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Recensione di: Fabio "Bill" Cristi


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Dopo gli eventi sfortunati che ci sono occorsi nelle scorse settimane (ci scusiamo quindi per il ritardo nella recensione…), il minimo sarebbe accendere qualche cero in chiesa e affidarsi a qualche santo in Paradiso perché ciò non avvenga più. Infatti, quello che è successo alla mia Playstation personale meriterebbe un articolo a parte. Vi farò quindi una breve sintesi delle cose più gravi che sono accadute alla console: prima se ne è andata l’alimentazione e, successivamente, ha fatto una brutta fine anche il gruppo ottico, con conseguente impossibilità di leggere qualunque tipo di CD, PAL o NTSC che sia. Qualche giorno fa, tutto è finalmente tornato come prima e, sperando che non si rompesse qualcos’altro (visto che, tra spese e tempi d’attesa vari, facevo prima a comprarmene una nuova…), l’oggetto di questa recensione è stato inserito all’interno della console, in modo da poter essere testato. Si tratta del nuovo joypad della Interact, azienda leader negli accessori per console (soprattutto…) e per PC, della quale potete trovare su AVOC le recensioni di altre sue produzioni, come l’altro pad, il Barracuda 2, il volante V3 Racing Wheel ma, soprattutto, il DexDrive, l’interessante periferica che vi permette di salvare la vostra Memory Card sull’Hard Disk del vostro PC e di scaricare dalla rete salvataggi e file per portarli sulla Memory Card e godersi certi giochi come se aveste diversi cheats attivati. Dal canto nostro, apriremo, probabilmente a Settembre, una sezione dedicata al DexDrive, in modo che anche i giocatori italiani ed europei possano trovare un riferimento per trovare i file dedicati alle versioni PAL dei giochi. Ma torniamo a noi. Il Dual Impact (così si chiama il joypad oggetto di questa recensione…) appartiene alla terza generazione di pad per la console della casa giapponese, che ha avuto inizio poco più di un anno fa con l’uscita del Dual Shock di casa Sony. Da allora, sono proliferati come funghi altri joypad delle cosiddette third-parties, compatibili con il Dual Shock, alcuni con funzionalità in più e, addirittura, con prestazioni migliori dell’originale prodotto dalla multinazionale nipponica. Di questa categoria fa parte il Barracuda 2 (di cui potete trovare la recensione su AVOC…), molto efficiente anche per la possibilità di essere ri-programmato a vostro piacimento e anche il Dual Impact risulta, a mio avviso, più “performante” dell’originale di mamma Sony.

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Eccovi il Dual Impact in tutto il suo splendore.

Ma andiamolo ad esaminare nel dettaglio. Non appena lo estraiamo dalla scatola, possiamo immediatamente notare la forma molto ergonomica che è stata studiata dai progettisti della Interact, che mi ha ricordato molto quella del Sidewinder Game Pad di Microsoft, per PC, a livello di impugnatura. Naturalmente, il pad è rivestito interamente di plastica di color grigio chiaro, mentre i vari pulsanti, switch e leve sono di color grigio scuro. Il D-Pad, che risulta molto comodo si trova sulla sinistra; i quattro pulsanti principali sulla destra; mentre i pulsanti R1, R2, L1 e L2 hanno forma arrotondata e si raggiungono senza problemi quando avete preso in mano il joypad per giocare. I pulsanti Select e Start si trovano in alto al centro della parte superiore della periferica e sono più grandi di quelli dell’originale Sony, quindi più facili e visibili da raggiungere. I due stick analogici hanno una forma meno “brusca” (mi verrebbe da utilizzare il termine inglese rough, ma non saprei come tradurlo per rendere quello che voglio dire…) di quelli del Dual Shock, sono più arrotondati e più agili da maneggiare tutte le volte che volete giocare. La cosiddetta marcia in più posseduta dal Dual Impact, sono le tre modalità con cui può funzionare. Semplicemente muovendo un piccolo switch situato tra i due stick, potrete farli funzionare in modalità D-Pad, in modalità NegCon oppure nella normale modalità Analog. Nel primo caso, i due stick andranno ad emulare tutte le funzioni del D-Pad tradizionale, e potrete così utilizzarli anche nei vecchi giochi che non supportavano nemmeno la modalità analogica. Nel secondo caso, invece, si andrà ad emulare il NegCon, il joypad di casa Namco, adattissimo per le simulazioni di guida, grazie alla sua capacità di torcersi e di funzionare quasi come un piccolo volante. Naturalmente, non vi sto a spiegare come si usa il joypad in queste modalità, visto che all’interno della confezione è presente un breve ma esauriente manualetto, che vi chiarirà tutti i dubbi che avete. Spingendo in giù i due stick, ovviamente troverete i due pulsanti L3 e R3, che sono utilizzati solamente da titoli piuttosto recenti (in primis Omega Boost e Ape Escape…) e che si stanno comunque rivelando piuttosto utili, perché permettono di aggiungere altre funzionalità al joypad. Come vi dicevo, il Dual Impact risulta compatibile con il Dual Shock della Sony, per cui vi permetterà di giocare a titoli come Ape Escape (che recensiremo quanto prima…), che funziona solamente con questi pad, senza il minimo problema. Per quello che riguarda le vibrazioni, non sussiste alcun problema neanche da questo punto di vista, visto che i due motori che si trovano all’interno del joypad forniscono un feedback potente e veloce, che corrisponde perfettamente a tutto quello che sta avvenendo su schermo. Abbiamo potuto testare il Dual Impact con giochi di vario genere: dai picchiaduro ai giochi di guida; dagli sportivi ai platform, passando per altri generi e il joypad si è comportato in maniera più che soddisfacente, rivelandosi in certi casi più funzionale dell’originale di casa Sony. Anche le due modalità in emulazione funzionano perfettamente e rendono il Dual Impact uno dei migliori joypad in commercio. Bene, io credo di avere detto tutto, per cui passo al commento.

 

Nome: Dual Impact
Produttore: Interact
Distributore: Recoton Italia
Prezzo: Lire 45.000
Note: Nulla da segnalare


Voto -
Il Dual Impact si è rivelato un ottimo joypad sotto tutti i punti di vista. Solido, comodo, robusto e facile da maneggiare, con l’aggiunta di quelle funzionalità che lo collocano sopra gli altri. Il prezzo piuttosto basso vi permette, quindi, in caso di necessità, di acquistarne uno senza troppi problemi, con la sicurezza che la scelta fatta sarà di qualità. Byez.


Ringraziamo Recoton Italia per averci fornito il materiale recensibile