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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


 

Uno degli sport meno affrontati nel mondo dei videogiochi, sia per quello che riguarda i PC (soprattutto, visto che è dal vecchio 4D Boxing della Mindscape che non se ne vedono...) che per le console è quello della boxe. Uno sport violento, criticato anche per l'incredibile differenza degli incontri tra i grandi (attorno ai quali girano incredibili interessi monetari...) pugili e quelli tra i meno importanti, su squallidi ring in cui, in certi casi, alcuni atleti perdono la vita, con il conseguente vespaio di polemiche che si genera, inevitabilmente, dopo che il fatto è successo. Per quello che riguarda la PlayStation, la solita EA Sports è stata la prima, dopo un lunghissimo periodo, a riproporre il pugilato in un videogioco. Alla fine del 1998, infatti, usciva Knockout Kings, un discreto gioco di boxe, non proprio alla qualità di tutte le produzioni a cui ci ha abituato la software house americana ma che, in virtù di essere l'unico titolo disponibile relativo a questo sport, riuscì a vendere abbastanza bene, dimostrandosi come l'ennesimo successo di EA Sports. Come ogni anno, quindi, la software house americana ha deciso di proporre una nuova edizione del suo gioco, cercando di migliorare il predecessore, eliminando quei difetti che lo rendevano solo un discreto titolo. Ma se un anno fa il primo Knockout Kings non aveva concorrenti, nel lasso di tempo che è trascorso dalla sua uscita, la situazione è cambiata. La Midway, con il suo Ready 2 Rumble (stupendo per Dreamcast, ma molto divertente anche in versione PlayStation...), si è accaparrata una buona fetta di mercato e la Codemasters, la software house di Micro Machines e Colin McRae Rally ha in preparazione due titoli dedicati a questo sport: il primo, imminente, è Prince Naseem Boxing, mentre il secondo, e la notizia risale a qualche giorno fa, previsto per l'estate, sfrutta il nome e l'immagine di Mike Tyson e dovrebbe essere una sorta di seguito di Prince Naseem. Conoscendo la cura riposta nella realizzazione di tutti i suoi titoli da parte della software house inglese, la EA Sports non può dormire sonni tranquilli e questo Knockout Kings 2000 è la risposta a tutto quello che la Codemasters farà uscire nei prossimi mesi. La software house americana è comunque riuscita abbastanza bene nel suo intento, migliorando il gioco rispetto al primo KK, ma non precorriamo troppo i tempi ed andiamo ad analizzarlo per bene. Avevo già potuto vedere il gioco a Settembre, alla presentazione londinese di EA e avevo già notato alcuni miglioramenti rispetto alla versione precedente. Infatti, già il menu principale ci permette di vedere le numerose modalità che sono state inserite. Si parte dalla modalità Slugfest, in cui avrete la possibilità di prendere a pugni il vostro avversario senza alcun arbitro di mezzo, senza alcuna regola, in un combattimento all'ultimo sangue. I Combattimenti Classici vi permetteranno di rivivere alcuni dei più noti incontri della storia della boxe (naturalmente, solo quelli tra i pugili di cui EA Sports ha acquisito la licenza...), come quello tra il grande Mohammed Alì (una delle new-entry tra i pugili di questo nuovo Knockout Kings...) e Frazier, oppure Leonard - Hagler o Robinson - La Motta, e così via. 

La modalità Esibizione vi permetterà di scegliere uno tra i cinquanta pugili disponibili e sfidare, così, un avversario a caso, fregandosene del peso e della classe di appartenenza. La modalità Carriera vi permetterà, dopo aver creato un nuovo pugile, di farlo iniziare a combattere e portarlo così a scontrarsi, dopo vari incontri, con i più grandi e vincere tutti i titoli possibili. In questa modalità, naturalmente, oltre a combattere normalmente sul ring, avrete anche la possibilità di allenarvi, in modo da perfezionare la vostra tecnica, cercando di perdere il minor tempo possibile, così, nei veri match. Come avrete sicuramente capito, per la modalità Carriera non avrete la possibilità di utilizzare uno dei pugili già disponibili, ma dovrete crearvene uno attraverso l'apposito menu. La Creazione del Pugile è stata facilitata, ma allo stesso tempo migliorata, rispetto a quello che si poteva vedere nel primo Knockout Kings. Potrete infatti creare un personaggio a vostra immagine e somiglianza, che si cimenterà sul ring contro i più grandi campioni mai esistiti. Il gruppo di pugili di cui EA Sports ha acquisito la licenza è veramente notevole e comprende nomi come quelli dei già menzionati Mohammed Alì e Marvin Hagler, ma anche come Evander Holyfield, Rocky Marciano, Roberto Duran, Jake LaMotta e tanti altri noti e meno noti. Tornando alla creazione del personaggio, avrete la possibilità di conferire al vostro alter-ego virtuale determinate caratteristiche relative a potenza e velocità e, successivamente, con l'allenamento (l'incremento di queste dipenderà anche dal luogo, dalla palestra in cui avete scelto di allenarvi...), avrete la possibilità di incrementarle, rendendo la vostra creazione sempre più forte e potente. Come avete visto, quindi, le modalità presenti sono veramente parecchie ed anche le opzioni di configurazione che sono state inserite sono molte e vi permetteranno di decidere praticamente ogni aspetto dei match che andrete ad affrontare. Dopo avervi spiegato, allora, tutto quello che sta attorno al gioco, parliamo del momento che vi vedrà impegnati sul ring. Dopo un breve caricamento, infatti, prima di cominciare l'incontro, in perfetto stile televisivo, la voce del commentatore introdurrà i due pugili che, in alcune sequenze animate con l'engine 3D che muove il gioco, entreranno sul ring dagli spogliatoi, proprio come fanno nella realtà e si prepareranno per il match. Se il primo KK aveva un'impostazione di gioco abbastanza arcade, questa nuova versione si muove di più verso la simulazione. Vi ci vorranno parecchi round, anche ai livelli di difficoltà meno elevati, per avere ragione (o per farvi battere...) dell'avversario e, come minimo, una quindicina di minuti ad incontro se ne andrà via. Non dovrete però limitarvi a picchiare come dei forsennati, ma dovrete stare attenti anche a difendervi, siccome gli avversari lo faranno spesso, evitando di incassare i vostri colpi. 

Purtroppo, uno degli aspetti problematici del primo KK, ovvero la AI, è rimasto. I pugili controllati dalla CPU, infatti, non sono molto intelligenti e si comporteranno, praticamente, sempre allo stesso modo e ciò dovrebbe darvi la possibilità, dopo qualche scazzottata, di capire la loro tecnica e di riempirli di botte, mandandoli così al tappeto. Vi sarà necessario comunque farli andare giù almeno tre volte per vincere l'incontro e, se non ci riuscirete, dovrete arrivare al termine dei round previsti ed aspettare il giudizio della giuria, che deciderà chi decretare vincitore dell'incontro. Dal punto di vista della giocabilità, il sistema di controllo utilizza tutti i tasti del pad della console; con alcune combinazioni di tasti, poi, che sono perfettamente descritte nel manuale, avrete la possibilità di usufruire di mosse particolari, che vi saranno molto utili se giocate ad un livello di difficoltà abbastanza elevato. Il Dual Shock è, poi, pienamente supportato e tutte le volte che verrete toccati, una bella vibrazione vi avviserà che non vi stanno facendo del bene. Per quello che riguarda la grafica, poi, di miglioramenti rispetto al primo KK ce ne sono stati. I pugili sono tutti molto simili alle loro controparti reali (le textures che ricoprono i loro corpi sono realizzate molto bene...) e la grafica, in generale, è piuttosto particolareggiata, anche per quello che riguarda tutto quello che sta attorno ai due pugili. Lo stile televisivo che i programmatori hanno voluto assegnare al gioco si nota anche dai replay che verranno visualizzati dopo i KO, oppure dalle animazioni che partiranno al termine di ogni round, che riproporranno tutto ciò che avviene in un normale incontro sul ring (i due pugili che si dissetano ai due angoli del ring, la ragazza con il cartello in mano che gira per il quadrato di gioco...). E' presente anche una comoda funzione di replay e le telecamere disponibili per vedere il match sono parecchie, anche se la migliore rimane sempre quella di default. Dal punto di vista sonoro, gli effetti sono ben campionati, mentre la colonna sonora, da sempre punto di forza delle produzioni EA Sports, è perfetta, composta da brani rap e hip-hop, ottimi per un gioco del genere. La longevità è poi uno dei punti di forza di questo titolo; le modalità presenti, infatti, sono molte, i pugili anche e gli incontri, se non vi farete prendere prima dalla noia, vi dureranno parecchio. Un titolo interessante, quindi, dedicato agli appassionati di questo sport, ma anche a chi voglia provare qualcosa di nuovo visto che, sinceramente, di titoli boxistici non è che se ne vedano molti sulla nostra amata console. Byez. 

Titolo: Knockout Kings 2000
Software House: EA Sports
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 - 2 Blocchi
Giocatori: 1 - 2



Totale -


PRO
- Buona grafica
- Molte modalità e pugili presenti
- Ottima colonna sonora
- Buona longevità

CONTRO
- Sonoro nella media
- L'eccessiva lunghezza degli incontri potrebbe annoiare
- Giocabilità buona, ma sistema di controllo complicato
- AI dei pugili non eccelsa


Ringraziamo CTO per averci fornito il materiale recensibile.