionale per l’epoca. Passano tre anni e, nel Settembre del 1995, la Microprose e Geoff decidono di annunciare Grand Prix 2. I primi screenshots che vengono mostrati, che oggi ci farebbero sorridere, ci fecero letteralmente cadere la mascella, soprattutto perché secondo le prime dichiarazioni avremmo potuto giocare a GP2 dal mese successivo. 

Uno dei punti più difficili del tracciato: la prima curva del Casinò. Ho sbagliato due volte qui... Siamo nella chicane dopo il tunnel. Qui bisogna fare ricorso a tutte le abilità di cui si è in possesso, per perdere il minor tempo possibile...

All’ECTS del 1995 venne poi mostrata una beta del gioco, che dimostrava che il lavoro fatto da Crammond questa volta, era degnissimo di nota. La licenza ufficiale, purtroppo solo quella del 1994, era sfruttata e il titolo mostrava di avere potenzialità incredibile. Il problema è che, per una serie di ritardi, la data d’uscita veniva sempre posticipata, quando mancava meno di una settimana alla data dichiarata in precedenza. Per gli appassionati, come il sottoscritto, l’attesa era diventata interminabile e il 17 Luglio del 1996, finalmente, le scatole di GP2 fecero la loro comparsa sugli scaffali dei negozi italiani. Il gioco era realmente eccezionale, ma molto presto divenne uno dei più grossi misteri della storia dei videogiochi. Molte delle cose che erano state annunciate non erano presenti nel gioco e, cosa peggiore, i requisiti hardware erano un qualcosa di pazzesco, richiedendo un ninja PC (ho visto GP3 andare al massimo solo su PC con almeno 300 Mhz di clock nella CPU e almeno 64 Mb di Ram…). Ad alimentare molti sospetti, poi, la famosa beta dell’ECTS ’95, che comprendeva tutte quelle cose che nella versione finale non erano presenti: condizioni del tempo dinamiche, possibilità di comunicare con i box, e richieste hardware accettabili. Geoff era stato costretto a terminare il lavoro in fretta e furia e il risultato fu GP2; un titolo straordinario, ma che potrebbe esserlo stato ancora di più, con l’aggiunta di quelle cose. Vi basti sapere che a nostro parere, GP2 rimane ancora il miglior titolo di F1 esistente sulla faccia della terra e, io personalmente, ci gioco ancora adesso sul mio computer portatile. E’ ancora il miglior titolo di F1 esistente, sicuramente, almeno fino all’uscita di Grand Prix 3. Chi ha avuto la fortuna di partecipare all’edizione 1999 dell’ECTS, che si è svolto a Londra nei giorni scorsi, ha avuto la possibilità di vedere in azione il nuovo capolavoro firmato Geoff Crammond. Il sottoscritto, chiaramente era là (aspettavo questo momento da anni…), e da ora in poi, cercherò di trasmettervi le mie impressioni su quello che ho provato. Come premessa vi devo subito dire che non potrete giocare a GP3 fino alla Primavera del 2000. Il gioco si trova, al momento, al 60% dello sviluppo complessivo e la versione mostrata all’ECTS era una demo che il grande Crammond aveva confezionato apposta per l’occasione. Parlando con uno dei tecnici di Hasbro-Microprose, che stanno aiutando Geoff nello sviluppo del titolo, abbiamo saputo che un demo del gioco dovrebbe essere rilasciato nel Febbraio prossimo, con l’inizio della nuova stagione di Formula 1. In questa preview, poi, avrete la possibilità di vedere quattro screenshots tratti direttamente dal gioco (abbiamo sudato sangue per averli da Microprose…) e alcune foto dello stand in cui si aveva la possibilità di provare il gioco, collegato ad un simulatore, entrando proprio all’interno di una monoposto. Chiaramente, provare un gioco di guida in questo modo, potrebbe falsare un po’ l’impressione che si può avere del gioco, ma vi posso assicurare, dopo averlo provato collegato ad un normale volante, che il realismo di GP3 è realmente eccezionale. Al contrario di molti titoli di Formula 1 usciti in questi anni, in cui per far sterzare la macchina eravate costretti a impostare traiettorie piuttosto irreali, in GP3 vi sembrerà di trovarvi veramente all’interno di queste monoposto che costano miliardi. GP2 è rimasto infatti il migliore per l’eccezionale sistema di guida, rimasto ineguagliato nel corso di questi anni, che in GP3 è stato addirittura migliorato. Quando vi troverete per la prima volta all’interno della vostra auto (GP2 è stato l’unico gioco di F1 in cui guidare da una visuale interna risultava migliore di quelle esterne, come in F1RS, OF1R e MGPRS…), riconoscerete subito l’impostazione del cockpit che possedeva il precedente titolo firmato Crammond. I due GP si sono sempre contraddistinti per la possibilità di settare aiuti che potessero aiutare anche i meno esperti, permettendoli di impratichirsi dopo diversi giri di pista. In GP3, oltre ai tradizionali Frenata Assistita, Cambio Automatico, Indistruttibilità, Direzione Automatica, Traiettoria, Suggerimento Marcia e Aiuto Trazione, troverete un nuovo aiuto, una sorta di servosterzo che in curva vi faciliterà notevolmente la vita. Durante i giri di pista, come al solito, attraverso i tasti funzione (i vari F1, F2…), avrete la possibilità di attivare e disattivare questi aiuti, in modo da poter toccare con mano i vostri progressi sulla pista. 

I modelli 3D delle auto sono estremamente realistici... All'uscita dal tunnel si è costretti ad una frenata incredibile...

E’ sparito quello schermo digitale, che appariva tutte le volte sul cockpit informandovi sui vostri distacchi e sui vostri tempi, per fare posto ad una serie di indicatori posti sul volante, che vi indicheranno la marcia inserita o suggerita, la velocità ed il vostro tempo, mentre per i distacchi, il solito schermino digitale, invece, farà la sua comparsa, come vedrete dalle immagini. I cockpit saranno poi differenti da una macchina all’altra, con i vari indicatori di potenza, box e altri, che faranno la loro comparsa. Una novità è poi presentata dal fatto che il volante non rimane fermo, ma gira a destra e a sinistra, rispecchiando il vostro modo di controllare la monoposto. Per quello che riguarda l’utilizzo della licenza FOA, il gioco dovrebbe presentare quella di quest’anno o, al massimo, quella della prossima, permettendo di identificarvi con i veri piloti. Il comportamento delle loro controparti virtuali rispecchia perfettamente quello dei veri Schumacher, Hakkinen, Irvine e così via. Mi è infatti capitato, nella versione demo provata a Londra, di dover sudare sette camicie per superare il pilota tedesco (ero Irvine…), che non mi faceva passare neanche a pagarlo a peso d’oro. Il demo confezionato per l’ECTS forniva la possibilità di effettuare una gara di due giri sul circuito di Montecarlo, senza dubbio il più bello e difficile circuito esistente nella stagione automobilistica. D’accordo, due giri sono pochi, ma permettevano di capire che Sir Crammond in questi tre anni non è stato a dormire sugli allori. Per farvi capire che fatica ho fatto a superare Schummy, pensate che gli sono stato in scia fin dall’inizio del secondo giro, tentando attacchi nelle varie curve del Casinò, e poi riuscendo nel mio intento solo al Loews, la tremenda curva a 180° da affrontare a 40 Km/h. Ho dovuto ritardare la frenata, inchiodando le gomme e passandolo rischiando anche il contatto. La AI, quindi, vi consentirà sfide al limite, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati, facendovi sentire come piloti all’interno di un vero Gran Premio e garantendo un effetto impagabile. Dal punto di vista della grafica, purtroppo, non posso esprimere giudizi definitivi visto che, per una scelta abbastanza discutibile, la versione mostrata alla fiera di Londra era solo in versione software, anche se comunque era veramente notevole e pure fluida sui due PII 400 con 128 Mb di Ram, su cui girava il gioco, anche se qualche indecisione nei movimenti, la si vedeva ogni tanto. Le vetture sono composte da un numero di poligoni abbastanza elevato, che si nota soprattutto quando si passa alle visuali esterne. Sono chiaramente identiche alle loro controparti reali e la loro carrozzeria riflette in tempo reale (lo abbiamo notato nello stupendo replay…) tutto quello che c’è attorno al tracciato. Anche da questo punto di vista, la grafica risulta migliore a quella di GP2, anche se purtroppo dà una sorta di effetto di “finto”, a quello che si trova attorno al circuito. Non vediamo l’ora di poter dare un’occhiata alla versione accelerata, visto che GP3 supporterà il D3D, perché se già la versione software è rimarchevole, figuratevi quella accelerata. Per quello che riguarda il sonoro, anche in questo caso, non mi sento di esprimere un giudizio, visto che si trattava di qualcosa di virtualmente identico a quello di GP2. Tutti i suoni, dal semaforo alla partenza, allo stridere delle ruote quando frenate, sono uguali a quelli sentiti nel titolo uscito nel 1996. 

Eccovi l'auto sulla quale potete provare GP3. Per l'occasione mi sono fatto immortalare alla guida... Questo era lo stand che Hasbro Interactive aveva dedicato solo a GP3. Notevole, vero?

C’è comunque da sperare che nella versione finale questo aspetto sarà sicuramente migliorato, ma visto che siamo solo al 60%, questo ci fa ben sperare. La versione finale, comunque, supporterà tutti i protocolli audio 3D, dal DirectSound3D all’EAX di Creative, non presentando più quel problema che, in GP2, non vi permetteva di udire il rumore delle auto dei vostri avversari. Per quello che riguarda il multiplayer, sarà poi possibile giocare anche via TCP/IP su Internet o in una LAN da 4 giocatori (Geoff, mettine di più, ti preghiamo…), per divertirvi come pazzi con gli amici. Per quello che riguarda le modalità di gioco, saranno poi presenti quelle consuete, e non è esclusa una modalità scenario, come quella presente in MGPRS, che vi consentirà di rivivere probabilmente i momenti più importanti ed emozionanti della stagione, magari cercando di dare una svolta a vostro favore agli eventi. Le opzioni presenti, poi, vi permetteranno di settare qualunque aspetto della gara, dove potrete usufruire di condizioni metereologiche dinamiche e di comunicazioni con i box, che vi permetteranno di decidere la vostra strategia, in base agli eventi accaduti in pista. Bene, credo che dopo circa 10.000 caratteri, tutto questo possa anche bastare, visto che penso di avervi dato un assaggio di quello che ci aspetterà nel nuovo capolavoro firmato dal grande Geoff Crammond. Vi lascio alla Prima Impressione. 

Titolo: Grand Prix 3
Software House: Hasbro Interactive / Microprose
Sviluppatore: Geoff Crammond
Data d'uscita prevista: Primavera 2000


PRIMA IMPRESSIONE

GP3 è un gioco stupendo, fenomenale, incredibile… (aggiungete qualunque aggettivo iperbolico positivo a vostro piacimento…) e Crammond ha di nuovo dimostrato che solo lui, sulla faccia della Terra, è in grado di creare giochi di Formula 1 che abbiano qualche aderenza alla realtà. E’ comunque troppo presto per dare giudizi, visto che GP3 è previsto per la prima Primavera del nuovo millennio, ma ho idea che GP3 si candidi ad essere uno dei migliori titoli del prossimo anno e, credetemi, non scherzo affatto. C’è pero un problema: riusciremo ad attendere fino al prossimo anno per giocarlo, o daremo di testa prima? Io propendo per la seconda ipotesi, visto che non appena apparirà una versione pseudo-giocabile del titolo Microprose da qualche parte, mi chiuderò per una settimana in casa, pretendendo che nessuno mi disturbi! Un’ultima notizia prima di chiudere: GP3 è stato insignito, da una giuria stampa all’ECTS, il miglior gioco mostrato in fiera. Che ne dite? Attendiamo e speriamo…


Immagine N°7
Immagine N°8
Immagine N°9