
Sembra che in questo
periodo i giochi che devono uscire da un sacco di tempo, siano stati quasi tutti terminati
dalle software house e per questo motivo, vengano resi disponibili a noi giocatori.
E stato il caso di Unreal (da tre anni in
sviluppo), Heart of Darkness (da cinque anni in
sviluppo) e Team Apache (da due anni e mezzo), ma anche del gioco che ci accingiamo a
recensire. Deathtrap Dungeon fu annunciato per la prima volta due anni fa (quindi prima
delluscita di Tomb Raider) e viene reso disponibile solo ora, con pieno supporto per
laccelerazione 3D e successivamente alluscita degli acceleratori grafici di
seconda generazione. Se proprio dobbiamo fare un paragone con Tomb Raider, a cui il gioco
si ispira totalmente (non per nulla, lengine grafico che lo muove è una versione
enhanced di quello di Tomb Raider 2), possiamo
dire che paragonando TR2 a Quake, DD (da ora in poi lo chiameremo così) potrebbe essere
Hexen 2. Infatti il gioco è un RPG in terza persona, che assomiglia molto, almeno dal
punto di vista del concept, a quello che Hexen 2 era per Quake. Vorrei fare una piccola
nota su questo paragone che ho fatto, ma penso sia più opportuno farla poi nel commento,
alla fine. Deathtrap Dungeon è ispirato ai libri della serie Fighting Fantasy, ideata e
scritta da Ian Livingstone, presidente del gruppo Eidos, che ha partecipato attivamente
allo sviluppo del gioco. Infatti, il game designer, ovvero colui che ha ideato il gioco,
è proprio lui, ed oltre a questo ha anche sceneggiato le sequenze in FMV (che alla fine
sono due: una allinizio e una alla fine), proprio per renderle più aderenti
allatmosfera dei suoi libri.
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Qui
inizia la nostra avventura. Entrati da quel portone non ne potremo più uscire fino a che
non avremo sconfitto Melkor. |
Come
dicevo al termine della recensione, a volte la telecamera si mette in posti non proprio
adeguati. Eccovi un esempio. |
Lo sviluppo,
dal punto di vista grafico, sonoro e del codice, è stato invece affidato agli Asylum
Studios, che ho scoperto già essere stati autori, per la Cyberdreams, di Darkseed, I Have
No Mouth and I Must Scream e del futuro Wes Craven: Principles of Fear, tre titoli
piuttosto forti a livello di tematiche. Comunque, andiamo pure a parlare del gioco, che è
meglio. Dopo linstallazione, che si porta via i suoi santi 110 Mb sul disco
inflessibile (perdonami Gaburri per averti rubato lespressione), possiamo assistere
ad un filmato introduttivo, molto bello, che ci racconta la storia del gioco e ci
introduce così nellatmosfera dei dungeon che ospiteranno la nostra avventura. Il
filmato è compresso alla solita maniera Eidos, quindi completamente interlacciato, ma
realizzato molto bene (il T-Rex che appare nel filmato sembra quello di JP) e, in alcuni
punti, piuttosto spiritoso. La intro, come del resto tutto il gioco, è interamente in
italiano, per cui non ci dovrebbero essere problemi di comprensione anche per i non
anglofili. Ma parliamo pure della storia che sta alla base del gioco. Ci troviamo a Fang,
la Città delle Anime Perse, governata dal cattivissimo Barone Sukumvit. Per le sue manie
di grandezza, ma soprattutto di crudeltà, egli ha realizzato vicino al suo castello, un
labirinto con stretti passaggi e stanze anguste, piene di trappole e di creature
mostruose, chiamato Deathtrap Dungeon (per i non anglofili, Deathtrap sta per Trappola
Mortale). Chiunque ha osato opporsi al suo potere è stato imprigionato allinterno
del labirinto, senza farcela a uscirne vivo ma, siccome il Barone è una persona che ama
il gioco dazzardo (un vizio anche nei tempi antichi) ed è troppo sicuro di sé,
egli ha deciso di offrire 10.000 pezzi doro e la libertà della città di Fang a
chiunque sia in grado di entrare nel dungeon e sconfiggere il demone supremo che si trova
al suo interno, Melkor il Dragone Rosso (non so voi, ma questo boss finale mi ricorda
molto Tomb Raider 2).
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Nel
secondo livello farete conoscenza con queste donne serpente. Vi serviranno un bel numero
di colpi per farle cadere a terra. |
Circondati
da tre clown infernali non ci resta che sfoggiare le nostre armi migliori. Non quelle,
maiali... cosa pensate? |
Purtroppo
già diciassette guerrieri hanno tentato di sconfiggerlo, ma nessuno ne è uscito vivo. Ed
è qui che entriamo in scena noi, avendo la possibilità di scegliere tra due personaggi
per intraprendere la spaventosa avventura allinterno del dungeon. Abbiamo
loccasione di scegliere tra un uomo, Chaindog e una donna, Red Lotus, ognuno con le
proprie caratteristiche di forza e di destrezza, che vi potrebbero essere utili in molti
casi. Purtroppo, però, non potrete cambiare il personaggio nel corso dellavventura
nel dungeon, quindi se cominciate con uno, dovrete per forza terminare il gioco con quel
personaggio. Chaindog ha il tipico aspetto delleroe medievale, coperto da una
pesante armatura e armato di spada e scudo. Red Lotus invece possiede un body di pelle
piuttosto succinto e gambe coperte da stivali per mantenere una buona agilità, ma a
livello di fascino, il confronto con Lara Croft è perso in partenza (e anche a livello di
modellazione 3D), anche perché se proprio dobbiamo fare un confronto con Lara, il seno
risulta piuttosto appuntito rispetto a quello più rotondeggiante (perdonatemi i dettagli
da maniaco
.) dellavventuriera inglese (su cui verrà anche realizzato un film,
con Elizabeth Hurley come probabile protagonista). Il menu principale è piuttosto
semplice e non presenta particolari opzioni oltre alle solite (Riprendi, Nuova, Carica,
Salva e Opzioni). Le opzioni vi permettono di regolare la grafica, i controlli (il gioco
è controllabile tramite tastiera e joystick, ma è vivamente consigliata la tastiera) e
laudio. Troppo divertente è quello che appare quando testerete il volume
dellaudio: per il sonoro aumenteranno le urla di un torturato sul letto di morte,
mentre un piccolo complesso di mostri suonerà una musica più forte o più debole a
seconda di come avrete regolato il volume. Scegliamo comunque di effettuare una nuova
partita.
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Dopo
aver ucciso due guardie, il nostro intrepido berretto verde si appresta a mandare
allaltro mondo il terzo nazista. |
Bel
casino eh? E pensare che ho sparato a quel barile di esplosivo quasi per sbaglio... |
E
disponibile il gioco in singolo, ma anche il gioco multiplayer in rete. Non ho potuto
testare questa opzione, ma mi sembra che nessun gioco del genere abbia mai avuto
unopzione multigiocatore, per cui non mi posso esprimere in proposito. Scegliendo il
gioco in singolo abbiamo la possibilità di scegliere il personaggio con cui vogliamo
affrontare il gioco e di poter visualizzare il menu dei livelli. Questi sono dieci e, a
mano a mano che andrete avanti e finirete i precedenti, questi si sbloccheranno. Una
strana caratteristica è che, una volta che avrete sbloccato un livello potrete
rigiocarlo, anche se non so fino a che punto qualcuno sia intenzionato a ripetere un
livello dopo averlo terminato. Comunque, i livelli sono dieci e tutti hanno ambientazioni
piuttosto varie, anche perché il bestiario di mostri contenuto nel gioco è molto ampio.
Ci sono infatti 55 mostri, tutti molto belli e ben realizzati che sono divisi per ogni
ambientazione. Cè un livello ambientato nelle fogne, uno al circo, uno in un
alveare (con insettacci super vitaminizzati come mostri) e via così gli altri fino ad
arrivare allultimo livello, dove potrete confrontarvi con Melkor il Dragone Rosso
(unaltra delle somiglianze con Tomb Raider), dopo però aver fatto fuori ancora
parecchia gente, ognuno con il proprio personale bestiario. Nella confezione originale del
gioco, inoltre, cè anche un piccolo manualetto che contiene tutta la descrizione
dei mostri presenti nei dungeon. Come ho già detto ce ne sono 55, dei tipi più svariati.
Si va da robot a forma di scorpione, clown infernali, streghe guerriere, demoni, nanetti
malefici (ne farete conoscenza anche nella intro) fino a idre a tre teste, dragoni,
cavalieri con una pesante armatura, insetti giganti, topi e mani (ma che è? La Famiglia
Addams? ndR) dalle dimensioni piuttosto elevate, meduse, minotauri, orchi, bestie simili a
T-Rex, uomini ratto, mostri di pietra, donne serpente e chi più ne ha più ne metta. Una
serie di creature da incubo molto ben caratterizzate e che, a mio avviso, non
sfigurerebbero allinterno di un gioco come Hexen 2 (o, ancora meglio, Heretic 2, che
sarà in terza persona). Alcuni saranno piuttosto difficili da fare fuori, altri
basteranno due colpi di spada ben assestati per farli tonfare a terra. Ma come potrete
farli fuori i nemici, se non con un buon nugolo di armi? Le armi sono 16 e si suddividono
in due sottocategorie: quelle a lungo raggio, tra cui trovate archibugi, bombe e altri
amennicoli del genere e quelle da combattimento ravvicinato, con vari tipi di spade e
coltelli, sempre più potenti.
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Dopo
aver ucciso due guardie, il nostro intrepido berretto verde si appresta a mandare
allaltro mondo il terzo nazista. |
Bel
casino eh? E pensare che ho sparato a quel barile di esplosivo quasi per sbaglio... |
Ma cosa
sarebbe un RPG senza un po di magie e pozioni? Anche qui potrete usufruire di otto
tipi di magie, che potrete volgere contro i vostri avversari e otto tipi di pozioni, che
potrete utilizzare a vostro vantaggio (recuperando energia, rendendovi immortali e così
via..). Una cosa da notare, non proprio positiva, è il metodo dei salvataggi, che possono
essere effettuati solamente in punti particolari, ovvero dove cè un teschio bianco.
Questa è una cosa piuttosto scomoda, anche perché vi costringe a farvi parti piuttosto
ampie dei livelli prima di poter salvare e voi, in effetti, potreste stufarvi anche prima.
Il design dei livelli è molto curato e questi si sviluppano soprattutto in altezza, con
numerosi elevamenti, ma anche ascensori, piattaforme sospese, scalinate altissime, da cui
risulta molto facile cadere. I livelli sono anche piuttosto vasti e a volte presentano
alcuni piccoli puzzle che devono essere risolti per poter andare avanti nel livello. Non
sono eccessivamente difficili, ma almeno aumentano leggermente la longevità complessiva
del titolo. Inoltre, altra cosa da dire, è presente anche una visuale in prima persona
che vi permetterà di poter osservare meglio, alzando e abbassando la testa, alcune zone
del livello. La telecamera mobile, invece, è abbastanza precisa, ma certe volte le
inquadrature non sono proprio il massimo della vita. Non mi sembra che ci sia più altro
da dire, quindi posso passare al commento, dove chiarirò tutti i vostri dubbi. |
Titolo: Deathtrap Dungeon
Software House: Eidos Interactive
Sviluppatore: Asylum Studios
Distributore: Leader
Prezzo: Lire 89.000
Requisiti minimi: Pentium 99 Mhz (lo
giuro, c'è scritto proprio così), Windows 95, 16 Mb Ram, 120 Mb Hard Disk, Scheda Audio
e Video comp. DirectX 5, Cd-Rom 2x.
Requisiti consigliati: Pentium 166, 32 Mb
Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D, Sound Blaster 16, 220 Mb Hard Disk, Cd-Rom 4x.
Gioco provato su: Pentium
200, 32 Mb Ram, Windows 98, Cd-Rom Pioneer 12x SCSI, Creative 3D Blaster Voodoo 2 12 Mb,
Sound Blaster AWE 32. Con questa configurazione DD si è comportato ottimamente.
Grafica - 
La grafica di DD non è male, ma a mio avviso, risulta inferiore a quella di Tomb Raider 2 e, utilizzando il medesimo engine
presenta i noti e odiosi problemi di clipping, che non sono ancora stati risolti.
Comunque, ci sono alcuni effetti di luce degni di nota che non la fanno cadere nel baratro
più assoluto.
Effetti Sonori - 
Adeguato al tipo di gioco, ma nulla di eccezionale.
Musica - 
Utilizzando tracce audio, la qualità è sempre ottima e le musiche si intonano
perfettamente allatmosfera claustrofobica dei dungeon.
Giocabilità - 
La giocabilità è piuttosto buona e il gioco ha uninterfaccia piuttosto
user-friendly, controllabile agevolmente con pochi tasti. Il tutto ricorda molto Tomb Raider 2.
Longevità - 
La vastità dei livelli, il gran numero di mostri e un discreto numero di puzzle
dovrebbero garantire una adeguata longevità al gioco.
Real. Tecnica - 
Certo che se un engine non è proprio al massimo, potrebbero anche migliorarlo. I ben noti
e fastidiosi problemi di clipping dellengine di Tomb
Raider 2 perseverano. Ma cosa ci vorrà a correggerli?
Ric. Hardware - 
Per una volta, la versione software risulta giocabile anche su un P166 o superiori. Una
scheda 3D è comunque vivamente consigliata. Per questa basta anche un P133. Il gioco è
inoltre perfettamente compatibile con W98.
Totale - 
In teoria, Deathtrap Dungeon avrebbe dovuto stare a Tomb
Raider 2 come Hexen 2 è stato a Quake, ma purtroppo non è così. Se Hexen 2 si
poteva considerare un miglioramento di Quake, per DD non è affatto lo stesso rispetto a Tomb Raider 2. La grafica è buona, ma il clipping
regna abbastanza sovrano, la giocabilità e la longevità anche, ma il gioco manca, a mio
avviso, di quello spessore che vi tiene attaccati al monitor e vi fa passare notti
insonni. Certo, il numero di mostri è elevato, sono tutti molto belli e le armi e le
magie sono numerose, ma dopo un po, ho idea che vi annoierete. Comunque, si tratta
sempre di un buon gioco e gli appassionati del genere dovrebbero sicuramente averlo, ma
sinceramente, viste le aspettative, si poteva fare qualcosa di più.
Ringraziamo Leader per averci fornito il materiale
recensibile. |