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Recensione di: Andrea "Maro" Maroni


 

Ragazzi, era da un po' di tempo che non mi divertivo così tanto con la mia Playstation; per una volta mi toccherà ringraziare il vecchio Fabio (vedi che non sono così spietato con voi redattori? ndBill), che finalmente mi ha affidato un gioco degno di tale nome. Comunque, patti chiari e amicizia lunga, Rainbow Six per PSX non è assolutamente Rainbow Six (di cui è in uscita in questi giorni il seguito, Rogue Spear...ndBill) per PC; mi sembra importante chiarire questo aspetto perché chiunque si aspetti un gioco identico alla versione per Windows rimarrà, se non disgustato, quantomeno deluso. Bisogna sottolineare giustamente che la Playstation, almeno dal punto di vista grafico, non è un PC (ma la PSX2 è anche di più...), anche se non c'era neanche bisogno che lo dicessi, perciò i programmatori della Rebellion Interactive (autori di quel gran bel pezzo di software che è Aliens versus Predator, per PC...) hanno sviluppato un gioco che si adeguasse alle possibilità della console Sony, ottenendo però buoni, e forse ottimi risultati. Vediamo ora cosa ci accingiamo a recensire. Bisogna sapere che il gioco prende il nome dall'omonimo best-seller di Tom Clancy (autore di "La Grande Fuga dell'Ottobre Rosso", da cui è stato tratto il noto film con Sean Connery e Alec Baldwin e altri libri come "Op-Center"...), che vede la squadra speciale Rainbow impegnata nel combattere il terrorismo ovunque ce ne sia bisogno. Il protagonista del romanzo è John Clark, una specie di Schwarzenegger al servizio del bene, che porta il nome in codice di Rainbow Six, e da qui il titolo (sia del libro, che del gioco...). Nel gioco, voi sarete al comando della squadriglia Rainbow e il vostro scopo sarà quello di eliminare dalla faccia della terra, tutti i terroristi che minacciano la pace. Per impratichirvi con il gioco, il menu principale offre una comoda e poco impegnativa sezione di addestramento. Prima di gettarvi a capofitto nella mischia, vi consiglio caldamente di fare un po' di allenamento, soprattutto per imparare ad utilizzare tutti i tasti del control pad, cosa che all'inizio non risulta per nulla facile. A proposito, se non siete in possesso di un controller analogico, potrete tranquillamente scordarvi di giocare a Rainbow Six. Allenatevi soprattutto nel tiro al bersaglio, imparando a mirare con precisione, cosa che inizialmente riesce difficile con le levette del controller. E' incredibile come con un control pad si riescano a compiere così tante azioni come saltare, abbassarsi, muoversi lateralmente, premere pulsanti e spostare la visuale, utilizzando tasti diversi (non ho elencato tutte le azioni, ma per una volta non bisognerà eseguire combinazioni impossibili con i tasti...). Quando avrete acquisito dimestichezza con il control pad, sarete pronti a cominciare il gioco vero e proprio. Come prima cosa, vi verrà mostrato il briefing della missione, dove avrete tutte le informazioni che potranno esservi utili per il superamento di essa. Il secondo passo, sarà quello di scegliere i tre membri della squadra da mandare in missione, ognuno dei quali possiede caratteristiche diverse ed è selezionabile tra i nove che sono disponibili. Successivamente, bisognerà fornire un equipaggiamento a ciascuno dei membri della squadra. Dall'equipaggiamento, è poi possibile scegliere un'arma da fuoco principale (mitragliatrice o fucile...), una secondaria (pistola...) ed altri tre oggetti che vi potranno essere utili nel corso della missione (tra questi ci sono le classiche granate e il kit da scassinatore...). La scelta dell'equipaggiamento è molto delicata ed è da effettuare con la massima cura, non solo per lo svolgimento perfetto della missione, ma anche perché durante le stesse non sarà possibile raccogliere armi o munizioni di alcun genere. L'ultimo passo prima del gioco vero e proprio sarà quello di decidere in quale punto far incominciare la missione a ciascuno dei tre militari. Eccoci nella mischia! L'imperativo principale è quello di non farsi scoprire dai nemici; è fondamentale, infatti, agire con cautela, cercando di porgere attenzione ai rumori di sottofondo e sparando solamente quando si è sicuri al 100% di poter colpire il bersaglio. Al contrario di molti altri titoli qui i nemici non sono assolutamente stupidi: sentono i nostri passi e possono aprire le porte, perciò non bisogna mai sentirsi sicuri del tutto. 

Se si spara con un'arma rumorosa, è molto probabile che i nemici più vicini sentano tutto e corrano sul posto e, se non si uccidono, possono anche dare l'allarme con conseguenze poco positive per la squadra. Ovviamente, se si procede cautamente (posso assicurare che se correte su un pavimento di legno, il casino che ne scaturisce è incredibile...), e se si utilizzano armi dotate di silenziatore, il rischio di essere colti sul fatto diminuisce sensibilmente, rendendo possibili anche attacchi a sorpresa (per questo c'è anche l'utilissima visuale da cecchino, precisa e letale...). Posso assicurarvi che se giocate a difficoltà Media o Difficile, morire in azione sarà un gioco da ragazzi, in quanto la nostra energia è ridotta e le armature più pesanti proteggono fino ad un certo punto; addirittura a volte si finisce uccisi senza neanche capire da dove proveniva il colpo. Il consiglio del recensore è quello di ripetere le missioni dall'inizio, se uno dei vostri uomini rimane ucciso (il cosiddetto Missing in Action...), soprattutto se è uno dei migliori. Questo perché i morti vengono rimpiazzati da reclute buone a nulla, che non sarebbero in grado di colpire un elefante a venti centimetri da loro. Uno dei punti di forza del gioco è anche la musica, che rispecchia pienamente i temi sentiti nei film d'azione (toccante la musichetta quando uno dei vostri uomini viene ucciso...). Gli effetti sonori sono veramente realistici e coprono un ruolo fondamentale all'interno del gioco; ogni rumore diventa importante per capire dove si trovi il nemico o per farsi scoprire. Per quanto riguarda la grafica, come ho già detto, è stata adeguata alle possibilità della Playstation e, se si analizza bene, risulta anche un tantino grossolana, a causa di pixel grossi come i panini che Fabio si mangia nei momenti di pausa. Tuttavia, posso assicurarvi che mentre giocherete, non farete assolutamente caso alla grafica, siccome il gioco risulta giocabile e divertente (in più lo scorrimento del gioco non subisce rallentamenti di alcun genere...). Unico neo è, forse, la leggera ripetitività delle missioni, la maggior parte delle quali hanno come scopo quello di liberare ostaggi, disattivare bombe o, più semplicemente, fare piazza pulita di tutti i terroristi. Per il resto, posso garantirvi che Rainbow Six merita pienamente l'acquisto, in quanto si rivela divertente, non solo per chi cerca un valido sparatutto in 3D (cosa rarissima su PSX...), ma anche per gli appassionati di strategia militare, che di certo non rimarranno delusi da un gioco che proietta il videogiocatore in situazioni da film (in certe situazioni, mi è sembrato di assistere al film "The Rock", uno di quelli preferiti dal nostro caporedattore, che l'ha visto all'incirca 80 volte...) (devo confermare, all'incirca 60 in italiano e 20 in inglese...ndBill). Un gran gioco.

Titolo: Rainbow Six
Software House: Take 2 / Redstorm
Sviluppatore: Rebellion Interactive
Distributore: CD Verte
Formato: PAL
Prezzo: Lire 99.000
Memory Card: 1 Blocco
Giocatori: 1



Totale -


PRO
- Realismo incredibile
- Sonoro impeccabile
- Missioni completamente personalizzabili

CONTRO
- Grafica non eccezionale
- Leggera ripetitività delle missioni


Ringraziamo CD Verte per averci fornito il materiale recensibile.